lunedì 15 dicembre 2008

FUGA DAL SUD CHE AFFONDA

Ghetti sempre più numerosi e isole felici dove i ricchi vivranno blindati” Questo è quel che si evince dalla ricerca Cittaitalia condotta dall’Anci di Milano e commentata ieri dal prof. Martinotti.
Nelle 111 città capoluogo di provincia risiede il 29,5% della popolazione totale di cui circa la metà è concentrata in 11 città: Bari, Milano, Firenze , Genova, Torino , Venezia,Roma ,Palermo , Cagliari , Torino e Bologna. Si quantifica che nei prossimi anni la popolazione in questi centri aumenterà del 3,2 % mentre al sud ci sarà una decrescita. Aumenteranno di pari passo le difficoltà dell’integrazione portando i più deboli alla crescita di marginalità e a nuove forme di povertà. Tanto più aumenta la popolazione tanto più per i comuni aumenterà la spesa sociale, spicca in vetta Milano , mentre fanalino di coda, delle città esaminate, resta Napoli. Mediamente la spesa per i comuni per l’integrazione sociale si aggira intorno ai 186€ per abitante. L’Italia ha abbandonato il sud a se stesso . Nonostante la crisi la gente si muoverà sempre verso Nord, dove c’è poco lavoro ma c’è. E’ questa la nuova prospettiva di una nuova migrazione di massa che includerà la “fuga dei cervelli interna”mai interrottasi,come i numeri di Cittaitalia lasciano intendere. Al sud le file ai centri per l’impiego si sono allungate ma piuttosto che accettare lavori da “stranieri”, quali colf, o lavoratori stagionali, si preferisce migrare al Nord. Purtroppo con la crisi economica in atto non ci sarà il boom economico che , calando nel tempo,ha trascinato, seppur a fatica , il carro dell’immigrazione. A breve molti , esaurito soldi e speranza torneranno a casa mentre per i clandestini si aprirà , se non ci saranno provvedimenti in merito, la caccia al clandestino disoccupato e irregolare. Dal sud si scappa per tanti motivi ,principalmente per il lavoro e per le politiche di conciliazione casa- lavoro inesistenti. Questo spiega anche i tassi di natalità più elevati al nord che consentono alle donne di conciliare il proprio impegno lavorativo con il loro ruolo di mamma.
Micky Satriano

2 commenti:

  1. neanche lavori da stranieri ci sono piu' quello e' il problema...siamo inguaiati

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  2. ol spopolamento del sud è qualcosa che ci affligge dalla notte dei tempi. Con questa crisi però sara' difficile scappare, molti dei nostri giovani lasciano il paese natale per studio , ma tantissimi anche volendo rimanere questa regione non offre possibilita', cosri di formazione inutili, e soldi per aprire i bar. Chi andra' in questi bar se non per passare il tempo , senza spendere niente?
    Spazio all'inventiva ragazzi.......

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