lunedì 30 marzo 2015

Vergognosa anticipazione del cañone alla Tradeco , mentre Gli operai sono senza stipendio

Poche settimane fa avevamo segnalato il vergognoso comportamento dell'amministrazione comunale di Policoro  nei confronti degli operai della Tradeco ,rei di aver  rivendicato due mensilità ,e a detta Di un sindacato sembrerebbe che il sindaco sia arrivato a minacciare perché sospendesserò l'agitazione in atto per rivendicare il salario maturato. Ma l'altro ieri l'amministrazione guidata dal rivoluzionario Leone cuor  Di coniglio quando é di fronte
al padron  Culumella , sí é superata,   adddirittura anticipando il saldo del mese Di marzo ,  ben prima dello scadere naturale del mese, cosî come previsto dal contratto.  Cose é pazz , verrebbe da dire , ma qui comandano le due C , Carrera e Culumella . Leone é il figurante ,rilegato a ruolo di Dipendente della Tradeco , infatti da Buon dipendente  sí occupa non del.comune ma degli operai della Tradeco. Ma perché questa anticipazione illegittima? Qualcuno dice che la Tradeco sta per fallire ,qualcun'altro dice che Culumella ha ordinato una nave di ostriche e champagne per festeggiare il 61% (sic) Di differenziata e aveva bisogno di contanti ,tutte ipotesi o leggende metropolitane , una cosa é certa gli operai non avranno il dovuto . Ancora una voltà lor Signori fanno pagare il prezzo a quelli piú deboli, come dire la truffa continua ....
.Dal senegal con affetto

domenica 29 marzo 2015

La Mia Africa.

Mentre molti di voi stanno leggendo questo post , io sto volando verso l’africa , quella occidentale e  Francofona. Stasera alle 20 sarò a dakar per fare ritorno 8 aprile.
 Ho scelto il Senegal per questa mia nuova avventura , più che spinto dal senso degli affari (il motivo ufficiale di questo mio viaggio ) ma da quel mal d’africa , che più volte mio padre che è morto con l’africa nel cuore cercò di farmi capire , che io solo adesso in tarda e matura età sento dentro. E’ qualcosa difficile da spiegare , bisogna conoscere l’africa , averci vissuto o come me esserci nato , per sentirlo.
Ti prende dentro , è un richiamo forte , una voce dentro che ti prende e si placa solo andandoci.
Perché il Senegal e non l’etiopia , dove sono nato. Solo perché alla mia età contano anche le condizioni fisiche  , sotto l’aspetto sanitario ,  L’etiopia per adesso per me sarebbe stato un rischio , il senegal sotto questo aspetto da ampie garanzie.
La mi aspetta un amico Senegalese , conosciuto per caso su Fb , dove è nato un intesa e forse domani un impresa , dove le mie due anime quella Lucana ( mio padre nativo di Roccanova ) e quella Africana ( mia madre bellissima donna etiope)  trovino il giusto equilibrio.

Ma cosa fare in Senegal , questa è la sfida difficile . Esportare un pezzo di questo territorio di  questo sud martoriato e povero che trova l’altro sud quello della miseria dell’africa.
Missione impossibile , proprio per questo la sfida è ancora piu bella , ma vi garantisco che un risultato l’ho raggiunto , sento lo stesso entusiasmo e voglia di fare , di un vent’enne , vado con il cuore pieno di gioia e tante idee , ma anche con la consapevolezza che alto il rischio di non raggiungere il risultato sperato   ( come spera la mia compagna , mentre mio figlio tifa per me) ma anche fosse , ne sarà valsa la pena tentare e viverla.

La vita è una sola , bisogna viverla fino in fondo , e qualche volta cercare di realizzare un sogno , ti aiuta a non avere rimpianti , quando sarai chiamato a fare il bilancio della tua vita.

Gli amici i molti amici , sono preoccupati  ma io li ho rassicurati , il mondo globale e la tecnologia , hanno abbattuto le distanze e i tempi , io dal Senegal continuerò a fare quello che quotidianamente faccio con questo blog. Quanto mi candidai promisi ai miei elettori che avrei fatto fino in fondo il mio dovere di oppositore in caso di sconfitta , io mantengo sempre gli impegni. Non ci sarà nessuna battuta d’arresto.

sabato 28 marzo 2015

Indagine dell'antimafia sul petrolio si allarga , gli affari di famiglia

L’inchiesta avviata dopo la serie di articoli pubblicati dal Quotidiano già a dicembre 2013 e dedicati al 3 volte sindaco Rosaria Vicino del Pd

I.Amato

POTENZA – Assunzioni in cambio di commesse. Ma non è la
solita storia di appalti truccati e clientele, quella che emerge dall’ultima inchiesta della procura del capoluogo. Perché di mezzo ci sono il petrolio e la Direzione nazionale antimafia. Lavori per centinaia di milioni di euro del programma di estrazioni di Total nella Valle del Sauro. Imprese al soldo della multinazionale. E un Comune, quello di Corleto, che da controllore inflessibile si trasforma in una specie di ufficio di collocamento.
Dall’inquinamento del Centro oli Eni di Viggiano, agli affari all'ombra delle trivelle della compagnia francese. Si è allargata al caso scoperchiato dal Quotidiano della Basilicata l’indagine condotta dai pm potentini Laura Triassi e Francesco Basentini coordinati dal procuratore Luigi Gay. Un’indagine su cui ha acceso i riflettori anche la superprocura guidata da Franco Roberti.
Ieri mattina a Potenza si è tenuto un nuovo incontro tra i magistrati che si stanno occupando del fascicolo con la referente per la Puglia e la Basilicata della Dna, Elisabetta Pugliese. Il secondo da febbraio quando sono stati depositati i risultati della perizia sui reflui di scarto del Centro oli Eni di Viggiano. Perizia “secretata” dagli inquirenti, che stanno ancora valutando il da farsi per evitare rischi per l’ambiente e la salute di chi vive a valle degli scarichi del depuratore di Tecnoparco nell’area industriale di Pisticci.
In quel tratto del Basento dove si trova il terminal finale di gran parte rifiuti prodotti dalle estrazioni petrolifere in Val d’Agri.
A ottobre il Quotidiano aveva raccontato l’arrivo degli agenti della Mobile di Potenza nel municipio della nuova capitale dell’oro nero, in cui sta sorgendo il secondo centro oli lucano. Un’opera che da sola vale oltre 600 milioni di euro. A cui andrebbero aggiunti i lavori per mettere in produzione tutti e 6 i pozzi della concessione Tempa Rossa (5 a Corleto e uno a Gorgoglione). Più la costruzione di un centro di stoccaggio a Guardia Perticara per il gas associato al greggio estratto, e le condutture necessarie per trasportare il petrolio dai pozzi al centro oli, e di qui all’oleodotto Monte Alpi verso il porto di Taranto. Infine accessori e servizi vari: come le strade per il traffico di mezzi pesanti, il vitto e l’alloggio per il personale impiegato.
Un ritorno, in realtà, dopo l’inchiesta del 2007-2008 per cui è finito in carcere il sindaco di Gorgoglione, e di recente è stato condannato in Appello il senatore Pd Salvatore Margiotta.
All’epoca il Comune di Corleto venne soltanto sfiorato dalle indagini, con l’accusa al capo dell’ufficio tecnico di aver “imposto” ai proprietari dei terreni scelti per la localizzazione del nuovo centro oli un risarcimento per gli espropri di gran lunga inferiore al loro valore reale. A tutto vantaggio della compagnia francese. Ma a distanza di 7 anni l’attenzione degli investigatori si è spostata da un paese all’altro, fino alla zona industriale di Guardia Perticara.
I rapporti tra Total e l’amministrazione corletana erano stati denunciati dal Quotidiano della Basilicata già a dicembre del 2013. Con una serie di articoli-inchiesta dedicati agli “affari di famiglia” del 3 volte sindaco, Rosaria Vicino, ex assessore provinciale del Pd e fedelissima del sottosegretario Vito De Filippo. Oltre che di alcuni dei suoi assessori e diversi consiglieri comunali.
Nei mesi scorsi gli investigatori della Mobile di Potenza hanno già sentito molti di loro come persone informate sui fatti. oltre a raccogliere atti e documentazione.

