venerdì 16 aprile 2010

Nasce a Policoro il Comitato in difesa dell'acqua

Ieri, presso la sede karakteria in via Siris si è formato il Comitato cittadino in difesa dell'acqua pubblica, ma sarebbe più corretto dire semplicemente in difesa dell'acqua, perchè l'acqua, come l'aria, elementi senza i quali non si vive, sono per loro natura di tutti da quando il mondo è stato creato.

L'essere umano è fatto per l'80% di acqua, la nostra stessa nutrizione come la nostra sopravvivenza sono impossibili senza acqua e, mentre il processo di desertificazione aumenta a causa dei cambiamenti climatici e nel sud del mondo si combattono già guerre per l'acqua, i grandi capitali fiutano un affare epocale dalle dimensioni enormi e dal guadagno sicuro, capace di dare un prezzo alla vita umana e assoggettare definitivamente tutti gli uomini ad un costo da pagare ad un privato proprietario dell'acqua, per la loro stessa sopravvivenza.

Un ACQUEDOTTO PUBBLICO è un servizio senza fini di lucro, le istituzioni - che sono di tutti - distribuiscono un bisogno vitale ai cittadini (che sono uomini, donne, bambini e anziani), la bolletta è una tassa minima che serve per farlo funzionare e per dissentarci. Un ACQUEDOTTO PRIVATO è un'industria che distribuisce acqua e che da questa distribuzione vuole guadagnare, la bolletta è una ricevuta dello scambio commerciale e basti guardare come nei posti in cui ci sono acquedotti privati le bollette sono aumentate in maniera esorbitante e come il servizio è peggiorato, per rendersi conto dell'inghippo. L'ACQUEDOTTO PUBBLICO, in caso di necessità collettiva, potrebbe andare in perdita; l'ACQUEDOTTO PRIVATO, in caso di necessità, troverebbe utile alzare i prezzi per aumentare i guadagni: è la normalissima legge d'impresa: giusta, sacrosanta, ma pericolosissima se si perde di vista la differenza fra un bene di consumo e un bisogno vitale.

Confusione che a quanto pare, gran parte della classe politica italiana, ha già fatto e che ora spetta ai cittadini rimediare.Si è formato un movimento nazionale indipendente e libero, con referenti regionali e locali per raccogliere le firme per un referendum abrogativo. A Policoro l'associazione Karakteria ha formato, insieme a liberi cittadini, il comitato che avrà ramificazioni nei comuni vicini e ieri una prima riunione ha stabilito metodi e strategie per la raccolta firme.

Per rendere autentica la firma è necessaria la presenza di un autenticatore (consigliere comunale o provinciale), per cui in questi giorni inviteremo tutti i consiglieri comunali e i consiglieri provinciali di Policoro a presenziare durante i nostri banchetti e la loro disponibilità non sarà chiesta esclusivamente in nome dell'adesione alle richieste del movimento, ma in nome del principio democratico della libertà di informazione e partecipazione.

In concomitanza con l'apertura nazionale dalla raccolta firme, allestiremo un primo banchetto domenica 25 aprile in piazza Heraclea. Durante il banchetto sarà dato ampio spazio alla commemorazione dell'anniversario di Chernobyl e si informerà sulla questione del nucleare e sugli ampliamenti previsti al centro Enea della Trisaia.

Da allora fino al 10 luglio sarà possibile firmare al municipio e noi faremo richiesta di allestire altri banchetti durante la festa della Madonna del Ponte e in altri giorni al centro commerciale e nelle piazze della città. Per giugno abbiamo previsto concerti e incontri pubblici al fine di informare, sensibilizzare e raccogliere le firme.

Tratto da www.karakteria.org

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