martedì 19 gennaio 2016

Potenza: appalti e assunzioni, 12 a giudizio

A processo politici, ex assessore comunale e funzionari della Regione


POTENZA - Il gup di Potenza ha rinviato a giudizio 12 persone - tra cui politici, imprenditori, funzionari della Regione Basilicata e del Comune di Potenza - coinvolte in uno dei filoni dell’inchiesta «Vento del Sud» della Procura della Repubblica su appalti e assunzioni negli enti pubblici. 
I 12 imputati - tra i quali un ex assessore e un funzionario del Comune di Potenza, due funzionari della Regione Basilicata e otto imprenditori - sono accusati, a vario titolo, di corruzione, turbativa di gara, falso in atto e favoreggiamento. Nel 2014 il gip dispose, per questo filone dell’inchiesta, quattro arresti domiciliari, un divieto di dimora e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. 
Secondo l’accusa, gli imputati avevano messo in piedi un "sistema» per favorire alcune imprese e ottenere quindi appalti, in cambio di mazzette e di altri benefici. La prima udienza si svolgerà il prossimo 15 aprile. Le persone rinviate a giudizio sono: Vincenzo Battafarano, Luciano De Rosa, Antonio Mecca, Leonardo Mecca, Antonio Passavanti, Dionigi Pastore, Gerardo Priore, Giovanni Sileo, Nazzareno Summa, Vito Antonio Zaccagnino, Giuseppe Benito Schifone e Antonio Pasquale Golia.

lunedì 18 gennaio 2016

Nel Rapporto 2015 dell’UNMIG, Basilicata sempre più terra di conquista dei petrolieri

greggio
Fonte: Rapporto 2015 UNMIG (Petrolio)
[di Organizzazione lucana ambientalista] E stato pubblicato sul sito UNMIG il Rapporto 2015 (dati riferiti al 2014) sull’attività degli idrocarburi in Italia. La Basilicata si conferma, con il 20%, la regione con la percentuale più elevata del gas estratto in terra ferma, seguita con il 4% dalla Sicilia e il 3 % Emilia Romagna. Mentre per il petrolio estratto, la Basilicata è prima assoluta in Italia (69%), seguita dalla Sicilia (16%) e Piemonte (1%).
Con oltre il 30% delle riserve certe di idrocarburi accertate sul totale delle Regioni italiane, la Basilicata si conferma “terra di conquista” per le compagnie minerarie mentre la legge “sblocca Italia”, voluta dal governo Renzi sostenuta dalla Regione Basilicata, trasforma il territorio regionale in “hub energetico” fossile.
Le compagnie minerarie vogliono però “raddoppiare” le quantità estratte di petrolio e gas in Italia trivellando proprio nel territorio e nel mare della Basilicata.
gas
Fonte: Rapporto 2015 UNMIG (GAS)
Un “sacrificio” che peserebbe ulteriormente, con impatti elevatissimi sulla salute e l’ambiente, così come dimostrano le tre ultime istanze VIA presso il Ministero dell’Ambiente presentate dalla Shell ( istanze La Cerasa, Pignola e Monte Cavallo) e con oltre 13 istanze già presenti nel Mar Jonio, mare “dimenticato” da tutti.
Per gli impatti sui sistemi idrici terrestri, quelli marini e sulla salute umana permangono gravi ritardi per i monitoraggi e per le valutazioni di impatto sanitario. Una situazione questa che dovrebbe indurre invece a dire basta ad altre istanze di ricerca e estrazioni su un territorio già duramente provato dalle attività petrolifere.