giovedì 31 marzo 2016

Oggi manifestazione a Policoro per dire no alle trivelle e scrivere si al REFERENDUM PER L'ABROGAZIONE DELLE NORME DEL GOVERNO

Un altro motivo per votare SI? Per non fare la fine della Basilicata

Nel generale clima di astensione, variamente graduato a seconda delle correnti PDn (Partito Della nazione) a cui si appartiene, qualche giornale si schiera e dice la sua. E' il caso di "Left", ad esempio, che nel suo ultimo numero dedica due pagine per spiegare che è impossibile estrarre petrolio senza causare impatti sull'ambiente, sul paesaggio, sull'economia e sulla salute.
Per dimostrare quanto afferma, Left parla della Basilicata, del suo stato di salute ambientale, sociale ed economico dopo l'impatto petrolifero. A voler trivellare le coste italiane sono le stesse compagnie che hanno devastato la Basilicata e parrebbe quanto mai strano un atteggiamento diverso dei governanti lucani se all'improvviso si schierassero VERAMENTE contro di loro sulle le trivellazioni in mare, come sarebbe apparso paradossale se alla decisione del Consiglio Regionale della Puglia, che qualche giorno fa ha chiesto all'unanimità analisi serie sulla diga del Pertusillo per tutelare la salute dei pugliesi, la governance lucana  non fosse andata su tutte le furie. Ma come una Regione confinante che si abbevera della stessa acqua si impegna a voler analizzare le tue acque a tutela della salute e tu invece di ringraziare e di unirti nella ricerca scientifica a tutela della salute dei tuoi abitanti, ti incazzi come uno che vorrebbe tenere nascosto qualcosa, che ora qualcun altro vuole appurare?
Cosa c'è che non torna in tutta questa storia? 
TRATTO DA kARAKTERIA

martedì 29 marzo 2016

Il regalo di pasqua del sindaco Leone ai dipendenti : Molti senza stipendio

Mai nella storia di Policoro , i dipendenti il 25 del mese sono rimasti senza stipendio , e mai durante la vigilia delle festività.

Eppure a Rocco Leone riesce anche in questo negativo risultato , quello di lasciare in rosso i conto correnti di molti dipendenti , che se dio vuole , e la divina provvidenza disporrà solo oggi potranno (il condizionale e d'obbligo perchè ormai in questo comune solo l'incertezza è certa ) avere lo stipendio.

Lasciamo all'intelligenza dei nostri lettori ogni considerazione in merito , eppure siamo in Basilicata i Cittadini con la più alta percentuale di tasse pagate pro capite , anche in questo il primato e tutto nostro , i risultati di questo sacrificio è sotto gli occhi di tutti.

Grazie Rocco ......

venerdì 25 marzo 2016

Policoro , il Degrado che avanza Cineteatro nel comune ridotto a una Latrina fatiscente

Degrado assoluto all'interno del comune , dimostrazione di un'amministrazione senza il senso del bene comune . Tante belle parole ma nei fatti solo fetenzerie. Quello che per anni con l'assessore Siepe prima e poi con altri era stato il luogo estivo delle rappresentazioni del grande teatro a Policoro con artisti che andavano da Lando Buzzanca  ai fratelli Giufrè , oggi ridotta a una latrina . VERGOGNA

C'era una volta un cineteatro nel Comune from jonicatv on Vimeo.

mercoledì 23 marzo 2016

Planivolumetrico B8/6 in viale Salerno permesso a costruire su particelle inesistenti. Leone ci dica se il complesso è abusivo

B8/6 Planivolumetrico
La frase di Leone , che dice :" io sono per la legalità e la ci hanno mangiato " ci piace , a noi opposizione
cattiva come ci chiama Marrese , rubare e sottrarre soldi pubblici alla comunità è un reato oltre che un danno economico per la città.  Siamo fatti sbagliati e che ci vuoi fare.

Di casi strani in giro ne vediamo molti , ed avendo come cittadini oltre che come movimento Politico , il dovere di controllare l'azione dell'amministrazione , stiamo approfondendo il piano planivolumetrico  B8/6 , quel complesso che sta sorgendo vicino al Liceo , per due ragioni:

1 ) c'è il nostro amato Carminuccio Vetere , il tutto fare della città di Policoro come progettista e non come consulente del sindaco ne tanto meno come consigliere comunale

2 ) c'è l'edilizia convenzionata , che a Policoro in questi anni ha significato una grande truffa

3 ) c'è un dare e avere di volumetria e di soldi tra il comune , la società Codesa , famosa per i suoi rapporti precedenti con la cooperativa EDEN Casa , la cooperativa truffa per eccellenza di Policoro ,
e un capitale di 258 mila euro di urbanizzazioni , che come verra utilizzata quella somma  noi come opposizione cattiva , vogliamo controllare , come e per quale finalità verrà spesa , informando la città passo per passo , visto che sono soldi nostri.

Ma oggi dobbiamo denunciare che il permesso a costruire rilasciata dal comune al singnor (perdon Dottore)  Sergio De Santis in qualità di amministratore unico della Codesa è falso.

Si proprio cosi è FALSO.

permesso a costruire falso

Infatti il permesso 44 /2014 rilasciata dal servizio urbanistica del comune di Policoro viene rilasciato per la costruizione degli edifici sul lotto B8/6 foglio 7 particella 328, 329,331 333 , particelle  inesistenti. Infatti quelle particelle su quel foglio non risultano ne al catasto ne nel programma regionale RSDI , una sola  , una di quelle cose che ti viene da dire è vero ma non ci credo.

Visto che gli atti di questo comparto sono segretati in violazione della legge (segreto di stato booo) , per cui ieri abbiamo scritto all'autorità anticorruzione e alla corte dei conti che affinchè gli allegati alle delibere e determine di questo piano vengono pubblicati come prevede la legge , Rocco Leone ci dica , dove sbagliamo e se non sbagliamo come facimmmooooo







martedì 22 marzo 2016

Pronto il decreto di sostituzione degli assessori Bianco e Albanese. Leone resiste all'assalto alla Poltrona del gruppo ferrara e i Trentini

Ass. Bianco
Ieri per Leone è stata una giornataccia , sfogliava la margherita , li caccio o non li caccio , quei due
assessori di Forza Italia.

