lunedì 31 ottobre 2011

Caro Vitale caro Bubbico ve lo avevo detto che toghe Lucane non era finita ?

«Due sono le cose: o la Procura di Catanzaro ce l’ha in modo particolare con la Basilicata, o in Basilicata esiste davvero un potente comitato d’affari che negli ultimi anni ha condizionato le attività giudiziarie ma anche la vita sociale e politica di questa regione». Lo afferma in una nota Don Marcello Cozzi dell’ufficio di presidenza di Libera circa l’inchiesta Toghe Lucane Bis

Ebbene si , le perplessità i dubbi che avevamo manifestato con post del 20 marzo in questo blog quando toghe lucane fu archiaviata e che ci è costato l'ennesima querela da parte del nostro amato Enzo Vitale patron di Marinagri , trovano oggi un'autorevole sostenitore che è il procuratore aggiunto di Catanzaro Giuseppe Borrelli. Allora ebbi a dire a sostegno del lavoro svolto dall'attuale sindaco di Napoli che neanche Capomolla metteva in discussione l'accadimento dei fatti accertati da De Magistris , ne cambiava solo la valutazione giuridica.Devo dire che le motivazioni di quella archiviazione non hanno sciolto i dubbi che avevo su quella sentenza , anzi hanno rafforzato in me la convinzione che l'azione per togliere l'inchiesta a De Magistris sia stata una vera e propria porcata , la difesa del sistema contro un PM poco manovrabile e condizionabile che ha avuto il coraggio di scoperchiare la pentola delle convivenze e protezioni tra istituzioni della basilicata che garantiva l'impunità ai soliti potenti. Si caro signor Enzo Vitale la partita a questo punto è tutta aperta , altro che Gigginiello Flop ( anche se il popolo aveva già emesso la sua sentenza in favore di Luigi ) dalla questione che ha dato origine a toghe lucane quella definita Toghe sporche , alle pendenze per l'impugnazione in corte d'appello contro l'assoluzione per i fatti di Marinagri sia dei Pm Faciolla che di Capomolla. Aperto anche il fronte della proprietà dei terreni , e non lo dico solo io , Il Pm Faciolla ma anche l'Alsia con due delibere , preciso questo dato in quando per un eventuale sua querela non mi lasci solo , sa in due potremmo anche dividere le spese , non avendo ancora incassato una lira dal suo Fans il sindaco Lopatriello.

Al senatore Filippo Bubbico che disse allora che De Magistris doveva spiegare :

le sue relazioni con “l’amico Vulpio” e con le centrali mediatiche, insieme alle quali,(su impulso esterno?), è stato costruito” Toghe Lucane” e quali fossero gli interessi in campo ed i motivi veri per cui si è cercato di destabilizzare l’intera comunità regionale “ aggiungendo “La verità è che De Magistris, nonostante abbia svolto l’indagine per anni e con grande disponibilità di uomini, mezzi e risorse economiche, ha prodotto un risultato valutato da ben due magistrati come inadeguato a sostenere il suo castello accusatorio”

Oggi indirettamente il sindaco di Napoli risponde:

Mi auguro che sia venuto il momento di ricostruire il grumo di interessi che, in particolare a Roma, e' fatto da pezzi di politica, magistratura e istituzioni. Un cancro che se non viene fermato in tempo rischia di diventare metastasi e di fermare quei servitori dello Stato che ancora con coraggio cercano di ricostruire vicende delicate e pericolose". E' incredibile che ancora una volta siano le stesse persone che hanno contribuito a togliermi le funzioni di pm e a trasferirmi da Catanzaro. Non e' un sassolino che mi tolgo dalla scarpa - sottolinea - perche' ormai il danno e' fatto, ho pagato un prezzo umano, professionale e istituzionale che non auguro a nessuno.

Noi invece caro senatore , che voliamo terra terra da lei vogliamo solo sapere a titolo di informazione solo quante seta in questi anni è stata prodotta a Montescaglioso , e dove la possiamo trovare per comprarla. Sa ci dicono che è un prodotto raro anzi rarissimo per poterla regalare a Gigginiello perchè ne faccia una nuova Bandana.

Toghe lucane-bis

CATANZARO – Complotti, calunnie e tentativi di delegittimazione di Henry John Woodcock, ex pm di Potenza e ora in servizio a Napoli. È questo lo scenario che emerge dall’inchiesta Toghe Lucane-bis avviata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro e che, dopo oltre un anno e mezzo, si avvia verso la chiusura. E prima della conclusione i magistrati del capoluogo calabrese hanno fissato per la settimana prossima gli interrogatori dei magistrati lucani indagati.

Il procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, ed il suo sostituto Simona Rossi hanno inviato la settimana scorsa gli avvisi a comparire all’ex procuratore generale di Potenza, Vincenzo Tufano (ora in pensione), ai sostituti procuratori generali Gaetano Bonomi e Modestino Roca e all’ex sostituto procuratore Claudia De Luca (ora in servizio in un’altra sede). Nell’inchiesta sono coinvolti anche un ex agente del Sisde, poi divenuto cancelliere al tribunale di Melfi (Potenza), Nicola Cervone, tre ufficiali di polizia giudiziaria, un imprenditore ed un autista della Procura generale di Potenza. Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, violazione della legge sulle società segrete, corruzione in atti giudiziari e abuso d’ufficio.

Le indagini di Toghe Lucane-Bis hanno avuto inizio dopo alcune lettere di calunnia ai danni di Woodcock inviate dall’ex agente del Sisde Cervone. Ad organizzare il presunto complotto, secondo l’accusa, sarebbe stato Bonomi con la complicità degli altri magistrati della Procura generale di Potenza che sono indagati. Nel febbraio del 2009 fu preparato un esposto anonimo con i tabulati telefonici di Woodcock e quelli della giornalista Federica Sciarelli per accreditare l’ipotesi, che non è risultata veritiera, secondo la quale il Pm forniva notizie riservate alla conduttrice della trasmissione di Rai 3 «Chi l'ha visto?» ed al conduttore di Annozero, Michele Santoro. Il tutto era finalizzato, secondo l’ipotesi accusatoria, ad avviare, da parte della Procura generale di Potenza, verifiche disciplinari nei confronti di Woodcock. Gli inquirenti avrebbero poi acquisito anche alcune intercettazioni tra Bonomi ed esponenti politici e magistrati dell’ispettorato del ministero della giustizia tra cui Gianfranco Mantelli, che effettuerà un’ispezione alla Procura di Napoli disposta dal Ministro dopo la vicenda dell’inchiesta su Gianpaolo Tarantini.

Già in passato la Procura di Catanzaro, con l’ex pm Luigi De Magistris, attuale sindaco di Napoli, aveva indagato sull'esistenza di un presunto comitato d’affari del quale avrebbero fatto parte magistrati, politici ed imprenditori lucani. Quell'inchiesta, chiamata Toghe Lucane, si è conclusa il 19 marzo scorso con il proscioglimento dei trenta indagati.

ORE 15:46 - LIBERA: «ACCERTARE ESISTENZA COMITATO D'AFFARI»
«Due sono le cose: o la Procura di Catanzaro ce l’ha in modo particolare con la Basilicata, o in Basilicata esiste davvero un potente comitato d’affari che negli ultimi anni ha condizionato le attività giudiziarie ma anche la vita sociale e politica di questa regione». Lo afferma in una nota Don Marcello Cozzi dell’ufficio di presidenza di Libera circa l’inchiesta Toghe Lucane Bis.

Tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno.

domenica 30 ottobre 2011

Le opposizioni compatte per dire BASTA. Summit del gruppo operativo della maggioranza

Tutti insieme appassionatamente contro per dire BASTA a Lopatriello. Ieri è stata la giornata delle opposizioni divisa su molte cose , ma unità su un punto , questa maggioranza e questo sindaco se ne devono andare a casa per consentire a questa città di ripartire. Alle 12 nella sala in p.zza Heraclea la conferenza stampa di PD , PDL , UDC, Policoro Democratica , a nome di tutti i consiglieri dell'opposizione hanno informato i cittadini che avrebbero inviato alla procura ed al prefetto una lettera in cui avrebbero raccontato i gravi avvenimenti che sono accaduti in consiglio e dopo, dal voto per la convenzione dell'utilizzo del segretario tra i due comuni alla presenza di Marsano , cognato del segretario , al fatto che il giorno successivo in seconda seduta non si è tenuto il consiglio ( dove basta 1/3 per convalidare la seduta) che travalicano la disputa politica ed diventano vere e proprie reati penali. Duro l'intervento di Labriola , che parla di una amministrazione dove prevalgono ormai gli interessi personali , e questo sarà ancora più evidente quando andremo alle privatizzazione di alcuni settori. Criticata duramente anche l'interruzione del consiglio da parte della Radio , dopo una telefonata del Sindaco e non quando il presidente del consiglio ha sciolto la seduta

( ma di questo parleremo domani ) a dimostrazione ( se c'è ne fosse bisogno ) del legame tra questi e Lopatriello. Intanto ieri si è tenuto un summit della maggioranza , verso le 17 , incontro del gruppo operativo (Lopatriello , Vinci , Marsano , Nigro , Viola) per decidere le contromosse , anche perchè ci sono maldipancia e fra un po' anche imbarazzi, loro vorrebbero che adesso si abbassassero i toni , fanno sempre così , prima ti prendono a calci e poi cercano di trattare , ma Lopatriello è inaffidabile, non ha rispetto per la dignità delle persone , basta ricordarsi come ha trattato la Saponara , fin pochi minuti prima gli giurava che non sarebbe stata sostituita , per poi farlo appena uscita dalla stanza o Leone che gli ha consentito resistere mentre lui stava agli arresti, appena tornato lo ha defenestrato . Ufficiale inoltre il no dell' API , non sono disponibili a caricarselo, troppo compromesso anche per loro , dovrà trovare un'altra collocazione , potrebbe cercare insieme a Ripoli , su questo un vero esperto.

sabato 29 ottobre 2011

PDL : maggioranza arrogante e vergognosa

I consiglieri comunali Livia Lauria e Angelo Porsia, unitamente al direttivo e al coordinatore cittadino della sezione di Policoro denunciano, ancora una volta, il grave comportamento tenuto dal sindaco e dalla sua maggioranza durante il consiglio comunale tenutosi nella giornata di ieri 27.10.2011. L’ennesima prova di arroganza e prevaricazione in spregio ai principi di democrazia. Prendiamo atto di essere sotto un regime dittatoriale un cui non è consentito all’opposizione porre in campo gli unici mezzi a disposizione per portare a conoscenza la comunità di atti lesivi degli interessi cittadini. Ieri è mancato soprattutto il rispetto delle persone oltre che delle norme e dei regolamenti. Tutti hanno dimostrato una assoluta incapacità di indipendenza di pensiero e il braccio di ferro per dimostrare la maggioranza granitica ha portato a svelare alla città la vera natura di chi ci rappresenta. Colui che il 14.10.2011 dichiarava su Il Quotidiano di Basilicata “alle cantilene del PdL rispondo con fatti concreti”, ha appunto dato contezza di cosa è in grado di fare. E’ stata un’azione vergognosa se si considera che nell’articolo indicato lui stesso definiva “scandaloso” il comportamento del consigliere Angelo Porsia, ritenendo “la rinuncia al dialogo offensiva della democrazia e dello stato di diritto”. Anche gli assessori, tranne l’avv. Filippo Vinci e l’ing. Di Cosola ai quali va un sentito ringraziamento per il rispetto dimostrato e l’indipendenza ed autonomia palesata, hanno ritenuto di seguire il “loro padrone” senza pensare che certamente non sarebbe stata la loro presenza a dare i numeri di consiglio. Troppe le illegittimità perpetrate, già denunciate agli inquirenti, dalla approvazione di una delibera in cui un consigliere risulta assolutamente incompatibile, all’assurdo comportamento posto in essere dal Presidente del Consiglio, che sarà sfiduciato, che legge ed applica il regolamento a suo uso e consumo, per non parlare poi della dichiarazione appresa direttamente dal cronista di Bierre2 che ha riferito che una telefonata del Sindaco ha fatto interrompere la diretta radiofonica quando il consiglio non era ancora chiuso ma semplicemente sospeso, come se un pubblico servizio, pagato con i soldi di tutti possa essere considerato di sua esclusiva pertinenza. Ovviamente capiamo l’intento del Primo cittadino: IMPEDIRE che la comunità SAPPIA!!! Nessun dialogo sarà più possibile con questa gente che non essendo in grado di mantenere un confronto non merita la ns disponibilità.

giovedì 27 ottobre 2011

La maggioranza lascia l'aula e non consente la discussione sulle interrogazioni. Dura protesta dell'opposizione

Dura protesta dell'opposizione , durissimi la Lauria ( Vergogna ecc..) e Labriola ( garantite il numero solo per i fatti personali) , Porsia , le grida per chiedere il rispetto delle regole, battibecco con Mery Padula. La radio spegne le voci , ma ci siamo noi per testimoniare .

Doveva essere il consiglio comunale della nascita del nuovo gruppo Policoro democratica , la costola del Pd in consiglio che sanciva l'addio o l'arrivederci dei consiglieri Di Sanza e Vetere al gruppo consiliare del Pd guidato da Marrese , ma invece è stato il consiglio delle dure proteste dell'opposizione , tutta unità dai due PD all' UDC contro una maggioranza che questa volta ha travalicato il limite della decenza . Un vero è proprio atto di guerra quello degli undici consiglieri di Lopatriello, una ferita alla democrazia difficilmente rimarginabile , un atto di guerriglia di cui l'opposizione ha reagito con rabbia. Il fatto che la minoranza abbia cercato di far mancare il numero legale lasciando il consiglio al momento della votazione sulla convezione dell'utilizzo del segretario tra il comune di Montalbano e il nostro , adducendo che Marsano non doveva votare perchè incompatibile essendo cognato di Latronico , per dimostrare ( così come è stata motivata in modo impeccabile da Marrese ) politicamente la fragilità di questa compagine , ha scatenato l'ira degli uomini di Lopatriello. Tralasciando nel merito la questione se vi era o meno l'incompatibilità , tema che affronteremo in un successivo Post , riteniamo gravemente lesivo questo comportamento per il buon andamento di una amministrazione. Mentre è normale che la minoranza usi le poche armi che ha per dimostrare le debolezze della maggioranza , quest'ultima proprio perchè ha dalla sua parte i numeri , non può assolutamente utilizzare lo strumento della mancanza del numero legale specie per ripicca o ancor peggio per non rispondere alle interrogazioni consiliari.
Un Vulnus per la democrazia , una caduta di stile , con l'aggravante che il contesto in cui opera questa maggioranza è quello di un sindaco ed un assessore arrestati e sotto indagine per corruzione , a cui pendeva per il primo un ulteriore richiesta di arresto per per una manomissione ( secondo la procura di matera) di atti pubblici , richiesta respinta dal gip e contestualmente come niente fosse un poliziotto ed un finanziere gli consentono non solo di governare ma anche di alterare il buon andamento di un consiglio comunale forzando le regole. Si proprio le regole ieri sono state infrante calpestate violentate , prima quello del buon senso e rispetto della democrazia poi dello statuto , tanto e vero ciò che ne l'assessore Vinci ne Di Cosola si associano a questa azione di stile squadrista rimanendo a loro posto. Sembrerebbe a quel che ci hanno detto , che anche la radio di regime abbia spento le voci dell'opposizione dopo una telefonata del Lopatriello ancor prima che il presidente del consiglio sciogliesse la seduta , e per fortuna che si dicono dei moderati . Ci sostituiamo noi per testimoniare quando è accaduto , i nostri mezzi sono poveri ma liberi e non i vendita a nessun prezzo ne rispondiamo alla bisogna del don Rodrigo di turno.

