giovedì 30 aprile 2015

Dossier su malattie e tumori Ecco i trent’anni dell’Itrec

di Filippo Mele

ROTONDELLA - Nucleare e tumori. Da tempo si discute di un aumento di patologie tumorali nelle aree sedi di impianti atomici dismessi. Ma mai nulla di scientifico era stato prodotto. Da qui la richiesta dei Comuni di Bosco Marengo (Al), Caorso (Pc), Ispra (Va), Latina (Lt), Rotondella (Mt), Saluggia (Vc), Sessa Aurunca (Ce), Trino Vercellese (Vc), e Roma (per il centro di ricerca Enea della Casaccia) per uno studio simile. E il Ministero della salute ha dato incarico all’Istituto superiore della sanità (Iss) per redigere lo «Stato di salute della popolazione residente nei Comuni già sedi di impianti nucleari» il cui rapporto finale è stato esaminato dalla Gazzetta.

Qui daremo una sintesi dei risultati di Rotondella specificando che essi vengono fuori dai dati di mortalità dal 1980 al 2008, suddivisi in tre decadi (1980–1989, 1990–1999, 2000–2008). La mortalità, poi, è stata confrontata con quella media della Basilicata per 62 cause di morte tra cui i 13 tumori per cui le rassegne internazionali mostrano evidenza sufficiente di un ruolo delle radiazioni ionizzanti. Ecco i dati del centro lucano. La mortalità per tutte le cause mostra valori appena superiori all’atteso per tutte e tre le decadi esaminate, ma in nessun caso in modo significativo. Si riscontra un eccesso di mortalità per le malattie dell’apparato digerente nella seconda decade (+ 75%, su 35 casi osservati) e per le malattie dell’apparato genitourinario nella prima decade (+ 114%, su 10 casi osservati), nonché un difetto di mortalità per le malattie dell’apparato respiratorio nella prima decade (– 40%, su 16 casi osservati). E questi sono i dati relativi ai tumori con ruolo eziologico delle radiazioni ionizzanti. Si sono osservati due eccessi rispetto alla mortalità attesa, di cui uno per tumori della tiroide nella prima decade (+ 478%, su 2 casi osservati) ed uno per tumore della vescica nella prima decade (+ 152%, su 6 casi osservati). Sull’intero periodo 1980–2008 non si osservano eccessi di mortalità. Questa, poi, la mortalità nelle tre decadi dei tumori per i quali vi è limitata evidenza di un ruolo delle radiazioni. Si osserva un eccesso rispetto alla mortalità attesa solo per il tumore primitivo del fegato e dei dotti biliari intraepatici nella seconda (+ 150%, su 8 casi osservati) e nella terza decade (+ 156%, su 10 casi osservati), ma va ribadito che si tratta di pochi casi attesi. Per la stessa patologia, l’eccesso di mortalità è presente nel periodo 1980–2008 (+110%). Infine, la mortalità per la classe di età 0–14 anni. Si osserva un eccesso di mortalità per tutte le cause nella seconda e terza decade, ma non significativo. Si riscontra un totale di 17 decessi nell’insieme delle tre decadi. Anche analizzando i dati sull’intero periodo 1980–2008 non si osservano eccessi di mortalità

mercoledì 29 aprile 2015

I Chiurazziani Fabiano Montesano - Quinto dispongono l'assunzione , Leone obbedisce


Anche Leone ha un datore di Lavoro si chiama ASM , ha un
dirigente , il potente dott.re Pieriro Quinto , intimo amico del potente consigliere di minoranza Fabiano Montesano.o
I due e i Chiurazziani non abbandonano mai i loro amici. Infatti Leone per quiete vivere , un po' per accontentare il suo superiore non ha voluto dire di no o nòn ha potuto , nell'Italico costume del tu mi fai un favore a me , io ti ricambio. Infatti con la delibera n 48 pubblicata ieri sull'albo Pretori ,  ecco l'assunzione di un dirigente della ASP di Potenza al comune di Policoro , in barba alle Leggi. Il nome non è nuovo per il comune di Policoro , avendo lo stesso ricoperto nell'era Di Sanza - Leone e Lopatriello - Leone il ruolo di dirigente per oltre 15 anni , poi un anno fa risultato vincitore di un concorso fu assunto dirigente alla Asp , oggi comandato a Policoro al Posto del dott.re Fortunato , tornato alla Regione.

E cominciamo proprio da questt'ultimo , da Fortunato , comandato dalla ex comunità montana grazie a una legge regionale , ed utilizzato per tre anni da agosto 2012- 2015 , a costo zero ,in quando lo stipendio era totalmente a carico dell'ente Regionale.

Invece Leone fa finta di non sapere di questo piccolo particolare , e come suo solito , dice una delle sue grossolane bugie , infatti nella delibera scrivono : “di dare atto che l'incremento di spesa è rinveniente dall'utilizzo del sudetto Dirigente , è contenuta nei risparmi di spesa prevista per effetto della cessazione dal servizio del dott.re Fortunato Antonio per reintegro presso l'area programma metapontino -Collina Materana

Una colossale bugia , perché lo stipendio al dott,re Fortunato era pagato dalla Regione , mentre le 58 mila euro del nuovo costo del Dirigente ASP , viene pagato interamente dai soldi dei cittadini di Policoro. Magie di Silvan .

Ma non è la sola grossolana distrazione del nostro amato sindaco. Infatti Leone impegnato comè a fare altre ordinanze sul Vietato giocare a Pallone in P.zza , non si è accorto che nel fratempo , ed esattamente un'anno fa , il parlamento Italiano , ha approvato la legge 114 (11 agosto 2014 ) .

cosa dice questa legge ? Praticamente che Leone questa schifezza non la poteva fare , per il semplice motivo :

1 ) che si possono assumere dirigente a condizione che “ per i posti di qualifica dirigenziale, il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi definisce la quota degli stessi attribuibile mediante contratti a tempo determinato, comunque in misura non superiore al 30 per cento dei posti istituiti nella dotazione organica “ quota ampiamente superata dal comune di policoro con i due dirigenti (Vitale e De Marco ) incarichi questi che hanno bisogno di ulteriori approfondimenti.