tratto dal quotidiano della Basilicata di l.amato

venerdì 27 marzo 2015

Truffa e Comparti , Leone: "Mi dispiace ma pagheranno i cittadini " E Noi lo aspettiamo a Braccia aperte ma per fargli un C.... così

Sono sconcertato dalle dichiarazione pubblicato sulla Gazzetta del
Mezzogiorno in data 25.03.2015, relative alle problematiche delle cooperative edilizie; apprendo con interesse la volontà dell'amministrazione di voler risolvere il problema facendo pagare ai cittadini. Mi chiedo: dov'era quest'ultima nel momento in cui svariati gruppi di cittadini si sono recati presso la casa comunale dal 2006 ad oggi e hanno denunciate anomalie che erano sotto gli occhi di tutti. Quali iniziative di carattere civilistico e penale hanno intrapreso per la tutela dell'ente e dei cittadini? I pubblici Ufficiali presenti hanno informato l'Autorità Giudiziaria competente? Sarà che vi è stata un omissione dei fatti che in questi giorni apprendiamo dalla stampa.Questa considerazione

è   arrivata insieme ad altre sulla nostra email alla notizia dell’apertura di inchiesta giudiziaria sulle questione comparti – convezioni  del comune di Policoro , che a nostro avviso sono delle vere e proprie truffe autorizzate dalla politica policorese. 

 Il Sindaco Rocco Leone ci fa sapere che gli dispiace ma intraprenderà azione legale contro i cittadini , che non solo sono stati truffati con la evidente complicità del comune ma saranno chiamati a pagare due volte. Nulla faranno contro i soliti noti , gli amici degli amici , che grazie alla complicità della politica hanno svuotato non solo le casse del comune ma anche quelle dei cittadini. 

Nulla questa amministrazione e questo sindaco faranno o hanno fatto contro i responsabili di questo  latrocinio , di coloro che vedevano sapevano è hanno chiuso gli occhi , di coloro che non hanno incamerato le polizze , di  coloro che hanno accettato le contabilità false dei lavori , di coloro che hanno creato questo burdello.  

Nessuno , dice Leone pagherà , anzi sarà dato a qualcuno un premio di produzione , per come hanno saccheggiato il comune e derubato i cittadini , lui si rifarà su di noi con dispiacere , ma ci farà pagare a noi . Ebbene sappia il sindaco che noi lo aspettiamo a braccia aperte  , ma per fargli un c… così , a lui è tutta la sua ciurma che hanno consentito questo schifo , ritenendo queste parole una provocazione inaccettabile ma anche l'evidente complicità. Noi difenderemo con i denti il diritto alla legalità e il pane dei nostri figli

giovedì 26 marzo 2015

Policoro : EDILIZIA CONVENZIONATA, INDAGINI SU COOPERATIVE E IMPRESE

POLICORO. APPARTAMENTI CHE SAREBBERO STATI VENDUTI NON A
PREZZO AGEVOLATO MA SECONDO VALORI DI MERCATO
DOPO LE DENUNCE DI ALCUNI CITTADINI CHE SI SONO RITROVATI NEI GUAI
Filippo Mele

POLICORO – Gli uomini della Guardia di finanza della locale Compagnia “Pistone” stanno indagando sui sistemi usati da alcune cooperative e costruttori privati nel settore dell'edilizia convenzionata. Risulta alla Gazzetta del mezzogiorno che sono state acquisite le circostanziate denunce pubbliche di ex soci di alcune delle coop interessate. L'ultima solo pochi giorni fa nel corso di un incontro svoltosi all'Hotel Hermes. Acquisiti, nel frattempo, dai finanzieri numerosi atti e sentite alcune persone informate dei fatti. Non si sa, al momento, quali cooperative e quali privati siano nelle carte dell'indagine. Che promette, tuttavia, grossi sviluppi. Tra coloro che si considerano truffati dall'attività di alcune di queste società cooperative anche il blogger Ottavio Frammartino, portavoce del gruppo Policoro è tua, acquirente di un suolo e di una costruzione in uno dei comparti di sviluppo edile di Policoro. “Ci riuniremo in Comitato – ha detto Frammartino – come già hanno fatto altri acquirenti di lotti di un comparto su via D'Azeglio. Ma non sono escluse nostre proteste clamorose. Siamo almeno ottanta le famiglie coinvolte in questi fatti”. Già, quali sono i fatti denunciati da Frammartino ed altri? Eccoli: “La mia cooperativa, la Eden, non ci ha venduto le case a prezzo convenzionato col Comune ma a prezzo di mercato. Per avere la convezione, infatti, la coop non pagò gli oneri di costruzione, circa 500 mila euro, non incassati, quindi, dall'ente locale. Ed è stato permesso alla società di sciogliersi pur in presenza di una sua debitoria derivante da sentenze della magistratura. Le urbanizzazioni, poi, non sono state completate. Rimangono da realizzare le strade, per circa 100mila euro. Ma la coop non esiste più ed il Comune vuole i soldi da tutti i proprietari dei suoli, noi compresi. La polizza assicurativa relativa, inoltre, non è mai stata incassata dall'ente locale ed ora è ampiamente scaduta”. Basta così? “No. A tutti noi acquirenti non è stato consegnato il certificato di abitabilità”. Che fare? “Chiediamo che la Procura della Repubblica di Matera, la Corte di conti di Potenza, e la Guardia di finanza, indaghino a fondo su sistemi che si sono rivelati penalizzanti per famiglie che si sono costruite una abitazione al culmine di una intera vita di sacrifici”. Ora la notizia della inchiesta aperta dalle “fiamme gialle”. Attesi sviluppi.


