venerdì 29 ottobre 2010

5° parte su Marinagri. Facciolla : collusione dolosa preordinata o efficienza amministrativa

Il P.P.E. foce Agri risulta inadeguato poi per gli elaborati grafici del progetto redatti in scala troppo grande per comprenderne i dettagli, e per la carenza di alcuni parametri edilizi urbanistici , quale –solo a titolo di esempio l’altezza delle costruzioni non indicata mentre vengono indicati solo il numero di piani. Detto PPE risulta aver recepito le indicazioni progettuali della “ITTICA VALDAGRI” poi Marinagri SPA ed i redattori della relazione tecnica illustrativa del contratto di programma L.104 del 19997, sono l’ing.Vitale Marco e l’architetto Dioguardi, lo stesso individuato dal comune come progettista del P.P.E. in discussione.

Come è agevole constatare è l’illeicità delle condotte che continuano a permeare l’iter amministrativo che consentirà ai Vitale di portare a termine il progetto edificatorio Marinagri, e tali elementi sfuggono completamente al tribunale di CZ, che non li coglie e neppura mostra di averli letti negli atti processuali. Tra il 17 ed il 18 aprile la Marinagri SPA chiedeva ed otteneva dal comune di Policoro il cambio di destinazione d’uso di sette sub comparti su nove del comparta A, mutandole da destinazione turistico –residenziale a destinazione ricettivo – alberghiero. La destinazione diversa serviva in realtà allo spostamento dell’ubicazione di uno degli alberghi previsti in progetto ed in corso di finanziamento da parte del cipe , dal comparto D ricadente nel comune di Scanzano Jonico al comparto A ricadente nel comune di Policoro.

Si ricorda come il sindaco del comune di Scanzano J. È colui che , come sopra evidenziato si opponevaFermamente e drasticamente alla realizzazione del mega progetto che non avrebbe acconsentito le “MANOVRE” ideate dai vitale, al contrario del comune di Policoro dove i Vitale potevano contare sui favori del sindaco Lopatriello (inforamativa GDF CZ). E l’opposizione del sindaco di Scanzano aveva determinato il blocco dell’iter di finanziamento pubblico in atto, ragione per la quale occorreva rimuovere l’empasse.

E che si tratti anche in tal caso di progressione criminosa posta in essere dai Vitale in concorso con i pubblici ufficiali interessati, lo si evince dalle ulteriori considerazioni. Il procedimento di cambio di destinazione d’uso si è aperto il 17 Aprile del 2001 con l’istanza di Marinagri e si è chiuso il giorno dopo. Il tecnico comunale ing. Viceconte, odierno imputato, risulta aver istruito la pratica e certificato la possibilità di derogare all’ordinaria procedura di variante applicando l’art. 4 del titolo VI delle norme di attuazione del P.P.E, la giunta comunale si è riunita ed ha accolto la richiesta della società. Se ciò non è indice di collusione dolosa preordinata allora e prova di efficienza e tempestività della macchina amministrativa del comune di policoro – attese che le modifiche sostanziali e consistenti era necessario un progetto di variante e non una semplice domanda di mutamento di destinazione d’uso.

Ma Facciolla probabilmente non conosce il nostro amato Lopy, lui è un grande meglio di Mandrake , i miracoli per i soliti noti li fa e li continua a fare , i cazzi amari sono quelli dei problemi dei cittadini.

3 commenti:

  1. Frammartino avevi detto... che non avresti più parlato di questo....Dato che non onora lne il nostro comune ne la nostra terra...

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  2. infatti non ne parla.....ma scrive!!!

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  3. ierone impara come funziona un ufficio tecnico

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