Un’altra innovazione introdotta dall’art. 11 del Dl. n. 90/2014 è rappresentata dalla previsione normativa relativa alla procedura da seguire per il conferimento dell’incarico.
La norma parla infatti dei seguenti aspetti:
  1. possesso dei requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire;
  2. selezione pubblica;
  3. accertamento del possesso di comprovata esperienza pluriennale e specifica professionalità nelle materie oggetto dell’incarico.
Il secondo e terzo punto rappresentano una novità “normativa” . Sono il sostanziale adeguamento della legge alle varie sentenze , quella della selezione pubblica .
Principi che vanno applicati anche nel caso di un commando , andava fatto un avviso pubblico di disponibilità di assunzione per il ruolo da dirigente annuale , e successivamente , non la giunta (un'altra anomalia di questo atto ) ma il sindaco con proprio decreto motivato procedeva alla definizione dell'atto , ma qui siamo alla CHIURIAZZATA dell'anno . 
 
Nel merito inoltre contestiamo anche la tipologia del rapporto indicato nell’atto deliberato, infatti vi è consolidata giurisprudenza contabile che indica il comando quale istituto rientrante tra quelli di lavoro flessibile e quindi soggetto alle limitazioni previste dall’art.9,comma 28 del D.L.78\2010 e s.m e soprattutto alla presenza nell’anno 2009 della spesa sotenuta per la stessa finalità e cioè il comando in mancanza l’atto è nullo.
Sentenza della Corte dei Conti della Lombardia n.414\2013\PAR;
Sentenza della Corte dei Conti della Calabria n.41\2012;
Sentenza della Corte dei Conti della Campania n.497\2011;

Ma leone non ha tempo per leggere.

4) Sia la Corte dei Conti della Lombardia con Sentenza n.85\2015 che quella della Sicilia con Sentenza n.119\2015 hanno sancito chiaramente che la eventuale capacità di spesa di un comune non puo’ essere distratta per altre finalità compreso quelle dell’utilizzo dello strumento della mobilità in generale, ma utilizzata esclusivamente per gli anni 2015-2016 per le tipologie assunzionali previste dalla legge di stabilità

(Vincitori di concorso e inseriti in apposite graduatorie e\o personale delle provincie collocati in esubero nella banca dati del Ministero della Funzione Pubblica)
Pertanto alla luce delle suddette ragioni l’A.C. dovrebbe rimuovere l’atto deliberato dato che non lo farà noi informeremo gli organi competenti

Povera Rivoluzione Gentile , geneticamente trasformata in quella Chiurazziana.
Prima Parte



La Prossima sarà su “Un comune è due dirigente abusivi

martedì 28 aprile 2015

Dimissioni di Livia Lauria , Bianco Domenico verso l'assessorato.

Giornata d'incontri con Forza Italia per Leone ieri , dopo le dimissioni di Livia
Domenico Bianco
Lauria Assessore ai servizi Sociali e alla sanità , si va verso un rimpasto dove si prevede il rientro dei Berlusconiani in maggioranza.

Il nome più accreditato a sostituire la Lauria è quello di Domenico Bianco , ex assessore , appena pochi mesi fa defenestrato da Leone è sostituitò dalla cugina di Carrera .

Ma i giochi ancora non sono chiusi perchè i forzisti , chiedono due assessorati , nel nome della rinnovata pace ritrovata nel centro destra.

Sembrerebbe che proprio l'assessora , Carrera Giovanna sia quella messa in discussione , assessorato tra l'altro non più gradita neanchè dallo stesso Carrerra , perchè la ragazza non risponderebbe più alle direttive politiche della famiglia.

Infatti , il Carrera consigliere (padre e figlio) hanno chiesto al sindaco la testa della cugina , che sarebbe sostituita , da quello che si dice da un'altro componente della famiglia , della serie , al peggio non c'è mai fine.

Il quadro dovrebbe essere chiuso entro domani , data del nuovo consiglio comunale , in cui la maggioranza dovrebbe approvare il conto consuntivo




lunedì 27 aprile 2015

Policoro: spacciava in Pieno giorno in P.zza Eraclea. Arrestato

Policoro - sequestrato hashish (Medium)
Policoro - sequestrato hashish 2 (Medium)Una mirata attività della Polizia su Policoro ha consentito di trarre in arresto un uomo che spacciava hashish e marijuana in pieno giorno nella centralissima piazza Eraclea.
Gli investigatori del Commissariato di Policoro, nel corso della costante attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, sono giunti a seguire i movimenti di un trentenne del posto, già noto per precedenti per droga, che spesso stazionava nella centrale piazza di Policoro.

Nel primo pomeriggio, seduto davanti a un esercizio pubblico, l’uomo è stato osservato dai poliziotti, appostati con discrezione, mentre veniva avvicinato più volte da alcuni giovani, con i quali si allontanava per qualche minuto per poi ritornare allo stesso posto.
Tale comportamento ha insospettito i poliziotti che hanno così deciso di intervenire e sottoporlo a controllo.

Indosso all’uomo non è stato trovato alcunché, se non residui molto scarsi di hashish nelle tasche dei pantaloni. Considerato anche l’atteggiamento vistosamente agitato dell’uomo, gli investigatori hanno poi deciso di procedere a perquisizione domiciliare nei suoi confronti.

I sospetti erano fondati. Infatti, sul tavolo della cucina sono stati rinvenuti pezzi di hashish contenuti in due barattoli di vetro mentre sulla scrivania posta nella camera da letto c’erano due pani di hashish – in totale circa 180 grammi di stupefacente – e strumenti utilizzati per il confezionamento delle dosi di stupefacente: un coltello con la lama annerita, un paio di forbici, un bilancino di precisione, un trita-tabacco e un rotolo di cellophane.
E’ stata altresì rinvenuta la somma di 185 euro in banconote e monete di vario taglio, di cui l’uomo, che è nullafacente, non ha saputo dare spiegazioni di come se l’è procurata.

