martedì 20 aprile 2010

Policoro: Scontro Labriola - Lopatriello


Lopatriello dovrebbe garantire un servizio efficiente recuperando l’evasione

«Così come non ero d'accordo con l'aumento delle tasse all'epoca dell'amministrazionedi Serafino Di Sanza (Pd), non sono d'accordo con l'annuncio dell'aumento delle tasse dell'amministrazione di Nicola Lopatriello». E' quanto sostiene il consigliere comunale di minoranza del Pd, al Comune di Policoro, Franco Labriola. «La notizia del possibile aumento della Tarsu ha detto quest'ultimo al Quotidiano- a seguito dell'aumento dei costi di conferimento in discarica, della Provincia di Matera, che scarica sui comuni l'aumento dell'imposta è falsa, demagogica e fuorviante. L'aumento dei costi di smaltimento in discarica sono determinati dall'ente gestore della discarica stessa e in questo caso dalla Comunità montana Basso Sinni. Cosa centra la Provincia? Il sindaco Lopatriello ha continuato Labriola ha avviato da tempo un'azione strumentale tesa a spostae l'attenzione e le proprie responsabilità su altri enti. Dovrebbe il sindaco, invece, spiegare ai cittadini di Policoro, come mai a distanza di due anni ha disatteso l''impegno contenuto nesuo programma elettorale e cioè dare alla nostra città un nuovo servizio di raccolta rifiuti, avviando la raccolta differenziata, come hanno già fatto altri comuni vicini, con risultati eccellenti. La mancata attivazione
del servizio di raccolta differenziata, scarica di fatto i maggiori costi di smaltimento sui cittadini, ignari di ciò che comporterebbe in termini di risparmio, un servizio eccellente di raccolta differenziata, non quello proposto dal bando pubblico, già osservato dal Tar di Basilicata, che di raccolta differenziata
ha ben poco, visto che la frazione umida non viene separata e perciò destinata a discarica, senza essere valorizzata. Credo che il sindaco farebbe bene a trovare soluzioni diverse dall'aumento della spazzatura, magari recuperando l'evasione tributaria, tenuto conto che ci sono mancate entrate
(concessione del patrimonio pubblico), pari a circa 400.000 euro. Una corretta gestione amministrativa impone la regola del “pagare tutti, pagare meno”, ma a Policoro questa regola stenta a essere attuata e a pagare sono sempre i soliti cittadini onesti, a partire dagli anziani. Due anni -ha concluso- sono sufficienti per dare un giudizio che non può che essere negativo, e se a tutto ciò
si aggiungono le notizie di svendita di suoli edificabili, nell'ambito del Contratto di quartiere, per accordi bonari con concessionari di terreni comunali, interessati dall'allargamento di viale Siris,
o se pensiamo che questa amministrazione non è capace nemmeno di spendere ciò che gli viene assentito in termini di contributi regionali e statali e se, infine, aggiungiamo il quadro poco felice dei contenziosi in atto (D7, condoni), c'è da preoccuparsi non poco»
(quotidiano Basilicata)

Risposta di Lopatriello
Aumento della Tarsu , un tarocco di Labriola

frase lapidaria, diretta e colorita alla sua maniera, il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, ha commentato, smentendo e al contempo replicando, le dichiarazioni del consigliere di opposizione del Pd, Franco Labriola, apparse ieri sul Quotidiano, secondo il quale «il primo cittadino policorese avrebbe annunciato di voler aumentare le tasse». Il bilancio comunale è in corso di approvazione, prossimamente sarà convocato l'apposito consiglio comunale. Ma sentiamo il sindaco tra lo stupefatto e lo stizzito: «Il bilancio è pronto e non prevede alcunaumento -ha detto Lopatriello telefonicamente al nostro giornale- sono incredulo. Com'è possibile
che Labriola abbia potuto fare simili affermazioni. Così si finisce per fare allarmismo sociale. Io sono alle prese con i problemi ogni giorno e, nonostante le difficoltà che l'ente è costretto ad affrontare, come amministrazione comunale abbiamo fatto la precisa scelta, comprendendo a pieno le difficoltà che attraversano le famiglie, di non aumentare le tasse. Non solononaumenteremo laTarsu, ma nessun altro aumento fiscale è stato inserito nel nostro documento finanziario di programmazione. I cittadini possono stare tranquilli. E ciononostante -ha spiegato- il caro discarica (Colobraro, ndr) dove ora paghiamo di più per il conferimento dei nostri rifiuti solidi urbani. Altra difficoltà che superiamo solamente grazie al nostro buono stato di salute, visto che i nostri conti sono a posto, è rappresentata dal fatto che dobbiamo pagare oltre un milione di euro a causa di un contenzioso ereditato dal passato, risalente al 1980, che ha visto il Comune parte soccombente, in merito agli espropri nella Zona E/7, per rendere l'idea la zona ex Allione». Poi, sempre replicando a Labriola: «Posso assicurare -ha continuato il sindaco che per la prossima estate parte il servizio di raccolta differenziata». Infine, un'anticipazione: «Per ciò che concerne la zona D/7 (l'area dove doveva sorgere il centro benessere per volere della Itaca spa, rispetto alla quale tra la fine del 2007 e l'inizio del 2008 l'allora commissario prefettizio, Maria Rita Iaculli, applicò la clausola risolutiva espressa, ndr), per la fine di aprile con l'avvocato Gianni Di Pierri saremo a Roma nel tentativo di capire come può essere chiuso un pericoloso contenzioso che vede il Comune citato per oltre 50 milioni di euro, e far partire - ha concluso Lopatriello- un investimento che può essere foriero di sviluppo turistico e occupazionale, salvaguardando anche gli interessi dei cittadini occupanti detta area». (lutrelli dal quotidiano) Basilicata)

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