Caro Ottavio,
consentimi la familiarità causa la ormai più che trentennale conoscenza reciproca: mi ha fatto piacere conoscere il tuo blog e constatare che in esso vengono trattati problemi di ordine sociale, economico e politico che riguardano la nostra realtà territoriale, con partecipazione e scambi di opinioni di lettori. Anche se è solo un surrogato moderno del tradizionale modo di "fare politica", nel senso più integro del suo significato, comunque è meglio di niente. Nel diffuso piattume politico e nell' allineamento culturale omologante a chi tieni il bastone in mano è comunque un sasso nello stagno di cui desidero dartene merito.
Colgo l'occasione per fare una considerazione di carattere generale e qualche altra sull'argomento dei clandestini:
- ho notato che la quasi totalità di queli che esprimono pareri e giudizi sul tuo blog si trincerano dietro l'anonimato: non è una cosa bella; chi scrive pubblicamente non può farlo con il burka in faccia; avere il coraggio delle proprie azioni e delle proprie opinioni è un primario segno di civiltà!
- La mattina del sabato scorso, mentre sentivo il sindaco di Policoro su Basilicata Radio Due riferire nel merito dei clandestini, mi sono ricordato delle recentissime performances dell'amm.ne comunale di questa estate: gemellaggi, inviti, convivii, riunioni, passerelle televisive, giornate di gala, cene, scambi di delegazioni, ..... navigazioni sulle amene onde del Danubio blu con tanto di collegamento in diretta del sindaco con la radio BR2 ecc. ecc.; e mi sono ricordato anche di una famosa frase latina: "Dum Romae consulitur Saguntum expugnatur"; frase che letteralmente bollava i Romani de Roma dell'epoca che, nel mentre loro si perdevano in lungaggini discussioni e chiacchiere, Annibale assediava ed espugnava la città spagnola di Sagunto; nel caso di Policoro per bollare le inefficienze della amministrazione com.le laddove, mutatis mutandis (che non significa cambiare le mutande), al posto dei Romani si intendono gli amministratori di Policoro dediti ai gemellaggi, inviti, convivii, riunioni, passerelle, giornate di gala, cene, scambi di delegazioni ..... navigazioni sul Danubio blu ecc. ecc. e al posto di Annibale chi ha brigato per localizzare su Policoro il centro di raccolta di clandestini nell'ostello senza che l'amministrazione comunale ne sapesse niente (?).
- Tempo fa, leggendo resonti di cronaca sui clandestini, apprendevo che sul traffico di quest'ultimi lucrano bande del Nord Africa che per ogni clandestino prendono cinquemila euro per il traghettamento dalle coste africane a quelle italiane. Mi viene da considerare: ma con cinquemila euro un africano del Sudan non sarebbe comunque un benestante nel suo paese?, rischiare poi 5000 euro per un traghettamento molto insidioso verso l'ignoto non sarebbe l'ultima speranza ma solo per chi è disperato? E se effettivamente questi clandestini sono dei disperati, chi tira fuori i soldi per il traghettamento? e per quali fini?
I buonisti arcobalenanti e tutta la compagnia cantante; quelli con il birignao sotto il naso ed il pelo della falsa carità cristiana sullo stomaco farebbero bene a porsi queste domande e a darsi le risposte reali prima di pontificare giudizi ed anatemi su chi la pensa diversamente.
Ciao, Ottavio; alla prossima.
Ing. Salvatore Nardone
consentimi la familiarità causa la ormai più che trentennale conoscenza reciproca: mi ha fatto piacere conoscere il tuo blog e constatare che in esso vengono trattati problemi di ordine sociale, economico e politico che riguardano la nostra realtà territoriale, con partecipazione e scambi di opinioni di lettori. Anche se è solo un surrogato moderno del tradizionale modo di "fare politica", nel senso più integro del suo significato, comunque è meglio di niente. Nel diffuso piattume politico e nell' allineamento culturale omologante a chi tieni il bastone in mano è comunque un sasso nello stagno di cui desidero dartene merito.
Colgo l'occasione per fare una considerazione di carattere generale e qualche altra sull'argomento dei clandestini:
- ho notato che la quasi totalità di queli che esprimono pareri e giudizi sul tuo blog si trincerano dietro l'anonimato: non è una cosa bella; chi scrive pubblicamente non può farlo con il burka in faccia; avere il coraggio delle proprie azioni e delle proprie opinioni è un primario segno di civiltà!
- La mattina del sabato scorso, mentre sentivo il sindaco di Policoro su Basilicata Radio Due riferire nel merito dei clandestini, mi sono ricordato delle recentissime performances dell'amm.ne comunale di questa estate: gemellaggi, inviti, convivii, riunioni, passerelle televisive, giornate di gala, cene, scambi di delegazioni, ..... navigazioni sulle amene onde del Danubio blu con tanto di collegamento in diretta del sindaco con la radio BR2 ecc. ecc.; e mi sono ricordato anche di una famosa frase latina: "Dum Romae consulitur Saguntum expugnatur"; frase che letteralmente bollava i Romani de Roma dell'epoca che, nel mentre loro si perdevano in lungaggini discussioni e chiacchiere, Annibale assediava ed espugnava la città spagnola di Sagunto; nel caso di Policoro per bollare le inefficienze della amministrazione com.le laddove, mutatis mutandis (che non significa cambiare le mutande), al posto dei Romani si intendono gli amministratori di Policoro dediti ai gemellaggi, inviti, convivii, riunioni, passerelle, giornate di gala, cene, scambi di delegazioni ..... navigazioni sul Danubio blu ecc. ecc. e al posto di Annibale chi ha brigato per localizzare su Policoro il centro di raccolta di clandestini nell'ostello senza che l'amministrazione comunale ne sapesse niente (?).
- Tempo fa, leggendo resonti di cronaca sui clandestini, apprendevo che sul traffico di quest'ultimi lucrano bande del Nord Africa che per ogni clandestino prendono cinquemila euro per il traghettamento dalle coste africane a quelle italiane. Mi viene da considerare: ma con cinquemila euro un africano del Sudan non sarebbe comunque un benestante nel suo paese?, rischiare poi 5000 euro per un traghettamento molto insidioso verso l'ignoto non sarebbe l'ultima speranza ma solo per chi è disperato? E se effettivamente questi clandestini sono dei disperati, chi tira fuori i soldi per il traghettamento? e per quali fini?
I buonisti arcobalenanti e tutta la compagnia cantante; quelli con il birignao sotto il naso ed il pelo della falsa carità cristiana sullo stomaco farebbero bene a porsi queste domande e a darsi le risposte reali prima di pontificare giudizi ed anatemi su chi la pensa diversamente.
Ciao, Ottavio; alla prossima.
Ing. Salvatore Nardone