LA VOLONTÀ DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

“FRENO AL CAOS COSTRUTTIVO NELLE ZONE DI NUOVA ESPANSIONE”


POLICORO – Stop al caos edilizio nelle zone di nuova espansione nella città jonica. L'ha “decretato” la civica amministrazione guidata dal sindaco Rocco Leone (FI). “Abbiamo dato incarico ad alcuni legali – ha detto il primo cittadino - per risolvere i tanti problemi di molti comparti privi di opere di urbanizzazione. Opere che debbono pagare chi ha comprato con la casa anche il suolo. Il 90% delle famiglie ha acquistato la sola abitazione. Solo qualcuno ha comprato anche i lotti. Il Comune, però, si deve tutelare. Il suo interesse è che le urbanizzazioni vengano fatte. Dispiace che paghino i lottizzanti che, a questo punto, potranno rivalersi su chi li ha messi in questi guai. Qui ci sono lottizzazioni ultimate da anni dove la gente è andata ad abitare con l'acqua e la luce del cantiere. Poi, ad esempio, la coop o l'azienda chiude e chi ne paga le conseguenze sono i cittadini”.


mercoledì 25 marzo 2015

Discarica Abusiva a Policoro , I Carabinieri aprono un Fascicolo , Leone Tace , anzi ci insulta.

Possiamo scrivere senza paura di essere smentiti che Farina Frammartino , fanno pulire
e bonificare l'area della discarica abusiva dietro il comune. Infatti ieri dopo il sopraluogo dei carabinieri a seguito delle nostre denunce , il comune ha ordinato la bonifica.

Potremmo continuare così per gli alberi e altro , ma il nostro lavoro di impegno civile non è altro che atto dovuto nei confronti di una citta che amiamo , i nostri sucessi non li vogliamo sbadierare per una propaganda senza senso , convinti come siamo , che la città ci segue perchè ha fiducia nella nostra azione politica , perchè ci considera delle persone PERBENE , ne tantomeno ci scalfiscono le minacce velate del sindaco e della sua truppa o , o le continue ritorsione dei loro zelanti funzionari che fanno nei confronti di quei dipendenti considerati nostri amici : Vero dott.re Vitale?


Che fosse una discarica abusiva collocata nel centro della città in un’area verde dietro il comune questo ne eravamo certi , tanto che i carabinieri ieri ufficialmente hanno aperto un fascicolo , da inviare alla procura.
I reati ci sono e non una,  ma molte domande che vanno altre la responsabilità penale non trovano ancora risposta:

Se quell’ammasso di rifiuti , mai autorizzato che costituiva una vera e propria discarica abusiva , non essendo l’area un cantiere , collocata proprio  dietro il comune sotto il naso del sindaco , come mai per farlo ripulirlo ci è voluto l’intervento di due rompicoglioni , che ancora una volta denunciano l’ennesimo sfregio al territorio , e si sostituiscono al compito spettante alle autorità costituite ?
Adesso fuori i nomi :
Perché la ditta era sicura che non sarebbe accaduto niente , chi ha garantito l’impunità ?
Quale consigliere , amministratore o funzionario comunale ,  che hanno fatto finta per oltre un mese di non vedere , ha consigliato all’imprenditore il momentaneo deposito in quel Luogo ?
Come mai nessuno dell’amministrazione ha denunciato l’illecita discarica ?
Che ci faceva quella gru in prossimità della discarica che fa il movimento Terra come si vede dal filmato ?
Se doveva caricare i rifiuti , perché invece scava il terreno ?
Chi ci da la certezza che sotto non troviamo detriti di quella discarica abusiva ?
Chiediamo risposte all’ennesimo sfreggio alla citta , ormai circondata da opere in deroga ai piani urbanistici assalita da avventori con l’evidente complicità della politica , che quando vede il problema gira la testa dall’altra parte , o fa finta di non vedere.
Questo della discarica abusiva dietro il comune ,  è l’emblema del connubio tra la politica e le imprese , il simbolo , che ormai la città è governata nel caos , senza una visione complessiva , dove fioccano a gogo Varianti che fanno schizzare i prezzi , impoverendo i cittadini massacrati dalle Tasse , con opere che quando vengono consegnate , hanno già bisogno di manutenzione , buone solo per la falsa propaganda della peggiore amministrazione che Policoro possa ricordare . 

martedì 24 marzo 2015

Sotto il naso di Leone la discarica abusiva di rifiuti speciali . Il Comune complice Tace.


 Differenziata al 61 % , i cittadini che fanno il proprio dovere , per un contratto truffa , ma non solo ma vengono beffati , in quando i soliti noti , fanno del territorio quello che vogliono. Lo avevamo denunciato noi un paio di settimane fa mostrando un a foto con una montagna di rifiuti dietro il comune , fatta di materiale dei lavori dei marciapiedi. Quello spazio verde dietro il comune  , polmone verde del terzo piano di zona utilizzato come discarica a cielo Aperto. 
Ma non si sono fermati qui  , con lìevidente complicità di Leone e& Company , come dimostra il Video  , pubblicato ieri da Karakteria , non si sa che fine abbiano fatto quegli inerti edili, Cè uno scavatore dove si vede che fa movimento del terreno vegetale , forse quei rifiuti sono stati sotterrati proprio là , oppure dove sono stati portati ?

Perchè quegli inerti sono stati depositati in una zona di destinazione verde , dove c'è
anche un vincolo archeologico ?
La legge prevede che in questi casi la ditta può chiedere un'autorizzazione per il deposito temporaneo degli inerti , ma non può per nessun motivo trasportare in luogo diverso da quello in cui è stata prodotta , allora ci chiediamo se c'è un'autorizzazione in questo senso e se non c'è perchè tutti sono stati a guardare senza prendere nessun provvedimento ? Altro che terra dei Fuochi , qua siamo alla terra di Nessuno

Secondo quesito , il cemento dei marciapiedi , è materiale di trenta anni fa , potrebbe esserci (cosa comune in quel tempo) presenza di amianto. Così come prevede la legge è stato selezionato ed analizzato . Il comune ne ha le risultanze , e se ci fosse presenza di amianto , il verde dov' è stato depositato , chi lo bonificherà .

Quel materiale dove è stato trasportato , in quale discarica , e perchè si vede quel movimento terra del terreno vegetale del suolo pubblico . Se un cittadinoiustamente sbaglia a differenziare arrivano , giustamente multe salate , ma ai loro amici è consentito accupare il verde pubblico e imquinare senza se e zansa ma.