IL TERRORE DELL'ACCESSO AI DATI AMBIENTALI E IL MANCATO AGGIORNAMENTO DEL REGISTRO TUMORI IN BASILICATA

"Esiste un terrore, un autentico terrore, che persone come me possano anche solo avere accesso ai dati....."

Questo dichiara il dott. Antonio Marfella, tossicologo e oncologo dell'Ospedale Pascale di Napoli, medico dell'Ambiente (ISDE), da decenni in battaglia per il problema dei rifiuti tossici in Campania.

E ancora: " Se non avessimo indicato la strada delle analisi individuali di biomonitoraggio tossicologico possibili in soli tre mesi, se non avessimo alzato il coperchio della precisa mancanza di volontà di fare i registri tumori provinciali, se non avessimo fatto denunce penali per questo e proposte scritte per fare registri tumori, oggi non si sarebbe mosso nulla e, mentre moriamo come mosche, si sarebbe continuato a dire che accadeva per i nostri geni malati per nostra colpa individuale..."

E ancora: "Studia e pensa con la tua testa senza piegarti e resterai affamato! Sii folle a dire la Verità e a spiegare il futuro e ti uccideranno!"

E in Basilicata ?

1) Si tengono nascosti i dati dell'inquinamento ambientale dell'inceneritore Fenice di Melfi per 10 anni !

2) Si sostiene che le acque dell'invaso del Pertusillo sono "tuttapost", si attribuisce la moria dei pesci dell'invaso anche a "liaison sentimentali", e si accusano di delegittimazione quelle associazioni che con poche analisi hanno dimostrato il grave inquinamento delle acque (ad uso umano) da batteri fecali, idrocarburi e metalli, salvo poi essere sconfessati da incontestabili video sui depuratori non funzionanti che scaricano reflui fognari non trattati direttamente nell'invaso !

3) Si monitorano con pochissime centraline e molto saltuariamente le emissioni in aria delle Ferriere Nord di Potenza, e nonostante le concentrazioni di alcuni metalli nocivi alla salute umana risultino da anni di gran lunga superiori ai limiti di legge, nulla si fa !

E IL REGISTRO TUMORI ?

Uno strumento indispensabile per combattere anche giudiziariamente i responsabili di questo disastro ambientale.

Difficile da credere in una regione come la Basilicata con meno di 600 mila abitanti ....

NON E' AGGIORNATO DAL 2006 !

Prof. Albina Colella

mercoledì 26 ottobre 2011

Nasce il gruppo consiliare Policoro Democratica (PD)



Era nell'aria , se ne parlava da settimane e per tutti era inevitabile la nascita del gruppo consiliare di Antonio Di Sanza che si chiamerà Policoro Democratica ( sempre di PD si tratterà ) che sarà ufficializzato nel prossimo consiglio Comunale . Quindi così come avevamo annunciato noi in consiglio ci saranno i due PD uno di cui capogruppo sarà Gialuca Marrese e l'altro guidato dall'ing. Vetere. La separazxione sembra consensuale , nessuno si strappa le vesti , e non è la prima volta che di PD ci siano più di uno , non solo Pisticci , con Di Trani facente parte in provincia del gruppo del partito di Bersani e nel suo paese eletto Sindaco contro il PD , ma anche nella stessa Matera vi è un gruppo consiliare unico ma le posizione sono spesso e volentieri diverse. Se qualcuno pensa che questo gruppo sia un'ancora di salvataggio per Lopatriello , si sbaglia , e lo stesso Di Sanza a spazzare via ogni dubbio , lui come gli altri è convinto che più presto si va alle elezione meno danni si produranno alla città di Policoro. Diversa è la strategia , in primis loro sono convinti che si debba lavorare per la costruzione di una alleanza politica che recuperi l'elettorato moderato dei Marsano e Di Cosola e perchè no qualche consigliere non compromesso totalmente con questa esperienza amministrativa , con a capo pensano una donna o un uomo moderato, una sintesi tra la Di Brizio e Serafino Di Sanza , diciamo sintesi perchè tutti e due oggi sono indisponibili, oggi ma.......dall'altra parte gli uomini di Bubbico insisteranno sulla candidatura di Marrese , non si sa a quale prezzo ma insisteranno , anche se il capogruppo del Pd per il momento ha fatto un passo indietro dopo il muro alzato da Franco Labriola , l'unico oggi all'interno di quel partito che cerca un dialogo oltre i recinti del suo partito, nel difficile tentativo di costruire un'alternativa partendo dalle primarie , ma anche su questo il PD si dice d'accordo , ma non a quelle di coalizione ma quelle tra candidati dello loro stesso partito. E poi noi , che sempre di più siamo convinti che dobbiamo unire tutti i movimenti e le varie realtà presenti nella citta , per ripetere la straordinaria esperienza della primavera Napoletana di De Magistris , quello dello SCASSAMO TUTTO , un'alleanza fuori dai partiti e post ideologica , in discontinuità con gli ultimi 15 anni di Politica a Policoro , per proporre un programma forte ed una compagine in grado di governare e non di litigare NELL'INTERESSE ESCLUSIVO DI QUESTA CITTA'

Riceviamo e Pubblichiamo

Ma è possibile sapere la faccenda asilo nido a policoro, sindaco , francamente e con le parole che escono dal cuore ma un poco, solo un poco di vergogna la sente in tutto questo , un'altra domanda si chiede al sindaco , una famiglia lei ce l'ha? i problemi delle famiglie li conoscete? noi cittadini una cosa abbiamo visto in lei che sa fare bene e come dividere questi quattro soldi dei contribuenti fra assessori, premi ai dirigenti e personaggi inventati dalla sera alla mattina, tra feste mangiate e gite in romania, in tre anni e mezzo di amministrazione lei non è stato in grado di risovere un problema di una importanza sia sociale che di economia che interessa tutta la comunità , è lecito dire tra noi cittadini che lei è stato così lesto e veloce se sarà vero quello che dice la procura di Matera nel risolvere l'affare illuminazione di via salerno e via belvedere invitando i faccendieri dei famosi "led" a fumarsi un sigaro nel suo ufficio ignaro che c'era il "vietato fumare" , risolvere il problema asilo nido non è stato possibile ,durante il suo mandato puntualmente si presenta un problema di appalto ,un problema di bando sbagliato, un problema di bando ritirato e tutto quello che c'è sotto i nostri occhi, e non ci venga a dire che sono i suoi dirigenti che sbagliano lei ha detto pubblicamente che sono persone valide visto l'aumento di stipendio, un servizio di una importanza che è stato calpestato sotto i suoi piedi come le stesse povere educatrici . Lei ha fatto affiggere manifesti in tutto policoro con uno slogan "il sindaco a casa vostra " ma i personaggi che la seguono ,assessori, consiglieri dirigenti, se la fanno una domanda sul comportamento del sindaco , lei sindaco non può rappresentare una comunità come policoro, quello che noi cittadini di policoro sentiamo su di lei e sulle sue sviolinate quotidiane dette alla radio o sui manifesti , lei ha fatto un commento che forse in nessun paese d'Italia è successo, interferire su una scelta della chiesa di un prete come se la chiesa fosse una appendice della sua autorità, tutto questo non è livore su di lei come qualche suo consigliere di maggioranza ha espressamente dichiarato in consiglio comunale, questo non fa altro che aumentare la sua antipatia nei riguardi della gente.