La droga, la strumentazione utilizzata per confezionare le dosi di stupefacente e la somma di danaro, presunto guadagno dell’attività di spaccio, sono stati sottoposti a sequestro e lo spacciatore arrestato.
Processato per direttissima, lo spacciatore ha patteggiato la pena che gli è stata inflitta di due mesi e venti giorni di reclusione e 480 euro di multa. La pena è stata sospesa.
Questura di Matera

venerdì 24 aprile 2015

L'assessore di Pittella Berlinguer nei guai , a Siena è accusato di TRUFFA AGGRAVATA.

F;TO  Ass.re Aldo Berlinguer

 E’ stata rinviata al 29 ottobre l’udienza preliminare che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio di 8 persone accusate dal pm senese, Giuseppe Grosso, di truffa aggravata. Tra questi c’è anche Aldo Berlinguer, professore di diritto comparato all’Università di Cagliari e attuale assessore alle infrastrutture e ambiente della Regione Basilicata, figlio dell’ex ministro Luigi. I difensori degli imputati, in particolare l’avvocato Enrico De Martino legale di Berlinguer, hanno presentato numerose eccezioni e chiesto al gup Roberta Malavasi indagini suppletive. Il gup si è riservata ogni decisione a ottobre.

Per l’accusa attraverso la società Slc srl di Siena, nel marzo 2004, era stato chiesto al ministero per le Attività produttive un finanziamento agevolato (819.080 euro) destinato all’acquisto e alla ristrutturazione di un prestigioso immobile a Cagliari. Il finanziamento agevolato, è previsto per le aziende che decidono di investire in zone depresse. Proprio a Cagliari, infatti, secondo le carte inviate al ministero e ora al centro dell’accusa, doveva trasferirsi la società.

Nel corso delle indagini la guardia di finanza avrebbe verificato che non solo la Slc non venne trasferita ma che quell’immobile, insieme a un altro, era stato destinato a finalità diverse. Nell’inchiesta sono finiti anche Giovanni Olivas, Marco Grazzini, Maurizio Acierno, Paola Lanza, Maurizio Sette, Paolo Rossi, Mario Colantoni e la stessa Slc (nel frattempo dichiarata fallita dal tribunale di Roma), commercialisti e imprenditori che vivono tra Cagliari, Roma e Siena. Tutti avrebbero contribuito, sempre secondo il pm, anche con fatture e altra documentazione falsa, a far ottenere sia il finanziamento del ministero sia un mutuo.

Per l’accusa sarebbero state fatte “innumerevoli operazioni contabili tra la società beneficiaria del contributo ed altre costituite” ad hoc dagli imputati. La procura regionale della Corte dei Conti di Firenze, riconoscendo il danno erariale, aveva chiesto il sequestro conservativo di tutti i beni sia della società sia di due degli imputati. Sequestro che invece è stato accolto solo per la Slc.
Fonte ANSA

giovedì 23 aprile 2015

Pedofilia a Nova Siri L’incontro sul corso, poi l’approccio sessuale al lido


Un anno di incontri tra Rotondella e la pineta. I particolari che hanno portato all’arresto anche di don Antonio Calderaro e del cameramen Montinari. I carabinieri documentano gli abusi su un 13enne, si indaga su altri coinvolgimenti
Pedofilia a Nova Siri
L’incontro sul corso, poi l’approccio sessuale al lido
Da sinistra, Gino Montinari e il 42enne Vincenzo Casanova, due degli arrestati
NOVA SIRI - E’ un quadro desolante, quello emerso dalle indagini “attente e professionali” (sono parole del procuratore capo di Potenza Luigi Gay), condotte dai carabinieri di Nova Siri, al fine di individuare e smascherare le otto persone fermate per adescamento e abusi sessuali, con l’aggravante della continuazione, su di un 13enne di Nova Siri. Tutto mentre si sta cercando di capire se ci siano altri minori coinvolti.
Gli incontri sessuali si sarebbero svolti tutti tra settembre 2012 e ottobre 2013. Un anno da dimenticare per la giovanissima vittima, che aveva conosciuto quegli “amici” linkando un sito di incontri dal social network Facebook.
Mesi di contatti e chat, che si animavano anche dopo gli incontri, con espressioni sessualmente esplicite e molto spinte, poi divenute fulcro del quadro probatorio definito dagli inquirenti in oltre un anno di indagini, tra pedinamenti, osservazioni, tracciamento delle utenze cellulari, con intercettazioni e geolocalizzazioni. Tutti elementi che emergono dalla lettura dell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per don Antonio Calderaro, parroco di San Costantino di Rivello, Gino Montinari, cameraman di Scanzano Jonico e l’operaio Vincenzo Casanova, 42enne di Montalbano Jonico. Obbligati a presentarsi alla Polizia giudiziaria il marocchino Muhammed Muhammad, ancora ricercato; Umberto Sorrentino, Attilio D’Alessandro, Tommaso Tullo e Giancarmelo Varasano. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, dopo il contatto e l’adescamento sul web, c’è stato lo scambio di numeri di cellulari, quindi il primo contatto telefonico ed il “corteggiamento”, che sfociava in un appuntamento su viale Siris a Nova Siri; poi in auto al vicino lido “Rivolta” di Rotondella, oppure alla pinetella di Nova Siri. Gli incontri, in qualche caso più di uno, avvenivano nel tardo pomeriggio o nelle prime ore della sera. Seguivano, nei giorni dopo, le conversazioni in chat, che i carabinieri hanno ritenuto di forte interesse per i contenuti espliciti, che dimostrerebbero chiaramente quanto avveniva. A questa dinamica, molto simile per tutti gli indagati, seppure senza legami e conoscenze tra loro, non sarebbe sfuggito neppure don Antonio, il parroco 49enne della piccola frazione del Potentino. In un’occasione c’è stata anche una dazione di denaro, una banconota da 10 euro data al minore dopo un rapporto, come una sorta di regalino. Da qui l’ipotesi di sfruttamento della prostituzione minorile, che però il Gip non ha considerato valida nel quadro accusatorio. Poi la geolocalizzazione dei cellulari nei giorni ed agli orari degli incontri; un dato inconfutabile per dimostrare che vittima e presunto abusatore si trovavano nello stesso posto. Infine, le fotografie e le intercettazioni telefoniche.
Un’indagine curata nei minimi particolari, grazie alla felice intuizione della sorella maggiorenne della vittima ed alla grande collaborazione della famiglia, che ha voluto smascherare fin dal primo giorno questo giro sporco. Le indagini si sono concluse all’inizio del 2014; oggi il ragazzo ha 16 anni ed è ancora seguito da una psicoterapeuta, sperando possa interiorizzare ed elaborare quanto gli è successo.
a.corrado@luedi.it
 

