sabato 31 ottobre 2009

Il sindaco ha bloccato le trivellazioni nel Bosco Pantano

• P O L I C O R O. Il sindaco Nicola Lop at r i e l l o ha fatto notificare ieri alla Gasplus Italiana spa un provvedimento di sospensione dei lavori di trivellamento nella zona Bosco Pantano Soprano finalizzati all’estrazione di gas dal sottosuolo. Lo ha comunicato lo stesso primo cittadino che, mercoledì scorso, aveva dichiarato alla Gazzetta la sua volontà di intervenire in questo senso nel caso gli uffici competenti avessero individuato la necessaria via legale. Un sopralluogo era stato condotto in via Adua, su cui insiste la pista di accesso alla “Postazione sonda masseria Morano1 dir”, da dirigenti dell’Ufficio tecnico e da agenti della polizia municipale. «Ufficio tecnico – ha dichiarato il primo cittadino – che, dopo accertamenti sulla documentazione pervenuta (la Denuncia di inizio attività, ndr), ha rilevato alcune carenze che hanno consentito il blocco dei lavori». Sulla vicenda della trivella spuntata tra serre e frutteti, a circa tre km dall’Enea – So gin della Trisaia e dal centro abitato, la civica amministrazione, per bocca del primo cittadino e dell’assessore all’Ambiente, Luisa Lasaponara, ha manifestato perplessità sul metodo adottato dalla Regione per il rilascio delle autorizzazioni. «Per ora – ha continuato Lopatriello - ho disposto la chiusura del pozzo. Nei prossimi giorni vedremo chi tra le due istituzioni ha le ragioni più forti. Siamo noi ad essere stati eletti amministratori della città ed a noi i cittadini chiedono spiegazioni su quello che accade all’inter no dei nostri confini. Perciò, non avevo alternative che emanare un atto amministrativo di questo genere». L’ha buttato sull’ironico, invece, Ottavio Frammart i n o, segretario provinciale del Prc, che sul suo blog aveva già attaccato Lopatriello. «Finalmente – ha sostenuto l’espo - nente comunista - il sindaco si è attivato. Poverino, non ne sapeva niente. Quel cattivone di Santochirico (Vincenzo, assessore regionale all’ambiente, ndr) non lo aveva avvisato. Egli, però, si era distratto anche mesi fa quando feci opposizione alla richiesta di Dia. Lo dovete capire, aveva altro da pensare preso come era tra il campus con il Canada e l’inaugura - zione della statua a Banesti (Romania). Così, non si è accorto che gli stavano saccheggiando il territorio». Poi, però, interpellato dalla Gazzetta, lo stesso Frammartino ha giudicato «positivo il blocco disposto da Lopatriello anche se egli poteva intervenire prima per evitare anche l’inizio degli stessi lavori. Noi, sulle trivellazione nel Metapontino, siamo contro la Regione da tempo. Se lui è disposto a seguirci ben venga». Tratto dalla Gazzettta del Mezzogiorno (Filippo Mele)

Sul web nuovi timori che dietro le perforazioni ci sia il piano nucleare


Filippo Mele • P O L I C O R O. Voci dal web sul nostro articolo di ieri, “A Policoro spunta una trivella per la ricerca del gas”, pubblicato sul sito internet del nostro giornale, www.lagazzettadelmezzogiorno.it, in cui denunciavamo l’inizio dei lavori di “Postazione sonda masseria Morano1 dir”. «Io penso – ha commentato Rocco De Risi, di Gallarate - che le trivellazioni siano da mettere in rapporto non con la ricerca di gas ma con i siti individuati dal Governo per le nuove centrali nucleari. Mercoledì è stata presentata un’inter rogazione parlamentare (question time) da un deputato dell’Idv (Antonio Di Pietro, ndr). La risposta del ministro Vito non ha chiarito i dubbi. Spero che il giornale si occupi per tempo del pericolo che Scanzano o Policoro siano “nuclearizzate”. Perché non pensare a realizzare in quella zona un’impianto fotovoltaico o solare? La Spagna lo ha già fatto. Chiedete al premio Nobel Rubbia». Ed Antonio, da Parma, ha aggiunto: «Ha ragione il sig. De Risi. Spero che il vostro giornale faccia piena luce e soprattutto invito i miei concittadini a fare attenzione e prepararsi per la mobilitazione che sicuramente si farà che l’area sia o no presidiata dall’Esercito». E Pietro, da Potenza, ha concluso: «Non vogliamo il nucleare ma non vogliamo neanche il petrolio. Siamo stanchi e stufi di estrarre petrolio per far arricchire 4 mascalzoni. Non dimentichiamolo mai... Siamo la regione più povera d’Italia, dove i giovani scappano, nonostante tutte le ricchezze del territorio».


9 commenti:

  1. il merito della temporanea sospensione, se confermata, va solo a chi ha manifestato perplessità sollevando la questione e rendendola nota ai policoresi e ai soliti distratti.
    Complimenti ottavio
    giovanna

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  2. E' una cosa inamissibile, da qualche parte sempre ce la vogliono mettere in quel posto. E mo il nucleare , ieri le scorie , adesso intendono trivellare il territorio...adesso basta. Noi lucani , definiti california del sud , texas d'italia , non abbiamo mai beneficiato di nulla. Fame e malattie ha portato questo progresso.Schifezze e rifiuti di ogni genere, questo è il trattamento che ci riservano!

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  3. Ottavio con un piccolo blog gli stai rompendo davvero le uova nel paniere....

