venerdì 24 luglio 2015

Contratto di quartiere , La strada della vergogna : Si dimette il presidente della commissione di Collaudo. Adesso chi paga i Danni?

Appena due settimane fa , parlavamo che sul contratto di quartiere si stava consumando la più grande truffa degli ultimi anni che la provincia di Matera abbia conosciuto. L'amministrazione Leone sta consumando atti di una gravità inaudità sia per le casse del comune , che per il principio di legalità , che per dimensione possiamo paragonare a quella di Roma , ma con una sostanziale differenza , la una magistratura attenta ha scoperchiato il vaso di Pandora , qui siamo ancora all'anno zero e non si capisce perché. Inoltre lo scandalo non coinvolge solo la maggioranza di Leone , ma tocca pezzi importanti de lla minoranza , che su questa questione gestisce gli affari insieme , hanno le mani ed i piedi in pasta , altro che rivoluzione Gentile , siamo alla restaurazione , che possiamo riassumere con un ritornello di una vecchia canzone “come prima più di prima”.
Ma un segnale di cedimento della macchina da guerra del comitato “contratto di Quartiere” una vera cupola , si sta cominciando a vedere , la prima . Le crepa di un muro che prima poi crollerà e travolengerà leone , si sta vedendo.
Infatti , l'ingegnere Perrone funzionario della regione e presidente della commissione di callaudo della strada Vergogna del contratto , ha rassegnato le dimissione. Noi le avevamo chieste , soprattutto per motivi di incompatibilità , oltre che per le questioni tecniche. Adesso ci domandiamo se Le dimissioni sono avvenute per motivi tecnici , perché sono avvenute dopo il carotaggio sulla strada , e quali sono (se ci sono) le questione che hanno portato a questa decisione. Noi le abbiamo denunciati in tempi non sospetti , tanto da chiedere al comune , che si attivasse a contestare la mancata realizzazione dell'opera come era prevista in appalto , prima della scadenza dei sei mesi previsti dal contratto dal Giorno della consegna. Se i problemi ci sono , e sono cosi importanti da indurre L'ing, Perrone a dimettersi , qualcuno deve pagare gli errori , questa volta facciamo l'ennesimo appello alle autorità di intervenire prima che vengono consumati altri ai danni della città ulteriori Danni.

Chediamo a qualche consigliere di Opposizione di fare un'interrogazione affinchè qualcuno spieghi le ragioni delle dimissioni di Perrone

giovedì 23 luglio 2015

Quello che non Fa Leone lo fa Jacobellis . Trivelle nel mar Jonio, Scanzano corre ai ripari Ordinanza che vieta le ricerca

Trivelle nel mar Jonio, Scanzano corre ai ripari
Ordinanza  che vieta le ricercaProprio cosi , quello che non fa floppino lo fa Jacobellis che sposa l'ordinanza delle associazioni (no Triv ,Karakteria , Trisaia No Scorie)  e la fa sua .  Per rocchino il floppino finita l'ammuina pur essendo stato sollecitato in tal senso dal consigliere Gianni Di Pierro , nulla a fatto e sembrerebbe che nulla voglia fare. Aveva promesso anche la continuazione dello sciopero della fame se il governo non avesse ritirato il provvedimento , l'ennesima Bugia.
 Pubblichiamo in proposito l'articolo del quotidiano:

con un’ordinanza emanata ieri da parte del primo cittadino, Salvatore Iacobellis, che impedisce le ricerche di idrocarburi nel mar Jonio, il Comune di Scanzano Jonico ha dato seguito alle iniziative intraprese per dire “No alle trivelle nello Jonio”
La catena umana organizzata recentemente a Policoro per protestare contro le trivellazioni
SCANZANO JONICO - Con un’ordinanza emanata ieri da parte del primo cittadino, Salvatore Iacobellis, che impedisce le ricerche di idrocarburi nel mar Jonio, il Comune di Scanzano Jonico ha dato seguito alle iniziative intraprese per dire “No alle trivelle nello Jonio”.
A darne notizia é il presidente del Consiglio comunale, Claudio Scarnato, tra l'altro anche segretario cittadino del Partito democratico.
«Grazie alla collaborazione da parte delle associazioni ambientaliste NoTriv, Karakteria, No-Scorie e alla stretta collaborazione dell'avvocato Giovanna Bellizzi - spiega il presidente in una nota - Iacobellis ha emanato un'ordinanza (la numero 84/2015) per impedire le attività di ricerca di idrocarburi nel mar Jonio. Così facendo - aggiunge Scarnato - si risponde anche ai solleciti dei segretari di circolo del Pd del Metapontino, intraprendendo una forte azione nei confronti del ministero dello Sviluppo Economico che ha decretato vari permessi per le ricerche di idrocarburi nel nostro mare. Inoltre, invitiamo gli altri sindaci dei Comuni della fascia jonico-metapontina ad adottare lo stesso provvedimento in modo da dare più peso alla forte espressione di contrarietà che le istituzioni e i cittadini hanno manifestato in questo arco di tempo. Si, fa presente che, - conclude l'esponente istituzionale della cittadina jonica che nel 2003 si oppose alla realizzazione del Sito unico nazionale di stoccaggio delle scorie nucleari - qualora non dovessimo avere alcun riscontro da parte del governo Renzi, noi non ci fermeremo».
Nel corpo del l'ordinanza si fa riferimento ai danni che le trivellazioni comporterebbero al territorio.
In particolare, si contesta l’utilizzo della tecnica dell’air gun, potenziale fonte di inquinamento acustico, che potrebbe compromettere la fauna marina, con il conseguente danno economico che ne deriverebbe per la pesca, che rappresenta una voce imprenditoriale e occupazionale importante per la popolazione che vive e lavora lungo le coste ioniche. L’ordinanza mette in evidenza come recenti studi scientifici hanno provato che la probabilità di arrecare danni sfiorerebbe i livello della certezza.
E che, recentemente, ottanta scienziati americani hanno scritto una lettera al presidente Obama chiedendo di impedire l'uso, in mare. Nel testo sugli ecoreati approvati adi recente in Parlamento, la tecnica dell’air gun, nonostante inizialmente prevista, non è contemplata. Dunque, il suo utilizzo è legale.
A dispetto delle conseguenze che questo tipo di attività di ricerca potrebbero avere, per le popolazioni che vivono e lavorano lungo le coste del Mar Ionio. Tanto più che - si sottolinea ancora nell’ ordinanza - il Comune di Scanzano Jonico è interessato da due siti Natura 2000.
Quindi le conclusioni del sindaco Jacobellis, nel provvedimento adottato: “si ordina il divieto o la sospensione con decorrenza immediata e per quanto di competenza, nel proprio territorio e nel bacino Jonico antistante, dell’esecuzione di ogni lavoro installazione di macchine o attività presupposta, connessa e consequenziale alla ricerca di idrocarburi solidi e gassosi e collegate alle attività di ispezione e trivellazione”.

martedì 21 luglio 2015

Trivelle nello Ionio , pubblicato il Decreto , adesso Leone faccia sul serio lo sciopero della fame. Di Pierri formalizza la richiesta dell'ordinanza blocca Trivelle.

Ve lo ricordate le parole di Leone , quando smise lo sciopero della fame. Lui non se lo
ricorda , ma noi siamo qui proprio per questo , per fargli venire la memoria. Disse solennemente in mondovisione se i tentativi Politici andavano a vuoto , non avrebbe esitato a riprendere l'estremag protesta dello sciopero della fame.

Ebbene il 16 luglio è stato pubblicato sulla gazzetta del mezzoodrocarburi nello Ionio , conseguenza leone dovrebbe mantenere la parola e riprendere lo sciopero della fame ad oltranza , almeno fino al ritiro dell'autorizzazione.

pproendersi sul serioi , e dopo il floppino della manifestazione siamo al flop delle promesse mancate , l'uomo ormai di menzogne ne ha raccontato tante , dal non una lira in piu di Tasse , a caccerò la Tradeco , infatti oggi sono pappa e ciccia , protogonisti i due della più grande truffa mai consumata ai danni dei cittadicni di Policoro, quella di aver applicato per un anno una tariffa senza che il corrispondente servizio fosse partito , un indebito arricchimento ai danni della città

 Ma ormai che sia come un pugile stonato dopo il floppino del 15 Luglio mi dicono i miei amici di Policoro che è evidente , Infatti il consigliere Di Pierro ha chiesto al Sindaco Leone di emettere ordinanza sindacale 
, ordinanza elaborata dalle associazioni (No Triv , Karakteria , No scorie ecc..) il sindaco no da cenni di risposta come senza risposta è rimasta la richiesta di consiglio comunale aperta. Si vede evidentemente che a leone piacciono le sceneggiate ma non i fatti , ho è lui l'ombellico del mondo o caschi il mondo , altro che amore per il territorio.