mercoledì 22 aprile 2015

Carabinieri di Policoro , eseguono arresti per Pedofilia , nei guai un Sacerdote è un Cameramen

Nei guai il parroco di San Giuseppe in San Costantino di Rivello, don Antonio
Calderaro. Il sacerdote sarebbe coinvolto in una storia di abusi sessuali su un minore di Nova Siri. Oltre al nome del prete, nell'inchiesta dei Carabinieri della Compagnia di Policoro coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza risultano altre 7 persone accusate a vario titolo di aver adescato, attraverso un social network, minorenni, pagati per consumare rapporti sessuali. Secondo quanto si apprende tre persone sono state poste agli arresti domiciliari. Il gip del capoluogo lucano ha inoltre emesso un provvedimento di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per altre cinque persone. Le otto persone indagate sono «residenti - è spiegato in un comunicato diffuso dalla Procura di Potenza - in varie località del territorio nazionale».
 
Le indagini sono cominciate nel 2013, a Nova Siri dopo la denuncia fatta dalla sorella maggiorenne di un ragazzino, preoccupata da alcuni appuntamenti presi dal fratello con persone adulte conosciute su internet. Ascoltato dagli investigatori con l’ausilio di una psicologa infantile, il ragazzino ha raccontato di aver conosciuto diverse persone adulte, di aver preso appuntamento e di aver consumato con loro rapporti sessuali.
 
Ferma la posizione del vescovo della diocesi di Tursi Lagonegro Francesco Nolè che ha subito sospeso don Antonio Calderaro a divinis. “Auspico – ha detto – e prego il Signore possa dimostrare presto e in modo completo la sua estraneità alle accuse rivoltegli”. “Il primo pensiero – ha detto – di richiesta di perdono e di sostegno morale e spirituale va alla vittima e alla sua famiglia, riservandomi di incontrarla al più presto per una vicinanza più concreta e solidale”.

martedì 21 aprile 2015

Raccomandopoli per gli amici Loro , concorso l'ASM beffa 300 infermieri.

Sono giunte al Gruppo Consiliare del M5S Basilicata numerose segnalazioni sul concorso bandito a fine 2013 dall’Azienda Sanitaria Locale di Matera (ASM) per n. 37 posti di infermiere professionale. Nonostante il concorso risulti attualmente “fermo” e oltre 300 candidati (su 11.000 partecipanti) attendono, da oltre 7 mesi, di poter terminare le prove previste, l’ASM ha incredibilmente “riaperto” il concorso tirando fuori, a sorpresa e a pochi mesi dalla prima procedura concorsuale, altri 20 posti.
Sono proprio gli oltre 300 infermieri preselezionati i primi a poter essere danneggiati da questa “riapertura” della procedura concorsuale: di fatto, si abbassano le loro probabilità di vincere il concorso in quanto si vedranno affiancati da altre centinaia di “concorrenti” (magari anche già esclusi nella prima selezione). La domanda fondamentale degli aspiranti infermieri è: “perchè bandire un altro concorso per altre 20 unità quando c’è da terminare quello per 37 in corso? C’è da sistemare qualcuno che è stato escluso nella prima procedura?”.
La stessa ASM, con inusuale solerzia, ha cercato di buttare acqua sul fuoco e, con una nota, ha spiegato le motivazioni della strana scelta di non terminare il concorso precedente, aumentare i posti a 57 e riammettere alla selezione chi era già stato escluso: “trattandosi di posti di nuova istituzione rispetto a quelli esistenti al momento della
indizione del concorso”, scrive l’ASM; e aggiunge: “per il divieto imposto dal regolamento approvato con D.P.R. n. 220 del 2001, non sarebbe stato possibile utilizzare la graduatoria del primo concorso per coprire gli ulteriori neo istituiti 20 posti”.
La versione dell’ASM non convince: molti dubbi permangono sulla decisione di duplicare la procedura concorsuale, forzando anche la vigente normativa e lo stesso D.P.R. n.220/2001 che prevede che “la graduatoria degli idonei rimane efficace per un termine di ventiquattro mesi dalla data di pubblicazione per eventuali coperture di posti per i quali il concorso e’ stato bandito ovvero di posti della stessa categoria e profilo professionale che successivamente ed entro tale termine dovessero rendersi disponibili.
Dubbi confermati anche dai giudici amministrativi che considerano la possibilità di bandire un nuovo e ulteriore concorso come ipotesi eccezionale, vista con sfavore anche dal legislatore più recente, in quanto contraria ai principi di economicità ed efficacia dell’azione amministrativa. Il Consiglio di Stato si è più volte soffermato sull’obbligo di dettagliata motivazione, necessario e indefettibile, al fine di bandire un ulteriore concorso del tutto identico a quello a cui si riferisce una graduatoria in corso di validità ma anche una procedura concorsuale ancora in atto.
Insomma, quali sono le reali motivazioni di questa improvvisa rideterminazione (da 37 a 57, +65% nell’arco di soli pochi mesi) del personale infermieristico? E’ stato rispettato l’articolato procedimento amministrativo che presidede alla programmazione del fabbisogno di personale  dell’ASM Matera? C’è stata la prevista concertazione con le organizzazioni sindacali in merito alla rideterminazione del personale? Chi è o chi sono i dirigenti autori di questa proposta?
Sono tanti i quesiti, ancora senza risposta, che abbiamo posto al presidente Pittella su questa strana situazione che sembrerebbe l’ennesimo frutto avvelenato di una cultura clientelare persistente nella sanità lucana e di interessi particolari del tutto estranei al bene della collettività.
Le risposte, chiare e esaustive, vanno date soprattutto agli oltre 300 candidati che, al prezzo di gravosi sacrifici e di tanta fatica, hanno riposto tantissime aspettative in questa selezione. Ma che fino ad ora hanno ricevuto solo l’ennesima beffa. In Basilicata, il lavoro, a partire da quello pubblico, non può e non deve più correre il rischio di essere appannaggio di cacicchi locali e delle loro camarille, ma diventare finalmente sinonimo di merito, competenza e operosità, libertà e liberazione definitiva dal familismo e dal clientelismo.
Capogruppo M5S Basilicata
Gianni Perrino