Ultima domanda , ma è possibile che a tutela della legalità e la salute dei cittadini per cose così ovvie ci deve essere Karakteria ieri e Policoro e tua oggi , quando la legge e la costituzione demandano questo compito al sindaco , che è il tutore della salute pubblica dei cittadini. Che in un paese normale non sarebbe capitato questo e certo , ma comunque l'amministratori che vedevano ogni giorno quello schifo e quello che è rimasto qualche domanda e qualche provvedimento lo dovevano prendere , ma sono rimasti in silenzio. Quali sono i connubi tra le imprese e la politica a Policoro , o dobbiamo rimpiangere Lopatriello - Di Sanza?  Poi sconcertante è il silenzio delle autorità , speriamo che ci sbagliamo. 

lunedì 23 marzo 2015

Renzi salva Vito De Filippo , gli indagati restano nel governo

POTENZA - Un mare di polemiche. Si è aperto un varco e ora vengono richieste le
dimissioni di tutti gli esponenti di governo che sono indagati. La vicenda di Maurizio Lupi, che si è dimesso da ministro alle Infrastrutture per lo scandalo delle intercettazioni non è rimasta isolata. Lupi, esponente di spicco del Nuovo  centro destra di Alfano, non risulta indagato dalla magistratura. 
Ma le telefonate rese pubbliche in cui si parla di favori per il figlio e un rolex regalato lo hanno costretto comunque e fare un passo indietro e liberare la poltrona di governo. 
Ma la vicenda ha aperto una ferita. Ora gran parte dei media nazionali chiedono a Renzi di essere coerente di far dimettere anche i 4 sottosegretari di Stato che sono indagati. 
Tra loro c’è anche il sottosegretario alla Sanità, il lucano Vito De Filippo che come è noto è indagato per la vicenda di “Rimborsopoli”. Da parte sua De Filippo ha sempre fatto sapere che in caso di condanna si sarebbe dimesso. Ma dal “Corriere della Sera”, alla “La Stampa”, a “Il  Tempo” fino a “Il Giornale” e al “Fatto Quotidiano” è partita la campagna contro. E anche nei salotti televisivi il discorso è lo stesso: via Lupi ora lo stesso deve valere anche per gli altri esponenti del governo. Maurizio Crozza poi ha fatto il resto. 
Nella sua trasmissione “Nel Paese delle Meraviglie” ha mostrato le foto eneromi dei 4 sottosegretari indagati. De Filippo è in “buona” compagnia. Con lui sono apparsi sul palco de “La Sette”, Francesca Barraciu del Pd, Sottosegretaria ai beni culturali indagata per le spese “pazze” nel Consiglio regionale della Sardegna. Umberto Dal Basso De Caro del Pd, sottosegretario alle Infrastrutture e indagato per per peculato per le spese dei gruppi parlamentari. E infine Giuseppe Castiglione, dell’Ncd (stesso partito di Lupi)  sottosegretario all’Agricoltura, indagato per abuso d’ufficio e turbativa d’asta. Ovvio che la vicenda da un lato è figlia di una deriva giustizialista ma dall’altro come risulta dagli articoli nazionali (di firme illustri tra cui quella di Polito, Meli e Martirano) è politica con l’attacco diretto di FI, FdI e lo stesso Ncd ma anche con retroscena tutti interni al Pd e i soliti dispetti tra renziani e minoranza dem. 
In ogni caso ieri Matteo Renzi ha chiarito che non ha intenzione di mettere mano alla squadra di governo e quindi sostituire i sottosegretari. Compreso De Filippo

A. Santoro dal quotidiano della Basilicata

domenica 22 marzo 2015

Richieste su quanto accade a Pozzo Morano

Il giorno 14 marzo, un sabato, i cittadini che abitano a Policoro nei pressi del Pozzo Morano,  dove una società intende cercare gas in zona a forte vocazione agricola e nei pressi di una strada pubblica, segnalavano la presenza di numerosi operai , mezzi pensanti e gru intorno al pozzo.
Il comitato Mediterraneo no triv e No scorie trisaia, che da tempo chiedono al Comune di Policoro di adottare un ‘ordinanza per impedire il prosieguo dei lavori e per tutelare la sicurezza dei cittadini, hanno inviato una nota formale di accesso ai documenti.
Da prime sommarie informazioni è stato riferito di un’eventuale chiusura del pozzo ritenuto sterile dalla società. Tuttavia, la circostanza dell’avvio dei lavori di sabato per poi proseguire la domenica, giornata quindi festiva quando anche gli uffici  del comune di policoro sono chiusi, appare quanto meno singolare.
E’ opportuno sapere se la società che intende cercare gas a Pozzo Morano , ha presentato la documentazione dei lavori sia al Comune di Policoro che agli enti regionali e al Mise, e che tipo di lavori sono stati eseguiti.
Per questo motivo Mediterraneo no triv ha chiesto formale accesso ai documenti amministrativi chiedendo di poter prendere visione e copia dell’eventuale relazione tecnica descrittiva dei lavori e di ogni altro atto utile per comprendere la natura dell’intervento, nonché la relazione di servizio del Comando della Polizia Municipale che, sempre su sollecitazione dei cittadini, si sono recati sul posto. 
I pozzi, anche se chiusi, devono essere monitorati costantemente perché la loro potenziale pericolosità ambientale non cessa con il tombamento e spesso la loro chiusura non esclude anche  altri usi di questi pozzi. 
L’attenzione non deve e non può cessare su Pozzo Morano a Policoro anzi deve aumentare proprio in virtù di questi improvvisi lavori che giungono a breve distanza dall’invio di una nota formale di  Mediterraneo no triv all’IAEA-Internetional Atomic Energy Agency che  ha sollecitato la questione della presenza di un pozzo di gas vicino a un centro di deposito di scorie nucleari.
Mediterraneo No triv

sabato 21 marzo 2015

CENTRALI APPALTANTI, IL PD ATTACCA LA GIUNTA LEONE

Il Pd all'attacco della civica amministrazione di Policoro che avrebbe dimostrato una
“ennesima prova di cecità”. In un comunicato i Dem locali hanno ricostruito i fatti così: “Dal 2015 l'uso delle Centrali uniche di committenza è obbligatoria per le città non capoluogo di provincia. Si tratta di accentrare la gestione delle gare ad evidenza pubblica per razionalizzare la spesa e favorire la trasparenza. Ebbene, il 10 febbraio scorso i sindaci di Montalbano J., Scanzano J. e Nova Siri hanno firmato la convenzione per la Centrale in un'ottica territoriale”. E Policoro? “Con un percorso solitario il nostro Comune ha aderito all'Asme, associazione con sede a Gallarate (Varese) che si occupa di modernizzazione degli enti locali e che, con la piattaforma Asmecoom, assolve alla funzione di Centrale di committenza”. Per il circolo Pd la scelta pare inopportuna e poco lungimirante: “Con marcato individualismo il sindaco Rocco Leone (FI) ha snobbato il progetto unificatorio dei Comuni limitrofi”.

DI FILIPPO MELE

venerdì 20 marzo 2015

Truffe , comparti e cooperative DOMANI A POLICORO ALL' HERMES ALLE 17 I CITTADINI SI ORGANIZZANO

Siamo ormai alla frutta , i reati sono conclamati , le truffe all'ordine del giorno , ma nulla e nessuno fa
niente. Le autorità , girano la testa . l'amministrazione sembra complice , e i cittadini si ritrovano soli a difendere il propri diritti e rivendicare il rispetto dellae regole e delle leggi. Con questo spirito che domani all'Hermes alle 17 in modo informale , un gruppo di cittadini , senza sigla e senza partito , si riuniranno ed invitano altri cittadini a partecipare per difendere , i loro diritti. I reati di cui denunceremo , sono Truffa , peculato , abuso d'ufficio e una sfilza di reati tributari , tutti riguardanti l'edilizia i comparti ec...

