lunedì 2 novembre 2009

Influenza A: il 4 novembre al via vaccinazione in Basilicata


Medici, donne in gravidanza, bambini e anziani con patologie
A policoro non vi è nessun caso grave

POTENZA, 2 NOV - La vaccinazione contro l'influenza A cominicera' in Basilicata mercoledi' prossimo, 4 novembre: lo ha annunciato il dipartimento salute. ''La vaccinazione viene offerta in primis al personale sanitario e dal 9 novembre 2009 anche a donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza, bambini tra sei e 24 mesi nati pretermine e persone di eta' compresa tra i sei mesi e 65 anni'' affette da particolari e gravi patologie. Inoltre la Regione Basilicata, di concerto con l'Ospedale San Carlo, ha previsto, nell'ambito di un complessivo piano operativo regionale anti influenza, di fronteggiare eventuali emergenze respiratorie che dovessero verificarsi in Basilicata, attraverso specifiche apparecchiature già in dotazione presso la struttura ospedaliera del capoluogo. L'Ospedale San Carlo dispone, infatti, di particolari apparecchiature, circa 140 in tutto il mondo, in dotazione presso pochi Centri in Italia, denominate in ambiente tecnico come E.C.M.O. (Extra Corporeal Membrane Oxygenation ), che sono in grado di sostituire la funzione respiratoria in quei pazienti che sviluppano gravi forme di broncopolmonite refrattarie a qualsiasi tipo trattamento, come nei casi di influenza da virus A.
In particolare l'ECMO è una tecnica di supporto cardiopolmonare che si è dimostrata efficace nel ridurre la mortalità nei pazienti con insufficienza cardiaca e/o respiratoria acuta grave potenzialmente reversibile ma refrattaria al trattamento medico e farmacologico convenzionale massimale. L'ECMO è, quindi, un intervento non terapeutico, ma di supporto che mantiene il cuore e/o i polmoni a riposo durante la fase acuta della malattia permettendo così il loro recupero funzionale. Usata inizialmente solo come trattamento dell'insufficienza respiratoria reversibile del neonato o del bambino, negli ultimi anni è stata proposta e usata come terapia avanzata in corso di insufficienza cardiaca o respiratoria acuta non sensibile ai protocolli terapeutici tradizionali. Tecnicamente l'ECMO è formato da un sistema costituito da una pompa che ha lo scopo di immettere nel circolo sistemico il sangue che viene ossigenato da un appositossigenatore che è integrante del sistema stesso. Semplificando, il sangue venoso (non ossigenato) del paziente raggiunge l'ossigenatore tramite una cannula posizionata nel distretto venoso (vena femorale o atrio destro); l'ossigenatore ossigena il sangue e tramite la pompa viene restituito al paziente tramite una cannula posizionata nel distretto arterioso (arteria femorale o aorta ascendente).
L'Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo, al momento attuale, ha in dotazione presso l'U.O. di Cardiochirurgia:
n. 4 apparecchiature per l'ECMO;
n. 4 posti letto perfettamente attrezzati da destinare esclusivamente all'assistenza del paziente affetto da grave complicanza cardio-respiratoria;

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