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  4. Il deposito di scorie nucleari è solo la punta dell'icesberg del 2003 (quella visibile in superfice)
    sotto il livello dell'acqua c'e il petrolio , poi le discariche e biomasse alias inceneritori che la regione vuole autoprizzare in tutta la basilicata,poi le turbogas vedi pisticci, salandra e irsina ,si continua con il megadepossito di gas nel sottosuolo della val basento ( dove confluisce il gasdostto south stream di Berlusconi-Putin) , e mentre si completa lo spopolamento mirato ( la regione non crea posti di lavoro ma li distrugge)
    ritorna il depositto di scorie nucleari tra trisaia e calanchi

    Solo grazie all'opposizione dei cittadini alcuni di questi progetti non sono andati in porto
    (vedi centrale del mercure ,turbogas di irsina ,trivelle nel mar jonio )

    Se tieni alla tua terra devi lottare ,non esiste in questa regione una politica di sviluppo ma solo di rapina e sfruttamento del territorio

    nst

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  5. ENI indagata per i morti di Molfetta
    Il giudice ordina: «Indagate sull’Eni»

    «Ordina, infine, alla cancelleria la trasmissione degli atti alla procura della repubblica di Taranto e alla procura della Repubblica di Grosseto per le valutazioni del caso in ordine a quanto emerso chiaramente nel dibattimento in relazione al trasporto e allo smaltimento di sostanze qualificabili come rifiuti, alle emissioni non controllate di acido solfidrico in atmosfera ed infine alle violazioni delle prescrizioni in materia di sicurezza del lavoro, fatti accaduti rispettivamente presso la raffineria dell’Eni spa di Taranto e presso l’impianto di produzione di acido solforico della nuova Solmine di Scarlino».


    Spunta anche il nome della raffineria Eni di Taranto nel dispositivo che ieri ha chiuso il processo sulla morte di cinque operai avvenuta il 3 marzo dello scorso anno nella Truck center di Molfetta.
    Da Taranto, infatti, era partita la cisterna carica di zolfo liquido nella quale morirono asfissiate le cinque vittime.
    Anche quella circostanza è stata scandagliata nel corso del dibattimento ed, evidentemente, ha portato alla luce una serie di elementi che sono balzati agli occhi del giudice Lorenzo Gadaleta, che ieri ha condannato i vertici delle società che gestirono quella operazione di trasporto poi sfociata nella tragedia costata la vita ai cinque lavoratori che dovevano ripulire la cisterna.
    Per questo il magistrato a chiusura del suo dispositivo ha dedicato qualche riga alla raffineria di Taranto.
    Nel documento si parla di violazioni emerse «chiaramente» durante il procedimento che ha posto l’attenzione sulla tragedia di Molfetta. Nei verbali ci sarebbero elementi tali da consentire di puntare il dito anche contro il grosso stabilimento di Taranto al centro di polemiche dopo la ventilata ipotesi di raddoppio. Quei verbali ora sono in viaggio dal Tribunale di Trani con destinazione il palazzo di giustizia ionico. Toccherà ai magistrati della sezione reati ambientali verificare la sussistenza di ipotesi di reato da contestare anche in riva allo Ionio. (Tarantosera)

    Pubblicato da copeta a 16.24 0 commenti Link a questo post

    Argomenti Eni, molfetta, morti bianche, processo

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  6. Allora Frammartino, ci dai un giudizio su Mario Altieri, sotto il profilo morale e politico? Dopo quanto ci hanno raccontato circa l'evento di Venerdì scorso, spiega ai tuoi tanti lettori e pochi elettori cosa ti porta a condividere con Altieri passioni, obiettivi e conversazioni divertite.
    Una delle vittime di De Magistris

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  7. stò diventando comunista!domenica, 01 novembre, 2009

    Cari concittadini è questa la vera opposizione di cui un paese civile ha bisogno. Essere presente sul territorio sempre , non solo quando si vota, come accade nella stragrande maggioranza dei casi. L'opposizione però si fa nelle sedi opportune e non dai blog . Perchè non diamo una mano a Ottavio e ai comunisti ad entrare nei luoghi opportuni. Svincoliamoci dal ricatto morale che ci attanaglia ad ogni tornata elettorale. Il lavoro svolto dal prc è degno di nota , la voce di qst semplice blog arriva e scuote i palazzi della politica.Forse è di lui che il paese ha bisogno.
    Io ho votato sempre il centro ma devo riconoscere a qst farabutti comunisti che davvero ci sanno fare....a parte qualche errore di battitura e sintassi!MAMMA MIA STO DIVENTANDO COMUNISTA!

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  8. Come sempre voi pochi tardo comunisti ve la suonate e ve la ballate su questo blog di mentecatti. Il vostro problema sono le elezioni, quando vi contate e siete sempre meno....
    Meglio così:la gente vi giudica per quello che siete.
    ma torniamo a noi: Scorie radioattive? Depositi di schifezze? Ma gli avete gli occhi? Vi guardate attorno? Policoro e la sua spiaggia, la sua pineta su cui stiamo giocandoci la nostar vocazione turistica sono un immondezzaio a cielo aperto, con sacchetti, scatole, mobilio sparsi ovunque, e voi state a fantasticare di trivelle.
    Prendete delle iniziative concrete: ramazza r badili alle mani, dimostrate che siete veramente per una città "pulita".
    Ma.. aspetta e spera....

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  9. Un commento a STO' DIVENTANDO COMUNISTAA... Compagno, getta la maschera... comunista lo sei sempre stato: hai il nome di framartino tatuato in fronte.
    Non ci caschiamo in questi trucchetti. Saluti.

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