Emletica domanda , che non ha trovato risposta , qui gli umori qualsiasi cosa faccia non sono buoni se mai lo sono stati , è consapevole che ormai la sua maggioranza senza idee e senza programma ,  è morta da tempo , ormai la fa da padrone il qualunquismo e l'approssimazione.

Infatti cacciare oggi in malo modo Forza Italia significherà affrontare la prossima campagna elettorale senza questo gruppo Politico , rischiando strada facendo di perdere altri pezzi , perchè si sa quando si fiuta il capotto c'è il fuggi fuggi ,
e quanta popolarità goda questa maggioranza la si percepisce sia dall'affluenza ai consigli ma soprattutto basta sentire gli umori in giro.

Ferrara insiste sul nome della Carrera , assessore il tempo di un paio di comunicati stampa e il ritorno del avv.to Lauria , cosi non rischia di perdere il ricorso promosso dall'opposizione sull'illegittimità dell'attuale giunta , un passo avanti nel segno della Legalità.

E questa volta non può sperare nel consigliere Vetere , che ha lasciato al suo destino il dottore , dato in discesa libera , per accasarsi in lidi piu sicuri , per futuri grandi progetti.

In verità noi riconosciamo in Vetere una grande coerenza , infatti sta sempre con chi vince ,era  con Di Sanza lo studio tecnico di riferimento , con Leone invece è stata una pacchia , lui e solo lui è il vero vincitore di questa campagna elettorale , lo dimostreremo quando faremo il consuntivo di 5 anni di Leone
progetto per progetto , lottizzazione per lottizzazione .......




lunedì 21 marzo 2016

Opere pubbliche che fanno acqua da tutte le parti. Leone ci dica chi ha "MANGIATO"

Ebbene si , leone dopo la dichiarazione coraggiosa in consiglio , dove ha parlato esplicitamente di un opera e dei relativi magna magna , di fronte alla nostra richiesta di esser più  esplicito si è chiuso in un silenzio che possiamo chiamare omertoso.

O Leone sa chi ha mangiato sul Parco della cicogna o a detto l'ennesima Bugia , dovrebbe in primis spiegare alla città , poi recarsi al primo commissariato di polizia e mettere nero su bianco , questo è un suo dovere , ripetiamo dovere , come pubblico ufficiale , altrimenti siamo alla pura Calunnia per nascondere altre marachelle di questa amministrazione.

Di opere fatte male Policoro è piena , e tutte sotto il segno di Leone , basta andare in via Venezia , in via Massimo D'azeglio , per dire i primi che ci vengono , dove i lavori fatti , secondo noi in modo inadeguato , non risolvono i problemi. Quelle strade sono diventate tra l'altro pericolose , come ci segnalano molti cittadini

Nel filmato che abbiamo fatto con Jonica TV , potrete vedere le ragioni per cui noi affermiamo questo , ma siamo solo alla prima puntata.


sabato 19 marzo 2016

acqua alta al comune , L'ennesima crisi della maggioranza Leone , il sindaco senza maggioranza .

E' Proprio cosi , Leone perde la maggioranza , sulla richiesta elementare quando ovvia di
democrazia e partecipazione nell'adozione dei provvedimenti chiesto dal Trentenne ma di Forza Italia Modarelli Infatti Modarelli , che non ha un passato fascista , e non è un presuntuoso , chiede quello che doveva essere ovvio , per una maggioranza di trentenni in apparenza , ritirare i Punti all'ordine del giorno , perchè non sono stati discussioni nelle commissioni , quindi non condivisi .
Molti dei punto all'ordine del giorno sono mance elettorali di un sindaco disperato , in cerca di voti clientelari .
SI sarebbe dovuto votare l'aumento di volumetrie per i chioschi sul lungomare e poi ancora altre delibere (modifica del nome da Policoro a Policoro Heracleia ed infine la richiesta di restituzione delle Tavole di Heraclea dal museo di Napoli). Forza Italia, tramite il consigliere Modarelli, ha chiesto il ritiro dei punti e portarli nelle competenti commissioni ma il resto della maggioranza non ha voluto sentire ragioni. 

A questo punto i consiglieri di forza Italia e l'intera opposizione lasciano il consiglio e leone  si ritrova senza numero legale. Leone Ha cercato disperatamente con gli occhi Carrera , che non era presente in consiglio , essendo occupato alla Playstation , e poi Vetere , ma l'ingenere era a un torneo di scacchi sulla piantina di Policoro , sembra infatti che abbia fatto scacco matto , su varie lottizzazioni.

 Ancora una volta l'ennesima grave crisi di una maggioranza spaccatissima che continua ad arrancare senza idee e senza programmazione. Il sindaco non è stato in grado di dire una parola. Siamo allo sbando.
Che questa amministrazione facesse acqua da tutte le parti , noi ne eravamo consapevoli , infatti ci eravamo presentati con i giubbotto salvagente.

Emblematico è quel tintinnio delle gocce d'acqua nell'ufficio Tecnico , goccia per goccia si stanno allagando e stanno soffocando la città . Chiedere le doimissione non serve manca un anno , sperando che sia il popolo che li prenda a calci e li mandi a casa

venerdì 18 marzo 2016

Policoro sotto acqua , i lavori dell'amministrazione Leone non reggono alla prova dei fatti. Ci dica Leone chi ha "MANGIATO"

I lavori per la messa in sicurezza dopo l'ultima alluvione non reggono alla prova dei fatti. Dire che noi l'avevamo previsto è una magra consolazione , la città messa in crisi proprio in quei punti dove sono stati spesi migliaia di euro , e che alla prima pioggia , invece di dare risposte in termini di contenimento e sicurezza , in alcuni punti sono diventati di massima criticità , basti pensare a Via Massimo D'Azeglio , via Matera , Via vicenza come dimostrato dalle riprese di Jonica tv.

