NOI RIPRENDIAMOCI IL DIRITTO A LAVORARE LA TERRA
NEL METAPONTINO CENTINAIA DI AZIENDE AGRICOLE NON POSSONO ANNAFFIARE I CAMPI PERCHE'IL CONSORZIO DI BONIFICA GLI HA TAGLIATO L'ACQUA
E' il risultato della crisi economica in agricoltura, dei ritardi delle istituzioni, della mancanza di risposte della politica e di una inefficente gestione del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto che, con organismi non più legalmente in carica, pensa solo di fare cassa mostrando agli agricoltori il volto feroce
Abbiamo chiesto la rateazione della debitoria delle bollette non pagate alle stesse condizioni già accordate da Equitalia per altri debiti e di togliere i sigilli per permettere alle aziende di annaffiare i campi, gestire il raccolto e realizzare reddito
Invece, di fronte alla crisi drammatica delle aziende del territorio, nonostante il tavolo di confronto aperto in Prefettura, si continua a tagliare l'acqua agli agricoltori.
I tempi della terra non sono quelli della politica: senza acqua i frutteti seccano
Per queste ragioni ieri in una azienda agricola della trisaia di Rotondella , Gianni Fabbris responsabile dell'associazione sindacale altragricoltura ha sflangiato la bocchetta dell'acqua sigillata dal consorzio di Bonifica, sfidando l'ente che se entro la giornata di oggi non si riunisce un tavolo per dare delle risposte agli agricoltori questa , azione di ieri che è solo una dimostrazione diventerà una azione di disubbidienza civile e l'associazione toglierà tutti i sigilli posti dal consorzio , poi vedremo conclude Fabbris se in tribunale i giudici daranno ragione al Consorzio e alle loro ragioni di cassa o al diritto delle piante di sopravvivere e degli agricoltori di lavorare la terra.
E' il risultato della crisi economica in agricoltura, dei ritardi delle istituzioni, della mancanza di risposte della politica e di una inefficente gestione del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto che, con organismi non più legalmente in carica, pensa solo di fare cassa mostrando agli agricoltori il volto feroce
Abbiamo chiesto la rateazione della debitoria delle bollette non pagate alle stesse condizioni già accordate da Equitalia per altri debiti e di togliere i sigilli per permettere alle aziende di annaffiare i campi, gestire il raccolto e realizzare reddito
Invece, di fronte alla crisi drammatica delle aziende del territorio, nonostante il tavolo di confronto aperto in Prefettura, si continua a tagliare l'acqua agli agricoltori.
I tempi della terra non sono quelli della politica: senza acqua i frutteti seccano
Per queste ragioni ieri in una azienda agricola della trisaia di Rotondella , Gianni Fabbris responsabile dell'associazione sindacale altragricoltura ha sflangiato la bocchetta dell'acqua sigillata dal consorzio di Bonifica, sfidando l'ente che se entro la giornata di oggi non si riunisce un tavolo per dare delle risposte agli agricoltori questa , azione di ieri che è solo una dimostrazione diventerà una azione di disubbidienza civile e l'associazione toglierà tutti i sigilli posti dal consorzio , poi vedremo conclude Fabbris se in tribunale i giudici daranno ragione al Consorzio e alle loro ragioni di cassa o al diritto delle piante di sopravvivere e degli agricoltori di lavorare la terra.
L'acqua è un diritto inalienabile per l'uomo e per le piante. L'azione di Fabbris è un'azione forte che ci riporta indietro con la mente, fino all'unità d'Italia e al brigantaggio. La gente lucana è per natura pacifica ma se ieri i piemontesi imponevano la tassa sul macinato oggi il governo cerca di farci "seccare". w altragricoltura.
RispondiEliminaSpero venga arrestato per questo reato. Le bollette si pagano caro mio. In Italia se non paghi la corrente te la tagliano anche se a casa c'è tuo padre attaccato ad un respiratore....... ed in quel caso il povero cittadino non sa cosa fare. Invece ALTRAGRICOLTURA può permettersi di rompere i sigilli per salvare gli alberi......vergognatevi e soprattutto mettete mano al portafogli!!
