mercoledì 10 giugno 2009

De Magistris : questione morale nel PD. A Policoro fa il pieno di consensi


A Policoro Fa il pieno di consensi con 800 voti all'IDV e 255 preferenze personali, superando di gran lunga Di Pietro e il candidato locale Radice. Nel paese di Marinagri e lopy , fa da mattatore, senza aver fatto un giorno di campagna elettorale e senza che si sia visto un suo manifesto o volantino. La questione Morale torna centrale anche nella nostra città , tenuto conto anche che Lopatriello a più volte sfidato il magistrato , anche sul piano del consenso elettorale. Se a questo si aggiunge che IDV a Matera raggiunge il 18% ( crollato poi alle provinciali al 5%) con un record di preferenze al magistrato , la sfida De Magistris la vince 2 volte.

Segue intervista

“I dirigenti del Pd sbagliano e sbaglieranno se non ritengono di avere un problema in termini di questione morale: si pensi alla Basilicata, alla Campania, all’Abruzzo, alla Calabria... Lì sono successe cose che esemplificano i loro sbagli e le nostre ragioni politiche”. Lo afferma Luigi De Magistris, neoeletto deputato al Parlamento europeo con l’Italia dei Valori, intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it. De Magistris valuta il risultato dell’Idv “un ottimo risultato”. I cittadini, spiega, “hanno premiato la serietà della nostra opposizione democratica in difesa della democrazia e dei diritti. Ora, con l’8 per cento, spalmato su tutto il territorio nazionale, non siamo più solo ‘opposizione’: siamo una alternativa di sistema”. Il “sorpasso” interno su Di Pietro è “un risultato che mi emoziona. È la dimostrazione che nella vita alla fine chi scrive certe pagine di storia professionale entra nella testa e nel cuore dei cittadini. Lo prendo come il segnale di un risveglio morale, diciamo così. Con Di Pietro, poi, c’è la massima intesa. Ci siamo sentiti e abbiamo detto: adesso siamo investiti di una responsabilità ancora più grande nei confronti della politica e della società civile”.
“Io ora sono un politico – ha poi detto De Magistris -, non voglio e non posso dire che la gente ha votato ‘il magistrato’. Ma ho fatto il magistrato e ho seguito le mie inchieste fino a quando me lo hanno lasciato fare. Sono entrato in politica perché mi hanno impedito di continuare, e la gente lo sa. Un legame fra il voto a me e la mia storia passata è inevitabile”. Sui rapporti futuri con le altre forze dell’opposizione l’europarlamentare dice di avere “un grande rispetto per il Pd che, al di là di tutto, resta un partito votato da più di un quarto dell’elettorato. Io dico che l’alternativa politica non possiamo costruirla da soli. Ma il Pd deve cambiare registro con noi dell’Idv. Noi, con umiltà ma con determinazione, portiamo quella linfa vitate che si chiama questione morale, e siamo intransigenti su questo. I dirigenti del Pd sbagliano e sbaglieranno se non ritengono di avere un problema in termini di questione morale: si pensi alla Basilicata, alla Campania, all’ Abruzzo, alla Calabria. Lì sono successe cose che esemplificano i loro sbagli e le nostre ragioni politiche”.
L’ex magistrato interviene quindi sulle polemiche legate al caso Noemi. “Il cosiddetto caso Noemi è stato il segno del degrado morale ed etico del presidente del Consiglio, il quale si sarebbe già dovuto dimettere e se fossimo in un paese anglosassone sarebbe stato costretto a farlo per il legame indissolubile che lega, almeno in quei paesi, la parola del premier a un concetto semplice e chiaro: dire la verità”. Ciononostante, il governo sostiene di aver vinto le elezioni, e di averle vinte per la bontà delle politiche proposte. “Quello che propone Berlusconi è ‘Capitalismo senile’” dice De Magistris. “Il capitalismo che va avanti finché ce ne è, con la moltiplicazione dei consumi inutili, le edificazioni fatte solo per poter costruire ancora…. Consumismo fine a se stesso”.
De Magistris riconosce poi il successo della Lega Nord anche se, dice, “crea ansie collettive che non corrispondono ai bisogni reali dei territori. Le ronde, ad esempio: se le facessimo al Sud vorrebbe dire consegnare direttamente, ufficialmente, paesi e città al controllo della criminalità organizzata. La Lega ha avuto un risultato eccellente in termini di voti, ma solo in una parte del territorio nazionale, e questo è da valutare”. Come primo atto politico da parlamentare europeo, l’ex magistrato dice di volersi occupare “dei fondi europei: basta sprechi e basta comitati d’affari che sudamericanizzano il territorio italiano grazie ai soldi che arrivano dall’ Europa”.