A questi si aggiungono i vecchi problemi che non hanno trovato in questi tre anni risposta come la pericolosissima situazione a torre mozza , con l'idrovora strozzata , la copertura e il restringimento della tubatura che porta dentro  Marinagri , che ogni volta che Piove mette in pericolo le aree circostanza . Dopo tre anni , dopo l'ultima alluvione e le promesse dell'amministrazione Leone siamo Punto e a capo.

Infatti noi pubblichiamo vecchi filmati , nulla è cambiato.

Allora Leone ci dica cosa farà , per questa situazione VERGOGNOSA e i nomi di chi ha mangiato ?

E quando hanno mangiato , e prenda i conseguenziali provvedimenti , non può continuare a fare il finto moralista e a non vedere , altrimenti arriviamo alla conclusione che è un complice consapevole di questo vergognoso andazzo

Emblematico nel filmato la situazione dell'ufficio Tecnico del comune , anche loro sono sotto acqua , emblema della situazione di quell'ufficio , fa acqua da tutte le parti ....... oppure c'è altro ?





giovedì 17 marzo 2016

Finalmente ci siamo! Ecco quando arriveranno i soldi del bonus Idrocarburi

Ma che fine hanno fatto i soldi del bonus idrocarburi?
Questa è la domanda che quasi tutti i lucani si sono fatti negli ultimi tempi visto che si pensava che la quarta (e ultima) erogazione del bonus sarebbe arrivata per Natale 2015.
È emerso comunque che nel giro dei prossimi mesi arriverà l’ultima ricarica anche perchè nel 2016 si chiuderà il discorso del Bonus Idrocarburi (che sarà sostituito dalla cosiddetta Social Card).
Ricordiamo che sono circa 338 mila i patentati residenti in Basilicata che hanno diritto all’erogazione del Bonus.
Quanto dovremo aspettare ancora? Sembra che sicuramente gli importi verranno accreditati prima dell’estate (forse già entro Aprile 2016).
Anche questa volta i bonus saranno erogati in base alla fascia di reddito di appartenenza e gli importi (in base a una stima di Dicembre 2015 fatta dalla Gazzetta del Mezzogiorno) dovrebbero essere indicativamente questi:
  • 220 euro per i redditi da 0 a 28.000 euro,
  • 110 euro per i redditi nella fascia tra i 28.001 e i 75.000 euro,
  • 30 euro per i redditi al di sopra dei 75.000 euro.
Quindi la buona notizia è che il bonus non è andato perso come in molti pensavano ma la quarta e ultima erogazione dovrebbe arrivare nei primi sei mesi del 2016.
Tratto dalla Gazzetta della Val D'Agri

mercoledì 16 marzo 2016

Leone : Se il parco è chiuso è colpa delle imprese che hanno mangiato .Il Sindaco racconti questa storia di currutella o di tangenti ?

Nell’ultimo consiglio comunale del 25 febbraio 2016, il sindaco Rocco Leone nel suo intervento, tra l’altro ha esordito, dicendo:
Noi abbiamo fatto delle battaglie di civiltà, caro Nuccio Vetere, noi abbiamo dato legalità a questa città, legalità. Se il parco della Cicogna è chiusa, se il parco della Cicogna è chiusa è perché le imprese hanno pensato a fare i fatti loro qua, a mangiare sui bandi comunali. Noi abbiamo detto stop, ferma o finisci i lavori o niente a costo di far stare là il Parco, perché l’Amministrazione deve dare esempi di trasparenza, di legalità.
Leone ha il dovere di raccontare i fatti , visto le sua gravi affermazioni , è soprattutto cosa ha fatto per fermare il malaffare da lui stesso denunciato , è quali azioni a messo in atto per salvaguardare la legalità e per recuperare il LADROCINIO a danno  delle casse del comune . Ne chiederemo conto pubblicamente in questi giorni ,

Intanto per approfondire la situazione pubblicamio in seguito un articolo apparso in questi giorni su Karakteria che spiega con dovizia di Particolari la scandalosa situazione in cui versa il parco della Cicogna


La coerenza per noi di karakteria è una virtù e avremmo voluto che il nostro sindaco Leone alle parole dette, facesse poi seguire i fatti; ma così non è!