mercoledì 15 luglio 2015

Flop della paraculata di Leone. Vacilla l'alleanza tra Pittella u trivellatore e Rocchino u Floppino. Adesso i Fatti

E' stato un fallimento ? No , è stata la prima manifestazione di tre Regioni e molti sindaci , dove è sintetizzato dal titolo di un giornale che dice , Tre Governatori senza Popolo e saprattutto aggiungiamo noi , un sindaco , il pentito scioperante senza un minimo di seguito nella sua città.
Una manifestazione senza manifestanti , anzi con la presenza solo di contromanifestati , che per tutto il tempo non hanno fatto altro che fischiare gli oraganizzatori , l'assurdo dell'assurdo , un fallimento Politico di chi umbriaco di se (Leone ) pensava di rappresentare da solo l'anima No Triv senza avere nel la capacità propositiva , ne la statura , ne la credibilità Politica , ormai considerato il peggior sindaco di Policoro dalla sua nascità , che prima organizza uno sciopero farsa finito all'ora di pranzo , e poi una manifestazione farsa , una passarella , che sarà ricordata per il suo totale fallimento  , la paraculata dell'anno , tra l'altro commettendo un errore madorrnale , alleandosi con maggior Responsabile di questo stato di Fatto ; MARCELLO PITTELLA U TRIVELLATORE , e sfidando le associazioni. 
Non solo li ha sfidati , ma insultati come suo solito e nel caso del consigliere Di Pierri riempito di frasi calunniosi , come solito fa quando è a corto di argomentazioni.

Il risultato : fallimento totale , una paraculata pericolosa , sventata grazie al buon senso di tanta gente che se ne stata a casa aspettando , proposte vere e concrete per dire no a questo scempio del nostro mare e del nostro territorio.
E da qui che bisogna partire , lasciandosi alle spalle Leone e la sua ciurma , 
partendo dalle proposte , quelle oggi ribadite dal consigliere Di Pierri capogruppo di Policoro Futura , ma anche dalle varie associazione oltre che dal presidente del consiglio Regionale Pugliese , dell'indizione del referedum abrogativo dell'articolo 38 dello sblocca Italia , e che per ottenerlo sarebbe sufficiente ai sensi dell'art. 75 che lo richiedano 5 Regioni ,
Inoltre sia Di Pierri che le associazione , che tutte unite hanno boicottato la paraculata , propongono l'emanazione immediata di un'aordinanaza di precauzione , sul modello di trebisacce .
Lo stesso movimento No Triv , attraverso l' avv.to G. Bellizzi , ci invia una nota con delle proposte articolate , le uniche vere che possono arginare le Trivelle . Dice la Bellizzi :
Ora, al di là delle questioni politiche resta il dato di fatto di un Governo Regionale che non rappresenta i cittadini e che non è in grado di rappresentarli. Noi come associazioni abbiamo fatto proposte concrete: 1) ordinanza sindacale per inibire l'attività di ricerca ( i sindaci che vogliono adottarla devono solo chiederne copia)2) referendum abrogativo dell'art.35 del decreto Sviluppo che di fatto consente di trivellare entro le 12 miglia dalal costa (referendum che potrebbe già promuovere la regione Basilicata) 3) applicazione dell'IMU a tutte le piattaforme petrolifere 4) garanzia fideiussoria per garantire i danni subiti 5) ordinanza sindacale urgente per inibire il transito dei camion che trasportano rifiuti derivanti dall'estrazione, 6) ricorso al TAR contro il decreto 0122 e ....tanto altro ancora. Eppure c'è chi ancora è capace di dire che non vi è soluzione al problema trivelle. Pittella ha dichiarato che lo Sblocca italia non ha nulla a che vedere con il mare. Questo ci conferma che non si ha rigorosa conoscenza della questione e soprattutto che per il Governatore esistono due categorie di cittadini lucani: quelli di categoria B (dell'entroterra ) dove si può applicare lo Sblocca trivelle e quello di categoria C ( quelli della costa) perché mentre gli si dice di voler difendere il mar ionio al tempo stesso i pareri contrari alla d 79 ( ricerca idrocarburi nel golfo di taranto)sono inviati al Ministero un anno e mezzo oltre i termini prescritti per legge.

Basta Paraculate adesso i fatti senza ambiguità .

