lunedì 8 marzo 2010

Sul lungomare una catena umana contro lo scempio dell’erosione


FILIPPO MELE
• M E TA P O N TO. Protesta ad oltranza del Comitato civico per la difesa di Metaponto, costituito da operatori turistici, studenti, rappresentanti di categorie economiche e professionali, sindacati, semplici cittadini, al fine di ottenere interventi strutturali per risolvere il gravissimo problema dell’ero - sione costiera. Ieri, in mattinata, raduno sul lungomare, a ridosso della spiaggia “de gli dei” che non c’è più, e catena umana proprio sull’ultimo lembo di arenile salvatosi dai marosi. Alle due iniziative, graditissima la presenza di un centinaio di studenti dell’Istituto tecnico agrario di Marconia, guidati dal presidente del Consiglio studentesco Pasquale Cariello. Intanto, alcuni operatori stazionano ancora, in catene, sul campanile del vecchio convento ristrutturato a sede municipale di Bernalda. Permanenza che continuerà sino allo stremo. E sono in programma altre manifestazioni di lotta. Per oggi, ad esempio, processione, alle 15.30, sul lungomare, organizzata dalla parrocchia con in testa il parroco don Ro s a r i o M a n c o. Non si sa, tuttavia, quale santo sarà portato a spalla dai fedeli a cui elevare… preghiere. E martedì, serrata, dalle 16 alle 20, dei commerciati in tutto l’ambito comunale. Novità, tuttavia, anche sul fronte istituzionale. Per domani, alle 14, gli assessori regionali all’ambiente, Vincenz o S a n t o ch i r i c o, ed alle infrastrutture, Ro c c o Vi t a , hanno convocato i rappresentanti dell’associazione di operatori turistici Leucippo a Matera, presso la sede della Regione, per l’ennesima riunione del “tavolo tecnico” messo su per individuare misure di contrasto all’erosione e per esaminare l’esito della conferenza di servizio sulle proposte di intervento urgenti finalizzate ad assicurare le condizioni di fruibilità della spiaggia per la stagione balneare 2010. Pare, però, che il filo del dialogo tra manifestanti e Regione stia per rompersi. «Non so se parteciperemo alla riunione - ha detto Gianfr anco Sor tiero, presidente della “Leucip - po” – perché non vogliamo essere coinvolti nella discussione tecnico-scientifica. Noi non siamo tecnici. È un caso che ci stiamo interessando alla questione… Noi siamo operatori economici non scienziati». Né si è mai aperto un canale con il Governo nazionale: «Continueremo a lottare sino a quando la nostra voce non travalicherà i confini regionali giungendo sino a Roma. Abbiamo fatto appello a Guido Bertolaso ma non abbiamo avuto risposta. E nessuna risposta ci è arrivata anche dopo gli appelli rivolti al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ed al ministro dell’ambiente, Stefania Prestigiacomo». Insomma, non è escluso un ulteriore inasprimento delle azioni di lotta. Fa b r i z i o C o s p i t e, operatore turistico: «Siamo uniti e solidali nella battaglia per la ricostruzione di Metaponto affinché ritorni quella che era un tempo. Qui siamo all’anno zero». E Pino Pa s s a r e l l i , del Comitato di difesa, ha puntato il dito accusatore contro le strutture portuali realizzate alle foci dei fiumi negli ultimi anni.

1 commento:

  1. ennesimo intervento regionale ,buttare sabbia a mare ,nel 2009 500.000 euro persi

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