Se la maggioranza di Lopatriello , quella uscita dalle urne non c'è più , ufficialmente da ieri neanche la minoranza non c'è più. In un comunicato stampa del PD locale si sancisce il divorzio , tra i tre consiglieri Marrese, Di Brizio , Montesano e Labriola ed il gruppo di Antonio Di Sanza. Non è un espulsione dal Partito , tutti faranno parte del Pd ma con diversi gruppi consiliari .
Siamo stati facili profeti nella scorsa campagna elettorale , quando andando da soli avevamo previsto , che quelle liste sia di centrodestra capeggiata da Lopatriello che quella del Partito Democratico che avevano come Leader Antonio Di Sanza erano solo delle macchine di voti, inadatti a governare questa città. Oggi abbiamo la certezza che se a governare fosse stato Antonio Di Sanza avrebbe avuto gli stessi problemi di tenuta della maggioranza che ha Lopatriello , maggioranza risicata zero idee e programmi , all'insegna del Tirammo annanz... Se lo slogan di Sanza era un amico al comune , oggi il Pd di Marrese ci dice che quell'amico Antonio lo ha veramente trovato al comune , ed è Lopatriello. Vogliamo ricordare che sia Antonio che Gianluca uno dalla maggioranza l'altro da oppositore lavorarono allegramente per far cadere Serafino , troppo onesto per consentire inciuci di potere ed affari , troppo testardo per derogare da un programma in favore di altri interessi , troppo leale da volere dentro la giunta i comunisti a garanzia non dei numeri ma della buona politica . I due poi si sono ritrovati nella stessa lista , e non hanno mai spiegato la ragione di una unione innaturale , due mondi diversi che comunque oggi possiamo dire si unirono per la sola idea della conquista del potere , infatti si dividono dall'opposizione. Pur di fronte a una opposizione blanda del PD , Di Sanza negli ultimi tempi si distingue per il suo eccessivo moderatismo dettato dalla voglia di distinguersi ,primo per diventare punto di riferimento dell'area moderata che oggi sostiene Lopatriello per tentare una sua ricandidatura, perchè lui caratterialmente non ama essere secondo a nessuno e nel PD Policorese non ha nessuna opportunità. Secondo attorno a lui e al suo gruppo si annidano molti interessi , tutti legittimi si intende , per cui le sue scelte politiche sono dettate anche per assecondare tali interessi. Non è che gli altri del Pd sono immuni da tale tendenza , anzi conosciamo la costruzione del potere del Pd in Basilicata , fatto in buona parte con l'occupazione dei ruoli pubblici per costruire una rete di clientela a spese dei cittadini , pensiamo guarda caso alle ASL serbatoio non di servizi efficienti ma di voti , ma almeno ultimamente spronati anche da una critica forte da parte della sinistra del partito ( vedi Labriola) avevano messo in atto una opposizione intransigente che stava mettendo in difficoltà l'attuale maggioranza. Oggi un PD diviso e dilaniato oggettivamente rafforza Lopatriello , e ci costringe a noi a lavorare per un'alternativa vera, senza fingimenti ed alleanze fatte non per vincere che al dunque falliscono miseramente come insegnano questi ultimi 10 anni , ma per governare con regole certe , programmi realisti ed innovatori ma anche con atti dirompenti che chiudono con il passato per aprire una nuova fase , nella consapevolezza che le condizioni che troveremo domani e questa crisi renderanno per chiunque ardua questa impresa .
Faremmo appello nella costruzione di questo progetto anche al Popolo del PD , facendo nostro l'appello di Bettini che ha severamente ammonito il suo partito qui a Policoro durante l'incontro con De Luca dicendo :“Il nostro popolo è molto più avanti delle divisioni che in questa fase attanagliano il gruppo dirigente del partito, divisioni che sono funzionali unicamente al mantenimento del posto di potere. A Salerno, ad esempio, la gente ha scelto De Luca non perché sia un sindaco del Pd o del centrosinistra, ma perché è un ottimo amministratore”.