Lippo : La finanza indaga sull'appalto dei rifiuti alla Tradeco. Violato il segreto istruttorio. Perchè? chi vuole avvisare Lippo ?

Verso la fine di un consiglio comunale , dove Leone si è ancora una volta contradistinto per la mole di insulti vomitati con la solità cafonagine che lo contradistingue al consigliere Di Pierri Reo di svolgere il suo ruolo di oppositore serio e rigoroso , arriva la notizia Bomba , Lippo, presidrente del consiglio comunale e portavoce della spazzatura , annuncia che vi è in corso una indagine della finanza sull'appalto spazzatura.

Notizia che passa inosservata dai media , infatti ieri nessun giornalista o giornale ha dato risalto alla notizia Bomba , distratti verosibilmente dalla manifestazione Paraculta di oggi no triv con in testa il Pittella che ha consentito senza colpo ferire a Renzi di approvare la legge che permette le trivelle sia a terra che a mare.

La domanda che ci poniamo , perché Lippo da la notizia , tra l'altro da nessuno richiesta ?
Chi voleva avvertire ? A Chi voleva mandare il messaggio forte e chiaro dagli scranni della piu alta carica del consiglio comiunale , quella del presidente del consiglio ?

E poi come mai Lippo sapeva di questa indagine ? Se siamo in una fase istruttoria , dove non sono stati individuati i reati ne avvisati le eventuali persone , oppure il Pm ha gia notificato gli avvisi ?
Se ha notificato gli avvisi a chi e perché . Altrimenti siamo i fronte a una gravissima violazione del segreto investigativo regolato dal art.329 cpp.

ove si sancisce, al primo comma, la segretezza degli atti d'indagine compiuti dalpubblico ministero e dalla polizia giudiziaria fino a quando gli stessi non possono essere conosciuti dall'imputato, ma non oltre le indagini preliminari
Chi ha dato la notizia a Lippo e perché ?
Perchè Lippo l'ha resa pubblica?
Chi voleva avvertire?
La tradeco , gli uffici , il Dec , chi ?
Cosa pensa la procura e la procuratrice Capo , dott.ressa Gravina , che in un caso analogo nel procedimento Lopatriello , fece condannare per direttissima una radio che trasmise un cd coperto da segreto istruttorio ?
Due pesi e due misure o cosa ?
Vogliamo capire subito e senza ambiguità , perché quella dell'appalto spazzatura è una truffa di dimensione colossale perpetrata da Leone – Lippo ai danni dei cittadini , così evidente e plateale , che ci chiediamo come mai non è ancora accaduto niente , poi le fughe di notizie , noi non stiamo tranquilli .
Invieremo questo post ai Carabinieri di Policoro , alla Finanza , affinche facciano recapitare alla procuratrice le nostre perplessità.



martedì 14 luglio 2015

Gli affari sporchi che uniscono Pittella a Leone , tra trivelle e discariche abusive dimenticate. Lippo : La finanza sta indagando ?

Ebbene si dietro la sceneggiata o pagliacciata di Leone dello sciopero della fame ,
durata il tempo dell'orario di pranzo , è il soccorso rosso del l'amico di Renzi , Pitella , si cela la copertura della Regione sull'affare sporco milionario del contratto di quartiere.

Infatti , la cosa non ne mai stata nascosta dal pentito scioperante Leone , anzi piu volte , sbeffeggiando noi si è vantato dei suoi incontri con Pittella , accompagnato dal Renziano Vetere , proprio per risolvere (nascondere ) i problemi su contratto di quartiere , una storia fatta di appalti fasulli , lavori da cani , compravendite illegittime e soprattutto , la Regione compre e continua a coprire , che sotto quella collina e sotto quella strada c'è la piu grossa discarica degli anni 70 di Policoro mai bonificata.

Che c'è una discarica e che andava Bonificata , non è solo una nostra convinzione , ma è accertata da una perizia geologica commissionata con tanto di delibera n. 13 del 20/04/2001,  e pagata con una determina , dove il professionista diceva senza ombra di dubbio , che vi è una discarica e che prima di ogni intervento andava Bonificata.

Ma la fretta di fare andare avanti appalti per amici e qualchè parente , si è andata avanti anche di fronte all'evidenza , la schifezza li fa il comune le cooperture le da la Regione di Marcellino pane e vino

Di questa relazione geologica ne è a conoscenza il funzionario Regionale (PERRONE) , che allora chiese egli stesso tale perizia , e che oggi avendo cambiato ruolo , fa il collaudatore della strada vergogna , ma fa finta di non ricordare.