lunedì 20 aprile 2015

Varianti:Per Cantone nascondono atti corruttivi , per l'amministrazione Leone è una prassi comune

Il commissario dell'autorità anticorruzione Cantone , dice che " dietro le varianti si nascondono spesso atti corruttivi più significativi ". Noi dall'altro canto non possiamo che notare che nell'era dell'amministrazione Leone non vi sia stato un appalto che non sia  stato interessato da una variante che abbia alla fine assorbito il ribasso d'asta. Di stranezze ne abbiamo viste ,  l'appalto spezzatino , l'appalto semi privato , e poi la gestione diretta dell'appalto da parte dell'assessore , fino ad arrivare alla variante post lavoro , infatti nel prolungamento della strada di via Siris , addirittura la variante venne approvata dopo che i lavori sono stati eseguiti. L'ultima in ordine cronologico riguarda i lavori di sistemazione dei marciapiedi , approvata dalla giunta Leone  il 13 di aprile scorso con la delibera 44.
La variante assorbe il ribasso d'asta che era stato di circa il 17% sull'importo , vanificando l'economie ottenute. La stranezze , non sta solo nella variante in se per stessa , ma anche nel merito della stessa , trattandosi quest'appalto vinto su un progetto esecutivo e migliorativo. Era l'appalto così ben strutturato che non aveva previsto , molte imprevisti , come quello che nell'opera di rifacimento dei marciapiedi lavori di demolizione di questi potesse comprometto  le radice  degli alberi con il conseguente abbattimento ecc.... questa proprio non si poteva prevvedere .  Ma la cosa che balza in una prima e veloce lettura e che nel provvedimento di leone ,   la ditta mette a proprio carico anche i lavori di abbattimento e successiva piantumazione degli alberi in via Puglia lato destro , via Dante e via Mazzini a seguito dell'ordinanza 4693 del 05/02/2015  a firma del dirigente III settore . Ma quell'ordinanza urgente disponeva che l'abbatimento degli alberi doveva essere fatto direttamente dal comune con l'impiego dei propri operai come mai invece i lavori sono stati eseguiti dall'impresa con ulteriori costi alla comunità  ? con quale atti o provvedimento è stato assegnato questo lavoro ? Misteri di Policoro ?
Chiediamo poi come mai di fronte a un progetto che vince l'appalto perchè ritenuto migliorativo sbaragliando la concorrenza  , troviamo la voce "variazione della specie da piantumare in progetto su indicazione dell'amministrazione "?  Quale amministratore ha deciso questa variazione e con quale motivazione. Vuoi vedere che in giro troveremo un'altra determina che prevede l'acquisto delle piante , che invece dovevano essere a carico della ditta. Scommettiamo che anche questa volta abbiamo pagato due volte lo stesso lavoro ..... Tanto i costi sono a carico dei contribuenti  , infatti a Policoro le tasse sono al massimo in proporzione allo spreco

domenica 19 aprile 2015

Un nemico più insidioso: nuovi rischi dell’alcol. Prime bevute a 13 anni

Chi fa abuso di alcol ha sempre meno anni e non beve abitualmente, bensì è incline al «binge drinking », l’equivalente liquido di un’abbuffata episodica ma ricorrente

