mercoledì 9 giugno 2010

IDV Basilicata : MA IL PROGRAMMA DOV'E'?


Sul sito dell’Italia dei Valori di Basilicata (finalmente aggiornato dopo anni di abbandono) si può trovare di tutto un po’, di tutto ad eccezione di qualsiasi straccio di programma regionale. Meno male; questa è una vera fortuna. E’ segno, infatti, che la proverbiale coerenza di Idv non è venuta meno e che quanti, anche nel più recente turno elettorale, hanno inteso segnare il gabbiano dipietrista, lo hanno fatto in scienza e coscienza, ben sapendo, cioè, che di tutto gli eletti si sarebbero occupati tranne che del presente e del futuro della Basilicata. Foto, video e spot vari, infatti, non sono programma e nulla dicono di quello che la Di Pietro’s band immagina per questa terra, ma nemmeno del perché il Tonino ha deciso di correre in una squadra della quale si ostina ad essere la zavorra.
Eppure un campanello di allarme c’era stato. “Dobbiamo avere la capacità di alzare lo sguardo oltre le nostre personali contingenze” aveva fieramente detto il neo eletto Enrico Mazzeo nel discorso con cui il 12 maggio scorso inaugurava la sua carriera da Consigliere Regionale. Mazzeo forse pensava all’arrembaggio all’unico assessorato andato infine alla trombata Mastrosimone o forse anche alla fretta con cui si era già proceduto a nominare Nicola Laguardia, uomo di fiducia di Belisario, alla Presidenza del Consiglio di Amministrazione dell'Apofil senza neanche “alcuna preventiva concertazione tra i vertici regionali del partito”, come l’allora assessore Antonio Autilio lamentava in data 25 marzo, e di nuovo in data 28 marzo 2010, direttamente all’on. Ignazio Messina.
Vuoi vedere – ci eravamo detti – che ce n’è uno che si impegnerà davvero per la Basilicata?! Pericolo scampato. Le loro “ personali contingenze” sono sempre in primo piano e sono a tutt’oggi l’unico obiettivo programmatico chiaramente distinguibile. Siamo ai primi di giugno, infatti, e le pagine dei giornali locali ancora rimbombano della già nota tarantella: la maggioranza di centrosinistra è nuovamente attaccata da Idv che ancora una volta fa saltare il banco. Oggetto del contendere, questa volta, è la Presidenza della Terza Commissione Consiliare ( quella che si occupa di Attività produttive) che i dipietristi rivendicavano per sé ( e più precisamente per “accontentare” anche il consigliere Benedetto) e che invece è stata assegnata ad un esponente della Sel per una precisa scelta del capogruppo del Pd di preferire “chi non ha esponenti in giunta”. Ma Idv non digerisce. “La richiesta – ci fa sapere Salvatore Santoro dalle pagine del Quotidiano della Basilicata – era stata ufficializzata ai maggiorenti del centrosinistra subito dopo non aver ottenuto i due assessorati richiesti” e le poltrone già accaparrate non sono state ritenute sufficienti, nemmeno con l’aggiunta della Presidenza di una Commissione minore che il Pd si è alacremente adoperato a concedere al capogruppo Idv Mazzeo.
“Pur essendomi adoperato in una fitta e insistita mediazione - dichiara con rammarico il capogruppo del Pd Vincenzo Viti - ho dovuto prendere atto della rigidità di posizioni che dividevano Psi e Sel da Italia dei Valori e ho dovuto, con il consenso del gruppo consiliare del Pd, sostenere le ragioni di quei partiti e gruppi consiliari (appunto Psi e Sel) esclusi dall’attribuzione delle responsabilità sia nel Governo regionale che nell’Ufficio di Presidenza del consiglio”. Tale scelta appare più che ragionevole in una coalizione che dovrebbe aver condiviso un programma, una strategia ed una volontà reale di ridare slancio e fiducia ad una Regione ormai ai minimi termini. Dovrebbe, per l’appunto. Ma all’indefesso Belisario questa logica è sgradita, anzi il riguardo per il suo principale alleato lo esprime con queste parole: “Ammesso che abbia una logica il Partito democratico lucano. Anzi forse non ce l’ha proprio”.
Non ci resta, dunque, che consigliare ad Enrico Mazzeo di continuare a tenere gli occhi per terra per vedere dove è andato a mettere i piedi e cosa pesta; ad alzare lo sguardo, infatti, dovrebbe accorgersi che il romantico gabbiano ha sviluppato le zampe di un rapace.

Anna R. G. Rivelli

da IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA del 7 giugno 2010

3 commenti:

  1. sono dei chiacchieroni!
    cmq si sono trovati bene insieme ... del resto: similis cum similibus!

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  2. Parlare di questione morale ,se dietro non c'è un programma politico ampio questo è il risultato!
    Un accogliente nido per chi vuole riempirsi la bocca di chiacchiere e grazie ad alcune parole che fanno presa anke il portafogli !

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  3. ITALIA DEI VALORI

    O DELLE TRIVELLE
    O DELLE MULTIUTILITY DELL'ACQUA

    MENTRE PROMUOVONO IL REFERENDUM SULL'ACQUA PUBBLICA

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