martedì 25 ottobre 2011

Policoro :finire un rondò , mission impossible con Tom Cruise e Nicolas Lopy



Quando Eugène Hénard famoso urbanista invento la rotatoria finalizzata a risolvere la scarsa capacità di smaltire forti flussi di traffico ed i problemi di sicurezza stradale ad essi legati , non si sarebbe mai potuto immaginare che a Policoro questi avrebbero rappresentato non solo un pericolo pubblico , ma un libro dai capitoli all'infinito , dove non si vede mai la fine e quando la si vede viene pagata a caro prezzo. E' sotto l'occhio di tutti da ormai 2 anni e mezzo la mezza rotatoria tra via Salerno e via Massimo D'Aeglio, stessa fine
rischiamo di fare con quella di fronte all'ospedale. Questo appalto nacque male , anzi malissimo , il primo sotto la nostra pressione per un sospetto ribasso fu sospeso con una delibera , le cui ragioni non furono mai esplicitate se per turbativa d'asta o altro, e noi in verità non insistemmo perchè nel fratempo l'allora assessorisimo Ierone pur querelandoci e richiedendo contro di noi la mannaia della legge per i nostri motivati sospetti , fini lui sfortunatamente agli arresti in verità per altre faccende roba di corruzione dice la procura di Matera . Finiti i veleni cominciarono i lavori , che normalmente come succede per tutti gli appalti degli ultimi anni di questa amministrazione sai quando cominciano ma non quando finiscono e soprattutto quando ti costano. Il sindaco di Salerno De Luca , alla festa del PD ci disse che lui personalmente insieme al dirigente controlla i lavori , e se le ditte non rispettano i tempi e gli importi , recede i contratti , fa pagare le penali e riappalta i lavori , questo De Luca , ma noi sfortunatamente abbiamo Lopatriello che ad ogni cazzata che fa è convinto che aumenta di voti , eppure Salerno non dista molto da Policoro e qualcosa si potrebbe imparare, se ci fosse la volontà , ma probabilmente non è questione solo di volontà o altra è la volontà. Allora noi chiediamo all'ufficio tecnico :
1- c'è una sospensione del cantiere, e se c'e perchè?
2- si dice che si deve fare una perizia , allora noi vogliamo sapere su che cosa si fa questa perizia , quale inconveniente è sopraggiunto ? Per i lavori l'appalto è stato vinto con una somma di 220 mila euro , i lavori ad oggi i lavori ammontano a circa 50 mila euro , ci chiediamo il perchè di questo fermo?
3 – se c'è una sospensione dei lavori questa non può durare più di 60 giorni , e qui siamo oltre , oltre anche al tempo stabilito per la consegna dei lavori , ci chiediamo perchè ?
4- se tutto questo è causato da un errore progettuale ( visto che siamo di fronte a un progetto esecutivo ) chi paga? Sarò individuato è sanzionato l'autore oppure faranno ricadere gli eventuali costi aggiuntivi sulla cittadinanza ?
Al neo assessore Viola a cui non vogliamo addebitare responsabilità chiediamo di fare come De Luca , o almeno tentare , controllare e sanzionare , facendo rispettare tempi e costi senza se e senza ma.
Le risposte alle nostre domande che sono dovute , li PRETENDIAMO dall'ufficio tecnico e dall'ing. Viceconte ai cui voglio ricordare Lopatriello gli ha riconosciuto un sostanziale aumento di stipendio , di 10. 000 euro annuali adducendo alla motivazione che noi siamo un paese ricco , e era da pezzenti avere dei dirigenti che prendevano solo 60 000 mila euro all'anno, e per evitare che dicano che non sapevano niente , oggi protocolleremo e faremo un volantinaggio di questo post al comune.

lunedì 24 ottobre 2011

Lo scandalo Asilo Nido



Una VERGOGNA , i bambini di Scanzano e Nuova Siri possono usufruire degli asili comunali , le mamme di quei paesi possono tranquillamente programmare all'inizio dell'anno scolastico dove lasciare i propri figli per andare a lavorare , mentre a Policoro ciclicamente una volta per un fatto un'altra volta per altro l'asilo rimane chiuso. Questa volta per un appalto interminabile frenato non si sa per quali ragioni , se clientelari o altro , ma nessuna che può giustificare il protrarsi della chiusura. Che poi si doveva fare l'appalto lo si sapeva da tre anni , avrebbero dovuto programmare per tempo il nuovo bando , ma si dice che avessero più ipotesi , che non trovavano l'accordo , non certo per migliorare i servizi e le prestazioni ma immaginate a cosa pensavano. Certo si sperava che il nuovo assessore risolvesse in fretta la questione , ma poverino in questo periodo è indaffarato a cercare un nuovo partito , dopo il PDS , città nuova e poi la Santachè, stanco di saltarellare da destra a sinistra si era affrancato al centro ma è rimasto orfano anche dell'UDC , sta cercando un collocamento consono al suo nuovo ruolo , e di questi tempi trovare partiti seri per una persona come lui è davvero difficile.Questa è un'amministrazione di irresponsabili che giocano sulla pelle dei bisogni della fascia più debole di questa città , donne e bambini , si dovrebbero dimettere non solo per una questione morale , ma anche per totale incapacità di garantire il minimo indispensabile. VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.

Ricorso al Garante per i numeri del Pdl lucano sulla card benzina


Il Pdl lucano continua a giocare coi numeri, ma i conti non tornano sui soldi in litri di benzina da erogare col Bonus della card. No Scorie Trisaia si appellerà al garante della comunicazione, segnalando il Pdl per pubblicità ingannevole . Avendo parlato in questi ultimi mesi di cifre assurde e propagandistiche di una realtà che non è così. I patentati lucani non riceveranno 400 euro e nemmeno 600, la cifra record pronunciata l’altro giorno in conferenza stampa a Matera. A parte il fatto che la Legge 99, art. 45 parla di residenti e non di patentati, per cui, la cifra che si determina col 3% del valore commerciale dei barili estratti, andrebbe suddivisa tra tutti i lucani residenti, ma anche ammettendo che in qualche comma successivo, sia stata precisata la nota che va ai patentati che ne fanno richiesta, i numeri di 270 mila patentati richiedenti non porta alle cifre di bonus benzina espresse dal Pdl lucano, per enfatizzare una propria proposta di legge. 32 milioni di euro maturati nel 2009, meno circa 5 milioni di euro di spese postali e di realizzazioni delle card (la ditta che li produce è sicuramente l’unica che fa l’affare – di chi sarà?), fa 27 milioni di euro che divisi per 270 mila patentati fa un calcolo facile facile: 100 euro a patentato. Quanto più o meno offrono la Esso, la Total e l’Eni in recenti pubblicità televisive come sconto per gli affezionati della loro benzina.

E se è vero che nel 2012, riferito alle estrazioni del 2010, il bonus benzina sarà più ricco, stiamo pur sempre parlando di circa 177 euro, poco più di 14 euro al mese, che arriverà nella card dei lucani per tutto il 2012. Per non parlare del 2013, riferito al 2011, che porterà miseria nella bonus card dei lucani: il centro oli di Viggiano è stato fermo due mesi perdendo circa 500 milioni di euro e in più, nel 2011, il barile di greggio non è andato oltre gli 80 dollari, contro i 120 degli anni precedenti.Se poi si avvererà quello che auspica il Memorandum bipartisan di Guido Viceconte e Vito De Filippo, che auspica anche tutto il Pdl lucano, di raggiungere 200 mila barili al giorno, raddoppiando estrazioni petrolifere e bonus benzina corrispondente, il Pdl lucano si rifaccia i conti, perché ai patentati lucani non andrà all’anno più di circa 200/300 euro.

Ma a che prezzo per l’ambiente,l’agricoltura ,il turismo , per il circuito della nostra acqua e per la salute dei lucani, se lo sono chiesti quelli del Pdl? Dai quali ci saremmo aspettati non un inciucio minerario, ma una bella opposizione a questa ennesima beffa collettiva ai lucani, che tra l’altro pagano la benzina alla pompa al prezzo più alto d’Italia. Col paradosso di Viggiano, stazione Eni, 1,655 euro la super e 1556 il diesel.Linfomi, leucemie e tumori sono in forte crescita proprio nelle aree industrializzate della Basilicata, e anziché fermarsi a chiedere cosa fare, si continua a perforare e a estrarre altri 26 mila barili al giorno dai monti di Marsico Nuovo. Dove ci sono le sorgenti del fiume Agri che in tal modo si consegnano ai rischi di un’attività mineraria e agli interessi dei petrolieri. Gli unici, oltre la ditta che realizza le Bonus Card, a guadagnarci veramente da questa brutta storia lucana.Più che fare calcoli propagandistici per fini elettorali e per favorire le trivellazioni in Basilicata, per i quali No Scorie Trisaia ribadisce che si rivolgerà all’Autority, il Pdl Lucano si faccia garante della salute dei lucani e non del bonus benzina.

