mercoledì 12 agosto 2009

Polemica sul Coordinamento PDL: interviene il presidente del consiglio comunale Marsano


In un comunicato apparso sui quotidiani locali del 10 agosto u.s., ci è stato attribuito, come militanti di Forza Italia e, impropriamente, come Presidente del consiglio Comunale e Assessore di Policoro, l’apprezzamento per la designazione dell’amico Paolo Castelluccio a componente dell’organo direttivo regionale del Popolo della Libertà.
Apprezzamento che confermiamo, senza infingimenti, in considerazione delle grandi qualità umane e indubbie capacità di analisi politica di cui è portare lo stesso Paolo Castelluccio a cui, oltretutto, va riconosciuta la sua caparbia tenacia di organizzare e condurre il partito anche nei momenti più difficili.

Non possiamo tuttavia, per amore di verità e per non alimentare confusioni e polemiche che potrebbero avere riverbero sulla coesione del gruppo consiliare del Popolo della Libertà e quindi sulla stessa coesione del gruppo di maggioranza amministrativa, confermare il nostro giudizio personale sul metodo adottato per la nomina complessiva del Direttivo Regionale che, con stridente evidenza, appare il risultato di una oligarchica decretazione, priva di ogni sostegno di concertazione con la base degli iscritti.

Non lo diciamo per alimentare una querelle che è giusto, questa si, mandare in ferie definitivamente.
Lo diciamo piuttosto, perché, facendoci interpreti anche di simpatizzanti ed altri amici consiglieri (tra questi Giuseppe Callà e Livia Lauria) si avverte forte la necessità, in questa fase di organizzazione del Partito (o del Movimento, se si vuole), di coinvolgere compiutamente la base degli aderenti, almeno nelle scelte cardine che ne caratterizzeranno forma ed anima già nel prossimo futuro.

Ciò che vogliamo esorcizzare è il pericolo che si voglia eventualmente costituire un partito con pochi e parcellizzati vertici, senza una vera base dei simpatizzanti che deve rappresentare la spinta necessaria per dare impulso ad un Partito che, siamo franchi, stenta in Basilicata a decollare e non solo per la capacità degli altri partiti (il PD innanzitutto) di occupare le postazioni del potere, facendo leva su clientelismi e sullo sfruttamento dello stato dei bisogni della ingenua gente lucana.

Si auspica, insomma, un Partito partecipato, aperto, organizzato, strutturato a livello periferico, provinciale e regionale non con, seppure calibrate, designazioni verticistiche, ma con gli strumenti statutari assegnati alla base degli iscritti e simpatizzanti che, questo è il grande male, non possono essere solo chiamati ad avallare o, peggio, ratificare decisioni assunte nell’intimità di un palazzo.

Su questi temi è giusto assecondare la proposta dei tanti che ritengono inderogabile ed urgente un’assise regionale del Partito, sebbene in forma straordinaria, per decidere, tutti insieme, quale deve essere il Partito a cui pure abbiamo dato la nostra adesione in modo disinteressato ed accorato, ma non in misura irreversibile, ove dovessero alimentarsi dubbi e paure sull’idea – progetto di un partito asservito ai personalismi di pochi e, peggio ancora, privato di ogni forma di concertazione democratica e, quindi, destinato al fallimento prematuro.
Si è convinti che la gestazione del nuovo soggetto politico è difficile, innanzi alla necessità di coniugare esperienze e culture non perfettamente sovrapponibili; ma siamo altrettanto certi che un varo tranquillo, anche qui in Basilicata, sia veramente possibile, solo se saremo capaci di futuro, con la serietà di sempre e il buon senso comune di ritenere ineludibili ed unanimi gli intenti unitari. Vorremo e potremo farlo?


Otello Marsano Consigliere Comunale PdL di Policoro
Tommaso Siepe Assesore comune Policoro