Lui che incompatibile per una serie di ragioni che abbiamo già ampiamente spiegato , fa finta di non sapere , forse certo che Marcellino pane e vino e il finto scioperante gli coprono il culo. Ma stia sicuro che noi smuoveremo l'acqua quieta della procura , su questa vicenda si aspetti le ondate del pacifico , il tsunami asiatico

A noi viene da pensare degli incontri tra Leone e Pittela accompagnato da vetere , avranno parlato anche di questo?

Certo , basta sbobinare (un consiglio a qualche procuratore che vuole una traccia) alcuni consigli comunali , la c'è la prova documentale di ciò che affermiamo , una mezza confessione . Altro che divisione tra il ruolo politico e quello amministrativo.

Le porcate uniscono i due , quindi la fontomima della manifestazione del 15 , una presa per il culo , la classica paraculata , di chi nella manifestazione contro il decreto Salva Italia che ha permesso OK alle autorizzazioni a perforare il mare , votava in consiglio a difesa del decreto di Renzi.

Vedremo come andrà , se ci saranno i 30 mila di Potenza a manifestare sul Lungomare di Policoro , o almeno i 10 mila della catena umana che siamo riusciti a mobilitare l'anno scorso. Sotto questi numeri sarà un FLOP , la dimostrazione che il Popolo li da un bel andate a FANCULO.

Ladri di democrazia ladri di Futuro


Sulla finanza che indaga e su Lippo , parliamo domani , questo anche per dire che siamo qui , dal senegal , almeno tre volte alla settimana faremo sentire la nostra piccola voce

mercoledì 8 luglio 2015

condannato l'amico di Pittella che é amico a leone per tangenti sul petrolio

Margiotta super renziano e grande sostenitore di Marcello Pittella viene condannato anche dalla Corte d'Appello di Potenza per aver preso  mazzette per il Centro Olio total. come si vede Leone sta in buona compagnia sulla lotta contro le trivelle gente  dura per dire no alle trivelle nello Ionio.  questa  condanna conferma che quello dello sciopero della fame e le promesse pirla di Pittella sono una grande pagliacciata di questi uominicchi. Dove erano quando facevamo la grande mobilitazione a Potenza tutti questi personaggi. se non al tavolo insieme petrolieri a concordare appalti e altro. due sono le iniziative da fare subito,  un referendum tra la popolazione la seconda il consiglio comunale aperto per coinvolgere il popolo. Non sappiamo e non si capirebbe perché la Puglia e le marche le altre regioni che hanno detto no al decreto Renzi impugnando lo davanti alla Corte Costituzionale dovrebbero venire a Policoro a parlare sedersi su un tavolo a Policoro per parlare con Pittella amico del mazzettaró colui che non si è opposto al Salva Italia legge che ha dato il via alla trrivelazione nello Ionio. poi perché si ha un tavolo interregionale e nessuna risposta alla richiesta di un consiglio comunale. di cosa hanno paura questi signori: del Popolo ?

lunedì 6 luglio 2015

Pagliacciata napoletana atto secondo . Leone e lo sciopero della fame durata una nottata.



Lo avevamo previsto , che l'atto dello sciopero della fame si sarebbe
consumato l'ennesima farsa da parte di Leone . Che lui sia il maggior alleato di Pittella lo sapevamo da tempo , noti sono i suoi rapporti con Berlinquer , e con il governatore , come noto è che il pittella è preconsole in terra lucana di Renzi e degli interessi delle Lobby del petrolio.

La sceneggiata Napoletana andata in onda ieri al comune è vergognosa , una presa per il culo ai Lucani , uno sciopero della fame concordato per dare in pasto al popolo l'ennesima Bugia e per dirci alla fine c'è l'abbiamo messa tutta ma non ci siamo riusciti. Che il salva Italia era il via alle trivelle nello Jonio lo sapevano tutti , tanto è vero che la Regione Puglia e il Governatore pugliese prima Vendola e Poi Emiliano ne hanno contestato la costituzionalità davanti la corte. La scelta Pittella e del consiglio Regionale Lucano fu di diverso avviso.

A nulla è servito la manifestazione partecipata da oltre 30000 persone a Potenza. Pittella garanti che non una trivella sarebbe stata autorizzata a Mare.