E se, per sue compromissioni politiche, proprio non può chiedere una moratoria sul petrolio, che almeno si unisca alla gente e chieda di sospendere la perforazione e l’estrazione intorno alle sorgenti dell’Agri. Per evitare un atto contro l’umanità. [Movimento No Scorie Trisaia]

sabato 22 ottobre 2011

Dura condanna per Lopatriello.Il Pm : Frammartino cittadino esemplare

Assolto perche il reato non sussiste , cosi come aveva richiesto il mio difensore Montagna , il lopatriello condannato a pagare le spese legali al mio avvocato per 3200 euro e un risarcimento a me per danni morali di 5000 Euro , soldi suoi e non del comune. Una sentenza rara , Una mazzata per per Lopy .Solitamente il querelante non viene mai condannato al risarcimento del danno , difficile di per se essere assolti in una querela perchè il fatto non sussiste in quanto in questi casi la formula di assoluzione è generalmete che il fatto non costituisce reato. Impossibile poi avere il risarcimento delle spese impensabile quelle morali all'accusato , ma qui è un'altra storia. Noi abbiamo dimostrato nel dibattimento che le cose scritte da me erano tutte vere , punto per punto , riga per riga e che la querela da parte di Lopatriello è stata una forzatura. Le motivazioni della sentenza che saranno rese note tra 60 giorni ci diranno se ci saranno gli estremi per i quali IO potrò inviare alla procura di Matera il fascicolo processuale affinchè vengano perseguiti gli eventuali reati commessi dal Nicolino. Questa sentenza vuole essere anche un monito alla querela facile , a quelli che dicono intanto io lo querelo e quello almeno deve pagarsi l'avvocato , la spada di Damocle sulla testa dei Liberi cittadini , quelle azioni tese a scoraggiarti , ma che da oggi possono essere a doppio taglio. Come dire , querelante avvisato mezzo salvato.

Mi sento lusingato anche dalle parole del PM , che mi ha dato atto che non mi sono difeso solo con i fatti ma anche con il cuore , mi sono emozionato quando ha detto “ Frammartino non è un cittadino qualsiasi è un esempio di impegno civile che tutti dovrebberò prendere a modello". Probabilmente ha esagerato , ma a quelle parole il mio pensiero è andato a mio figlio , pensavo chi sa se un giorno leggerà le pagine di questa udienza è sarà orgoglioso di questo padre , e mi perdonerà per il tempo che gli ho sottratto alle attenzioni che gli erano dovute , capendone le ragioni.

Questa sentenza dice che ho detto il Vero quando ho sostenuto che volevano smantellare l'ufficio licenze , ho detto il vero quando parlavo delle strane coincidenze degli appalti della cartellonistica appaltati dal comune ecc.. a società riconducibili alla consorte del lopatriello , ho detto il vero della illegalità della gestione della Tosap , ho detto il vero dei rapporti tra il sindaco e la radio BR2 , ho detto il vero, vero , sempre , anzi più che dire il vero ho scritto il vero , anche se è stata spesso una verità poco attenta e lesiva della grammatica .

Se fossi stato condannato ne avrei tratto le dovute conseguenze avrei chiesto scusa e lasciato qualsiasi attività politica , oggi chiedo a Lopatriello uno scatto di Dignità e un atto di amore per questa città , si dimetta , nessuno gli potrà impedire di ricandidarsi , ma oggi più che ieri non solo non ha la legittimità politica per governare ma neanche quella morale , ridia a Policoro il decoro che merità .

PS. Lopatriello spesso dice pubblicamente che non sa chi sia io , ma almeno da oggi sa che io sono un suo creditore.

venerdì 21 ottobre 2011

ASSOLTO

Assolto perchè il fatto non sussiste , con formula piena e cosa rara per una querela il querelante condannato a pagare le spese. Domani tutto su una giornata per me straordinaria , dove la giustizia trionfa in favore delle persone perbene. Grazie a tutti voi , una vittoria che dedico alle tante persone perbene e oneste di questa città, a mio figlio perchè possa essere orgoglioso di suo padre. Una sentenza che ci dice che alla fine la verità vince sempre, che le persone perbene per quando piccole c'è la possono fare , anche se tutto questo costa fatica ma ne vale la pena.

Oggi a Pisticci sentenza per la querela di diffamazione di Lopatriello nei miei confronti

Prima di tutto vorrei ricordare , se se lo sono dimenticati che l'asilo nido di Policoro anche oggi è ancora chiuso.

Oggi ci sarà la sentenza per la querela di Lopatriello nei miei confronti per un post pubblicato il 24 settembre del 2008 che potrete leggere , dove io asserivo ironicamente alcune cose molto gravi nei confronti del Sindaco. Il processo è durato circa un anno e mezzo altrettanto la fase di indagine che ha portato al mio rinvio a giudizio. Così come promesso non ho parlato del processo come ci ha insegnato Berlusconi e i suoi rumors o come fa il Lopatriello per quello suo dove è accusato di aver intascato dei soldini , ma ho parlato nel processo avendo rispetto sia di chi ha fatto l'indagine che fiducia nel Magistrato , cercando di difendermi con i fatti e pensando di averlo fatto bene , potendo contare anche su uno dei migliori avvocati della nostra regione che è avv.to Vincenzo Montagna la cui professionalità e capacità e fuori discussione. Non so cosa deciderà il magistrato , ma ribadisco che in caso di condanna chiederò scusa e chiuderò il blog ritenendo la diffamazione un reato grave , e mi ritirerò dall'attività politica , ritenendo che le cose allora scritte sono così gravi nei confronti di Lopatriello che se non risultassero non vere con una mia condanna ci sarebbe stato da parte mia un comportamento gravemente censurabile a livello politico.

