giovedì 8 ottobre 2009

Il preside della Primaria fa la colletta

POLICORO – In tempi di vacche magre tutti devono stringere la cinghia: dalla famiglia normale a quella benestante, la povera lo ha sempre fatto. E anche le istituzioni, a tutti i livelli, mai come in questi ultimi anni stanno chiudendo i rubinetti e dando segnali di rigorecontabile, impensabile fino a pochi anni fa. Così tutti i ministeri della Repubblica, e a cascata le altre istituzioni, hanno fatto la loro parte, compresa la tanto bistrattata scuola italiana, stretta tra l'incudine di continue riforme e il martello delle sacche di precarietà che si annidano in tutti gli ordini e gradi. Così, per far fronte a spese di: carta igienica, tende, magari cancelleria, della scuola elementare “Papa Giovanni Paolo II”, o Primaria come si chiama oggi, c'è chi ha aguzzato l'ingegno chiedendo con una certa disinvoltura ai genitori dei ragazzi che frequentano quella scuola: “Un congruo contributo finanziario annuale secondo le vostre possibilità (ma allora non è più congruo!) per garantire e fruire di materiale didattico e funzionale per l'istruzione e la formazione dei vostri figli”, questo c'è scritto nella missiva protocollata il due ottobre scorso e recapitata ai genitori degli iscritti. E sembrerebbe che qualcuno abbia immediatamente preso alla lettera la richiesta nel nuovo dirigente scolastico, Giuseppe Spataro, comprando tende gialle per riparare dal sole e dal caldo le aule. Ma il colore non sia piaciuto ad alcune docenti, che avrebbero anche protestato contro questa decisione unilaterale senza spirito di collaborazione.
Ma, se il preside ha chiesto un aiuto e qualcuno si è prodigato per la causa, a sue spese, che c'entra la concertazione con i professori? Perché non chiedere a questo punto un sacrificio economico anche a chi lavora all'interno della scuola, preside compreso, visto che nella lettera egli parla di rendere l'istruzione più funzionale, e sono proprio loro gli attori principali? Un dirigente scolastico è anche Un manager,e i bravi manager sono tali quando fanno quadrare i conti, a maggior ragione con poche risorse. Se il suo istituto è in debito d'ossigeno, si potrebbe iniziare a tagliare le spese improduttive che ci sono sempre in ogni bilancio, pubblico specialmente. E e si lamenta una scuola che ha avuto sempre buon numero di iscritti, cosa dovrebbero dire i presidi delle scuole di parigrado dei piccoli centri della Lucania o di altre regioni d'Italia? Quello di dire in buona sostanza ai genitori: aprite il portafogli è la soluzione più semplice ma meno praticabile,
e comunque non ha precedenti nella nostra Penisola. I tagli alla scuola ci sono stati anche in passato, ma mai nessuno si è sognato di rimpinguare il bilancio con
i soldi del contribuente, il quale pagando tasse ed imposte già alimenta il sistema pubblico, scuola compresa. Gabriele Elia (tratto dal quotidiano della basilicata)

p.s. Noi non condividiamo l'articolo di Gabriele apparso sul quotidiano , è un punto di vista molto parziale che trascura una analisi della condizione complessiva delle difficolta che vivono le scuole. Domani usciremo con un post sulla questione delle elementari di Policordo , in quando stiamo ancora accertando una serie di fatti, ma vi preannunciamo che i fatti che si stanno consumando sono gravi.

7 commenti:

  1. per forza i soldi gli amministratori li hanno consumati per andare ad Assisi

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  2. carissimi, il direttore del seocndo circolo ha, semplicemente, attivato una porcedura prevista dalla legge. Il punto è che la scuola pubblica è ridotta al lastrico, grazie a gente come Gelmini e Leone! Invece di pensare a risolvere i problemi, strumentalizzano i genitori, come ha fatto il sindaco nell'intervista alla radio amica! perchè il sindcao e l'assessore, invece di dare addosso al direttore non dicono che si sono disinteressarti della questione, per strumentalizzare!!!!!!

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  3. e io pago....cari cittadini alle prossime elezioni quando questi qmministratori si presenteranno con i fac-simile puliamoci il c..., viso che ai bambini non mettono neanche a disospozione la carta.

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  4. Scusate ma il direttore non si dovrebbe armare di carta e penna e scrivere al comune, provincia, regione, ministero, e prefetto per esporre i problemi che attanagliano la sua scuola. Altrimenti si arriverà a dover andare al pronto soccorso con le garze in tasca per farsi medicare, all'anagrafe con la risma di carta per farsi stampare un certificato, ecc. ecc. ecc.
    Qualcuno può citarmi l'articolo di legge in base al quale il direttore può avanzare queste richieste? E' legale? Bisogna far intervenire Striscia la Notizia? Tanto si sa che se non arriva la televisione non si riesce a sapere chi ha ragione e chi ha torto!

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  5. Questi sono gli amministratori che ci meritiamo.....i cittadini ancora una volta hanno creduto e ceduto alle promesse .Hanno sperperato i nostri soldi in feste e festicciole, in rotatorie e manifesti.Il sindaco ospita i camperisti a nostre spese dei cittadini invece di spendere i soldi per le scuole (carta igienica). Vergogna!!!!

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  6. per finire in bellezza ...la festa della castagna...aspese del comune ...ops di noi cittadini...E IO PAGO DIREBBE TOTò

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  7. Giustissime le cause che ho letto, ma non vi pare giusto di contribuire anche come famiglie? Se aspettiamo che arrivino i soldi da chissà quale parte che succederà ai bambini della scuola...nel frattempo per tutelare i nostri figli (per la salute) sarebbe meglio farlo.

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