Molto spesso, molti amministratori, predicano bene e razzolano male, Leone è uno di questi.
Noi non siamo pregiudizialmente contro l’amministrazione Leone, ma abbiamo il vizio di non fermarci alle sue dichiarazioni e di andare a leggere le carte, di chiedere verifica agli atti del turbinio di chiacchiere dei nostri amministratori, rincorriamo la legalità sostanziale e non solo quella formale, abbiamo la memoria lunga ed a Policoro un po’ tutti ci conosciamo. Conoscono loro e conoscono noi.
Ci sono persone che si sono arricchite con la politica e dall’altra parte ci sono tanti giovani e meno giovani che emigrano e sono alla disperata ricerca di un posto di lavoro dignitoso, c’è un’economia che va sempre più a rotoli e tante famiglie sono costrette a sempre maggiori disagi economici; non è più possibile tollerare sprechi o furti di denaro pubblico da parte della pubblica amministrazione e da parte di una cattiva burocrazia.
Innanzitutto non possiamo far passare sotto silenzio un fatto: auando il sindaco Leone afferma:”…le imprese hanno pensato di fare i fatti loro qua, a mangiare sui bandi comunali…” dovrebbe ricordarsi che da un quindicennio a questa parte, ad amministrare la città di Policoro, c’è stato lui ed il centrodestra, e dovrebbe chiedersi perché un’impresa che deve fare un lavoro pubblico, sotto la Suaamministrazione, fa ribassi dell’ordine del 40%; dovrebbe chiedersi perché, sotto la Sua amministrazione, sui lavori pubblici si fanno varianti in corso d’opera assolutamente ingiustificatedovrebbe chiedersi perché un lavoro semplice di “riqualificazione” come il parco della Cicogna dura anni ed ancora non è ultimato, anche se il RUP, il Progettista, la D.L. ed il dirigente dell’ufficio tecnico comunale sono di Sua nomina!
Questi, in ordine cronologico, gli atti più salienti dell’amministrazione Leone in merito al parco della Cicogna, un’area di circa 15000 metriquadrati, destinata secondo il PRG Restucci a verde di quartiere, gioco del bambino e per il riposo degli adulti, l’attività fisica e lo svago. Giudicate Voi se circa 200.000 euro della collettività (contributi dello Stato a favore dei siti che ospitano impianti del ciclo combustibile nucleare) siano stati gestiti “oculatamente e con parsimonia” e per quali interessi? E giudicate se le parole del sindaco Leone nel consiglio comunale del 25 febbraio scorso, dopo aver dato incarichi e approvato con atti pubblici n. 3 S.A.L. (per mezzo del Suo Dirigente)e dopo aver approvato con delibera una variante in corso d’opera, sono coerenti con gli atti o fanno parte del solito “talk show”?! Quali sono i veri motivi della “sparata” di Leone?!
L’impegno del governo cittadino per il parco della Cicogna ha inizio con l’incarico di progettazione a professionista il 27 novembre 2012, ed affidamento lavori (con ribasso in sede di gara del 39,90%) all’impresa M.T.S. di Rotondella il 14 aprile 2014. Per l’improvviso decesso del primo professionista incaricato, in data 15 maggio 2014, la restante parte dell’incarico tecnico veniva affidato all’arch. Caterina Ficco di Policoro, con un compenso complessivo di € 12.688,00.
Il 30 novembre 2014, la D.L. arch. Ficco, faceva firmare l’atto di sottomissione all’Impresa M.T.S. di Rotondella, poiché in corso d’opera si era riscontrata la necessità di eseguire maggiori lavori rispetto a quanto previsto nel progetto principale ed è stata redatta apposita perizia suppletiva in pari data dell’importo di € 106.332,32 per lavori al netto del ribasso, ed è risultata una maggiore spesa netta di € 5.028,92 cui si può far fronte utilizzando il ribasso d’asta. La Direzione Lavori trasmetteva al Comune la perizia suppletiva in data 11 dicembre 2014 e 10 marzo 2015 e l’amministrazione Leone l’approvava il 24 aprile 2015 con delibera di Giunta n. 50.
In data 12 gennaio 2015, all’erede del 1^progettista incaricato venivano liquidati € 12.900,00 onnicomprensivi.
In data 19 marzo 2015 con determina n. 369 il Dirigente del 3^ settore liquidava all’Impresa MTS di Rotondella € 33.440,00 a titolo di 1^ stato avanzamento lavori.
In data 22 maggio 2015 con determina n. 742 il Dirigente del 3^ settore autorizzava l’impresa appaltatrice MTS a subappaltare all’Impresa S.I.E.L. srl di Policoro alcune lavorazioni appartenenti alla categoria impianti elettrici dell’importo complessivo di € 11.432,33.
In data 09 luglio 2015 con delibera di Giunta n. 86, l’amministrazione Leone deliberava di approvare uno studio di fattibilita’ (redatto dall’Ufficio Tecnico del Comune) per il completamento del parco della cicogna,(?) per una spesa complessiva di € 196.658,86 (importo complessivo 1^ progetto € 189.193,72), per i seguenti motivi: “ Nell’ambito del suddetto parco urbano ed in particolare nelle aree adiacenti su cui insistono le opere di recente realizzazione di cui al precedente punto, è intendimento di questa Amministrazione sopperire alla necessità di opere di completamento per il pieno raggiungimento degli obiettivi per una restituzione unitaria dell’organizzazione degli spazi destinati a verde, cercando di eliminare i livelli di rischio per lo stato di incuria e di abbandono causato dalla assenza di una loro vivibilità, anche per quelle aree limitrofe e interne al parco stesso su cui non hanno trovato luogo interventi precedenti di riqualificazione e dunque, restituire alla comunità un’opera di grandi qualità tecniche, estetiche e di sostenibilità;”
In data 13 agosto 2015 con determina n. 1128, il Dirigente del 3^ settore liquidava alla ditta MC Costruzioni Edili di Policoro la somma complessiva di € 3.921,08 a titolo di compenso per lavori di allaccio ai pubblici servizi del Parco della Cicogna.
In data 08 ottobre 2015 con determina n. 1363, il Dirigente del 3^ settore liquidava all’Impresa MTS di Rotondella la somma complessiva di € 44.000,00 a titolo di 2^ stato avanzamento lavori.
In data 21 ottobre 2015 con determina n. 1436, il Dirigente del 3^ settore approvava il 3^ ed ultimo stato avanzamento lavori dell’importo di € 21.900,00 + iva 10% quale credito netto dell’Impresa MTS e determinava inoltre di liquidare tale somma, con successivo apposito atto.
Dal primo incarico (27.11.2012) ad oggi, sono stati liquidati per il lavoro in questione € 94.261,08, ed approvato l’ultimo 3^ SAL per € 24.090,00 con promessa di liquidazione con successivo atto (salvo ulteriori atti che non conosciamo)!! Dal primo incarico sono trascorsi circa 3 anni e 4 mesi, ed oggi il parco della Cicogna langue in completo abbandono con parte dei lavori realizzati; i nostri Amministratori hanno l’idea di realizzare soprattutto opere in cemento per la riqualificazione dei parchi urbani; la nostra idea invece è che un parco urbano ha lo scopo di fornire ai cittadini uno spazio ricreativo a contatto con la natura; il parco è soprattutto un’area verde, con tanti alberi, un polmone per la città che non richiede enormi somme di denaro per la sua cura e tenuta, ma solo manutenzione e normali pratiche colturali.
Noi (noi di Karakteria) continuiamo a fare battaglie di civiltà (caro Nuccio Vetere, tu lo sai vero? e sai anche che la nostra idea di civiltà è molto diversa dalla tua idea, la nostra idea di sviluppo e di bene pubblico poi sono diametralmente opposte alle tue). Noi (noi di Karakteria) continuiamo a cercare legalità. Per piacere, caro Nuccio Vetere, puoi ricordarglielo tu al tuo amico Rocco Leone e chiedergli una volta per tutte di far combaciare le parole ai fatti, di avere  l'onestà e la chiarezza di dichiarare una volta oper tutte  da che parte vuole decidersi a stare? 
Biagio Padula