Come sempre appena saprò la decisione del giudice aggiornerò il Blog

Il Post del 24/09/2008 per cui sono stato ho fatto questo processo

Policoro : smantellato l'ufficio licenze

C’è voluto una denuncia della confcommercio per e far chiudere un negozio abusivo d’abbigliamento aperto al centro commerciale Heraclea di Policoro, altrimenti sarebbe passato tutto inosservato, e non sarebbe il primo caso. Alcuni vigili che hanno segnalato piccoli abusi sono stati duramente ripresi perché ligi alla legge, addirittura si dice minacciati di provvedimenti disciplinari. Scientemente in questi mesi l’amministrazione ha provveduto a smantellare l’ufficio rilascio licenze, spostando due ufficiali ad altri compiti, sguarnendo l’ufficio sia di risorse che di compiti di vigilanza. Ormai non vi è più nessun controllo sia amministrativo che sanzionatorio, un proprio Far West già denunciato da questo blog ( non capisco perche non vi fate i ....vostri). Dopotutto far rispettare le regole o regolamentare il commercio potrebbe disturbare il manovratore, gli impegni vanno rispettati, e su questo fronte sono tanti. Il nostro Lopy si supera, ed ecco uscire dal cilindro di Mandrake la privatizzazione dell’ufficio rilascio licenze (fonte il Quotidiano della Basilicata). Qualcuno affermerebbe che è un’idea balzana, sarebbe il primo comune d’Italia a privatizzare un settore come quello del commercio sia per il rilascio delle licenze che per il controllo, balzana in una città normale, ma qui amministra Lopy Mandrake.Che cosa pensereste che a vincere quest’appalto fosse una società collegata alla raccolta della pubblicità radiofonica e ad un consorzio di commercialisti, capace in un giorno di garantire l’apertura degli esercizi assicurando tra l’altro sia la pubblicità che la corretta gestione delle pratiche contabile e amministrative, tollerando anche qualche abuso, perché ogni nuova attività specie di grande dimensione significa occupazione e le regole sono state inventate dai comunisti per bloccare lo sviluppo. Questa si che sarebbe una operazione geniale, grande Mandrake cui piace in senso lato la parola deregulescion
Sempre da una mia ricerca è emerso che alcuni locali destinati ad attività commerciale di proprietà dell’amministrazione sono morosi nei confronti del comune di parecchie mensilità, e nessuno fa niente per recuperare i debiti, anche qui sembrerebbe che vi è l’impegno del nostro Mandrake di far sparire i debiti con la magica parola sanatoria tacita (ci immaginiamo già Tremonti morire d’invidia) complicato è il meccanismo, purtroppo non l'ho capito neanche io, ma Mandrake garantisce che funzionerà. Ma qualcuno potrebbe (sempre quei maledetti comunisti) eccepire che sarebbe illegale, ma qui nulla è impossibile, così come ha consentito l’esenzione della tosap per un’intera estate chi potrebbe impedire di sanare i debiti dei morosi che hanno in concessione i locali del Comune? Se poi ciò è giusto o ingiusto, legale illegale non interessa, l’imparzialità e il rispetto delle regole a cui è sottoposta la pubblica amministrazione dalle leggi non ci debbono riguardare, dopotutto non è detto che lodo Alfano non sia emendato in parlamento e diventi il Lodo Mandrake allora sì che ne vedremo delle belle. A noi non rimane che dire Viva Mandrake…………
Ps.Mentre scrivevo questo articolo mi domandavo se l’insegna del mio negozio fosse abusivo, ma poi mi sono detto chi se ne frega….Viva Mandrake
Il Fruttivendolo di Lopatriello


giovedì 20 ottobre 2011

Rceviamo e pubblichiamo: l'asilo anche oggi è chiuso

l'asilo nido era il fiore all'occhiello del metapontino , è arrivato lopatriello con il moralista leone e tutta la porcheria che stanno espletando , il moralista è stato l'autore di questa storia rovinando persone che ci lavoravano , famiglie e tutta la cittadinanza con un servizio distrutto e probabilmente irreparabile , lopatriello con la sua ciurmaglia di assessori e politici da strapazzo ha acconsendito alla rovina, è ancora nelle orecchie delle persone quando il sindaco laureato disse in un consiglio dove lo stesso fu chiamato a rispondere della porcheria del suo vice nei confrondi delle lavoratrici messo al lastrico , e lui disse (il sindaco laureato) che i suoi collaboratori stavano vedendo come risolvere la questione , la questione si è risolta come tutti stiamo vedendo alla luce del sole, una sola cosa sindaco , vergogna , vergogna e vergogna. Sindaco, Policoro non meritava tutto questo, trascinata in un pantano , sarai ricordato anche per questo.

sulla pelle dei cittadini come si fanno le raccomandazioni

Ci dovrebbe essere un nuovo reato quello che punisce i ladri di democrazia , per coloro che costruiscono il consenso sul bisogno del lavoro. In questo caso non hanno guardato in faccia a nessuno , sulla pelle e la salute dei cittadini.
Filo diretto tra Restaino e Sigillito per i soldi degli interinali. Quel «treno» di raccomandati: così chiamavano i soldi per assumere gli “amici di
POTENZA - Lo chiamavano «il treno», Sigillito e i suoi interlocutori. Gli investigatori del reparto operativo dei carabinieri di Potenza non ci hanno messo molto a decifrare quel codice. «Il treno è partito?». «È arrivato?». Alla fine il treno è arrivato. Eccome. Ma in stazione non si è visto nessuno, anche se i posti erano già tutti occupati.Si tratta del milione di euro deliberato dalla Regione per prorogare i contratti a tempo determinato dei tanti raccomandati assunti grazie all’intermediazione della Tempor. Il terzo filone dell’inchiesta del pm Salvatore Colella sul bubbone Arpab ruota tutto attorno a queste delibere che si sono susseguite per almeno tre anni con le motivazioni più disparate. Alla base dell’ultima ci sarebbero state «esigenze straordinarie ed eccezionali ascrivibili a situazioni d’urgenza non fronteggiabili con il personale di servizio». Chi scrive è l’ex dg del Arpab Vincenzo Sigillito, ma non parla del disastro di San Nicola, questo sia chiaro, bensì di un’altra emergenza legata più che altro ad assicurare un “tornaconto” elettorale per l’assessore Erminio Restaino visto l’avvicinarsi delle consultazioni regionali del 2010. Secondo gli elementi raccolti dagli investigatori che messo telecamere e microspie nello studio dell’ex dg e contemporaneamente intercettavano il suo telefono cellulare: «I voti venivano garantiti da Sigillito e richiesti ai beneficiari dei posti di lavoro e ai loro familiari». Non si andava troppo per il sottile quando bisognava passare all’incasso. Sembra che una delle occupazioni principali dei vertici dell’Agenzia regionale per l’ambiente fosse diventata alimentare il consenso per il sistema di potere che li aveva piazzati in quel posto. Quella di Fenice è l’emergenza che non ti aspetti. Quest’altra un’emergenza programmata a tavolino, che sa tanto dell’ultimo giro di danze sul transatlantico che sta affondando, con i viaggiatori che si preoccupano soltanto di estorcere i soldi alla Regione per rinnovare i contratti degli “amici di”.Venerdì prossimo l’assessore Erminio Restaino, capo della corrente di riferimento dell’amico, nonchè altissimo funzionario a denominazione politica controllata, Vincenzo Sigillito, verrà chiamato a rispondere proprio su questi fatti. In quanto indagato per truffa e concorso esterno nell’associazione a delinquere composta dai vertici dell’Arpab vecchi e nuovi, con l’amministratore delegato dell’agenzia di lavoro interinale Tempor di Potenza Luigi Montano (un’accusa formulata in verità maniera molto originale) dovrà farsi accompagnare da un avvocato e potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere. Con lui lo stesso giorno dovranno comparire negli uffici della Procura della Repubblica di Potenza davanti al pm Salvatore Colella lo stesso Montano, e il braccio destro dell’ex dg, Claudio Dresda, un factotum con amicizie molto particolari. Gli investigatori lo hanno tenuto a lungo sotto controllo e hanno registrato contatti con personaggi che un tempo venivano considerati vicini al boss Renato Martorano. Poi l’hanno visto entrare nello studio del direttore con dei fogli e indicargli il nome del presunto delatore che avrebbe dato il là all’inchiesta. Metteva ordine tra i dipendenti Claudio Dresda, assunto come collaboratore amministrativo, e se serviva informava il suo superiore di quello che i colleghi dicevano nei corridoi. Occorreva un’ambiente sereno per inventarsi un’emergenza e dimenticarsene un’altra nei cassetti. Per chi faceva il lavoro sporco era sempre pronta una degna ricompensa.
Tratto dal quotidiano della Basilicata

mercoledì 19 ottobre 2011

ASILO NIDO CHIUSO

Si proprio loro l'amministrazione di centro che più centro non si può, quella cheLopatriello definisce vicina al mondo cattolico , dopo aver provocato una la rissa con il Vescovo ed il Parroco di Policoro come niente fosse per poi arrivare a miti consigli , quella che dovrebbe avere al centro la famiglia e i suoi bisogni , si sta distinguento per essere quella incapace di fare anche le cose ovvie , far partire in tempo l'asilo. Non è la prima volta con Lopatriello ,eppure il mondo intero sa che al massimo a meta settembre questi servizi importanti per le famiglie , fondamentali per le donne che lavorano devono essere usufruibili dai cittadini. Ad oggi l'asilo NIDO in via Colombo è chiuso e stiamo avviandoci verso la fine di Ottobre senza avere nessuna notizia di quando aprirà , una Vergogna. Essendo scaduto l'appalto , questi scienziati della buona amministrazione cosa fanno , invece di bandire in tempo il bando (perchè si sa da tempo quando scade e quando si deve aprire ), o fare una proroga fino all'espletamento del nuovo bando , bloccano tutto facendo vivere un disaggio enorme ai cittadini , tanto loro se ne fregano. Se si trattava invece di concedere un permesso a costruire il caro Lopatriello avrebbe fatto i salti mortali , li avrebbe fatti concedere dagli uffici anche in attesa degli strumenti urbanistici , e gli uffici avrebbero dato dimostrazione di efficienza ed efficacia, tutti avrebbero lavorato prima e dopo per trovare la migliore soluzione, studiato come aggirare le regole senza farsene accorgere pur di consentire, cementificare ecc... ma se si tratta delle famiglie le intenzione sono buone anzi ottime da buoni cattolici timorati di dio , grandi annunci , ma pessimi fatti , a dimostrazione di incapacità e fatemelo dire anche di malafede , perchè più tardi aprono meno soldi il comune ci mette , soldi che loro spenderanno e spanderanno probabilmente per un'altro viaggio inutile o gemellaggio.


