venerdì 5 novembre 2010

La Jaguar dei fuggitivi nel fango dopo il furto all’autosalone

P O L I C O R O. Le tre auto portate via da alcuni malviventi nella notte tra il 31 ottobre ed il 1
novembre dalla “Automobili Serra” sono state recuperate dai carabinieri della locale Compagnia
insieme a tantissima refurtiva. Nella notte di ieri i militari venivano avvisati di un tentativo di furto ai danni di un distributore sulla Val d’Agri. Dal distributore era stata vista allontanarsi un’auto di grossa cilindrata in direzione Jonica, dopo avereluso un posto di controllo dei carabinieri di Sant’Arcangelo. La targa era quella della Jaguar asportata dal “Serra”. Cominciava la caccia alla Jaguar che veniva intercettata in agro di Montalbano Jonico. L’inseguimento a folle velocità durava circa un’ora sino a quando i fuggitivi, in località “Gannano Soprano”, a Stigliano, sulla strada viscida e fangosa perdevano il controllo del mezzo andando ad urtare contro un muro per poi concludere la loro marcia contro la pattuglia dei Carabinieri, rimasti illesi. I due malviventi a bordo dell’auto l’abbandonavano dandosi alla fuga nelle campagne. Uno dei due, però, veniva fermato in un cantiere. Si tratta di un uomo di 22 anni, di nazionalità croata. I carabinieri, a questo punto, rinvenivano le altre due auto rubate dall’a u t o s a l o n e, una Bmw 320 diesel, ed un fuoristrada Freelander, a Marconia. Ma le sorprese non erano finite. In una stanza nei pressi della piscina comunale, i militari rinvenivano refurtiva fra cui sigarette, banconote, 2 navigatori satellitari, 7 telefonini, una pistola ad aria compressa, 7 orologi, 2 computer, una macchina fotografica, un binocolo, un modellino di vascello in legno ed altro. Refurtiva al vaglio degli investigatori che proseguono nelle indagini per individuare il complice fuggito e gli altri componenti della banda. Non escluso che da questo esame possano risolversi casi di recenti rapine, anche cruente. Rimane il mistero dell’a m bu l a n z a rinvenuta nei pressi del “Ser ra”. Probabilmente, è servita al gruppo per tornare da Roma dove, si pensa, i ladri collocano i proventi dei furti.
Filippo Mele (gazzetta del mezzogiorno)

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