RispondiEliminaA Roma c'è la casta dei politici, a policoro quela degli agricoltori. Siamo ormai alla terza generazione di parassiti usurpatori di soldi pubblici. E' questa la questione meridionale. La metafora dei rubinetti chiusi è quanto mai azzeccata. Il bello è che pensano di essere delle povere vittime. Vogliamo fare una bella cosa, perchè non lasciate tutto quello che vi è stato regalato dal'ente di riforma fondiaria e ve ne tornate da dove siete venuti visto che non vi lasciano "lavorare" in santa pace?Dai discorsi che fate mi sembrate berlusconi, che scese in "campo" (altra metafora azzecata) per il bene del paese. Non vi balena per la mente che la società sopravviverebbe anche senza di voi? Se al vostro posto ci fossero persone volenterose di lavorare con le loro braccia e non con quelle dello stato, che si assumessero le loro responsabilità ed il rischio di impresa (perchè le vostre sono imprese!!), adesso non stareste qui a fare battaglie contro i mulini a vento. Più responsabilità e meno chiacchiere. E ogni tanto pensate ai ventenni sfruttati nei call center per 400 euro al mese ai queli tagliano luce acqua e gas se non pagano la bolletta.
RispondiEliminaAuguri.
quant'è bella policoro, si apre bocca per dare fiato. Carissimo anonimo , nessuno ti stacca la corrente se c'è un malato a cui necessitano cure, tranne se la residenza è da 1 altra parte e questo malato viene portato apposta in casa del moroso per evitare il distacco. La riforma è stata conquistata e poi imparate che quando le cose non le sapete, tipo gli stipendi dei call center state in silenzio.
RispondiEliminacompimenti a fabbris per questo che ha fatto dimostra di avere le palle
RispondiEliminaSpero venga arrestato per questo reato. Le bollette si pagano caro mio. In Italia se non paghi la corrente te la tagliano anche se a casa c'è tuo padre attaccato ad un respiratore....... ed in quel caso il povero cittadino non sa cosa fare. Invece ALTRAGRICOLTURA può permettersi di rompere i sigilli per salvare gli alberi......vergognatevi e soprattutto mettete mano al portafogli!!
RispondiElimina----------
Forse dovresti rileggere l'articolo perchè pare da quello che scrivi che tu non abbia capito una ceppa della motivazione sottostante al gesto caro mio...e non ti preoccupare che se continua cosi le mani al portafogli le dovrai mettere anche tu!
Caro Nicola scusami ma sono costretto a dare fiato ancora alla mia bocca per porti un paio di quesiti: d'accordo sulle lotte contadine e le conquiste ottenute, ma in tutta onestà l'agricoltura nel metapontino non è stata ininterrottamente assistita dallo stato in tutti questi anni? E con quali risultati? L'assistenzialismo porta assopimento e quest'ultimo porta arroganza e convincimento che tutto è dovuto! Sarà anche vero che i politici ci hanno inzuppato il pane ed hanno rigirato come volevano i contadini, ma come dice il detto "scarpa grossa cervello fino" questi ultimi non hanno avuto difficoltà ad entrare nel meccanismo : consenso nelle urne in cambio di fiumi di soldi a fondo perduto. Io credo che ci si è spinti troppo in là ormai e che il tempo dei fiumi di denaro sia finito. Questo governo sta solo mettendo delle pezze qua e la per sopravvivere il più possibile, ma soldi non ce ne sono più, neanche per le cause meritevoli di assistenze, vedi gli ospedali dove non ci sono le garze al pronto soccorso o nei tribunali dove non c'è la carta per le fotocopie ecc. Ma di cosa stiamo parlando?. Lavorare lavorare lavorare, e che oguno guardi la trave che ha nel proprio occhio prima di guardare la pagliuzza in quello degli altri.
RispondiEliminaSaluti.
Uno, dieci, cento, mille Fabbris!!!
RispondiEliminaBravo.Bravi.Orgoglioso del vostro comportamento.Orgoglioso della vostra storia.
le tariffe del consorzio sono di euro 180,00 per ettaro, mi spiegate cosa cambia all'agricoltore pagare?
RispondiEliminaandate a zappare veramente e pagate come tutti i cittadini normali perchè dare sempre agevolazioni e gente che è scansafatiche????se fallisce un negozio chilo aiuta?? se un operaio è licenziato chi lo aiuta?? ma per favore lavorate di più e cazzeggiate di meno
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