Le mamme si stanno organizzando per una Class Action contro il comune , è il minimo che si potessero fare. Se non avremmo una risposta immediata noi come Blog inoltreremmo una denuncia all'autorità competente per interruzione di pubblico servizio , e poi ci spiegheranno perchè hanno prorogato giustamente alcuni servizi con bandi scaduti mentre nulla si fa su quello dell'asilo ?

VERGOGNATEVI – VERGOGNATEVI VERGOGNATEVI...

Ps ieri si è tenuto davanti al gip di Matera l'udienza per l'opposizione dell'archiviazione chiesta dalla procura per una querela di Marinagri. Appena avremmo notizia della decisione del Gip ve ne daremo notizie. E doveroso da parte mia ringraziare i tanti per la solidarietà manifestatami.

martedì 18 ottobre 2011

Ieri la querela del Capitano Carbone oggi dal gip su quella di Marinagri.

nella foto Enzo Vitale e Marco , la cui assoluzione per Marinagri è stata impugnata dal PM Facciolla e Capomolla.

Ieri la querela del capitano dei carabinieri Carbone Domani invece presso il GIP del tribunale di Matera si terrà la camera di consiglio sulla richiesta di archiviazione chiesta dalla procura di Matera per le querele promossa dal Gruppo Marinagri per alcuni articoli pubblicati dal mio Blog , alcuni riguardanti i commenti dopo che la corte di appello ha impugnato la sentenza di assoluzione in primo grado di Vitale e Lopatriello , altro sulla proprietà dei terreni. Ma la cosa rilevante in questo procedimento e che si è scoperto che lo stesso Capomolla ha impugnato la sentenza in favore di Marinagri . Il signor Vitale si è opposto alla richiesta del Pm della procura , quest' ultima non intravede nei miei articoli nessun intento diffamatoria , ma una azione di critica politica del tutta legittima. I legali dell'accusa sostengono nella loro richiesta di rinvio a giudizio che io avrei dei suggeritori , e qui anche noi vorremo sapere di chi loro sospettano , se si tratta a loro parere di multinazionale così come tempo fa sostenuto da Nino Grassi grande amico del gruppo ed attuale portavoce di De Filippo o di quattro scalzacani . Tra l'altro supportano la tesi che hanno subito e subiscono un danno di immagine dal mio blog , tenuto conto che è molto seguito. La cosa più divertente fatta dall'accusa è la richiesta di procedere a un mio interrogatorio per capire se ciò che scrivo è farina del mio sacco e di altri , quindi sarò anche sottoposto a un esame , e chi sa se non saranno soddisfatti se chiederanno anche una perizia psichiatrica per verificare che sia in grado di intendere e volere. Probabilmente Vitale non si fa capace che possano esistere uomini liberi , che si possono battere per affermare la verità senza nulla chiedere in cambio , uomini non comandati dal dio denaro ne dal potere , ma che vogliono testimoniare un'appartenenza legata alla legalità e alla trasparenza come principio politico inderogabile. Preannunciamo che non ci opporremmo alla richiesta dell'accusa e la mia difesa si rimetterà alla decisione del Gip anche questa volta senza se e senza ma. E' una fatica essere persone libere , come i delinquenti si passano intere giornate in tribunale a difendersi , ti stanchi , ma loro sappiano che non mollo.

lunedì 17 ottobre 2011

Querelato dal Cap. dei Carabinieri. Lopatriello dice che sono screditato , e lui che ha fatto fatto tre mesi di galera come lo possiamo considerare ?

Il capitano dei carabinieri di Policoro Carbone presenta presso la sua caserma una querela contro la mia persona per la lettera aperta scritta l'altro ieri da me al comando generale ed alla procura. Anche qui è evidente la caduta di stile , senso istituzionale avrebbe consigliato che tale denuncia fosse consegnata ad altro corpo militare che ne so , finanza , polizia oppure vigili urbani. Come la potrebbe prendere un cittadino come me , che esercita la sua funzione politica di oppositore , un atto di forza , un ti faccio vedere io , ti scateno il mio comando contro di Te? Ben inteso , la mia fiducia nei carabinieri di Policoro e nel loro lavoro eccellente rimane intatto , e proprio per questo ti aspetti atteggiamenti e comportamenti al di fuori di ogni dubbio , qui più di ogni altra parte dovrebbe valere la vecchia regola , che non solo devi essere ma anche apparire al di sopra di ogni sospetto.

Stammani chiederò alla procuratrice della repubblica di Matera di essere sentito , anche per sollecitare un processo per direttissima visto la delicatezza della situazione.

A Lopatriello che ha dichiarato ai giornali che io sono screditato , rispondo che visto che lui si è fatto tre mesi di galera , come lo dobbiamo considerare ? Tra l'altro non può neanche appellarsi per legittimarsi al voto popolare perchè la sua attuale maggioranza non è quella votata dai cittadini , lui oggi è un sindaco abusivo ed è un presunto MARIUOLO accusato di aver preso TANGENTI dalla procura di Matera.

Sono curioso anche di vedere come reagirà l'ordine degli avvocati, ed a proposito ringrazio l'avvocato Leonardo Pinto che sarà insieme all'avv.to Montagna mio difensore in questo procedimento , come dire uno di destra e uno di sinistra anche per testimoniare che questa battaglia non ha nulla di personale o politico ma solo per affermare un minimo di decenza

sabato 15 ottobre 2011

Oggi grande Manifestazione a Policoro. Questi ragazzi sono la speranza per un futuro migliore

Incarico legale alla moglie del capitano. E' opportuno?


