LETTERA
APERTA ALL’ASSESSORA DELLA SANITA’
Signora Assessora,
mesi or sono il Presidente della Giunta Regionale
della Basilicata ha ritenuto di nominare assessori della propria Giunta,
persone estranee alla Basilicata.
Si tratta di un gesto inusuale che ha destato non
poche perplessità, se non altro perché i nominati non avevano conoscenza della
la Basilicata del suo territorio.
Ci siamo astenuti dall’esprimere giudizi in attesa
della prova dei fatti.
Questa non è una grande regione e ci si sarebbe
aspettato che l’Assessora alla Sanità facesse conoscenza delle non molte strutture
in un territorio che conta 600 mila abitanti con 130 comuni. Così non è stato.
Ho dunque
considerato che Lei questa
regione non l’ abbia conosciuta in passato e non ha voluto conoscerla neppure
nei mesi trascorsi dal momento del suo incarico.
Ho quindi deciso di farLe sapere che sulla fascia Ionica
vi l’Ospedale di Policoro, su cui gravitano
una quindicina di comuni limitrofi, compresi alcuni comuni dell’alta
Calabria. Policoro è sul mare e tra poche settimane, durante la stagione estiva, si arricchirà di decine
di migliaia di persone che verranno a trascorrere le loro ferie sulle spiagge
Ioniche. Come ogni anno l’Ospedale di Policoro, nel periodo estivo avrà un
elevato numero di persone che si recheranno al Pronto Soccorso.
Qual è la situazione dell’Ospedale? Poiché Lei non
ha avvertito l’esigenza di rendersene conto di persona, proverò io, in qualità
di rappresentante regionale dell’Associazione in intestazione, ad
illustrargliela e ciò non tanto per
arricchire il pur necessario patrimonio di conoscenze che un assessore dovrebbe
preventivamente acquisire, ma per
sollecitare la rimozione di seri
pericoli per la salute pubblica con conseguenti gravi responsabilità per chi,
avendo il dovere politico e giuridico di provvedere, non ha mostrato alcuna attenzione ed
intenzione di agire in tal senso.
La situazione è la seguente:
a) Un ascensore è fermo da oltre 3 anni; gli altri funzionano a singhiozzo.
b) Il cosi detto settore OBI (Osservazione Breve Intensiva))
con l’obbligo di medici e infermieri, è
completamente privo di personale e quindi inattivo.
c) Non esiste un Punto Informazioni.
d) Nel reparto UTIC vi è una strumentazione obsoleta
(vecchia di 12 anni) e alcuni letti sono
rotti.
e) Frequenti sono le lamentele sulla qualità del cibo.
f) Recentemente sono state trasferiti a Matera 4
infermieri del Pronto Soccorso e non sono stati sostituiti.
g) Il personale medico è del tutto insufficiente ed è
assai elevato il numero delle ore di straordinario.
h) I reparti di Medicina e Pronto Soccorso da anni
sono senza Capi Sala.
i) Per carenza di medici si è indotti a prorogare i
turni di lavoro in condizioni fisiche spesso inaccettabili.
j) Insostenibile è la situazione del Pronto Soccorso.
Normalmente dalle 8,00 alle 14,00, per
fare un esempio fanno ricorso al servizio dalle 40 alle 50 persone. In 6 ore,
quindi, ci si deve occupare di 50
pazienti. La media, è di 8 persone ogni
60 minuti: 8 minuti per ognuno mediamente. Da tenere presente anche l’affluenza
della Calabria con oltre 3.000 prestazioni di P.S. . Questo significa che il
sanitario lavora con elevato rischio di errore clinico e gravissimi rischi per
i pazienti. Tale stato di cose è stato più volte segnalato, ma nessuna decisione è stata assunta per migliorare il
servizio.
Recentemente i Dirigenti dell’ASM hanno illustrato
la positività del bilancio con un risparmio di spesa e addirittura con un
modesto attivo.
Tali risultati destano sconcerto, perché vengono
realizzati sulla pelle degli utenti.
Signora Assessora, nelle prossime settimane la
popolazione sulla fascia Ionica si triplica.
Purtroppo si triplicherà anche il numero di persone
che avrà bisogno di recarsi al Pronto Soccorso. Ci vuole dire per favore come
può un solo medico far fronte alle necessità urgenti che quel servizio deve
garantire? Venga dunque a Policoro e dica come dare soluzione a questi problemi. Tanto anche per fugare il fondato
sospetto che di questo passo si otterrà un ulteriore risparmio di spesa, cosa
che sarebbe facilmente raggiungibile con la chiusura di qualche reparto o
addirittura con la chiusura dell’Ospedale. O è proprio questo il compito che il
Presidente ha affidato all’assessore esterno?
Sarà gradita una risposta.
Policoro 26/05/2014
Il Segretario Regionale di Cittadinanzattiva
Maria
Antonietta Tarsia