Pubblichiamo a proposito un articolo denunciavano uno di questi casi , sempre senza che venissimo smenmtiti.

Le opere di urbanizzazioni  sono delle  incompiute di Policoro ,  quasi tutti i comparti di iniziativa privata sono tutte da fare , e pure le convenzioni sono tutte  scadute , molte imprese fuggite altre come cooperativa  EDEN , non solo hanno messo in campo vere e proprie truffe , ma le polizze risultano false , le opere incompiute , la contabilità fin qui presentata dei veri falsi d'autore ,  e dopo che la cooperativa è stata spogliata dei beni , per migliaia di Euro è stata chiusa. E' il comune cosa ha fatto findi cui denunciavano o ad oggi ?

Quali iniziative ha intrapreso a salvaguardia dei suoi interessi e dei suoi cittadini ?
Voi vedere che invece di controllare , incamerare le polizze alla scadenza delle convenzioni,  adesso i rivoluzionari gentili e i trentini se la prendono con gli ignari cittadini ?
Vuoi vedere che invece di fare la revocatoria dei beni della cooperativa a tutela del comune e dei cittadini  , ingiungerà a quest'ultimi atti giudiziari ?
E allora la dott.ssa Gravina procuratrice della Repubblica cosa farà ?
Aprirà finalmente il libro delle schifezze dei Comparti di Policoro , delle convenzioni truffa ai danni dell'erario o aspetterà che la rivolta sociale  mista alla disperazione scoppi a Policoro?
E la guardia di Finanza , che farà ?
Controllerà gli strani passaggi di beni da una cooperativa a società edilizi e a ex presidenti della cooperativa per Migliaia di Euro ?
Si chiederà come è stato possibile chiudere una cooperativa , pur se questa era creditrici nei confronti del comune ? 
Chiederà conto perchè case convenzionate , di cui hanno avuto sgravi erariali sono stati venduti a prezzo di mercato ? 
Faranno luce su polizze false , di società inesistenti presi per buoni dalle amministrazioni in cui Leone ha avuto sempre una seggiola ?

fateci caso i nomi sono sempre gli stessi , cambiano le società , e sono così potenti che oggi occupano intere aree pubbliche senza pagare una lira di Tosap , a richiesta nessuno sa risponderci il perchè..

giovedì 19 marzo 2015

CORTE DEI CONTI attacca politici e amministratori «Credono di poter fare quello che vogliono»

leo Amato
Il Procuratore regionale della Corte dei conti tira le somme di 10 anni in Basilicata: «Manca ancora la cultura della buona amministrazione

 POTENZA - «In dieci anni non è cambiato nulla. Ci sono pochi casi virtuosi, è vero. Ma in generale l’impressione è che non ci sia stato ancora uno scatto di orgoglio degli amministratori. Un inversione culturale. Sono ripetitive le segnalazioni di danno. Su fatti quasi seriali. Non c’è resipiscenza».
Lo ripete più volte il procuratore regionale della Corte dei conti Michele Oricchio.

 Alla vigila di quella che potrebbe essere la sua ultima cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario in Basilicata. 
Il magistrato, mai tenero con politici e amministratori della cosa pubblica cita «la moltiplicazione degli enti, ad esempio. Ora leggevo che nascerà un altro ente per la gestione dell’acqua. Questi sono segnali di un’inversione di tendenza che non c’è. Perché altrimenti non potrebbe non procedersi a un dimagrimento di questo apparato, per fare in modo che sia più efficiente, meno costoso. Per evitare possibili deviazioni dai canoni di buona amministrazione. Perché io ripeto da anni che è l’occasione che fa l’uomo ladro. Più occasioni si danno, più enti si creano, più società, più agenzie, più diventa possibile che accada. E su questo una chiara inversione di tendenza purtroppo non l’ho vista. Non c’è a livello regionale e nemmeno delle province, per le competenze residue».

