lunedì 1 settembre 2008

A Policoro un sindaco che lavora per una radio che lavora per il Municipio


Di Nino Magro (Il Resto)
Ci eravamo lasciati affrontando la delicatissima questione della libertà di stampa , gli accadimenti delle ultime settimane ci spingono a tornare sull’argomento. In primis registriamo una mancata da parte della Regione Basilicata circa i criteri le evidenze e le somme elargite a più o meno note testate giornalistiche lucane e nazionali per la pubblicità istituzionale. Persino il tranquillo Dott. Pace, addetto stampa della Regione basilica (o qualcosa del genere) non ha saputo darci spiegazioni precise. Le domande che ponevamo erano piuttosto semplici: chi decide e con quali criteri deve indirizzare la pubblicità istituzionale? Quando spende la regione per ciascuna testata giornalistica utilizzata? Il criterio di valutazione costi/benefici tiene conto delle copie vendute dalla testata ospitante? Riproponiamo gli interrogativi prima o poi qualcuno risponderà. Intanto abbiamo appreso dalla viva penna di Nino Grasso che Enzo Vitale (Patron di Marinagri) gli avrebbe raccontato delle proposte di contratti pubblicitari avanzati dalla Marinagri dal Dr Paride Leporace, direttore de quotidiano. Le offerte di disponibilità alla pubblicazione, come le chiamerebbe Donato Pace, pare siano state accolte tanto che il villaggio lagunare ha fatto bella mostra di se su diversi numeri del quotidiano lucano. Embe quale sarebbe l’anomalia? Non ha ospitato (forse) la stessa testata del buon grasso decine di messaggi pubblicitari della Marinagri? Cosa c’è di male? Diverso sarebbe sostenere che il “rapporto economico” fra editore ed inserzionista condiziona la linea editoriale. Ma questa è un’altra storia anche che se ci sembra di averne sentito parlare con una certa assiduità specie nell’ultimo anno. Singolare, invece quando accade in quella di Policoro. Una massiccia campagna pubblicitaria è stata assegnata all’emittente radiofonica “Basilicata Radio due” dall’amministrazione municipale guidata dal Sindaco Nicolino Lopatriello. L’affidamento si dice sia avvenuta attraverso una qualche evidenza pubblica ed in concorrenza con radio Laser di Pisticci.Tutto regolare, o forse no! Infatti, spulciando nel programma delle attività culturali promosse dal comune di Policoro dell’estate 2008, notiamo (pag 4 –siritide estate 2008) proprio la pubblicità di “Basilicata Radio 2”. L’accattivante inserzionista invita a contattare il n. 0835.980434. Forse c’è un errore o forse no . Sta di fatto che quell’utenza telefonica risulta intestata al sig( lui preferisce Dott. ma non corrisponde allo stato di Fatto) sindaco Nicolino Lopatriello. E’ normale che il sindaco sia referente per la pubblicità di una società che ha in appalto la pubblicità del comune che rappresenta?
La verità è che la libertà di stampa è una gran bella cosa utilissima, fondamentale ma per cui i lucani non sono disposti a sacrificare nulla o quasi. Un giornale, una radio e persino una televisione per vivere per operare hanno bisogno di lettori, di ascoltatori, di curiosi, di cittadini liberi e amanti della libertà.Solo così potranno essere veramente liberi ed indipendenti dagli inserzionisti specie fra i più facoltosi e fra questi gli enti pubblici. >

2 commenti:

  1. Caro Frammartino, a prescindere da quello che scrivi, sei pregato almeno di copiare bene altrimenti si fa difficoltà a seguire. C'è differenza tra quando e quanto e tra Grasso e grasso, ecc. Almeno il copiato!! Ciao

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  2. Bè non ci vuole molto a capire chi sia stato l'autore del commento. Caro Frammartino,se ho individuato l'estensore di "cotanto senno", voglio informarti che il titolare, direttore, giornalista( non mi risulta lo sia mai stato), conduttore,fac-totum (nel senso chè è solo lui nei mega studios dell'emittente!), di Basilicata Radio 2, è talmente dalla parte della giustizia sociale, è talmente contro il sistema, contro il potere, contro le ingiustizie, che non disdegna i soldi che gli arrivano dalla Regione Basilicata, che, attraverso il Crel, consorzio di emittenti radiofoniche, poche ormai,forse solo la sua, di cui è presidente, finanzia un Gr regionale. Fin qui tutto ok! Vorrei informarti però che il puritano ed interregerrimo direttore cosa ha fatto? Ha assunto la figlia che poverina con il giornalismo non aveva mai avuto a che fare! E pensare che in quella redazione ci dovevano lavorare, secondo quanto previsto da un bando pubblico, solo giornalisti! Questo commento consideralo una prima puntata! Mamma mia come rimarrebbero male gli ascoltatori del "censore" a sentire quale persona è veramente!

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