lunedì 6 aprile 2009

De Magistris a Matera :Rompere con il malaffare


De Magistris su Marinagri:"oltre alle ruberie di denaro pubblico si rischiava che ci fosse un'altra Severato"
Un teatro stracolmo, erano tempi che non si riempiva così. Presenti alla manifestazione tante associazioni , studenti, e tanta gente, quella maggioranza silenziosa che in rare occasioni va in piazza. Gli applausi agli interventi del magistrato non si sono sprecati , in alcuni passaggi quando richiamava alla necessità di rompere il legame perverso tra politica e comitato di affari , la gente si alzata in piedi e ha tributato una standing avation. Lui con Vulpio candidati alle Europee per IDV , da indipendenti , tanto indipendenti che non era presente in sala nessuno della classe dirigente del partito di Di Pietro.Il magistrato parla di difendere la costituzione , che battersi per la legalità è un dovere di tutti i cittadini , che il malaffare alberga sia a destra che a sinistra , un modo di concepire la politica, perché manca un etica, “ci sono tante mele marce". Difende l’indipendenza della magistratura ( mi sento sempre un magistrato , ma non potevo fare il burocrate) e la libertà di informazione , bene preziosi e irrinunciabili. Su Marinagri dice che “ la cosa più importante non sono tante le ruberie di denaro pubblico ma il rischio che in quel villaggio turistico si sarebbe potuto verificare un’altra Severato dove persero la vita 16 persone”, perché l’area era fortemente a rischio.Conclude tra gli applausi esortando la società civile a mobilitarsi per rompere il legame perverso tra gestione della cosa pubblica, comitato d’affari e criminalità organizzata per cambiare un paese narcotizzati
Fuori una cinquantina di manifestati , della neonata associazione Vittime di De Magisteri, dove lo stesso magistrato ha detto di volersi iscriversi insieme alla moglie che è la sua prima vittima . La manifestazione pacifica è capeggiati da sindaco Lopatriello., che in verità più volte ha richiesto la mobilitazione della città contro De Magistris , che contesta al magistrato che cominci la propria campagna elettorale nella terra che ha penalizzato . Magliette e slogan per testimoniare il disaggio per il sequestro dell’immobile , per difendere il territorio. Presente anche il patron di Marinagri V. Vitale che chiede a gran voce di essere giudicato prima di ogni condanna a morte senza processo.


6 commenti:

  1. lo spettacolo organizzato da patron vitale, con il sindaco lopatriello e company non lascia spazio a commenti, è sufficiente lasciare ampio spazio alle argomentazioni usate, e ai sistemi impegati, oltre alla strumentalizzazione degli operai e dei creditori, per comprenderne la vera natura.
    Che spettacolo indegno, come indegno è chi..per mascerare le prorie responsabilità sfrutta il disagio di persone che non possono e non vogliono comprendere chi ha veramente causato tutto ciò.
    Dovrebbero cominciare a rflettere su chi dovrebbe pagarli e perchè non lo fa'!!!!

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  2. digagio .... con una g

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  3. caro frammartino perchè lopatriello e vitale non vanno a catanzaro oppure in cassazione a manifestare..? visto che fra catanzaro e la cassazione ci sono più magistrati che possono ascoltarli....visto che il numero dei magistrai che hanno detto e probabilmente confermato che si sono consumati illeciti e pari a 12 de magistris compreso. 1) de magistrs 2) gip rizzuto 3)del riesame 5) della corte di cassazione e poi 1)il pm capomolla e 2) di nuovo il gip..

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  4. Credo che la manifestazione contro De Magistris sia più che lecita. Chi è magistrato non può occuparsi di politica ma dovrebbe essere vietato anche che un magistrato entri in politica appena essere uscito dalla magistratura altrimenti tutto il suo operato può essere strumentalizzato come succede in questo caso. Non dimentichiamo che pure Violante, ex magistrato, ha criticato De Magistris, quindi c'è qualcosa che non torna in tutto questo.

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  5. Voglio citare un pensiero di Sant'Agostino:
    Suspectus est nescio quis quasi inimicus, et forte est amicus. Videtur alter quasi amicus, et est forsitan occultus inimicus. O tenebrae!
    Un tale è sospettato che sia un nemico, ed è, forse, un amico; un altro sembra essere amico, e forse è un nemico nascosto. Che buio! (Serm. 49, 4)

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