Si parla con insistenza di intercettazioni ambientali che coinvolgerebbero amministratori locali
E' stata trasmessa dalla Procura della Repubblica di Potenza a quella di Roma, per competenza territoriale, parte dell’inchiesta avviata dal pm potentino Henry John Woodcock su presunte irregolarità nell’affidamento della gestione di alcuni servizi di ristorazione nei centri provvisori di accoglienza per immigrati. Sembrerebbe che vi sono diversi indagati, tra i quali alcuni prefetti e dirigenti in servizio al Ministero dell’interno .Si parla tra gli altri di un coinvolgimento di amministratori locali, importanti sarebbero le intercettazioni dove emergerebbero che in cambio di posti di lavoro questi assicuravano impegno per il centro. Su questo filona la magistratura non ha ancora deciso il da farsi . Al Viminale, nei giorni scorsi, gli investigatori hanno acquisito vari documenti ritenuti utili alle indagini. I servizi di ristorazione nei 49 centri provvisori per gli immigrati – sulla base del decreto del governo che ha proclamato lo stato di emergenza per l’immigrazione clandestina su tutto il territorio nazionale – sono stati affidati mediante trattativa privata: gli investigatori sospettano irregolarità nei servizi di mensa attribuiti alla società Auxilium, collegata alla cooperativa di ristorazione collettiva “La Cascina”. L'indagine giudiziaria ha avuto origine dalla verifica di presunte irregolarità nella proroga del servizio di ristorazione all’ospedale San Carlo di Potenza. Il pm Woodcock sta lavorando inoltre anche ad altri appalti sulle mense perchè su tale filone si stanno aprendo degli interessanti filoni di indagine .