lunedì 14 marzo 2016

Amministrazione Leone: quando alcuni privati contano più del bene pubblico

Piano d’Ambito Policoro, progettato dall’ultimo incaricato, arch. Luigi Acito di Matera. Secondo il PTPM il piano ha una estensione di circa 550 ettari e comprende il territorio che va dalla SS 106 Jonica (sotto l’abitato di Policoro) per un fronte di 2 chilometri fino all’arenile del mare Jonio. All’interno del Piano d’Ambito c’è un’area di circa 135 ettari che va da via Fiume/via Trieste fino all’arenile (il PPE del Lido di Policoro risalente e normato dal PRG Lacava/Mecca del 1974), ed è compresa anche l’area dell’ex zuccherificio per una superficie di circa 30 ettari. La volumetria massima ancora insediabile all’interno del Piano d’Ambito è di circa mc 260.000=, e la volumetria fino ad oggi realizzata nel PPE del Lido circa mc 684.744 (così come si rileva dalla Relazione Illustrativa dell’arch. Acito).
Così come scritto nella 1^parte, nel 1997 si sarebbe dovuto riprogettare e normare (pianificare) in breve tempo, tutti i 550 ettari del Piano Ambito Policoro con il 2^ incarico dato all’urbanista Dioguardi dall’amministrazione Di Sanza/Lopatriello; così hanno scritto nella delibera approvata dal Consiglio Comunale, ma l’intenzione era solo di alzare un polverone, le vere idee dell’amministrazione Di Sanza/Lopatriello/Leone sono state quelle di non far nulla per l’Ambito, ma nel frattempo, a mezzo di piccole varianti urbanistiche particolari, cementificare la maggior parte delle aree del PPE Lacava/Mecca; infatti è dal 1998 in poi, che nel PPE Lacava/Mecca, nascono i villaggi RIVA AZZURRA, DEMETRA, OLIMPIA RESIDENCE……ecc. ed è dalla stessa data (1998) in poi che nell’area dell’ex zuccherificio avvengono vendite a privati, a mezzo di scritture private (con firme autenticate da notai) di immobili strumentali all’industria saccarifera di proprietà del “Consorzio produttori Bieticoli Saccariferi – CO.RE.B.S. Società Cooperativa a r.l., acquistati anni addietro dalla società “S.p.A. Zuccherifici Meridionali”. Dunque, la parcellizzazione dell’area ex-zuccherificio, risulta, come scrive l’arch. Acito: ” ad oggi, in parte abbandonata e in parte ri-occupata, ma senza una prospettiva d’insieme: in parte realtà spettrale e in parte area recuperata ma per pura necessità, con un risultato poco lontano dalle visioni apocalittiche di Blade Runner.” 
Fra le novità del piano Acito, che merita rilievo, vi è quella che estende le norme del Regolamento Urbanistico (in itinere), alla fascia rurale a valle della SS 106 Jonica, per, (scrive l’arch. Acito): “ favorire attività produttive, oggi necessarie per lo sviluppo economico della città e del territorio”.
 
