lunedì 15 novembre 2010

«Siamo già in troppi e poi si contravviene a tutte le norme. Pronti alla serrata totale


I gestori di Policoro contestano la delibera di Giunta che liberalizza il settor e«Siamo già in troppi e poi si contravviene a tutte le norme. Pronti alla serrata totale»

punti vendita quotidiani e riviste della città di Policoro sono sul piededi guerra, dopo la pubblicazione di una delibera dell'Amministrazione comunale, il 20 ottobre, con la quale si liberalizza di fatto il settore.La protesta nasce da una illegittimità dell'atto amministrativo, palesemente in contrasto con la legge regionale, che vieta l'apertura di nuovi punti vendita in assenza di un Piano commerciale, che manca a livello regionale e, di conseguenza, rende nulla a livello comunale ogni nuova autorizzazione.


Inoltre anche la normativa nazionale, la 170/01, che regola il settore è molto rigida nel concedere autorizzazioni facili e in passato lo stesso decreto Bersani sulle liberalizzazioni di alcune attività economiche si è bloccato sull'apertura indiscriminata delle edicole. Inoltre, dalla riunione avutasi tra tutti i commercianti del centro jonico nei giorni scorsi: Melidoro, Calone, Santamaria, Buongiorno, Ciriello, Guida, si protesta vivamente contro le delibera 224 in questione, poiché in essa ci sono delle forzature in quanto fa riferimento a pareri della dottrina, che ha interpretato in maniera estensiva la Direttiva 2006/CE “Servizi al mercato interno”, approvata con Decreto legislativo 59 del 20/03/2010, andando dunque a violentare la volontà del legislatore.


Infatti, la Regione Toscana ha emanato una circolare, indirizzata a tutti i Comuni del suo territorio, nella quale I'articolo 5 recita: “La disciplina dell'attività di vendita della stampa quotidiana e periodica, originariamente contenuta nella bozza di d.lgs. 59/2010, è stata successivamente stralciata, al fine dell'elaborazione della riforma organica del settore dell'editoria”. Da qui la levata di scudi di tutto il settore, all'unanimità, di Policoro che deve già fare i conti con una crisi latente dell'editoria a livello nazionale, con l'esplosione delle nuove tecnologie, vedi internet, che si ripercuote sul volume di affari delle edicole calato a picco negli ultimi anni; a cui bisogna aggiungere la presenza di già 10 punti vendita nella sola città di Policoro a fronte di una popolazione di soli 16mila abitanti. E a riprova di questo, a Policoro c'è già stata di recente la chiusura di un punto vendita. «La categoria -fanno sapere all’unisono gli edicolanti- è pronta a ogni azione pur di far ritirare la delibera comunale, a partire da una serrata in programma tra qualche giorno, con la chiusura per l'intera giornata delle attività con il relativo blocco della distribuzione dei giornali, anche allo stesso Comune.


Non è una battaglia di corporazione ma di sopravvivenza proseguono e siamo pronti a portare le nostre dichiarazioni dei redditi in Comune, per dimostrare che stiamo aperti più per spirito di servizio verso la città e isuoi abitanti che non per portare a casa uno stipendio. Alziamo la saracinesca ogni giorno, feste comprese, dalla mattina alla sera e svolgiamo anche un ruolo sociale a Policoro, in una città dove mancano i luoghi di aggregazione che non siano i soliti pub e bar. Anziché congestione un settore già saturo, l'Amministrazione comunale avrebbe fatto meglio ad aprire centri di ritrovo giovanile, che mancanodel tutto a Policoro.


Alla luce diqueste considerazioni, chiediamo il ritiro immediato della delibera municipale, in caso contrario la impugneremo giudizialmente, ritenendola illegittima e politicamente sbagliata. Ovviamente abbiamo già messo al corrente il nostro sindacato per la tutela dei nostri interessi».
provinciamt@luedi.it

Da parte di questo blog esprimiamo solidarietà agli edicolanti e confidando nel buon senso dell'amministrazione ci auguriamo che vadano incontro alla legittima richiesta di questi LAVORATORI.

6 commenti:

  1. caro frammarti' vorrei tranquilizzare gl'edicolanti che se ci fosse qual'cuno che avrebbe intenzioni di far allocare una nuova attivita' nei casilini senza assegnare quello ancora sospeso nell'assegnazione dell'amministrazione serafino disanza(ha sbagliato indirizzo!!!)perche' sono gia pronto a farli il ricorso al tar e far intervenire subito la corte dei conti(per il macato introito per il comune degli affitti di quel locale tenuto vuoto fino ad oggi)(non mi accontentano con un piatto di pasta e lenticchie), se c'e' qualche elemento che vorrebbe fare omaggi hai propri parenti li deve fare con la sua tasca!!!!!!!!

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  2. domani il segretario cittadino del pdl avrà tanti di quei vassoi di chiacchiere.

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  3. Solo se la società civile si ribbella si potranno ristabilire regole democratiche e bene per la comunità, che ogni cittadino onesto si assuma le sue responsabilità per il rispetto della gestione pubblica

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  4. ma edicolanti vi stanno inc. e voi nemmeno scrivete sul blog sembra che avete paura ribellatevi vi stanno facendo del torto per accontentare solo qualche amico svegliatevi!!!!!!!!!! fate i manifesti e sputtanateli

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  5. ma e vero che calla' rinuncia pure alla presidenza pur di accontentare l'amico del'edicola

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  6. Per colui che infoca gli edicolanti.
    Spiega perchè si devono ribellare e perchè li stanno inculando?
    Chiunque ha gestito la cosa pubblica (e tu ne sei pratico) ha sempre badato ai suoi cazzi.
    Questi amministratori hanno sostituito solo fisicamente i precedenti, ma la sostanza è la stessa e tu lo sai.
    CHIARO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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