Prima della formalizzazione delle candidature vasta eco ha ricevuto l’intervento del Presidente della Conferenza Episcopale di Basilicata, monsignor Superbo, da sempre vicino alle vicissitudini delle genti lucane, a margine della pubblicazione di un documento dei vescovi del sud sulla situazione polito-sociale del mezzogiorno. L’alto prelato ha bacchettato senza mezzi termini la classe politica lucana accusata senza tanti giri di parole di essere “inadeguata” ai bisogni dei lucani, e vede in pericolo nella nostra regione democrazia e giustizia, accusa non tanto velatamente i politici lucani di “scambiare i diritti per favori”, una critica severissima sulla quale tutti gli schieramenti si sono dichiarati d’accordo e nessuno, beati loro, s’è sentito chiamato in causa.
Sempre in questi giorni l’ISTAT ha pubblicato la tradizionale relazione sull’andamento demografico in Italia e dalla lettura dei dati c’è la conferma che in Basilicata il trend negativo prosegue, i lucani sono sempre di meno e sempre più anziani; anche su questi dati si sono sviluppate delle vivaci discussioni ma nessuno s’azzarda a dire che questo decremento continuo in Basilicata è una bomba ad orologeria che prima o poi deflagrerà. Si è ripetuto, fino alla noia che la povertà è in aumento e che sono troppi i giovani che vanno via dalla Basilicata in cerca di lavoro.
La settimana scorsa era prevista la pubblicazione della “Relazione sanitaria” della regione Basilicata, il documento non è stato diffuso nella sua interezza ma è stata resa nota una sintesi, qualcuno maligna che i dati sono troppo negativi e potrebbero influenzare gli elettori prossimi ad andare a votare, in effetti i dati forniti alla stampa fotografano una regione non in buona salute, con malattie gravi in aumento, i tumori, per esempio, nel resto d’Italia sono in regressionecurva tendenziale viaggia nell’esatto verso opposto. Ed ecco che i dati sulla salute dei lucani si incrociano con la “questione ambientale” che ha tenuto banco negli ultimi mesi. Sono state fatte denunce di una gravità inaudita che hanno visto indifferenti i vertici politici regionali che invece di preoccuparsi della salute dei lucani messa a repentaglio praticano la politica del “tutt’apposto”….. Il caso più clamoroso è rappresentato dall’inquinamento delle falde acquifere causato dal termodistruttore FENICE nella piana fra Melfi e Lavello, terra a vocazione agricola da sempre, inquinamento presente da un anno e che è stato clamorosamente nascosto alla gente. Per non parlare dell’inquinamento causato dal Centro Oli a Viggiano dove i governanti lucani si sono premurati di firmare accordi che prevedevano un monitoraggio da effettuarsi già da oltre 10 anni ma non si sono mai curati di farli rispettare. Continua su tutto il territorio regionale un’autentica lotta di resistenza da parte di tante comunità che si oppongono alla costruzione di “presunti” impianti per la produzione di energia ma che invece la gente ritiene pericolosi per la salute, un esempio per tutti la centrale del Mercure nel bel mezzo del Parco del Pollino! costante e qui da noi, invece, la
Volendo fare una istantanea della Basilicata di oggi possiamo descriverla così: una terra dalle grandi possibilità, risorse naturali in abbondanza da sfruttare meglio turisticamente, attraente dal punto di vista dello sfruttamento energetico con i pozzi di petrolio, i parchi eolici, sempre meno abitata e quindi adatta anche ad ospitare una impianto nucleare, con una popolazione mite e remissiva dove la risorsa “giovani” non esiste più perchè in costante emigrazione, con un tessuto economico in disfacimento, carente di infrastrutture (strade, ferrovie, porti, banda larga) quindi non appetibile per eventuali investitori, l’isola felice, in sostanza, non c’è più. ( di Astronik Antonio Nicastro)
"“scambiare i diritti per favori”, una critica severissima sulla quale tutti gli schieramenti si sono dichiarati d’accordo e nessuno, beati loro, s’è sentito chiamato in causa.
RispondiEliminaTI CREDO , LA CLASSE POLITICALUCANA E NON SOLO , HA LA FACCIA COME IL C...LO, HA FATTO CLIENTELA SUI BISOGNI, IMPARANDO DALLA DC. L'ITALIA è FONDATA SULLA CORRUZIONE!
mi sa che il vino del monsignore era aceto!
RispondiEliminaSempre in mezzo devono stare, loro per i cittadini cosa fanno?
Vivono nelle gabbie dorate orate di paramenti falsi professando una dottrina che neanche loro osservano e poi si prendono il lusso, o meglio la Superba , di analizzae la situazione conme se la gente non sapesse quello che combinano.Anche loro sfruttano la fame per poter convertire, mangiare non è un diritto-bisogno?
Con questo non voglio dire che la classe politica non fa perno sui bisogni per accrescere consenso!
Sulle vicende del coro di Ratisbona il monsignore non dice niente?
RispondiEliminaQuanta falsità in questi prelati!