di Daniela Natali

Tratto Dal Corriere della Sera

Fino a non molto tempo fa quando si pensava all’alcolista veniva in mente 
il cliché  del vecchio dalla barba sfatta e afflitto dalla cirrosi. Oggi tutto è diverso. 
«Adesso chi beve non è quasi mai considerato uno “perso”, un “drop out”,
 ma piuttosto un tipo “giusto”, uno che “spacca” come dicono i giovani — 
esordisce Emanuele Scafato, presidente della Società italiana di alcologia e 
direttore dell’Osservatorio nazionale alcol dell’Istituto Superiore di Sanità —
. E sono proprio i ragazzi 
( ai quali, è bene ricordarlo, l’alcol non dovrebbe essere venduto)  a
d aver cambiato la complessità del “mondo liquido”. Non solo si incomincia a bere
alcolici a un’età sempre più precoce, ma si è consolidata una modifica sostanziale
 del modello del bere. Il 17% di tutte le intossicazioni alcoliche che giungono nei 
Pronto Soccorso si registra tra i ragazzi, spesso minori, perfino di soli undici, dodici anni,
 vittime del «binge drinking», il corrispondente alcolico dell’abbuffata episodica 
ma ricorrente».
La quantità di alcol consumata tra i 16 e i 25 anni influisce sullo sviluppo del cervello dell’adulto
Ma non si tratta forse di bravate, non si esagererà con l’allarmismo? «Niente affatto,
 — ribatte Scafato — consumare sei o più bicchieri in poche ore e anche una sola volta a settimana conduce, al di sotto dei 25 anni, nel giro di poco tempo, a una riduzione del volume 
dell’ippocampo, parte del cervello deputata all’orientamento e alla memoria. 
Il cervello tra i 16 ed i 25 anni va incontro a un rimodellamento che porta alla definizione 
del cervello adulto, ma l’alcol consumato in questa “finestra” di massima vulnerabilità
 interferisce sul suo sviluppo, cristallizzando le modalità cognitive e comportamentali
 in una fase in cui prevale l’attività cerebrale legata all’impulsività e all’emotività,
 tipiche della gioventù». Perché oggi si inizia a bere così presto? 
«I giovanissimi non bevono in solitudine, per dimenticare i loro guai: la bevuta 
è il modo per entrare al far parte del gruppo, per sentirsi disinibiti. 
E la sbornia non è quasi mai un incidente di percorso, ma quello che si cercava. 
Difficile capire quando il bere diventa un problema e per i giovani 
è tutto più rapido e tragico. Alla particolare vulnerabilità, connessa 
all’incapacità di metabolizzare l’alcol, si aggiunge la difficoltà di 
“agganciare” i minori indirizzandoli verso programmi i cui approcci motivazionali 
al cambiamento sono calibrati sugli adulti e fanno leva sull’ affetto per la famiglia,
 i figli, sulle responsabilità connesse al lavoro».
Cambiamenti nelle modalità di assunzione degli alcolici
Il mondo dell’alcolismo è cambiato anche sotto altri aspetti? . «Il consumo abituale di alcol è meno diffuso, — risponde Scafato — ma questo non deve rallegrarci perché è salito, e in tutte le fasce di età, quello occasionale, caratterizzato spesso da grandi bevute, ed è aumentato anche il consumo di alcol fuori dai pasti. Altro elemento pericoloso perché è evidente che il “fuori” pasto è a tutte le ore del giorno». E per quanto riguarda gli anziani? « Precisiamo innanzitutto che dopo i 65 anni si ridiventa adolescenti, incapaci di metabolizzare completamente l’alcol , con conseguenze e danni più gravi. Detto questo, come è sempre stato, l’alcolismo è più diffuso tra gli uomini che tra le donne di una certa età». «A proposito di donne, va detto — aggiunge però Scafato — che in generale oggi bevono di più: il modello culturale è cambiato. Se vent’anni fa per una donna era considerato “sconveniente” bere alcolici in pubblico, ora per una ragazza bere, meglio se molto, è il modo ideale per mettersi al centro dell’attenzione».
All’alcol sono riconducibili oltre 200 patologie e 12 tipi di cancro
Non esiste un consumo di alcol accettabile? «Per i ragazzi la risposta è no — dice l’esperto —. Per gli adulti i nuovi Larn, la bibbia nutrizionale italiana, hanno ridotto a uno e due bicchieri il livello massimo quotidiano di consumo rispettivamente per le donne e per gli uomini; gli ultrasessantacinquenni non dovrebbero andare oltre un bicchiere al giorno». «All’alcol —sottolinea Scafato — sono riconducibili oltre 200 patologie e 12 tipi di cancro. Non solo l’alcol non nutre ma è un anti-nutriente perché non fa, per esempio, assorbire le vitamine. Ed è ormai ridimensionato il possibile ruolo degli effetti benefici del famoso resveratrolo o dei polifenoli presenti nel vino rosso o nella birra: per ottenere effetti derivanti dal principio attivo bisognerebbe bere cento bicchieri al giorno...». «Dare informazioni valide e oggettive, favorire scelte informate è un dovere — conclude lo specialista —. E se occorre bisogna saper trovare strategie realistiche, considerando che anche una diminuzione graduale dell’alcol può garantire la riduzione progressiva del danno. L’obiettivo resta l’astinenza, ma in alcuni casi è meglio negoziare piuttosto che rischiare di veder fuggire il paziente».


sabato 18 aprile 2015

Morbo Sacro di Orlando oggi alle 18 nella Biblioteca Comunale

È uscito a febbraio di quest’anno, per la collana Giallo H della HERKULES BOOKS, casa editrice fondata dall’autore, il secondo romanzo thriller di Antonio Orlando dal titolo MORBO SACRO.
Orlando, scrittore emergente, vanta ottimi riscontri, a livello nazionale, grazie alla sua opera prima: IL KILLER DI SAN DOMENICO  ( ediz. Herkules Books Marzo 2015 – collana Giallo H), già protagonista di un book-tour nazionale in diverse città italiane, e a luglio 2014, protagonista a CaffeRaiUno – UnoMattina – intervistato da Gemma Favia.
Decide con coraggio di dar vita alla “sua” casa editrice, la HERKULES BOOKS, partendo con il piede giusto: difatti, sin da subito, sarà distribuita a livello nazionale da LibroCo ( Firenze) - FastBook ( Milano) – CentroLibri ( Brescia) – GiorgiLibri (Firenze) – e presente con i vari formati e-book in oltre 32 librerie in tutto il mondo.

L’ha scritto anche nel sito www.herkulesbooks.com:

Lo scrittore è un operaio dell’animo umano: con le parole, forgia la vita che gli scorre accanto raccontandola con onestà e determinazione.

E con determinazione ci presenta questo nuovo giallo: MORBO SACRO.

Sinossi:

Roma nord: Il famoso neurochirurgo Giacomo Frizzapane, fondatore e presidente dell’ Istituto Neurologico Italiano, combatte l’epilessia con tecniche scientifiche all’avanguardia.

Roma e dintorni: diversi senzatetto svaniscono nel nulla senza lasciare traccia. Don Pino, responsabile della sezione Caritas di San Lorenzo, si mette sulle loro tracce per ritrovarli.
Zona Prati: un’associazione segreta, denominata la “ Sacra Milizia di Giulio II”, difende la dottrina cattolica con ogni mezzo a disposizione, sottoponendo i miliziani a prove durissime.
In tv: vengono spediti inquietanti rebus di morte che la conduttrice Miriana Sculletti è costretta a leggere durante la messa in onda della trasmissione. L’assassino uccide 8 ore dopo la diretta.