Infatti dopo appena 6 mesi eccoti l'autorizzazione

Ricordava ieri su Fb il rappresentate del liceo scientifico a Leone , dove era quando sono partiti due Pulman da Policoro per contestare quella scellerata scelta , lui e la sua amministrazione , lo stesso giorno , siedevano davanti al governatore per concordare gli appalti del contratto di quartiere. (testimone F. Labriola)

Fuori il popoli a cercare di salvare la sua terra , la sua storia il suo vissuto , dentro questi sporcaccioni a fregare i cittadini Policoresi , con una storia quella del contratto di quartiere fatta di furti , attentati alla salute , e appalti farsa.

Adesso subito consiglio comunale aperto come chiesto da Di Pierri , e i movimenti riprendano in mano la battaglia contro le Lobby del Petrolio con iniziative sul territorio e mobilitazioni nei comuni , a cominciare dall'intelligente proposta del referendum , come Tspiras in Grecia , il popolo li caccerà questi mercati dal  tempio della democrazia e li caccerà a pedate.

Uomini senza Pudore e

VERGOGNA

venerdì 3 luglio 2015

Trivelle : Sciopero della Fame postumo di Leone , Di Pierri invece chiede Consiglio comunale aperto subito e mobilitazione.

 Troppo tardi , troppo tardi per salvare il nostro mare , il nostro
territorio,
All'annuncio dello sciopero della fame del sindaco Leone contro le trivelle a mare , il primo commento sarcastico è duro e di Maurizio Bolognetti Leader dei Radicali Lucani , che di sciopero della fame sono dei maestri.
Dice Bolognetti sull'iniziativa del sindaco : “i Inerti sullo sblocca Italia. Inerti quando si son creati i presupposti per trivellare un'intera regione e ora lo sciopero della fame. Ma dai...vediamo di fare le persone serie.”

Che dire , quando noi organizzavamo le catene umane a Mare contro le trivelle , ci trovavamo di fronte ai sorrisi sarcastici di questi signori , che ci accusavano di fare allarmismo infondato , mentre loro stingevano realazioni con i responsabili di questo scempio.

Cosa è successo de core a core tra Leone e Berlinguer , appena una settimana fa contestati in platea dagli ambientalisti proprio a Policoro ?

Berlinguer con Pittella sono i massimi responsabili di questo scempio delle trivelle a Mare , Leone su questo ha tenuto sempre un profilo basso , privilegiando il rapporto personale alla difesa del territorio , oggi cambia strategia , e speriamo che non sia molto tardi , e che faccia uno sciopero della fame serio , non la solita ammuina.

Intanto il Consigliere Di Pierri allo sciopero della fame postumo (comincia sabato) chiede un consiglio comunale aperto subito , in cui annuncia proposte forte , per dire no a questo scempio annunciato da anni che adesso vedra luce.

Noi in questi anni insieme a migliaia di cittadini siamo stati profeti inascoltati , e lo diciamo con grande amarezza , anni e anni di battaglie in solitudine , servite a poco , le speranza che ciò non accada sono residue , ma bisogna provarci fino in fondo a fermare questo furto di futuro , questo scempio alla basilicata , alla sua identità e alla sua storia.
MALEDETTO RENZI MALEDETTO PITTELLA

giovedì 2 luglio 2015

Salviamo il Fratello Tano. Summit al comune per salvare Ferrara

 In periodo ci eravamo distratti , ma quando ci distraiamo noi , molte volte accadono
delle cose che a raccontarle sono inverosimili , specie se a compierle sono persone che bene o male stimi , ma ti accorgi che la tua stima e mal riposta

Galeotta fu quella telefonata di un avvocato che mi provoca un grande disturbo di stomaco , nell' apprende che aveva visto uscire dalla stanza del Vicesindaco (Bianco 1 ) in fila il Dott.re Vitale noto come Silvan , e poi l'ing. De Marco , Poi il potente manutentore Ferrara , ed infine L'assessore Bianco e  un l'imprenditore .

Il mio interlocutore , mi fa una profezia , vuoi vedere che essendoci una ordinanza di chiusura del Tano Bar , l'associazione (di che tipo c'è lo spiegherò lo studioso Bianco ) si è riunità per salvare il Fratello del super consigliere ?
Che ci fa il titolare di un l'impresa , impresa che ha fatto i lavori di ristrutturazione del Bar  , nel summit , che ci fanno i dirigenti , quale carte devono essere aggiustate .