Tempo fa le sue parole avevano alimentato una polemica accesa perché si era schierato a favore delle province. Rispetto al regionalismo inseguito dalle ultime riforme costituzionali.
«Io sono stato e ho scritto con forza contro l’abolizione delle province. Se io abolisco le province, le funzioni chi le svolge? Devo creare un ambito ottimale per i rifiuti, un ambito ottimale per l’acqua. Mi troverò una provincia in meno e cinque autorità d’ambito, di bacino, unioni di comuni in più. In questo la vicenda delle comunità montane è esemplificativa. Muoiono, non muoiono, rivivono come aree programma. Nel frattempo il personale resta impiegato in questi enti. E in queste fasi d’incertezza ci ritroviamo ad avere stipendi certi e funzioni dubbie. Fasi d’incertezza che dovrebbero chiudersi in pochi mesi e invece durano per anni. Abbiamo notato che c’è stato anche questo. La preoccupazione insomma è che non si è radicata bene ancora una cultura della buona amministrazione come canone etico prima ancora che imposto da denunce o vincoli di bilancio. E’ un problema culturale». 
Insomma sperperatori seriali. 
«Ed è difficile che perdano il vizio. L’idea diffusa è che chi riveste una funzione pubblica sia un po’ legibus solutus. Cioè che possa fare un po’ quello che vuole. La funzione pubblica deve ricoprire tutti i costi connessi e non connessi. Questa mentalità non è molto cambiata e ovviamente si riflette su un’economia che non decolla. Sull’utilizzo dei fondi europei». 
Di recente la sezione centrale della Corte dei conti ha dichiarato che in Basilicata la spesa certificata per uno di questi fondi è quella più bassa d’Italia. Ma i finanziamenti allegri sono solo un capitolo dell’attività della procura contabile nell’ultimo anno.
«La vicenda più importante è stata senza dubbio quella dei rimborsi dei consiglieri regionali. Però ci sono stati anche tanti altri episodi di cattiva gestione, per esempio rientra in questo modo di concepire la cosa pubblica anche il conferimento di incarichi dirigenziali».
I premi di produzione. 
«Anche su questo abbiamo già iniziato a notificare le prime contestazioni formali per alcuni enti e agenzie della Regione. Ma lo stiamo facendo su tutti. Parliamo delle indennità di risultato che spesso in questa Regione vengono erogate senza rispettare l’iter attento previsto dalla legge Brunetta nel 2009 per determinare l’entità dei premi. Quindi un piano e obiettivi da raggiungere. Valutazione degli obiettivi raggiunti e calcolo della percentuale del premio che si può erogare. Così alla fine prendevano tutti il massimo. Un altro bubbone dell’amministrazione». 
C’è stata anche un caso che ha riguardato prima il Comune di Ferrandina poi l’Ato rifiuti Matera. 
«Anche lì c’è stata già una condanna per quanto accaduto nel Comune di Ferrandina. Poi, come spesso accade quando si acquisiscono queste qualifiche dirigenziali in maniera non chiarissima, si è portati ad andare presso un altro ente. Per evitare di rimanere sotto i riflettori degli ex colleghi che ti conoscono. Uno acquisisce in un ente una qualifica dirigenziale e se la va a spendere altrove. E in questo caso sembra che sia accaduto proprio questo. Addirittura il soggetto è andato poi in pensione con la qualifica dirigenziale. Si sta trasportando gli effetti di questa originaria promozione anche in pensione. Sono continue queste problematiche sulla gestione dei dipendenti pubblici. Anche perché tornando alle indennità accessorie ci troviamo di fronte a qualcosa che serve per fidelizzare e spesso per creare dei vincoli di sudditanza». 
E a Potenza c’è il dissesto del Comune. 
«Poi c’è la vicenda del Comune di Potenza, per via soprattutto dell’attività svolta dalla Sezione di controllo. Noi ci interessiamo di alcuni aspetti». 
Perché dopo la dichiarazione di dissesto sono previsti alcuni controlli ulteriori. 
«Noi ci muoviamo su episodi specifici che possono aver concorso al dissesto. Se in questa logica individuiamo responsabilità non solo c’è la richiesta risarcitoria, classica, ma c’è anche la possibilità di chiedere alla Sezione l’irrogazione della sanzione accessoria della incandidabilità fino a dieci anni. Però ovviamente questo è all’esito del provvedimento che ora si avvia con la commissione per l’individuazione della massa passiva incaricata dal Ministero dell’interno. Noi ci relazioneremo con loro e man mano che ci arrivano agli atti andremo a verificare. Quindi se dovessero emergere ipotesi per cui il dissesto finanziario è conseguenza di condotte ed episodi specifici potremmo muoverci in questo modo. Ma è una procedura molto complessa». 
Crede che non ce la faremo per l’anno prossimo?
«No, non credo. Quest’anno stiamo avviando autonomamente, anche se è certamente collegata, una verifica sulla vicenda dei trasporti, del Cotrab, che è legatissima al dissesto. Ma si tratta di una denuncia che ci è arrivata a prescindere da tutto su cui stiamo lavorando già adesso. Un’attività sostanziosa, che dà l’impressione di situazioni che si sedimentano per anni queste convenzioni, queste appendici. Il precipitato è un costo straordinario per un servizio, che non so come viene considerato dai cittadini». 
Dimentichiamo qualcosa?
«Abbiamo aperti fascicoli per i rimborsi nei due consigli provinciali. Abbiamo attenzionato il Consorzio industriale di Matera per cui è già arrivata una sentenza di condanna...»
Una vicenda di espropri?
«Espropri per realizzare questo fantomatico progetto della pista Mattei, che per il momento ha significato solo soldi buttati. Ma c’è anche la vicenda della costruzione dell’ospedale degli acuti di Lagonegro. C’è stato segnalata una nuova convenzione tra il Comune di Maratea e la società che gestisce il Pianeta Maratea per definire una serie di vecchie partite rimaste sospese in maniera all’apparenza sfavorevole per l’ente pubblico. La difficoltà è quella di dare una risposta in tempi ragionevoli». 
Tanto e piccolo. 
«Ad esempio la spesa delle royalties del petrolio. La Sezione di controllo ha impegato 3 anni per prendere in rassegna cosa è accaduto. E la risposta è di tutto. Le cose più folli. Così torniamo al discorso di prima. C’è una diffusione del cattivo senso del bene pubblico, che magari non sfocia in episodi di straordinaria rilevanza o eco nazionale, che sono anche coerenti col sistema sociale ed economico della zona. Mille rivoli, come le assunzioni, i favoritismi, le clientele più o meno diffuse su tutto il territorio. O ad esempio opere pubbliche più o meno incompiute».
A Potenza il ponte attrezzato. 
«Lì siamo partiti troppo tardi. E adesso è abbandonata. Chiusa. Una struttura costata un occhio della testa, e realizzata nella maniera peggiore. Con costi proibiti. Materiale che non ci sembrava lo stesso indicato nel progetto...»
Su questo però una sentenza vi ha dato torto. 
«Ma siamo andati in appello. Perché un caso sembrava proprio incredibile. Cioè loro riducono l’opera, perché a Porta Salza dovevano esserci quattro piani che diventano uno solo, però aumentano i costi. Io quest’equazione non l’ho capita. Che c’è di attrezzato adesso? E i negozi? Questo episodio è il fallimento di un certo modo di concepire le opere pubbliche. Senza nemmeno verificare poi in concreto come si gestiranno. L’importante è intercettare il finanziamento. Faccio l’opera se la faccio. Se no mi basta semplicemente pagarmi la progettazione, così vivono anche una serie di consulenti e compagnia cantando. Si progetta un’opera faraonica e ai costi dell’opera, alla manutezione non ci pensa nessuno. E oggi vediamo un’opera che rischia il degrado, che è la cosa più brutta da vedere. Una costante di questi anni».

mercoledì 18 marzo 2015

PROVINCIA :NEGATO IL DIRITTO ALLO STUDIO , GARANTITA LA MANCIA ALLA CASTA . VERGOGNA


Alessandro ama venire a scuola , anzi è un leader , perfettamente integrato nella sua classe
, buoni voti e sempre con il sorriso stampato sul suo viso. Quella allegria che  porta gioia , pur avendo le sue difficoltà motorie , da senso a tutte le cose che fa. Nelle assemblee D’ISTITUTO interviene , con dei discorsi sensati , che ti fanno venire i brividi. L'ultimo la "Droga è Stupida " ha coniato uno slogan efficace , il suo video su FB ha spopolato ed è stato apprezzato da tutta la comunità Policorese.
 Ma il martedì e il Sabato quando c'è l'ora dell'educazione fisica , Ale è triste , quell'ora per lui è il diritto negato al diritto allo studio , garantito dalla costituzione. Infatti Ale non può scendere in palestra , quelle maledette scale sono una montagna , non può fare le cose che vorrebbe. Lo vedi triste e , è questo ti fa rabbia
Non solo l’assistenza sia al trasporto che quella alla sua persona ,sono garantite la prima dall’amministrazione comunale , che si è caricata meritevolmente  di un compito non suo e la seconda dalla scuola facendo affidamento sulla disponibilità del personale  ATA. La grande assenza è l’amministrazione Provinciale , e siamo a due mesi dalla chiusura della scuola ed ad Ale è stato negato quello che la legge gli dovrebbe garantire. Probabilmente al presidente della provincia va regalato la copia del calendario scolastico e una copia della costituzione.

