lunedì 18 giugno 2012

Sconto carburanti, dall'Eni un altro schiaffo ai lucani


Cominciamo con una confessione: la nostra redazione è composta perlopiù da “pendolari dell’auto”. Non vi nascondiamo, dunque, che abbiamo salutato con soddisfazione l’iniziativa dell’Eni di tagliare nei weekend estivi il costo dei carburanti di 20 centesimi. Un’operazione che, partita ieri, ha registrato in tutta Italia già un grande successo. Con annesse code alle stazioni di servizio. E d’altronde non poteva essere altrimenti.
Già nell’edizione di venerdì della Nuova, però, ci eravamo permessi una considerazione in più, con un interrogativo finale: ma perché l’Eni questo sconto, in Basilicata, non lo pratica tutto l’anno? Siamo o non siamo il “Texas d’Italia”? Siamo o non siamo la regione dove si estrae oltre l’80% della produzione nazionale di greggio? Con tutto ciò che ne consegue in termini di inquinamento per il nostro territorio. Per questo abbiamo invitato la politica a fare di questa questione uno dei temi da mettere sul tavolo del Memorandum. Perché pagare meno benzina e diesel, nelle stazioni di servizio delle multinazionali del petrolio che estraggono in Basilicata, ci sembra il minimo. Tra l’altro finora ci era sembra stato detto che questa operazione non era possibile. Che non si poteva fare. E invece, adesso, a dimostrarci il contrario è stato proprio l’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, che ha pure evidenziato di considerare l’iniziativa «un investimento reputazionale». Un «investimento», però, che non capiamo come mai l’Eni non abbia ancora deciso di mettere in campo per la sola Basilicata, visto i venti che tirano nei confronti dei petrolieri. Ma tant’è. Staremo a vedere se nel Memorandum, oltre a lavoro e infrastrutture, le istituzioni regionali, e i parlamentari lucani, riusciranno a parlare anche di questo. D’altronde la “card idrocarburi” dopo un pieno è già a secco, e a noi, purtroppo, tocca fare rifornimento tutto l’anno.
Detto questo però, e tornando all’iniziativa “Riparti con Eni”, dobbiamo dire che alla soddisfazione iniziale di venerdì si è aggiunto il sapore della beffa di ieri. Perché tutto ci saremmo aspettati tranne che, tra le 3mila Eni Station che hanno aderito alla campagna, siano solo nove quelle presenti in Basilicata. Ripetiamo: nove (come riportato nell’elenco consultabile sul sito dell’iniziativa). Due a Potenza e poi una a Matera, Francavilla sul Sinni, Maratea, Marsico Nuovo, Rivello, Bernalda e Pisticci. In nessun’altra regione d’Italia ce ne sono così poche. Nessuna. Nemmeno in quelle con meno abitanti della nostra come Molise e Valle d’Aosta. E allora la sensazione è di trovarci di fronte a una nuova provocazione. 
Già ieri, infatti, sono stati tanti i lucani che, recatisi in una stazione di servizio Eni pensando di fare il pieno a prezzo scontato, hanno dovuto fare marcia indietro per poi continuare la “caccia al tesoro”. Un po’ come accade per i possessori di auto a metano. Con l’aggravante che alcune aree della regione, come il Vulture Alto-Bradano, sono totalmente scoperte dall’iniziativa. E la lontananza dall’Eni Station utile più vicina, di certo non renderebbe vantaggiosa nemmeno una “gita fuori porta” domenicale per andare a fare il pieno. 
Chissà, sarà forse perché in quell’area i pozzi di petrolio non hanno ancora fatto capolino. Boh. Di certo, ai delusi, non resta che guardarsi attorno. E magari passare alla concorrenza, che in queste ore sta già prendendo le contromisure per contrastare l’iniziativa del “cane a sei zampe”. Il distributore della Esso sulla Potenza-Melfi ad esempio, quello situato subito dopo l’uscita di Possidente, da ieri propone uno sconto di 21 centesimi. Come l’Eni, lo farà tutti i fine settimana per tutta l’estate. E la Esso (che ha ceduto alla Total la sua quota del giacimento Tempa Rossa) in Basilicata, non recita di certo il ruolo della multinazionale guidata da Scaroni. Che in Basilicata sembra aver lanciato l’ennesimo “boomerang
 Tratto dalla Nuova del sud Scritto da Dario Cennamo

5 commenti:

  1. L'ENI già è quella che è... Poi ci si mettono pure i proprietari delle pompe dei distributori che non aderiscono all'iniziativa e chi ci va di mezzo siamo sempre noi... Nemmeno se ce li dovevano rimettere di tasca propria i soldi che ci facevano risparmiare alle pompe... Che mentalità arretrata e coatta... Qui non si crescerà mai, anzi...

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  2. Dice bene il primo comento... A dispetto non andrò mai più a fare rifornimento da questi gestori che potevano aderire e non lo hanno fatto... Passiamo parola...

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  3. chiedete sconti e royalites avrete trivelle e iquinamento ,l'unico mosdo per fermarli è stoppare le nuove ricerche ...... poi vediamo se ci sono le condizioni.... con il memorandum prima decidono di estrare (raddoppio) e forse avranno le condizioni ....(un bel niente dal governo monti in piena recessione economica.....e allora perchè defilippo con i consigleri regionali autorizzano nuove ricerche??? quali interessi ci sono ???????

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  4. Rispondendo all'ultimo commento, vorrei aggiungere che i nostri cari politici, ormai la Basilicata l'hanno svenduta all'ENI, questo è sotto gli occhi di tutti, con tutti gli oneri ed onori... Siccome sono molto più gli oneri per noi cittadini, che gli onori, almeno uno sconto sul carburante o la scheda con l'elemosine di 100 euro, sarebbe opportuno visto che loro comunque si sono arricchiti... E poi se noi dovessimo rifiutare la scheda carburanti o non lamentare il fatto che nel luogo che si produce petrolio, vorremmo pagarlo in meno, comunque non cambierebbe nulla... Loro continuerebbero a fare le estrazioni e ad arricchirsi e noi staremmo ancora una volta a guardare...

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  5. DA QUANDO SI SA IN GIRO, I DITRIBUTORI ENI DI POLICORO E SCANZANO, NON ADERIRANNO, ALL'OFFERTA ENI, INVITO I CITTADINI A BOICOTTARE QUESTI SIGNORI, E DI FARE CARBURANTE PER CHI SI MUOVE, FUORI POLICORO, ESEMPIO STRADA PER MATERA, APPENA USCITO DALLA 106 PER MATERA C'E UN DISTRIBUTORE, DOVE IL GASOLIO COSTA 1,60 CONTRO I,75 O ADDIRITTURA 1,85 CHE COSTA AI DISTRIBUTORI SULLA 106, E IN CITTA' ANCHE SULLA SINNICA COSTA MENO,. fACCIAMO VEDERE A COSTORO CHE NON SIAMO DEGLI IMBECILLI, DISPIACE DIRE QUESTO PERCHE' IO SONO DELL'AVVISO CHE IL DENARO SI DEVE SPENDERE NELLA CITTà IN CUI VIVE SE VUOI CHE PROGREDISCA, MA COSTORO NON HANNO CAPITO CHE IN MOMENTI DI CRISI LE PERSONE SI ATTIVANO. CON 0,20 DI DIFFERNZA SU UN PIENO DI 50 LITRI, IL RISPARMIO E' DI 10 EURO. I DITRIBUTORI ENI CI FACCIANO SAPERE SE ADERISCONO ALLA PROMOZIONE.

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