al secondo rapporto
pubblicato qualche giorno fa dall’Ispra (Istituto Superiore per la
protezione e
Ricerca Ambientale) e’ emerso un dato sconvolgente: il
Comune di Policoro guida la classifica sul consumo del suolo in
Basilicata.
Il disegno di legge,
in materia di contenimento del consumo del suolo approvato dalla
Camera il 12 maggio 2016, riconosce l’importanza del suolo come
bene comune e risorsa non rinnovabile. Impone inoltre, l’adeguamento
della pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistica
vigente alla regolamentazione proposta. Altro elemento importante e’
il rapporto tra il consumo di suolo e la crescita demografica. Il
legame tra demografia e processi di urbanizzazione costringerà il
sindaco Leone e la sua maggioranza a rivedere i futuri piani
urbanistici a partire dal Regolamento Urbanistico.
Pertanto le aree
verdi e agricole non vanno più toccate, avremo uno stop
all’urbanizzazione selvaggia, perché se la popolazione non cresce
in modo adeguato, come e’ stato dimostrato a Policoro, non saranno
necessarie nuove aree e forti riduzioni dei costi dei servizi, che
oggi si scaricano pesantemente sulle famiglie di Policoro.
Il 10 giugno 2014
nell’incontro pubblico tenuto nella sala consiliare di Policoro,
sul tema: 25 anni tra urbanizzazioni mancate e consumo del
territorio, lanciai l’allarme che in questi giorni l’organismo
più autorevole dello Stato, sulla tutela e salvaguardia
dell’ambiente, non solo conferma il disastro ambientale,
probabilmente irreversibile, che e’ stato consumato a Policoro, in
una zona ad altissima produttività agricola, ma lo indica come il
Comune con una percentuale di consumo di suolo la più alta in
assoluta in Basilicata con l’11,7%, pari a 8 kmq ed un incremento
dello 0,9% dal 2012 al 2015. Il periodo di riferimento coincide
esattamente con l’inizio della gestione Leone. E’ una
VERGOGNA......! Chi ne ha beneficiato di questo sconsiderato consumo
di suolo? Ritengo pochissimi individui coinvolti in modo diretto e
indiretto con la politica di questi anni, che hanno scaricato sulle
prossime generazioni problemi di difficile soluzione.
Lancio un appello a tutti i cittadini di vigilare il più possibile
su questi temi, perché il danno che abbiamo subito sotto l’aspetto
ambientale, economico, sociale e culturale potrebbe pregiudicare il
futuro di Policoro. Non basta più solo preoccuparsi ma e’ il tempo
di OCCUPARSI del bene comune.
Benedetto gallitelli
Policoro 29/07/2016