Lo stesso Presidente invece si è mostrato attento ai vecchi vizi Italici , quella delle assunzione degli amici degli amici e lo sperpero del denaro pubblico. E siamo alla solita vicenda del suo capo gabinetto e staff di presidenza che costa alle tasche di noi cittadini oltre 150 mila euro. Una vergogna. Una delibera del tutto illegittima così come evidenziato anche dal Senatore Petrocelli 5 stelle , che in merito ha prodotto un’interrogazione parlamentare . Osservazioni sostenute non solo da noi ma anche dagli stessi consiglieri provinciali iscritti al PD . Abbiamo allora chiesto  l’intervento sia della corte dei conti che della procura di Matera per una  spesa non solo ingiustificata , illegittima , assunzione fatta con  una delibera dove mancano i pareri del segretario comunale , un atto VERGOGNOSO. Non vorremmo che questa storia andasse nel dimenticatoio , chiediamo alle autorità (procura e corte dei conti ) di dirci  se siamo noi dei pazzi , o se quell’atto è illegittimo , non vorremmo trovarci nella situazione che si interviene dopo che i soldi sono stati spesi. O dobbiamo fare i radicali che per ottenere risposte , sia pera Ale che per la sprecopoli della Provincia dobbiamo proclamare uno sciopero della fame. Quasi a dire Morire per avere giustizia……non sarebbe edificante per uno stato che si dice di DIRITTO

martedì 17 marzo 2015

Tradeco , i Lavoratori spettano ancora il pagamento della Tredicesima , l'amministrazione si schiera con la Tradeco.

Dura è la denuncia della UIL , contro LA TRADECO E L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE. Non solo la Tradeco non versa i contributi così come previsti , ma addirittura i lavoratori avanzano la tredicesima ed i pagamenti DEL SALARIO , che avvengono sempre con ritardo. Sembrerebbe che anche la mensilità di questo mese dovrebbe saltare , è questo per molti se non tutti , significa una seria difficoltà , non tutti siamo ricchi come il sindaco , cosa che lui non scorda mai di ricordarcelo. 

La questione della tredicesima si potrebbe risolvere semplicemente se
l'amministrazione  , sempre dalla parte della Tradeco , decidesse di dare APPLICAZIONE a un protocollo d'intesa sottoscritto al comune tra le parti (comune , tradeco , OO.SS,) in cui se la ditta non paga , ci avrebbe pensato il comune deciurtanto parte del salario mancante , dal saldo della fattura mensile 

Allora ci chiediamo Leone cosa aspetta a far rispettare quest'intesa , e saldare i lavoratori , invece di fare il capo del personale della TRDECO  ?

Comunicato della UIL Matera

Solo per paura e non per senso di responsabilità, i lavoratori impegnati nel servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel Comune di Policoro, hanno rinunciato ad astenersi dalla prestazione lavorativa nella giornata di sciopero dichiarata da circa 15 giorni per oggi 16 marzo. Tutto ciò a seguito delle iniziative “persuasive” messe in atto sia dall’amministrazione Comunale di Policoro, che dal Sindaco, che presentandosi in cantiere la scorsa settimana, ha chiesto ai lavoratori pare con tono minaccioso chi di loro avesse proclamato questo sciopero,  facendo intuire che per chi vi avesse aderito ci sarebbe stata una sorta di proscrizione.
Stamattina durante l’assemblea in cui  i lavoratori erano riuniti con il sindacato per discutere delle pressioni ricevute nei giorni scorsi per  non aderire alla giornata di sciopero, per altro legalmente dichiarato, alle 6,15 irrompeva il responsabile di cantiere, inviato dall’azienda, che con tono minaccioso e arrogante si intrometteva nella discussione in corso gridando di  andare a lavorare e aggiungendo che lo sciopero era inopportuno, in quanto i lavoratori vantavano dall’azienda solo il saldo della tredicesima mensilità, creando così tra i lavoratori ulteriore panico e preoccupazione per eventuali ritorsioni aziendali,  che unitamente a  quelle del sindaco, prima citate, hanno prodotto ulteriore timore tra i lavoratori inducendoli  per paura, e non per senso di responsabilità, a rinunciare ad un loro sacrosanto diritto di manifestare il loro disagio nei confronti dell’azienda.
L’amministrazione Comunale, invece di preoccuparsi che i lavoratori suoi concittadini, subiscano  costantemente il non rispetto da parte dell’azienda dei propri diritti Contrattuali e pur avendo avuto più di 10 giorni di tempo per convocare le parti e tentare di risolvere il contenzioso insorto, per far rientrare lo sciopero, non ha fatto nulla, anzi paradossalmente ha fatto pressione affinché questi lavoratori rinunciassero ad un diritto sacrosanto legittimamente proclamato con largo anticipo, per paura di perdere il posto di lavoro.
Nella speranza di non assistere piu’ inermi ad una violazione subdola e sleale di questo diritto inoppugnabile  dei lavoratori di poter esprimere, scioperando, un malessere che si perpetua ormai da tempo, noi come Sindacato, auspichiamo che l’amministrazione Comunale, sia come committente del servizio, che come Istituzione ritrovi il giusto equilibrio per intervenire a garanzia sia dei diritti aziendali, che di quelli collettivi legittimi di ogni lavoratore.


lunedì 16 marzo 2015

Sprecopoli a Policoro; La strada del Miracolo con L'appalto fantasma. Dalla rivoluzione gentile a quella del Paranormale

 20 maggio 2013 parlammo di dubbi sulla delibera 191/2011 che riguardava
lavori di manutenzione e ripristino di alcune strade rurali. Tutto nasce da un contributo regionale del 2011 relativamente a un progetto di adeguamento e ristrutturazione , messa in sicurezza della rete viaria rurale pubblica che interessava  le strade di via Bellini , via Monte Grappa e Piave come declamato dal bando di gara e dal progetto esecutivo. Su queste strade noi lamentammo che  Bando di gara e progetto esecutivo ci sembrava inattuato , visto le condizione delle strade , che testimoniammo con alcune foto erano rimaste sulla carta.
Scrivemmo allora senza essere smentiti che: Infatti l’amministrazione comunale di Policoro solerte a liquidare la ditta e le competenze professionale , credo che sia stata molto ma molto distratta nel verificare l’esecuzione della stessa come è testimoniato dalle foto. Anche la stessa perizia di variate, la n°57 del 16/07/2012  , citata nella determina 557 del 11/04/2013  di liquidazione al solito professionista conferma il falso o l’errore o illegittimità  di tale atto e nel caso contrario delle esecuzione dei lavori , perché quel provvedimento riguarda le opere di completamento di un comparto privato (C/3/ 1 ) e non certamente  le strade rurale , e allora ci chiediamo quei soldi e quel appalto che fine hanno fatto?
Vedi ( http://ottavioframmartino.blogspot.it/2013/05/policoro-i-lavori-fantasma-strade.html)
Non avemmo risposta allora ne tanto meno ne avremmo oggi. Ma non tutto è rimasto fermo infatti , a rendicontazione presentata , è la stessa Regione Basilicata ente finanziatore dei lavori che chiede al comune come mai i lavori non sono stati fatti alle opere finanziate (via Monte Grappa ) La stesso dipartimente scrive al comune di procedere ai lavori così come prevedeva il progetto esecutivo , pena la perdita del finanziamento concesso
Ed Opla come magia pochi giorni dopo , un bel strato di catramme rimette a nuovo via Monte Grappa. Miracoli di Ferrara ?
O ci troviamo difronte a un Miracolo oppure il Sindaco ( che molti visionari hanno visto sul luogo durante i lavori) l’ufficio Tecnico o chi sia ci dica chi ha svolto questi lavori , come sono stati assegnati e come saranno pagati e se saranno pagati, comunque vorremmo conoscere questo benefattore almeno per ringraziarlo  , visto che quel bando aggiudicato in un modo le varie varianti avevano destinato risorse per altro, era una partita chiusa .

