mercoledì 2 giugno 2010
CLAPS: ELISA COLPITA 13 VOLTE, TAGLIATE diverse ciocche
Salerno, 1 giu. - Colpita tredici volte con una lama di 5,5 centimetri, dopo che l'assassino ha cercato di usarle violenza. Elisa Claps non fu strangolata o picchiata. La perizia autoptica, eseguita nel marzo scorso dal professor Francesco Introna, e' ora a disposizione delle parti, dopo una lunga secretazione disposta dal gip del tribunale di Salerno.
Ed emergono particolari precisi e dettagliati dalla relazione che chiarisce molti aspetti sulla morte della studentessa di Potenza, il cui corpo e' stato rinvenuto a 17 anni di distanza, il 17 marzo scorso nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinita' di Potenza. Dei 13 colpi inferti 12 provocarono ferite da punta e da taglio, l'ultima e' da taglio. "Nove furono inferte - si legge nelle 300 pagine della perizia - posteriormente e tre anteriormente. Delle nove che attinsero la vittima posteriormente, tre attinsero l'emitorace posteriore sinistro e sei attinsero l'emitorace posteriore destro". "Delle tre lesioni anteriori quella che raggiunse la prima vertebra toracica - aggiunge il medico legale - aveva inclinazione dall'alto in basso, dall'avanti indietro e da destra a sinistra". E dagli esami eseguiti subito dopo il ritrovamento dei resti, Introna rileva che l'assassino ha tagliato alcune ciocche di capelli subito dopo la morte. La posizione delle ferite lascerebbe intuire che Elisa Claps abbia cercato di sfuggire al suo aguzzino, che non ha cercato di afferrarla con le mani. Nella perizia si legge ancora che "per quanto ricercate, non sono risultate rilevabili lesioni indicative di una morte, o della messa in opera di tentativi asfittici, per strozzamento e soffocamento". Sulla ipotesi di violenza sessuale, il perito ha rilevato che i pantaloni di Elisa presentavano "la cerniera aperta, abbassati al pari delle mutandine al di sotto dei fianchi; le mutandine con l'elastico rotto e il reggiseno rotto anteriormente a livello della giunzione delle coppe". "Tutto questo lascerebbe supporre - prosegue la perizia - che l'aggressione mortale possa essere occorsa nel corso di atti sessuali". Elisa nel sottotetto dove e' stata poi rinvenuta, arrivo' viva, ma il suo corpo fu trascinato per i piedi, fatto rotolare lateralmente fino all'angolo dove fu nascosto con pietre, tegole e altro materiale di risulta. L'areazione del locale ha poi consentito che la salma si mummificasse e si conservasse per come poi e' stata rinvenuta. (AGI NEWS)
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