domenica 13 marzo 2011

Riceviamo e Pubblòichiamo: ADESSO BASTA

Rispetto alle vicende giudiziarie che hanno riguardato negli ultimi tempi Policoro, ho deciso di restare in silenzio, per rispetto delle attività di indagine svolte dagli inquirenti e per rispetto delle posizioni delle persone coinvolte nelle medesime vicende, nei confronti delle quali deve restare ferma la presunzione di non colpevolezza, fino all’ultimo grado di giudizio.

Ora, però, avverto l’esigenza di insorgere rispetto all’ennesimo tentativo di ribaltare le categorie valoriali, per cui chi è attinto da provvedimenti giudiziari, non solo deve ottenere il rispetto di tutte le proprie prerogative di difesa, ma viene addirittura incensato e proposto come esempio di martirio, e, probabilmente, meritevole di beatificazione.

Ciò faccio, all’esito delle dichiarazioni rese da tutti i rappresentati dei gruppi di maggioranza, in Consiglio Comunale, che, sia pure con il solito uso di clausole di stile (“Rispettiamo l’operato della magistratura” “Abbiamo fiducia nella magistratura”), nel silenzio assordante, anche esso solito, della minoranza, rispetto alla scelta del Sindaco, che ha deciso di non dimettersi (non facendo, in tal modo, venire meno le esigenze cautelari che lo tengono ristretto agli arresti domiciliari), ci hanno propinato l’idea di una persona ostaggio di una pattuglia di magistrati “talebani”, che (il Sindaco), per amor di patria (per evitare a Policoro la catastrofe di un commissariamento – Il Commissario è soggetto istituzionale che sarebbe nominato dal Prefetto e non da un capo mafia), avrebbe immolato il bene supremo della sua libertà personale.

Per tornare alle categorie valoriali, per quanto è stato affermato, viene da dire che, non solo ciò che, allo stato, ci appare come “il male” non deve essere considerato tale (ed è giusto che sia così e che il nostro giudizio su eventuali responsabilità penali rimanga sospeso fino a che il processo, in tutti i suoi gradi, non faccia il suo corso) ma, addirittura, si pretende di affermare che ciò che appare come “il male” sia, invece, di certo, “il bene”.

Senza scomodare le categorie “del minimo del minimo etico” (che attengono alla materia penale, nella quale, come si è detto, le responsabilità vanno affermate nel processo e si deve presumere la non colpevolezza fino all’ultimo grado dello stesso), ma fermandoci ad un livello etico un tantino sovrastante e ad un giudizio politico che mi sento legittimato a formulare (cercando di proporre quella “Questione morale” di cui nessuno, né di destra, né di centro, né di sinistra, vuole farsi carico), pare potersi asserire che, nelle dichiarazioni, rese all’unisono dai rappresentanti della maggioranza che amministra Policoro, si può cogliere l’anima di quello che, davvero, può essere definito il “Sistema Policoro”: il capovolgimento delle categorie valoriali.

E così accade che gli atti di un Procuratore della Repubblica, che coraggiosamente ha dato segnali di inversione di tendenza, in termini di attenzione rispetto a condotte non sempre corrette nella gestione della cosa pubblica, quelli di un GIP, sempre apprezzato, anche quando si occupava di altre materie, per il suo equilibrio, per la sua competenza, per la sua terzietà, per il rigore e la prudenza con cui ha operato (qualità, peraltro, comuni a tutti i magistrati dell’Ufficio GIP del Tribunale Matera) e quelli del Tribunale del Riesame, sia pure con le guarentigie delle clausole di stile sopra richiamate, vengono posti come contraltare e come elementi di mortificazione delle virtù di una sorta di novello eroe romantico – bello di fama e di sventura – agli arresti – e non sequestrato da terroristi o dalla criminalità organizzata – con l’accusa, per quanto si è appreso dagli organi di stampa, di corruzione e concussione.