Un intreccio vorticoso di storie, di personaggi, di stati d’animo incolla il lettore dalla prima all’ultima pagina. La poesia e la tenerezza si alterna alla cruenta scia di sangue che terrorizza la città eterna. Il confine tra la fantasia e la realtà è così labile da rendere vulnerabili gli inquirenti, che vagano nel vuoto, fino all’ultimo minuto. Sullo sfondo, il genio di Leonardo da Vinci diventa fonte d’ispirazione per il Male Assoluto. Dopo “ il Killer di San Domenico”, sua opera prima, Antonio Orlando ci regala un romanzo straordinario, geniale, a tratti agghiacciante.

          

venerdì 17 aprile 2015

Tocchi Ferrara , arrivano le minacce del Sicario " Tano li facciamo saltare in aria"

Un articolo che ha fatto parlare la città e soprattutto i giovani , tante opinioni , tanti
Banchi della Provincia o del comune
insulti e va bene anche questo  , ma le minacce no , quelle sono intollerabili  e inaccettabili. Quel  post vittimistico del Tano e quella minaccia , "
Tano organizza un contest e li facciamo saltare in aria tranquillo!"
 non ci spaventano ma ci danno l'idea del contesto e del clima . Poi il diritto di una cittadina tranquilla di vivere la sua vita , e di non essere turbata dal sacrosanto diritto dei ragazzi di Trasgredire e divertirsi , ma anche il sacrosanto diritto dei cittadini di vivere la piazza non vendendo scene che con il decoro urbano non hanno nulla da fare.
le minacce sul prof, Fb di Tano
Poi parleremo di come si riqualifica una piazza la si rende luogo fruibile , e parte viva della città , una piazza dove non c'è un wifi  , dove doveva sorgere il caffè letterario , una piazza dove doveva sorgere un centro commerciale naturale , svuotata degli uffici che la popolavano  , dove organizzare eventi , che ormai per scelta dell'amministrazione si concentrano altrove. Aveva bisogno di altro  p.zza Eraclea , ma non della Movida fine a se stessa.
Quest'estate il Bar dei portici aveva dato un segnale importante in questo senso , nessuno ha protestato , anzi l'ho abbiamo indicato come esempio , non c'erano schiamazzi  ed altro , c'erano le famiglie policoresi con figli e nonni che si sono goduti la piazza , oggi sentiamo la protesta dei cittadini e l'indignazione .
I luoghi per fare la movida Policoro è piena , I casalini , il secondo piano di zona , dove i ragazzi che hanno il diritto di trasgredire si possano ritrovare ( ma noi abbiamo da genitori il diritto di non condividere certe trasgressioni)  ma non in Piazza , quella deve essere fruibile da tutti , e il Tano è famoso . per la capacità che ha avuto di far sollevare un intero quartiere , quando la sua attività la svolgeva in via Siris .
Non un cittadino , ma un intero quartiere sollevo il problema , questo per capire che quella attività e quel modo di fare un'attività ,  legittimo , non è adatto ad essere collocato nella P.zza centrale della città. Questa è una mia opinione , criticabile , ma le minacce no.
Poi chiamiamola come il Sicario , il contest , la questione banchi e la questione autorizzazione. Se io mi chiamassi  Tarantino e non Ferrara  chiedessi dei banchi , alcuni nuovi , e non avessi un fratello deus ex machina della Politica locale manutentore ufficiale del comune e della provincia ,  li avrei avuti ?
Tano dice cosa c'entra la Politica , ebbene mi domando io
Se quei banchi li avesse chiesti una che si chiama Tarantino e non Ferrara li avrebbe avuti ?
Quei banchi chi li ha dati la provincia o il comune ?
Che alcuni banchi sono nuovi li dimostra la foto che ho pubblicato ieri e quella che ripubblico oggi
Il Tano ha diritto di fare quello che vuole con i soldi suoi , io da comunista radical chic  , manettaro , avrò il diritto di sapere come viene utilizzato il bene pubblico ? 
 , dopotutto pago le tasse , sono soldi anche miei.'
Sempre se io mi chiamassi tarantino e avessi una scia che non mi autorizza di vendere super alcolici e alcolici , e lo facessi , cosa succederebbe , avrei i vigili e sigilli alle serrande del mio bel negozio , o costoro sarebbero lenti ?
Se io fossi tarantino , è una cittadina che in questi 30 anni non si è mai lamentata , pur essendo la piazza luogo anche di varie iniziative , chiedesse l'intervento del comune per gli schiamazzi che si protraggono fino a notte inoltrata , secondo vuoi il comune sarebbe stato silente o come hanno fatto in altre occasione avrebbe sollevato un bel verbalone ?
Tano si chiede cosa c'entra la Politica , ma sa di mentire , c'entra , infatti se si chiamasse Tarantino , e un locale adiacente venisse autorizzato ad aprire come magazzino e poi invece effettivamente  ha un'  altra destinazione , non sarebbe successo nulla ?  
La politica , cosa c'entra si domanda Tano  ,infatti  Leone e il Fratellone vennero  eletti  anche perchè solennemente promisero in quella piazza ,  che non avrebbe concesso il Luogo pubblico per chi vendeva alcolici ai minori , anzi ai bar che si impegnavano a fare questo sarebbe stata concessa la Tosap in maniera gratuita ,  ho visto quella p.zza con minori e gli alcolici  , loro hanno diritto a trasgredire io di non condividere , fatelo dove volete ma in p.zza no.
Caro Leone in quella P,zza qualcuno ha fatto mettere per il cognome che portava (il cognome non era Tarantino )  il cartello vietato GIOCARE A PALLONE .