Ma anche questo , ripristino postumo sembra bastare alla regione , che infatti semprerebbe che abbia revocato il finanziamento . Adesso chi paga ? Sempre i soliti fessi , gli ignari cittadini , usati come Bancomat da un'amministrazione sprecona , arrogante , e presuntuosa.

Siamo difronte alla gestione allegra dei lavori Pubblici , ormai loro fanno e disfanno senza un minimo di regola e chi sa se il sindaco come ha annunciato nel chiedere alla procura di indagare sul progetto scuole belle , invierà anche  le carte di questa gestione allegra dell’appalto e finanziamento del progetto 2011 di adeguamento delle strade Rurali ?

venerdì 13 marzo 2015

Pittella: 'operazione verità' o silenzio sui danni del petrolio?

Incontro con i giornalisti per “sgomberare il campo” da Presa diretta e Kilimangiaro

di Eugenio Bonanat

a Basilicata 24
Qualche lucano si era illuso che “l'operazione trasparenza sul petrolio” illustrata
stamani dal Governatore Pittella ai giornalisti, fosse il momento delle verità scomode finalmente svelate.

Qualcuno pensava che finalmente Pittella potesse pronunciare a voce alta i lemmi Pertusillo, invaso di acqua potabile. E idrocarburi. Oppure Centro Oli e Tecnoparco. Qualcuno immaginava che Pittella potesse parlare senza timori dei danni collegati allo smaltimento degli scarti petroliferi che in questi ultimi anni hanno castigato le terre del pecorino e le acque del Basento. Qualcuno pensava che finalmente si potesse far chiarezza su cosa sputa quella lingua di fumo e fuoco che si leva alta sopra l'impianto di trattamento petrolifero di Viggiano (il Cova). Che stupore se addirittura avesse fatto riferimento agli affari della Total. Alle discariche di veleni in attesa di bonifica lasciate in eredità dopo le perforazioni degli anni '90. Un bel lascito farcito di idrocarburi nei terreni e manganese nelle acque. Il comune di Corleto, due settimane fa, ha posto il divieto di utilizzo delle acque al di sotto del pozzo Perticara 1 proprio perché ancora custodiscono quei veleni. Ma parlare di tutto ciò non era conveniente. E allora il coniglio tirato fuori dal cilindro di Pittella è stato un altro. C'è bisogno di un “sussulto di responsabilità per rilanciare la Basilicata”. E così il Governatore ha convocato la stampa “per sgomberare il campo dai dati erronei alimentati da trasmissioni nazionali che non hanno detto la verità”. Il riferimento, chiaro, va al Kilimangiaro e a Presa diretta. Come hanno osato sporcare il bianco di Matera col nero del petrolio? Già. Quello che i lucani devono sapere, al massimo, è che “in Basilicata ci sono 40 pozzi attivi” dell'Eni più i “10” di Total che entreranno in funzione a partire dal 2017. Poi tanti numeri ragionieristici su “coltivazione di idrocarburi e istanze di permessi di ricerca”. Tutto funzionale a smontare l'idea di regione gruviera e a seminare sul campo la vera verità. “Sull'articolo 38 avevamo ragione noi”. Tradotto vuol dire che saranno i dipartimenti lucani a decidere sulle nuove concessioni 'fin a quando' il ministero dello Sviluppo economico, sentito quello all'Ambiente, e previa consultazione di Regione, Province e Comuni, non redigerà un piano delle aree destinate ad estrazioni. Questione di tempo. Poi la palla sarà definitivamente nel campo dei ministeri e del premier. Fine della sovranità territoriale. Ma ciò non si può raccontare. E soprattutto fate attenzione, perché se per “operazione verità” qualcuno, legittimamente, dovesse ancora pensare ai danni del petrolio (presenti e futuri) sulla catena alimentare, compresa l'acqua che beviamo, ha sbagliato Palazzo. Non cerchi risposte a via Anzio (sede della Regione).

giovedì 12 marzo 2015

Differenziata al 61% , una Bufala o verità ?

 .Il dato annunciato sulla differenziata , nonostante una relazione del 2 febbraio del
DEC che contestava gravi inadempienze alla Tradeco , sembrano di quelli MIRACOLOSI. Lippo sempre meno presidente del consiglio al di sopra delle parti e sempre più di parte , ci indica addirittura il risparmio netto che i cittadini dovrebbero avere ; 58 mila euro mensili che  annulamente significherà per gli 11 mesi del 2015 circa 630 mila euro , se a questi aggiungiamo i circa 150 mila euro delle penalità 2014 e l'abbassamento previsto nel contratto per l'ammortamento dei macchinari acquistati (quali?) di 200000 mila euro , arriviamo più o meno a un milione di risparmio su costo della spazzatura.
Quindi il costo passa da 3880.000 del 2014 a 2880.000 circa un abbondante 30% per i cittadini del  centro del comune e un 50% per le campagne , per la raggione che a questi  dovrebbe essere applicata ulteriore 20% di sconto previsto nel regolamento e nelle legge , perchè hanno le compostiere.
 In termini concreti ciò significa per ogni famiglia del centro un risparmio netto di 100 euro , e per le campagne di oltre 150 euro.

SARà COSI' ?

Vedremo , ma in tanto noi segnaliamo che se ciò fosse vero , il danno per la città che il progetto sia partito in ritardo e di 1000.000 di euro che avremmo potuto risparmiare già nel 2014.

Che a tutt'oggi il sevizio non è del tutto adeguato all'appalto , infatti e del tutto assente la raccolta notturna , grave è la situazione delle campagne dove il servizio è totalmente assente , se non sporadico.
I macchinari , non sono in parte quelli previsti dal capitolato , per non parlare della bufala dei bidoncini.
Unica certezza sono i cittadini , Molto più maturi della classe Politica , che ancora una volta danno una dimostrazione di civiltà .

Conservate bene l'articolo dell'amministrazione , conservate questa nostra pubblica perplessità e ci vedremo al Bilancio , secondo noi la diminuzione sarà solo quella relativa all'abbassamento di 2000000 euro previsti dopo il primo anno dall'appalto per il costo dei macchinari e le penalità accantonate , non più di 350 mila euro , in parte assorbito dal costo della discarica.

Quindi Vedremo se i nostri conti sono una bufala o e la solita bugia del RE LEONE .