Così non va bene. E se, da un lato, accettiamo la regola del silenzio sulle disgrazie giudiziarie individuali di chi è stato coinvolto nelle vicende di Policoro, dall’altro lato, non possiamo non ribellarci al tentativo malcelato ed offensivo per l’intelligenza della maggioranza dei policoresi di mistificazione della realtà che è stato posto in essere.

Io, che anche sono di Policoro, non condivido il pensiero espresso sul punto che ci occupa dal Vice Sindaco Leone, che, a torto, ha dichiarato di parlare a nome di tutta la Città, e da quel pensiero mi dissocio.

Piuttosto, mi sento di esprimere sostegno e solidarietà ai magistrati, a tutti indistintamente, sia a quelli che hanno assunto decisioni sfavorevoli per il Sindaco di Policoro, sia, sin d’ora, a quelli che, eventualmente, assumeranno decisioni favorevoli allo stesso, perché svolgono un ruolo istituzionale essenziale con modalità che, presumo e fino a prova contraria, conformi alle leggi e perché si sono coraggiosamente esposti.

Sarà poi la dialettica dei processi e nei processi ad affermare la verità.

Per ora, la cosiddetta società civile ha il dovere di difendere i soggetti istituzionali che hanno il coraggio di assumere anche posizioni scomode, perchè la società civile deve essere per le istituzioni, con le istituzioni e, senza condizioni, per la legalità.

Sono anche convinto che il lavoro della magistratura debba essere ridotto al minimo sui temi che ci stanno impegnando, ma non perché tutti insieme ci si abitui e ci si rassegni al gioco delle tre scimmiette, ma perché il sistema della politica deve rivedere se stesso e per fare ciò deve partire dal ripristinare la corretta gerarchia delle categorie valoriali di cui sopra si è detto.

Francesco Rizzo

17 commenti:

  1. Un intervento come questo non può restare come al solito ANONIMO o è firmato, oppure Ottavio farebbe bene a cancellarlo, non si può fare informazione per quanto libera e su un blog in modo cosi anonimo. Bisogna avere il coraggio di indicare AUTORI e FONTI!!!!!

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  2. Tanto per capire, chi ha scritto questa nota?
    Troppi "anonimi" scrivono sul tuo blog, troppo facile commentare senza metterci la faccia.... non mi piace....

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  3. e chi è costui il presidente del tribunale?
    ma per carità..!!!
    Oltre che farti i complimenti per l'arringa non posso altro

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  4. Son completamente d'accordo con la sostanza dell'articolo, che d'altra è quello che karakteria va dicendo da un pò. Un piccolo, grande, amichevole appunto però devo farlo: non si può continuare a nascondersi dietro l'anonimato, soprattutto quando si denuncia in maniera così aperta e onesta e si fa ricorso ai valori che devono guidare la politica. l'anonimato è sempre ambiguo, vile e almeno a me arriva sempre come un'ombra che odora di trama poco chiara... si possono dire meravilgie, ma l'anonimato non può certo essere dei valori che dv guidare la nuova politica. Abbiamo bisogno di coraggio, chiarezza, onestà, idee. E invece io a questo punto nn so chi sei, anche se dal linguaggio burocratico suppongo un avvocato. Invochi la società civile, ma la società civile deve uscire allo scoperto e avere il coraggio di dire con la propria faccia quello che pensa e quello che vuole, è il momento che le intelligenze escano allo scoperto e affrontino la responsabilità dei propri pensieri e la libertà di dirli e realizzarli. fallo o anche quello che dici risulterà poco credibile, almeno ai miei occhi.
    Ivano Farina

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  5. ho letto oggi che il sen Latronico è andato a trovare a casa il Lopy. Posso dire che in qualità di cittadino ONESTO mi sono vergognato?

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  6. Chiedo scusa a tutti . l'articolo non è anonimo ma scritto da Francesco Rizzo , per un errore di copia non ho riportato il nome. Tra l'altro trovate la nota sul profilo di FB di Francesco.