E' vero ci sono cittadini di seria A e di serie B , io non ci sto 

giovedì 16 aprile 2015

Da P.zza Heraclea a Salotto Ferrara , Le mani di Leone sulla città

 una volta era il luogo dove i ragazzzi del Metapontino si raccoglievano per incontrarsi , stiamo parlando di Piazza Eraclea , simbolo negli anni passati della Policoro Città leader del metapontino , quando i sindaci si chiamavano Vicino , Montesano , finanche Antonio Di Sanza e mario Arbia. Poi l'era della decadenza con il duo Lopatriello - Leone , il primo vissuto di redita  e il secondo , che sarà ricordato per aver affossato la città-
E simbolicamente Leone conclude un ciclo di quasi tre anni di amministrazione , dove al peggio non c'è stato mai fine , proprio da Piazza Eraclea , oggi ribattezzata dai Policorese a qui  acuto è diventato il senso dell'ironia (ironia  aiuta a sfuggire alla rabbia)  salotto Ferrara. 
Si proprio così , nel nome del manutentore alla provincia e deus ex machina dell'amministrazione Leone ,  che con Carrera sono la centrale di controllo del potere politico di Policoro. Promesso vicesindaco , con tanto di giuramento in piazza , promessa poi normalmente non mantenuta da Leone , Ferrara decide quando deve piovere , e quando deve sorgere il sole.
In P.zza Eraclea ha deciso che deve essere il salotto di famiglia , non solo ma  con un'occhio attento alla cultura e alla scuola , infatti l'arredamento pregiato che ci mostrano per questo salottino del bar del Ferrara  , è la riproduzione simulata di una scuola , con banchi utilizzati a mo di tavoli , dove i libri di Shakespeare si mescolano alla buona birra  quelle dove vengono mescolate alte quantità di particolari Luppoli  dal un colore ambrato intenso, che hanno un  corpo eccezionale ed un carattere molto complesso , che a vederle ti viene voglia di berle , poi quanto sei un pò brillo cominci a chiederti , ma questi banchi alcuni nuovi dove li avrà comprati ? Sai , se il prezzo è buono , si potrebbe indicare al comune il fornitore , ma il sospetto ( malelingue maledette) che qua siamo all'unicum la variante dell'Italicum , gira e rigira si finisce sempre al comune.
 Sospetti naturalmente , ma che avrebbero bisogno di una risposta pacata per tranquillizzarci , come risposte meriterebbero se i cittadini che abitano in quell'edificio hanno diritto a una normale esistenza , oppure saranno condannati alla movida che tanto piace a Leone e i trentenni ?
Se la Piazza centrale della città , prima utilizzata come monnezzaio della Tradeco e oggi diventato  salotto privato , emblema del fallimento di leone dove al caffè letterario ci hanno imposto la legge del più forte , ritornerà un luogo fruibile e tranquillo , e soprattutto con i portici fruibili dai cittadini , o ci dovremmo arrendere all'arroganza del potere e del più forte.
Noi non ci arrendiamo e sabato (25 aprile ) piazza Eraclea , diventerà il nostro salotto , e nel giorno della liberazione , simbolicamente saremo là.




mercoledì 15 aprile 2015

Ai Materani e Potentini gli incarichi , ai Policoresi le tasse. La sprecopoli ufficio Stampa. Amici loro con i soldi nostri

le strade del signore sono infinite , come quelle dello spreco dell'amministrazione
leone. Il comune più tassato e tartassato della Basilicata , dove lo spreco è norma , e come l'illegalità la fa da padrona
Oggi ci occuperemmo della comunicazione e degli scandalosi affidamenti messi in atto dall'amministrazione Leone e i suoi compari.
Cominciamo con una considerazione prettamente politica , in questi anni a Policoro e nel nostro circondario sono nate esperienze importanti nel mondo della comunicazione , pensiamo a Jonica Tv a il Metapontino o emme news , esperienze che non hanno nulla da invidiare alle altre importanti realtà della Basilicata. Tanto è vero che lo stesso Marcello Pittella , ha utilizzato ed utilizza per la sua campagna promozionale , una nostra professionista  (Angela Di Vincenzo ) , o come Mario De Pizzo , contrattualizzato in rai , a dimostrazione dell'elevato grado di professionalità raggiunto dai nostri ragazzi , veri  talenti , ancora una volta mortificati dai Leone e i Trentenni , pronti ad assecondare gli appetiti degli amici degli amici e mortificando il valore aggiunto dei nostri ragazzi . Si ripete la storia che ieri abbiamo raccontato , quelle degli affidamenti a professionisti potentini a discapito dei nostri.
Il primo vergognoso affidamento avviene con determina  25 del 13 gennaio  , che si affidava alla RTM per la somma di 6.100 euro + iva l'affidamento a TRM network  il servizio del piano di informazione sensibilizzazione  e comunicazione istituzionale , in barba alla legge 150 del 2000.
Poi non contenti pubblicavano il bando per "l'affidamento  di comunicazione e informazione  istituzionale "( tra i due affidamenti cambia solo la parola sensibilizzazione , presente nel primo affidamento , magie di Silvan e della finanza creativa ) per una somma totale di 22 mila euro + Iva.
L'appalto veniva aggiudicato a una ditta di Potenza ( l'asse Potenza -Matera  tanto caro al duo Ferrara -Carrera ) anche questo in totale disprezzo del territorio e della legge.
Infatti  nel Bando , non vi era la condizione principe che richiede la legge , cioè l'obbligo per i partecipanti di essere iscritti all'ordine dei giornalisti , ma poi la stessa legge (150 del 2000) prevede che (art.9) che i coordinatori , gli addetti stampa non possono esercitare per tutta la durata dell'incarico altre attività giornalistiche , quindi sia TRM , che il nuovo affidatario devono lavorare esclusivamente per il comune di Policoro. Ma poi tale servizio (ufficio stampa ) è stato previsto nel piano delle assunzioni triennale ? o un'altro fuori sacco ? Magie di Silvan.....

Umiliano i nostri ragazzi e svuotano le nostre tasche ,