Io rassicuravo il mio interlocutore che non era possibile che sti signori arrivassero a tanto ?

Ma mi sbagliavo , evidentemente allo schifo non c'è più limite , ormai il comune e cosa loro , fanno e disfanno nella totale illegalità quello che vogliono. Quella p.zza ormai è diventata la latrina di Policoro , il centro di raccolta dell'alcool e dello spaccio di droga.

Ed ecco qui alle 5 di mattina piombare l'impresa ad aggiustare l'inaggiustabile , nel locale del soldato Tano , senza autorizzazione , senza niente , come dire la città è nostra , facciamo quello che vogliamo.
Ma per fortuna intervengono i carabinieri bloccano lo scempio , e qui si apre la seconda puntata ,
che racconteremo la prossima volta.
Adesso Bianco 1 faccia chiarezza , lui che ha studiato diritto , ci renda dotti , approfondisca e ci dica in quella stanza che tipo di associazione si è riunita , di beneficenza , culturale , o una riconducibile a un famoso articolo del codice penale , il nome se c'è lo permette lo mettiamo noi : “ Salviamo il Fratello Tano “
Si Tano come il personaggio di un famoso film , questa volta cambia il regista …...si chiama Ferrara

VERGOGNA ladri di legalità.

mercoledì 1 luglio 2015

Gianni Di Pierri ; "L'indifferenza può uccidere" , Leone si unisca ai Lavoratori in tutela del territorio contro i Furbi.

G. Di Pierri durante cons. Comunale
Il grido disperato di 40 Lavoratori , abbandonati dalle istituzioni , è stato raccolta dal consigliere di opposizione Gianni Di Pierri , che con una nota indirizzata al comune e al prefetto invita formalmente l'amministrazione comunale a fare fronte comune con i lavoratori per trovare una equa soluzione alla loro vertenza.
per questo blog questa questione sarà una questione di principio , per noi è intollerabile che i soliti furbi la facciano franca , facendo pagare il prezzo ai soliti fessi che sono i lavoratori ed il territorio.
Chiederemo anche un intervento parlamentare con una interrogazione ,affinchè si faccia chiarezza sul ruolo giocato dall'ispettorato del Lavoro e dagli organi di controllo , preposti al controllo
sollecitato nel merito che qualche procuratore abbia voglia di fare chiarezza in una vicenda che non fa onore a nessuno.

Segue il comunicato integrale del consigliere Di Pierri

Prendo atto, per averne avuto notizia da un noto blog locale (ottavioframmartino.blogspot.com) e dalle informazioni di seguito raccolte, della incresciosa situazione che ha travolto gli ex lavoratori delle società che gestivano l’Oro Hotel di Policoro.
Per quanto mi consta, infatti, circa 40 lavoratori sono rimasti ingabbiati in un vortice di artifici più o meno legali di accordi tra società, liquidazioni varie e fallimenti attraverso i quali, a farla breve, gli stessi sono stati abbondantemente presi in giro e per circa due anni si sono visti negare il loro diritto più sacrosanto ed inviolabile : lo stipendio.
Analogo destino, mi risulta, è toccato a molti fornitori della stessa struttura alberghiera che, nel frattempo, però, cambiata ancora la pelle, lavora indisturbata (magari sotto la guida dello stesso regista delle operazioni di cui sopra).
Lavoratori spremuti e buttati in mezzo alla strada con le loro famiglie e il loro fardello di impegni e preoccupazioni, imprese grandi e piccole bidonate che, a loro volta, trovano difficoltà ad onorare i loro impegni, insomma un girone infernale nel quale non si doveva entrare e dal quale ora è arduo uscire.
Questo dramma umano e sociale è del tutto inammissibile e non può vederci restare in silenzio : l’indifferenza può uccidere.
Invito, pertanto, formalmente il Sindaco di Policoro ed il Prefetto di Matera a farsi senza indugio promotori di un sollecito incontro con i lavoratori interessati, i sindacati e le rappresentanze aziendali al fine di approfondire la questione e individuare una mediazione che possa tutelare i diritti costituzionalmente garantiti dei lavoratori oltre che la loro dignità di esseri umani e contestualmente a valutare l’eventualità di sollecitare l’intervento della Magistratura perché possa fare chiarezza sulla intera vicenda.

                                                            Gianni Di Pierri
                                                    Cons. Comunale Policoro Futura