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  7. Bisogna avere più paura dei contenuti edelle verità che gli anonimi scrivono..non delle firme "anonimo"

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  8. complimenti per l'articolo.
    condivido tutto..ma proprio tutto..
    sia nella critica politica che per il disappunto morale espresso con coraggio, pacatezza e fermezza.
    Grazie francesco, hai espresso quello che è il sentimento e il pensiero di molti.
    Sono rimasta sconvolta dalla parole del sindaco f.f. Leone,
    mi aspettavo altro da lui, e soprattutto dal ruolo che in questo momento riveste.
    Un'altra occasione meravigliosa per dire cose sensate e giuste sprecata, un'altra occasione mancata per non calpestare la coscienza dei cittadini onesti di policoro.
    Non una voce si è levata nell'assemblea sulla questione morale, e alla voce in coro di soloidarietà, affetto, ammirazione a chi è attualmente sotto procedimento cautelare.
    Che tipo di fiducia può rappresentare una simile amministrazione.
    Chi dà il diritto a Leone di dire ch eilpericolo del commissariamento è stato scongiurato, mentre tutti i cittadini onesti vedono solo IL PERICOLO DEL RITORNO AD AMMINISTRARE LOPY E COMPANY".
    Quello sì che è un pericolo concreto e serio per policoro.
    Cose da pazzi.

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  9. quanto siete bravi tutti quanti a sentenziare sulla pelle degli altri..... i cittadini capiscono tutto...... anche gli atti di sciacallaggio che puntualmente emergono dalla fogna in cui vegetano.... chi c.....o è stò Francesco Rizzo per leccare il c....o ai giudici ????? dov'era quando De Magistris ha dettato (sbagliando catastroficamente) le sorti sciagurate di un paese come Policoro ????? lui che dice di vivere ed amare il suo paese???? in molti già si preparano alla prossima tornata elettorale.....la gente capisce tutto, non illudetevi !

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  10. ......ho letto oggi che il sen Latronico è andato a trovare a casa il Lopy. Posso dire che in qualità di cittadino ONESTO mi sono vergognato.......
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    Ti dovresti vergognare di chiamare il sindaco del tuo paese :"Lopy" ...

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  11. chi e francesco rizzo?
    e' una personcina attenta....

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  12. L'anonimo dice sempre la verità...

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  13. Bravo Nicolino che ha preferito gli arresti domiciliari per non far venire il commissario, ma siamo sicuri che in questo momento politico il pericolo è il commisario? Oppure se torna ad amministrare uno accusato di tangenti?

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  14. Ora che "la faccia" dell'autore della nota c'è non posso che cpmplimentarmi con lui.
    Magari anche i "commetatori" si firmassero allora apprezzerei ancora di più......

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  15. ma chi è quel coglione che dice "chi è stò francesco rizzo".Che patente ci vuole per poter esprimere la propria opinione? Chi secondo lui dovrebbe valutare se ci sono dei reati? I delinquenti stessi? che sono capaci di negare anche se li trovano con la bocca sporca di marmellata? Spero vivamente che persone oneste e capaci si organizzino per porre fine a questo scempio.Spero solo che il carcerato si dimetta (se è intelligente)per mandare a casa questi deficienti che sono lì solo per vedere se si può fare qualche affaruccio.E poi basta con la querelle anonimo e non: OGNUNO Fà COME CAZZO GLI PARE.Il moderatore di questo blog è frammartino ed è lui che detta le regole.stop

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  16. Mah...... se uno ha qualcosa da dire perchè non si firma?
    Bisogna sempre metterci la faccia ed avere il coraggio di manifestare le proprie idee, Ottavio lo fa da sempre ma non mi piace il fatto che consente la presenza dell'anonimato su questo soazio di autentica partecipazione democratica....

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  17. al commentatote
    ke si è offeso xkè il suo amico è stato kiamato lopy, come cazzo lo dobbiamo kiamare "Dott. Lopatriello" con laurea una laurea falsa, ma per piacere qui si è perso il lume della ragione.

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