Ricevo questa metafora e ve la giro, la trovo interessante...
RispondiEliminaLA CRISI DEGLI ASINI
Un uomo in giacca e cravatta comparve un giorno in un villaggio.
In piedi su una cassetta della frutta, gridò a chi passava che avrebbe comprato a € 100 in contanti ogni asino che gli fosse offerto.
I contadini erano effettivamente un po' sorpresi, ma il prezzo era alto, molti accettarono e tornarono a casa con il portafoglio gonfio, felici come una pasqua.
L'uomo venne anche il giorno dopo e questa volta offrì 150 € per asino, e di nuovo tantissime persone gli vendettero i propri animali.
Il giorno seguente, offrì 300 € a quei pochi che non avevano ancora venduto gli ultimi asini del villaggio.
Vedendo che non ne rimaneva nessuno, annunciò che la settimana successiva avrebbe comprato asini a 500 €, e se ne andò dal villaggio.
Il giorno dopo, affidò al suo socio il gregge di asini che aveva appena acquistato e lo inviò nello stesso villaggio con l'ordine di vendere le bestie a 400 € l'una.
Vedendo la possibilità di realizzare un utile di 100 € la settimana successiva, tutti gli abitanti del villaggio acquistarono asini a quel prezzo anche se molto più alto di quanto avevano ricavato alla precedente vendita e, per far ciò, si indebitarono con la banca.
Come era prevedibile, i due uomini d'affari andarono in vacanza in un paradiso fiscale con i soldi guadagnati e tutti gli abitanti del villaggio rimasero con asini senza valore e debiti fino a sopra i capelli.
Gli sfortunati provarono invano a vendere gli asini per rimborsare i prestiti. Il corso dell'asino era crollato. Gli animali furono pignorati ed affittati a caro prezzo ai loro stessi proprietari dal banchiere.
Nonostante ciò il banchiere andò a piangere dal sindaco, spiegando che se non recuperava i propri fondi, sarebbe stato rovinato e avrebbe dovuto esigere il rimborso immediato di tutti i prestiti fatti al Comune.
Per evitare questo disastro, il sindaco, invece di dare i soldi agli abitanti del villaggio perché pagassero i propri debiti, diede i soldi al banchiere (che era, guarda caso, suo caro amico e primo assessore).
Eppure quest'ultimo, dopo aver rimpinguato la tesoreria, non cancellò i debiti degli abitanti del villaggio né quelli del Comune e così tutti continuarono a rimanere immersi nei debiti.
Vedendo il proprio disavanzo sul punto di essere declassato e preso alla gola dai tassi di interesse, il Comune chiese l'aiuto dei villaggi vicini, ma questi risposero che non avrebbero potuto aiutarlo in nessun modo poiché avevano vissuto la medesima disgrazia.
Su consiglio disinteressato del banchiere, tutti decisero di tagliare le spese: meno soldi per le scuole, per i servizi sociali, per le strade, per la sanità ... Venne innalzata l'età di pensionamento e licenziati tanti dipendenti pubblici, abbassarono i salari e al contempo le tasse furono aumentate.
Sindaci e banchieri dicevano che ciò era inevitabile e promisero di moralizzare questo scandaloso commercio di asini.
Questa triste storia diventa ancora più istruttiva quando si scopre che il banchiere e i due truffatori sono fratelli e vivono insieme su un isola delle Bermuda, acquistata con il sudore della fronte dei proprietari di asini. Noi li chiamiamo fratelli MERCATO. Molto generosamente, hanno promesso di finanziare la campagna elettorale del sindaco uscente.
Questa storia non è finita perché non sappiamo cosa fecero gli abitanti del villaggio.
E voi, cosa fareste al posto loro? Che cosa farete?
Se questa storia vi ricorda qualcosa, ritroviamoci tutti nelle strade delle nostre città e dei nostri villaggi Sabato 15 ottobre 2011 (Giornata internazionale degli INDIGNATI) ... e fate circolare questa storiella....
Ma perchè non si dice con chiarezza chi è Marrese e di cosa vive?