Quindi, mi ripeto, l’arch. Rota, nel regolamento urbanistico, nella zona Sud della città rileva un eccessivo ed anonimo peso urbanistico del comparto direzionale/produttivo e lo riconverte verso la residenza, e l’arch. Acito, ad un chilometro più a valle, nel piano d’ambito, nella fascia in sinistra della SS 106, favorisce l’insediamento di attività produttive (una nuova zona artigianale-commerciale) in contrasto con la vocazione turistica del piano d’ambito.  
A POLICORO ABBIAMO UNA AMMINISTRAZIONE CHE INSEGUE CIO’ CHE ALCUNI PRIVATI SPONTANEAMENTE O PER NECESSITA’, LEGITTIMAMENTE O ABUSIVAMENTE, REALIZZANO NEL TERRITORIO.  
Una seconda novità importante del piano Acito, sempre nel PPE Lacava/Mecca del piano d’ambito, è:” la realizzazione di una spina di alberghi e servizi lungo il tratto terminale di via Lido (ultimo miglio),……….. per creare condizioni di uno sviluppo turistico superiore in grado di rispondere alla probabile richiesta di posti letto anche in occasione di ECOC 2019.” Sono previsti 60.000 metricubi a destinazione turistica-alberghiera e 32.000 metricubi a destinazione commerciale e per servizi, quando i due alberghi esistenti sonoin grave difficoltà economiche e non riescono a tenere il passo dati gli alti costi di gestione.
Durante l’ultima campagna elettorale del 2012, il candidato sindaco Gianni Di Pierri ha promosso un incontro sul turismo a Policoro, ed ha invitato il dott. Stefano Ceci, presidente di “Gh Group”-società di consulenza per operatori del turismo pubblici e privati; il dott. Ceci, prima dell’incontro, ha fatto un giro sul territorio di Policoro, e da persona esperta si è subito reso conto della situazione urbanistica/turistica e nell’incontro ha esordito, sintetizzando il suo pensiero in 7 punti :
1. “Abbiamo pensato per anni che il turismo in Italia si potesse contare contando i posti letto. Il turismo, al contrario, è mobilità, fruibilità, esperienza di viaggio”
2. “Non c’è futuro del settore se non attraverso una gestione integrata pubblico-privato. Le Apt chiuderanno tutte a breve”.
3. “Assistiamo alla morte della intermediazione turistica, quella dei tour operator. Internet ha fatto saltare il tappo. Sono morti i villaggi turistici. Il turismo torna nelle mani di chi lo fruisce”.
4. “Centralità dell’ospitalità. O si hanno b&b identitari del luogo e il personale è capace di gestire l’ospite, o si hanno strutture standard di qualità internazionali”.
5. “Il modello mare di Policoro non ha futuro, è fuori mercato. Servono modelli ecocompatibili ed ecosostenibili”.
6. “Anche la comunicazione turistica sta cambiando. Il web ha fatto morire  un sistema di marketing che si basava su slogan e volantini”.
7. “Serve rimettere nel circuito beni e patrimonio. Dare seguito ad un esproprio per decoro. Da quel che ho potuto vedere, il distretto turistico a Policoro ha fatto la fortuna degli speculatori”.
Una terza novità da evidenziare, è la “scelta obbligata” che fa l’arch. Acito, per pianificare l’area dell’ex zuccherificio, ossia l’ipotesi diricondurre volumetrie ed aree di pertinenza dell’ex zuccherificio ad un’unica proprietà pubblica per renderla disponibile ad unintervento unitario di restauro/valorizzazione con destinazione a servizi complessi e/o produzioni innovative nel settore turistico-culturale a valenza regionale e/o nazionale.  
 Viene introdotto un meccanismo perequativo/compensativo per i privati che hanno acquistato immobili strumentali dell’industria saccarifera; viene previsto un nuovo insediamento residenziale di 5 ettari per edificare 63.000 metricubi, contiguo alle residenze delle maestranze saccarifere, e un nuovo insediamento per attività produttive per altri 2,5 ettari per costruirvi altri 40.000 metricubi.
Se non fosse per questi nuovi 103.000 metricubi di edificazione, sarebbe il caso di dire che dopo 20 anni, si sarebbe tornato,per l’area ex zuccherificio, agli indirizzi e criteri di pianificazione territoriale della delibera di Consiglio n.68/1996, punto 2-a) ispirati dal sindaco Mario Arbia, ossia le destinazioni di “ipermercati o spazi fieristici, centro termale, beauty farm, parco tematico, giochi acquatici”riportate anche nella relazione della variante al P.R.G. e nella tavola DP 5 dello stesso Piano d’Ambito.
Infine, le aree agricole del Piano d’Ambito, tra la SS 106 Jonica e l’asse di via Fiume/via Trieste, un area di circa 385 ettarile più penalizzate se si escludono le aree della fascia a valle della SS 106 Jonica fino a via Bellini ed il podere Castelluccio; come detto nella prima parte, queste aree da circa 25 anni (dalla entrata in vigore della legge regionale n.3/1990 –piani regionali paesistici di area vasta) non hanno potuto fare nessuna nuova trasformazione edilizia, perché i loro progetti venivano automaticamente respinti con la motivazione che i loro interventi ricadevano in zona soggetta a pianificazione d’ambito secondo quanto previsto dal P.T.C.M. Per l’arch. Acito, tali aree vengono ricondotte ad una trasformabilità ordinaria e riportate alla loro destinazione “agricola” con gli agriturismi che rappresentano una componente integrativa e non sostitutiva; l’indice fondiario di fabbricabilità del fondo viene ricondotto a quello ordinario, 0,03 mc/mq la componente residenziale, e quella pertinenziale agricola/turistica 0,04 mc/mq. Per questi 385 ettari, di proprietà di piccole famiglie di coltivatori diretti, nessun beneficio urbanistico/turistico, hanno aspettato 25 anni (senza commettere abusi edilizi) per nulla; i benefici economici di una zona ad alto pregio naturalistico se lo hanno accaparrato imprese speculatrici e “amici” delle amministrazioni degli ultimi vent’anni.
In ultima analisi possiamo affermare che le finalità, i criteri, gli indirizzi, il valore paesistico, la vocazione turistica della zona Piano Ambito è irrimediabilmente compromessa per la politica clientelare e nefasta del centrodestra policorese.
Biagio Padula
Tratto da Karakteria

venerdì 11 marzo 2016

La voce della Città : il grido d'allarme di Di Pierri sulla processionaria: intervenire prima che diventi emergenza sanitaria .

processionaria
Il sindaco spera nella Bandiera Blu , ma l'emergenza sanitaria Policoro è storia quotidiana , ed ancora
una volta il consigliere Di Pierri a dare l'allarme e chiedere di intervenire con immediatezza con una lettera indiirizzata al comune alla regione , al prefetto e alle strutture sanitarie .

Di Pierri chiede :


olicoro, 10 Marzo 2016


Il sottoscritto Gianni Di Pierri, consigliere comunale in carica presso il Comune di Policoro, con la presente
PREMESSO CHE
- la processionaria del pino, come noto, costituisce una seria minaccia per la produzione e/o la sopravvivenza della popolazione arborea ed un serio rischio per la salute pubblica in quanto i peli delle sue larve sono fortemente urticanti e molto pericolosi sia al contatto cutaneo che delle mucose degli occhi e delle vie respiratorie, soprattutto in soggetti particolarmente sensibili oltre che nei confronti degli animali;
- la presenza di nidi della “Processionaria del pino” e la continua diffusione del parassita sono state accertate in molte aree del territorio comunale di Policoro (non solo nella pineta a ridosso del litorale marino ma anche nel centro urbano ed in particolare in prossimità di edifici scolastici e dell’ospedale civile);
- considerata la perdurante inerzia del Comune di Policoro pure ripetutamente e formalmente sollecitato ad intervenire per prevenire e contrastare lo sviluppo e la diffusione del parassita;
- ritenuta pertanto la necessità di adottare, anche in via cautelativa ed urgente, idonei provvedimenti per arginare i seri rischi per il patrimonio arboreo cittadino e per la salute pubblica, stante altresì la necessità di evitare con la discesa delle larve nella imminente stagione primaverile, l’insorgenza di sintomatologie allergiche nei soggetti sensibili;

