L’area su cui ricadete il costruendo Villagio Marinagri ricade nel PTP Metapontino (PTPM) , dunque lo strumento urbanistico che permette l’edificabilità che è il P.P.E. Foce Agri , deve conformarsi a quest’ultimo , in caso contrario si configurerebbe delle illegittimità urbanistiche nazionali ( si va per vie gerarchiche) ed a quella regionale PTPM.
Come si configura secondo il perito della procura il PPE della “Foce Agri” rispetto al PTP del metapontino?
Egli asserisce l’assoluta difformità del PPE “Foce Agri”alle prescrizioni e previsioni del PTPM poiché viola tutte le norme imposte da questo strumento di area vasta, secondo il Perito , “si mette in contrasto con le più elementari norme che regolano l’urbanistica nella sua qualità di scienza nata per la gestione ordinata del Territorio”. La gravità di quando appurato continua il perito , consiste nell'aver permessO l’applicazione di norme valide in una zona (ambite E) del PTPM in tutta altra zona (ambito D) (del PTPM dove ci sono i terreni di Marinagri) snaturando completamente uno strumento urbanistico di particolare importanza , rendendo edificabili quelle aree per le quali era prevista non solo la conservazione dell’ambiente naturale, ma anche la messa in atto di interventi necessari per il riassetto del territorio , il disinquinamento delle aree compromesse. Gli interventi ammessi dal PTPM dovevano essere solo alla non modificabilità della naturalità ed all’eliminazione di quanto gia presente ed incompatibile. Conclude il Perito che per quando egli si sia sforzato a trovare una giustificazione a ciò che è stato permesso ed autorizzato , dai competenti organi Regionali per l’approvazione del PPE “ Foce Agri” non è riuscito a trovare nessun appiglio in termini normativi ed urbanistici per rendere l’intervento in questione ammissibile.
Grave secondo sempre il perito è l’inadeguatezza progettuale riscontrata negli elaborati grafici del PPE “Foce Agri” infatti le tavole sonno redatte in scala 1:400 , sono troppo grandi per indicare nei dettagli l’effettiva edificazione prevista, per essere definito di dettaglio o particolareggiato doveva essere con scale non superiori a 1:200 ovvero 20 volte più dettagliate inoltre, fra i parametri urbanistici edilizi non è indicata nessuna altezza massima edificabile , ma solo il numero di piani massimi.
Quale sarebbero gli effetti di tale carenze?
Per come è stato concepito il PPE Foce Agri comporterebbe l’edificazione di tutta la volumetria di tutti i 10 comparti in uno solo senza avere limitazione nelle altezze, perche l’altezza di ogni piano potrebbe assumere qualsiasi valore. In definitiva dice il C.T., si può affermare l'assoluta difformità del-PPE "Foce AGRI" alla Normativa Nazionale laddove si prevede che uno strumento attuativo o particolaregiato non debba essere difforme allo strumento generale del quale deve solo attuarne le linee generali (art. n. 13 L.. 1150/42 ess.mm.ii.), il PPE "Foce AGRI" è altresì difforme alla L.R. 3/90 ed al PTP Metaponto, quest'ultimo istituito con la medesima legge, poiché in totale contrasto con le relative direttive. Il grado di dettaglio con il quale è stato redatto il PPE "Foce AGRI" è insufficiente per definire il medesimo strumento urbanistico particolareggiato, mentre i parametri edilizi urbanistici così come definiti ed anche incompleti, permetterebbero l 'edificazione di enormi corpi di fabbrica senza limitazioni in termini di altezza. Lo sviluppo che si vuole imporre all'abitato, in Urbanistica, si ottiene attraverso il massimo numero di piani e l'altezza massima edificabile,per la quale si fissano anche i criteri di misura. L'avere approvato il PPE "Foce AGRI" da parte dei competenti organi regionali ha comportato una palese e chiara forzatura ovvero abuso e violazione alla Normativa Urbanistica Nazionale e Regionale.
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Come si configura secondo il perito della procura il PPE della “Foce Agri” rispetto al PTP del metapontino?
Egli asserisce l’assoluta difformità del PPE “Foce Agri”alle prescrizioni e previsioni del PTPM poiché viola tutte le norme imposte da questo strumento di area vasta, secondo il Perito , “si mette in contrasto con le più elementari norme che regolano l’urbanistica nella sua qualità di scienza nata per la gestione ordinata del Territorio”. La gravità di quando appurato continua il perito , consiste nell'aver permessO l’applicazione di norme valide in una zona (ambite E) del PTPM in tutta altra zona (ambito D) (del PTPM dove ci sono i terreni di Marinagri) snaturando completamente uno strumento urbanistico di particolare importanza , rendendo edificabili quelle aree per le quali era prevista non solo la conservazione dell’ambiente naturale, ma anche la messa in atto di interventi necessari per il riassetto del territorio , il disinquinamento delle aree compromesse. Gli interventi ammessi dal PTPM dovevano essere solo alla non modificabilità della naturalità ed all’eliminazione di quanto gia presente ed incompatibile. Conclude il Perito che per quando egli si sia sforzato a trovare una giustificazione a ciò che è stato permesso ed autorizzato , dai competenti organi Regionali per l’approvazione del PPE “ Foce Agri” non è riuscito a trovare nessun appiglio in termini normativi ed urbanistici per rendere l’intervento in questione ammissibile.
