L'articolo che pubblichiamo , fuorchè il titolo è tratto dal blog di Karakteria , che per contenuti è di
una gravità inaudita , per cui di chiedi , per questa gente circola ancora a piede Libero per la città , ed opera ancora indisturbata a perpetuare altre truffe con l'evidente silenzio assenso di una amministrazione scellerata ?
Ma continueremo questa battaglia , finchè qualcuno dei piani alti non si svegli e cerchi di fare seriamente .
a
15/20 anni Policoro è vittima di un abnorme attacco
urbanistico-edilizio che
ha comportato la cementificazione di centinaia di ettari di ottimi
terreni agricoli irrigui. Tale processo ha reso disponibili migliaia
di appartamenti, devastando il mercato immobiliare in danno di tutti
quei cittadini che, in precedenza, avendo investito i propri risparmi
nel mattone, si aspettavano una adeguata rivalutazione dei propri
investimenti; invece è stato innescato un processo deflattivo che ha
immolato i risparmi di tanti cittadini sull’altare di una politica
urbanistica insipiente a favore di palazzinari senza scrupoli.
L’espansione
edilizia è stata attuata (ed è ancora in corso) a mezzo di Piani
di Lottizzazione che
investono svariate decine di comparti, ad opera prevalentemente
di “costruttori-imprenditori” che
investono proprie risorse e di “costruttori-cooperatori” che
si sono “attrezzati” con cooperative
edilizie di comodo di
cui diventavano presidenti-legali rappresentanti e da cui ricevevano
poi l’incarico di attuare ed edificare i comparti: investendo
in tal modo le risorse economiche dei soci e sfruttando i regimi
fiscali agevolati propri della cooperazione.
Ma
il focus della presente è un altro in quanto questi
processi edilizi sono avvenuti all’insegna della elusione di
ingenti somme (milioni di euro) che, con un meccanismo diabolico e
perverso, sono state sottratte all’erario comunale.
Infatti
il DPR. 380/2001 artt. 16, 17, 18 vincola
il rilascio del Permesso a Costruire al pagamento,
tra l’altro, di un contributo-tassa commisurato al costo di
costruzione; tassa
che viene pagata in genere dal singolo cittadino che
chiede un isolato Permesso a Costruire, ma
non dal costruttore-lottizzante il
quale si avvale dell’art. 17 del DPR. 380/2001 che prevede
l’esenzione dal pagamento della tassa sul costo di
costruzione qualora
“….. si impegni, a mezzo di una convenzione con il Comune, ad
applicare prezzi di vendita ….determinati ai sensi della
convenzione-tipo prevista dall’art. 18”.
Tale
procedura poi viene di fatto attuata con la prestazione da
parte del lottizzante di un
semplice Atto d’Obbligo Unilaterale che, privo della precisazione
numerica del prezzo massimo di vendita,
contiene solo un generico rinvio a norme regionali; tutto
ciò al
posto della Convenzione prevista dall’art. 17 comma 1 del DPR.
380/2001, di
cui il Comune di Policoro pure è fornito avendola approvata
originariamente con DCC. N. 165/1978 e ribadita con Deliberazione
Commissariale con i poteri del CC. N. 31/2012!
Con
tali atti d’Obbligo i lottizzanti si impegnano:
1
– a realizzare
interventi edilizi aventi le caratteristiche dell’edilizia
residenziale pubblica ex Lege 457/1978;
2
– ad applicare un
prezzo di vendita per metro quadrato di superficie complessiva (art.
2 D.M. 10 maggio 1977) non superiore a quello determinato con
apposito DPGR della Regione Basilicata;
ottenendo
così, in modo più o meno legittimo, l’esenzione
dal pagamento della tassa sul costo di costruzione.
Il
problema vero sorge poi a valle di tale procedura in quanto i
costruttori vendono a prezzi di mercato nettamente superiori al
prezzo massimo convenzionato e spesso ciò risulta anche dagli
atti di compravendita:
quasi sempre i
notai vigilano solo “formalmente” trincerandosi (per
assicurarsi una forma di tutela della proprie responsabilità) dietro
dichiarazioni di comodo dei
contraenti, senza chiedere al Comune la determinazione del prezzo di
vendita; di converso il Comune non esercita alcuna forma di controllo
per vigilare se, a fine ciclo della vicenda costruttiva, siano
stati rispettati gli obblighi assunti dai palazzinari con l’Atto
d’Obbligo Unilaterale. In tal modo si attua una ulteriore
beffa ai danni della collettività:
1)i
cittadini-acquirenti pagano un prezzo maggiore del dovuto;
2)le
casse comunali vengono private di milioni di euro;
3)i
palazzinari mettono a segno un doppio sgobbo: incassano il maggior
prezzo pagati dagli acquirenti e risparmiano il pagamento della
tassa sul costo di costruzione che avrebbero dovuto pagare al Comune!
A
puro titolo esemplificativo si riporta al caso del sig. Omissis che
ha acquistato un alloggio nel comparto C3/4B, lotto C7:
Il
costruttore Omissis costituisce
la cooperativa edilizia “Omissis”
di cui ne diventa presidente e legale rappresentante e, nel 2003,
acquista terreni ricadenti nel comparto C3/4B; consegue
l’approvazione del relativo Piano di Lottizzazione ed innesca il
processo edilizio supportando l’istanza per il rilascio del
Permesso a Costruire con l’Atto Unilaterale d’Obbligo repertorio
n. 27572 in data 04/08/2004 rogato dal notaio Omissis ;
con tale atto il presidente della cooperativa si impegna a realizzare
un intervento di edilizia residenziale avente le caratteristiche di
cui alla Legge
457/1978 ed
a vendere a prezzi
non superiori a quelli determinati con apposito DPGR.;
tale
prezzo non risulta numericamente individuato né nell’Atto
d’Obbligo né in altri atti.
Il
progetto licenziato sul lotto C7 prevede la costruzione di un
fabbricato composto da due abitazioni simmetriche, con una Sc
(superficie complessiva) di mq. 213,58 (cfr.: TAV. n. 3 allegata al
Permesso di Costruzione n. 98 del 02 agosto 2005); di tale fabbricato
il sig. Omissis,
con atto rogato dal notaio Omissis rep.
N. 3949 del 12/12/2007, acquista l’appartamento lato Nord,
avente una
Sc
= Su + 60% (Snr + Sp) = mq. 69,41 + 0,6 (31,22 + 31,23) = mq.
103,88;
Con
nota prot. N. 3129 del 11/02/2015 , su
specifica richiesta del sig. Omissis, il Comune
di Policoro precisa
che il prezzo da praticarsi alla data delle predetta compravendita
era pari a €/mq.
947,79 ;
per cui il prezzo complessivo di vendita doveva essere pari a:
103,88
x 947,79 = €
98.456 + IVA di
gran lunga inferiore al prezzo effettivamente pagato e risultante dal
rogito pari a €
123.000 oltre IVA,
con un
maggiore esborso pari a:
123.000 – 98.456 = € 24.544!
[
Documento di denuncia offertoci da Omissis
e
tutti questi Omissis vogliono
significare che non è nostro intento creare un gossip cittadino su
questo o quel signore, ma invitare quanti hanno acquistato o stanno
acquistando case in cooperativa con edilizia convenzionata a farsi
bene i conti e nel caso a denunciare se non vogliono rimanere anche
loro altri Omissis
con le tasche svuotate da pochi altri Omissis ]