CONSIDERATO CHE
- Per un verso l’art. 50 co. 5 del d. lgs n. 267/2000 prevede che in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale”;
- Per altro verso il Decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 30/10/2007 (in G.U. n. 40 del 16/02/2008) recante Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino Traumato campa (Thaumetopoea) pityocampa (Den. et Schiff) prevede, appunto, la lotta obbligatoria alla detta processionaria, parassita infestante di tutte le specie di pino nonché delle conifere in genere, da parte dei detentori di tali alberature, siano essi Enti pubblici o soggetti privati;
- Più in particolare, come disposto dall’art. 4 del citato Decreto ministeriale : “Eventuali interventi di profilassi disposti dall'Autorita' sanitaria competente, per prevenire rischi per la salute delle persone o degli animali, sono effettuati secondo le modalita' stabilite dalla struttura regionale individuata per le finalita' di cui al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214, competente per territorio” mentre ai sensi dell’art 2 del medesimo decreto : “Le strutture regionali individuate per le finalita' di cui al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214, prescrivono, nelle aree individuate ai sensi del comma 1 art. 1, le modalita' di intervento della lotta obbligatoria. Gli interventi prescritti ai sensi del comma precedente sono effettuati a cura e a spesa dei proprietari o dei conduttori delle piante infestate”.
Tanto premesso e considerato si
INVITANO
I destinatari della presente, ciascuno per la propria sfera di competenza, ad adoperarsi per tutelare l’igiene e la salute pubblica nonché l’habitat naturale e dunque a :
- EFFETTUARE IMMEDIATO SOPRALLUOGO SANITARIO SUI LUOGHI AL FINE DI AVERE SOLLECITA CONTEZZA DELL’ENTITA’ DEL FENOMENO LAMENTATO E DELLE EVENTUALI MISURE DA ADOTTARE CON URGENZA PER REPRIMERNE DA SUBITO LA ULTERIORE DIFFUSIONE (ORDINANZA CONTINGIBILE ED URGENTE EX ART. 50 CO. 5 DEL TUEL DA PARTE DEL SINDACO DI POLICORO, ED IN CASO DI ULTERIORE INERZIA DELLO STESSO, DA PARTE DEL PREFETTO DI MATERA);
- ALL’ESITO, PIANIFICARE – EVENTUALMENTE ANCHE ATTRAVERSO I FONDI DI COMPENSAZIONE AMBIENTALE ATTUALMENTE IN DOTAZIONE ALLA PROVINCIA DI MATERA (DELIBERA CIPE N. 75/15 in G. U. DEL 16.11.2015) - LE MODALITA’ DI INTERVENTO VOLTE A CONTRASTARE PER IL FUTURO L’ULTERIORE PROPAGARSI DEL FENOMENO E DELLE SUE CONSEGUENZE.
Confidando in un sollecito e fattivo intervento e nel restare a disposizione per qualsivoglia evenienza si porgono i più
Distinti saluti
Gianni Di Pierri



mercoledì 9 marzo 2016

Il Sacco Urbanistico di Policoro

  Riceviamo e pubblichiamo un comunicato inviatoci da Benedetto Gallitelli, nel quale percorrendo lo "sviluppo" (ma sarebbe meglio dire "il sacco") urbanistico di questi ultimi 20 anni a Policoro, l'ex vicesindaco democristiano della città si augura che il Regolamento Urbanistico che questa amministrazione vorrebbe approvare non continui ad aumentare inutile volumetrie e cementificazioni.

Si tratta di un augurio che naturalmente dovrebbe comportare una revisione decisa delle idee fin quì espresse (nei progetti e nelle delibere, non a parole negli incontri pubblici e sui giornali) in merito allo strumento urbanistico.
Purtroppo a Policoro il dibattito sulle questioni urbanistiche, che poi sono le questioni sotto molti aspetti più importanti della città,  è pressochè assente.
E dove c'è silenzio e disinteresse generale è più facile che chi ha interessi diversi da quelli del bene comune e più prossimi a quelli dell'arricchimento personale, lavori indisturbato, anzi sostenuto dal silenzio.

La democrazia, il dibattito, l'informazione, l'opposizione, la parola sono invece gli strumenti che i cittadini hanno per dire la loro e diffondere un'altra idea di città, un'altra possibilità di sviluppo, un diverso utiizzo delle nostre risorse, più logico e diretto all'interesse veramente collettivo. Esprimerci è la sola possibilità che abbiamo per riprenderci quella partecipazione negata quella speranza di poter ancora costruire il nostro futuro insieme in maniera onesta, sincera, libera, aperta veramente alla conoscenza e all'opinione e alla scelta di tutti (non a chiacchiere come continuiamo a vedere che sta facendo questa amministrazione).