Grave secondo sempre il perito è l’inadeguatezza progettuale riscontrata negli elaborati grafici del PPE “Foce Agri” infatti le tavole sonno redatte in scala 1:400 , sono troppo grandi per indicare nei dettagli l’effettiva edificazione prevista, per essere definito di dettaglio o particolareggiato doveva essere con scale non superiori a 1:200 ovvero 20 volte più dettagliate inoltre, fra i parametri urbanistici edilizi non è indicata nessuna altezza massima edificabile , ma solo il numero di piani massimi.
Quale sarebbero gli effetti di tale carenze?
Per come è stato concepito il PPE Foce Agri comporterebbe l’edificazione di tutta la volumetria di tutti i 10 comparti in uno solo senza avere limitazione nelle altezze, perche l’altezza di ogni piano potrebbe assumere qualsiasi valore. In definitiva dice il C.T., si può affermare l'assoluta difformità del-PPE "Foce AGRI" alla Normativa Nazionale laddove si prevede che uno strumento attuativo o particolaregiato non debba essere difforme allo strumento generale del quale deve solo attuarne le linee generali (art. n. 13 L.. 1150/42 ess.mm.ii.), il PPE "Foce AGRI" è altresì difforme alla L.R. 3/90 ed al PTP Metaponto, quest'ultimo istituito con la medesima legge, poiché in totale contrasto con le relative direttive. Il grado di dettaglio con il quale è stato redatto il PPE "Foce AGRI" è insufficiente per definire il medesimo strumento urbanistico particolareggiato, mentre i parametri edilizi urbanistici così come definiti ed anche incompleti, permetterebbero l 'edificazione di enormi corpi di fabbrica senza limitazioni in termini di altezza. Lo sviluppo che si vuole imporre all'abitato, in Urbanistica, si ottiene attraverso il massimo numero di piani e l'altezza massima edificabile,per la quale si fissano anche i criteri di misura. L'avere approvato il PPE "Foce AGRI" da parte dei competenti organi regionali ha comportato una palese e chiara forzatura ovvero abuso e violazione alla Normativa Urbanistica Nazionale e Regionale.
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Solo una domanda per Frammartino: a che epoca risale questa perizia e se era già contenuta nell'istanza del primo sequestro? Grazie per la risposta.
RispondiEliminaqueste perizie sono state chieste dal PM al perito durante il primo sequestro e si è conclusa successivamente , precisamente a Dicembre 2007.Quindi sono nuovi elementi per l'accusa anche se tali illegittimità erano già state riscontrate dai periti incaricati dal tribunale di Matera.
RispondiEliminaOttavio
Da Dagospia:
RispondiEliminaIeri sera “Report” di Milena Gabanelli ha svelato nel dettaglio il nuovo sacco di Roma creato dalle politiche urbanistiche e dal Piano Regolatore approvato in tutta fretta nelle ore finali di Veltroni al Campidoglio. Negli ultimi due-tre anni i costruttori romani, grazie agli accordi di programma, le varianti e tutti i marchingegni messi in campo dall’amministrazione walterian-bettiniana, hanno iniziato a colonizzare col cemento tutte le periferie romane, in nome delle cosiddette “nuove centralità”.....
A Roma i politicanti di sinistra che cazzeggiano in Basilicata dove sono? Veltroni è il nuovo dicevano a sinistra! Veltroni, quello che doveva andare in Africa (ma è lecito sfruttare la grande tragedia umana in Africa per accreditarsi?) quello che ha fatto gli accordi di programma di cui parla report e che ha approvato al foto finish il nuovo sacco di Roma e che giustamente è stato punito dagli italiani, lui ed i suoi sodali! La sinistra non ha niente in quanto a moralità e perbenismo da insegnare a nessuno! Il centro destra dovrebbe solo denunciare meglio le porcherie che fanno a sinistra. E' strano che Rai 3 con report manda in onda la puntata sul sacco di Roma solo dopo la caduta del sistema veltroniano a Roma! Riflettere!!
lei invece si è documentato sulla parte che sostiene?
RispondiEliminaPS non risp. annoverandomi a sinistra perché non lo sono.