RispondiEliminaE per Di Sanza da dove cominciamo?
Per le prossime elezioni comunali andrebbe benissimo il terzetto che da qualche tempo si vede in giro a Policoro: Callà (sindaco), Ierone (Sindaco) e Lopatriello G. (SINDACO)..
non mi meraviglia la notizia. Sappiamo tutti a policoro chi è antonio di sanza, quanto è attaccato al potere e cosa è disposto pur di continuare ad avere cariche pubbliche.
RispondiEliminaQuanto a coerenza politica e umana non è da meno di lopatriello.
Per quanto riguarda serafinod i sanza a cui tutti riconosco onestà..non so dire...però l'ultimo appaggio dato al cugino la dice lunga.
Per anni hanno detto non non andare daccordo, poi per ragioni d'opportunismo basta turarsi il naso........
e che vuoi che sia.....è politica ..quella spicciola...quella dei piccoli comuni e dei piccoli uomini
RispondiEliminaa posto....
RispondiEliminaANCORA NON SI SONO ABBOTTATI STI ........., SEMPRE CON LE MANI IN PASTA VOGLIONO STARE. SPERO CHE I POLICORESI ABBIANO CAPITO PERCHE' SONO BRAVI, COMPETENTI IN MATERIA E GIUSTAMENTE IN POCHI ANNI SONO PASSATI DA NON RIUSCIRE MANCO A COMPRARE LE SIGARETTE AD ESSERSI ARRICCHITI IN MODO ESAGERATO. MA NA CAZZ DI INAGINE SU QUESTI........
RispondiEliminaANCORA NON SI SONO ABBOTTATI STI ........., SEMPRE CON LE MANI IN PASTA VOGLIONO STARE. SPERO CHE I POLICORESI ABBIANO CAPITO PERCHE' SONO BRAVI, COMPETENTI IN MATERIA E GIUSTAMENTE IN POCHI ANNI SONO PASSATI DA NON RIUSCIRE MANCO A COMPRARE LE SIGARETTE AD ESSERSI ARRICCHITI IN MODO ESAGERATO. MA NA CAZZ DI INAGINE SU QUESTI........
RispondiEliminaMa quando mai Vetere ( e qualche suo compagno .......) è stato di sinistra. Lui è come la banderuola che a seconda della direzione del vento si muove. Evviva i nostri politici e tecnici, se anche nel rione dove vive lui ha combinato brogli, figuriamoci altrove......
RispondiEliminaMa ci rendiamo conto che siamo amministrati da gente ignorante e che pensa solo ai propri interessi,per cambiare le cose ci vuole una squadra di gente nuova della politica senza i vecchi volponi.Giovani laureati svegliatevi é possibile che ancora dobbiamo vedere Fabiano Montesano,Ierone,Vigorito,Lopatriello che dice di essere laureatob (lo dice lui).
RispondiEliminaGià non avevano speranze con Marrese, DI Brizio e compani, ora con questi strappi che già si sapevano me che ora si sono concretizzati, non arriveranno nemmeno alla curva...
RispondiEliminaSono tutte persone poco affidabili e soprattutto manovrati dalla vecchia guardia... Siccome questi della vecchia guardia, gestiscono la maggior parte degli enti pubblici e privati, votando il Marrese o la Di Brizio di turno, andremmo a rafforzare il potere a questi, oltre che regalargli le redini anche di Policoro...
Non facciamo più cretinate, NON possiamo permettercelo perchè siamo nella merda mentre loro si arricchiscono e si sistemano figli e figliastri come e dove vogliono...
ma antonio di sanza cosa vuole più dai policoresi , non gli è bastato tutto quello che ha ottenuto, basta ora basta.
RispondiEliminaDi Sanza, nonostante è stato cacciato dal PD, ancora percepisce il mega stipendio da presidente degli italiani all'estero... Vedete che ingiustizie, senza far niente, grazie alla politica prende tutti quei soldi ogni mese, a pensare tutta la crisi che c'è e i disoccupati che sono ormai tantissimi...
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