Noi cerchiamo di animare questo dibattito informando, discutendoci sopra, analizzando, proponendo e ogni volta che ci arriva un contributo esterno lo pubblichiamo con autentico piacere. Nel ricordarvi che lo spazio di questo sito è aperto acnhe all'intervento di chiunque voglia dare il suo contributo su queste questioni, vi lasciamo alla lettura di quanto dice Benedetto sul passato, sul presente e sul futuro del regolamento urbanistico:
Il 10 giugno 2014 nella sala consiliare di Policoro l’associazione Karakteria organizzò un incontro pubblico sulla gestione urbanistica del territorio negli ultimi venti anni nel comune di Policoro.
In quella occasione fu evidenziato che nel 1996 il sindaco avv. Arbia, adottò il P.R.G. redatto dall’arch. Restucci, che di fatto superava il primo P.R.G. del comune di Policoro, redatto dai progettisti Mecca/Lacava, adottato l’8 marzo 1969 e approvato il 29 settembre 1971.
Il P.R. G. Restucci prevedeva circa un milione di metri cubi di nuove costruzioni presumendo una popolazione di 18.409 abitanti al 2009.
Con l’elezioni del sindaco avv. Di Sanza nel 1997, dopo aver approvato il P.R.G. Restucci, tra i primi atti del suo mandato sindacale, incaricò il responsabile dell’ufficio tecnico ing. Viceconte, per la predisposizione di una Variante Tecnica che prevedeva un aumento di volumetria presumendo una popolazione di circa 20.300 abitanti al 2009.
Con un successivo atto sindacale il 16 novembre 1999 il sindaco Di Sanza adotta e approva il PPA (Programma pluriennale di attuazione) aprendo di fatto la strada per uno sviluppo edilizio disordinato e aggressivo del tessuto urbano; un vero e proprio “sacco urbanistico” che è continuato con le gestioni del PPA dei sindaci Lopatriello/Leone dove i devastanti effetti urbanistici sono sotto i nostri occhi.
Nel 2014 in occasione della presentazione del RU (Regolamento urbanistico) l’arch. Rota sosteneva che: “l’incremento demografico di Policoro è pari a circa 1.650 abitanti a decennio e configura per il ventennio di validità del RU una crescita complessiva di circa 3.300 abitanti, che farebbe salire la popolazione di Policoro nel 2033 a circa 20.300 abitanti”.
Analizzando i dati di crescita demografica di Policoro degli ultimi dieci anni, si evince che anche l’ipotesi dell’arch. Rota è drogata; infatti la popolazione residente passa si da 15.653 del 2006 a 17.313 abitanti al 31 gennaio 2016, ma tale incremento di circa 1.650 abitanti nell’ultimo decennio, non tiene conto che 1.126 abitanti è costituito da cittadini stranieri, la cui provenienza è la seguente: 596 rumeni, 277 albanesi, 96 marocchini, 30 bulgari, 26 polacchi, 24 ucraini e altri.
Da questa analisi scaturisce che se estrapoliamo i cittadini stranieri, che immagino siano momentaneamente residenti, l’incremento demografico di Policoro negli ultimi dieci anni è di circa 520 abitanti; va da se che, per raggiungere gli abitanti previsti nel Regolamento Urbanistico dell’arch. Rota, necessitano circa sessanta anni e non venti così come ipotizzato.
Pertanto, le aree soggette a urbanizzazione e/o da urbanizzare presunte nel Regolamento Urbanistico proposto dell’arch.Rota, devono rapportarsi al ragionevole aumento di popolazione, altrimenti continueremo ad assistere ad una ulteriore cementificazione selvaggia, con conseguente consumo di suolo e aumento dei costi dei servizi già fortemente penalizzante per i cittadini di Policoro.
Concludendo, se la madre delle iniquità e dei disastri economici, sociali e ambientali, avvenuti negli anni passati è stata l’eccessiva cementificazione a macchia di leopardo, iniziata con Di Sanza e proseguita da Lotatriello/Leone, mi auguro che il Regolamento Urbanistico redatto dell’arch. Rota ponga fine a tale depauperamento e riserva alle prossime generazioni un migliore e razionale utilizzo del territorio, bene comune che non può essere svenduto e deturpato da nessuno

lunedì 7 marzo 2016

La Voce della citta : Di Pierri , Sicurezza , il comune DI POLICORO NON VEDE, NON SENTE, NON PARLA

Nel corso dell'ultimo consiglio comunale, lo scorso 25 febbraio, sono tornato ancora una volta a sollecitare la installazione di apparati di videosorveglianza nelle zone nevralgiche nella città, anche in considerazione dei recenti episodi di spaccio di stupefacenti e di violente risse consumatisi in pieno centro tra la fine dell'anno scorso e l'inizio del nuovo anno.
Ho tentato, invano, di far presente come la cronaca dei nostri giorni dimostri che tali sistemi di telecamere consentono di prevenire e reprimere una grande quantità di possibili reati e di salvaguardare la sicurezza del territorio.
Purtroppo, però, la risposta della maggioranza è stata peggiore di sempre poichè, al di là di qualche autorevole e prevedibilissima fuga dalla sala del Consiglio, qualcuno è addirittura giunto - con ingiustificabili sorrisetti di sufficienza - a sminuire la portata degli episodi di violenza da me ricordati quasi a volerne negare la gravità o forse lo stesso verificarsi (vadano a leggere i tanti articoli e le foto apparsi sul web relativi alla rissa del 31 dicembre in piazza Eraclea e poi vediamo se c’è ancora da ridere).
Ebbene, con tale atteggiamento, leggero e del tutto inadeguato, chi ci amministra dimostra non solo di non avere il minimo rispetto nei confronti di chi è stato (o potrà essere) vittima di reati e di episodi di violenza ma anche di non avere alcuna conoscenza della storia nè alcuna consapevolezza delle concrete ed attuali esigenze di sicurezza della nostra città, nel tempo, purtroppo, già teatro di omicidi, estorsioni, furti, violenze, danneggiamenti, spaccio ed altro.
Noi di Policoro Futura, nella consueta ottica propositiva che riteniamo deve caratterizzare l'operato di una forza di opposizione, continuiamo ad insistere (come facemmo con successo per le scuole a seguito dei reiterati atti vandalici e come più in generale facciamo ormai da oltre tre anni) perchè il Comune, al di là dei soliti slogan, installi subito un sistema di videosorveglianza pubblica che funga da supporto all'attività delle operose forze dell'ordine presenti sul territorio.
Recepire senza polemiche (e senza risatine) simile richiesta, anzichè aspettare che accada di peggio per poi recitare il ruolo dei dispiaciuti e piangerci addosso, significherebbe, una volta tanto, fare un gesto di grande maturità poichè vorrebbe dire che l'interesse di chi ci amministra sarebbe quello – condivisibile - di tutelare i cittadini e non quello (ormai noto a tutti e francamente grottesco) di tentare di contrastare sempre e comunque qualsiasi proposta provenga da alcuni avversari politici.

Gianni Di Pierri
Capogruppo Consiliare Policoro Futura