Lettera aperta al
Comandante Generale dei Carabinieri
ROMA

e, p.c. Al Procuratore della Repubblica
MATERA

Al Prefetto di MATERA

Al sig. Vincenzo Folino
Presidente del Consiglio Regionale
POTENZA

Al Presidente del Consiglio
dell’Ordine Avvocati
MATERA


Signor Generale,
sono Frammartino Ottavio, componente della segreteria regionale del Partito della Rifondazione Comunista.
Vivo a Policoro ove risiedo in via S. D’Acquisto n.28.
Negli anni scorsi ho avuto modo di conoscere molti Carabinieri, tra i quali Ufficiali, dei quali ho apprezzato la loro lungimiranza ed acume investigativo in attività di indagine nei confronti dei cosiddetti colletti bianchi.
Ricordo, fra l’altro, come si riuscì a scoprire in che modo il sindaco di Policoro, Nicolino Lopatriello, si fregiasse del titolo di Dottore pur non avendo mai conseguito alcuna laurea.
Ho subito notato come il nuovo capitano ha avuto subito contatti frequenti con il falso dottore Nicolino Lopatriello
Di recente, poi, si è verificato un episodio che ha in me rafforzato molto sgomento ed apatia verso alcune Istituzioni ed i loro rappresentanti.
Le dico di che cosa si tratta.
Con determinazione n.595, del 6/9/2011, il responsabile del servizio I° settore amministrativo del Comune di Policoro ha affidato un incarico ad un legale per intentare un giudizio civile per conto dell’ente. L’incarico è stato affidato ad un legale “con studio in Policoro alla via Gran San Bernardo, 34”.
Un cittadino ben informato mi ha confidato:
a) il legale incaricato è la consorte dell’attuale capitano dei Carabinieri;
b) l’avvocato, iscritta all’Ordine di Brindisi, avrebbe il proprio studio alla suddetta via Gran San Bernardo n.34; quel numero civico si riferisce ad un edificio posto all’interno del recinto della zona militare ove sono situati gli appartamenti dei Carabinieri di Policoro;
c) l’avvocato in questione si occupa sia di processi civili che penali.
Apprese queste notizie, mi sono posto qualche domanda:
Non è inopportuno che nell’ambito della zona militare ove è visibile la scritta “LIMITE INVALICABILE” sia allocato lo studio legale della moglie del capitano?
Non dovrebbe evitarsi che in un’area recintata con la scritta “ZONA MILITARE” un inquisito potrebbe trovare sia l’agente che indaga che l’avvocato che dovrà difenderlo?
Come mai su circa 120 Avvocati residenti a Policoro ed iscritti all’albo del foro di Matera, viene scelta la moglie del Capitano, tra l’altro, iscritta ad altro Foro?
Come mai con tanti Avvocati già convenzionati con il comune di Policoro, viene scelta una esterna tra l’altro moglie del Capitano?
Non è forse illegale adibire un appartamento di civile abitazione a studio legale senza aver ottenuto il cambio di destinazione d’uso, senza pagare le tasse sancite dalle norme?
Debbo dire che non sono stato ancora capace di darmi una risposta.
Alle autorità in indirizzo, ora, pongo le stesse domande nella certezza che loro sapranno dare risposte adeguate e soddisfacenti.
Al sig. Vincenzo Folino, Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata invio la presente perché ne tenga conto nella versione che si accinge a dare della vicenda “toghe lucane”.
Policoro, 7 ottobre 2011.
Ottavio Frammartino

venerdì 14 ottobre 2011

Senza scrupoli ci continuano ad avvelenare. Piaghe dolorose su tutto il corpo «È colpa di Fenice»

La questione Fenice e emblematica della inaffidabilità della nostra classe politica che in cambio di favori elettorali e chi sa altro senza scrupoli ci avvelenano. Pensiamo a questo punto per la gravità delle responsabilità che stanno emergendo dall'inchiesta di Potenza , che ad oggi non abbiamo nessuna certezza anche dei dati che ARPAB diffonde circa l'inquinamento delle falde idriche ed ambientali de metapontino , una zona che ospita in trisaia l'Itrec e vari pozzi per l'estrazione del Gas. L'unica certezza che abbiamo e che ogni uno di noi ha avuto almeno un amico se non un parente che è morto per Tumore per non parlare poi dei bambini diversamente abili anche qui le percentuali sono da Record. Ci dicono le statistiche ( in queste siamo i primi ) che i morti per tumore in percentuale alla densità di popolazione sono da primato in Italia , eppure non siamo in una zona di alta industrializzazione, ma nessuno fa niente per capire il perchè , forse si ha la paura che la verità sarebbe scomoda per i grandi interessi delle multinazionali, e la politica invece di tutelare la salute dei cittadini così come prevede la costituzione, ci ha svenduto, non solo consentendo la violenza sui nostri corpi ma anche sventrando il nostro territorio , mentre noi siamo sempre più poveri. La domanda che ci dovremmo fare e questo modo di essere amministrati a chi giova ? E' arrivato il tempo di dire basta , far sentire la voce del nostro dissenso ma anche disprezzo, prima che sia troppo tardi se non è già oggi tardi.

Pubblico il comunicato inviato ieri alla stampa sul caso Fenice

Ha ragione il direttore Leporace , quando nel suo editoriale di oggi chiede un provvedimento urgente di chiusura della Fenice e le dimissioni degli assessori , sia di Mancusi che Restaino , ma bisogna chiedere conto anche ai loro precedesori di fare un passo indietro dai ruoli pubblici almeno finche la magistratura non accerti la verità .
Voglio ricordare che il 13 gennaio del 2010 sul quotidiano intervenni in difesa di Maurizio Bolognetti , vittima di un attacco squadrista da parte del dipartimento ambiente per le sue ripetute denuncie contro arpab e Sigilitto , e in quella occasione chiedemmo come PRc le dimissioni del direttore ritenuto da noi inaffidabile ,accusando l’arpab di essere un ente nato per tutelare l’ambiente invece è servito a giustificare tutte le porcherie a danno dei nostri Territori e della nostra gente . Siamo stati facili profeti , visto le risultanze di una indagine che al di la delle responsabilità penali è comunque un atto d’ accusa grave contro il nostro ceto politico sia di destra che di sinistra che nella migliore ipotesi ha fatto finta di non vedere. Questa vicenda ci svela una verità da noi da sempre conosciuta e denunciata , quella della inaffidabilità degli enti regionali di controllo , che servono solo per alimentare il mercato clientelare di quella macchina dei voti che sono i partiti del governo regionale , di cui anche la nostra università non è immune. Ricordo allora che fui attaccato dall’attuale portavoce del presidente De Filippo , che mi accuso di essere un venduto agli interessi della Coca Cola , addirittura dedicandomi in editoriale in prima pagina all’asernico , lo stesso killer della Fenice che non sappiamo quante vittime ha fatto .
Questo signore strenuo difensore dell’indifendibile un ladro di verità che fa oggi ? Rimarrà imperterrito al suo posto , o avrà un sussulto di vergogna e dignità dimettendosi , o noi dobbiamo continuare a mantenerlo?
Chiediamo oggi verità è giustizia alla Magistratura che è rimasta per nostra fortuna l’unica istituzione a cui credere.
Tutti gli altri , dal presidente della giunta a quello del consiglio stessero zitti , pensassero seriamente a dimettersi , o almeno chiedessero scusa e perdono prima a Dio e poi al popolo della basilicata per il male che hanno fatto

Piaghe dolorose su tutto il corpo«È colpa di Fenice»

di MASSIMO BRANCATI

È ricoperta da enormi macchie rosse e viola sulla pelle, accompagnate da gonfiori e dolori. Si è rivolta a medici e ospedali specializzati per avere una risposta: da cosa dipendono quelle piaghe? Mistero. Nessuno è stato in grado di dirlo. Ma Antonietta Asquino, 45 anni, di Rionero e residente a Melfi, ha un’idea. Un sospetto. Lei ha lavorato per dieci anni come addetta alle pulizie nel termovalorizzatore Fenice di San Nicola di Melfi e dal 2005 ha cominciato a fare i conti con le fastidiose irritazioni cutanee di fronte alle quali neppure la fotochemioterapia ha prodotto risultati tangibili.

«Sono convinta - dice la donna che ci ha autorizzati a pubblicare le sue generalità e le foto che testimoniano la sua malattia - che tutto dipenda da lì, perché prima di allora non avevo mai avuto particolari problemi di salute». La donna ha inviato una denuncia-querela alla Procura della Repubblica di Potenza: sotto accusa il gruppo Edf, che gestisce l’inceneritore, l’Arpab, l’Asp di Potenza e la Regione Basilicata. Un concorso di colpe, a suo dire. «Nel novembre del 2009 - racconta Asquino nella sua denuncia - ho inviato una lettera al sindaco di Melfi nella quale, parlando della mia malattia, ho chiesto i rilievi effettuati dall’Arpab sul termovalorizzatore. Il Comune mi ha risposto scrivendo che dovevo rivolgermi direttamente all’Arpab, ma confidando sul fatto che l’amministrazione stessa aveva inviato la mia nota all’azienda sanitaria e alla stessa Arpab aspettavo una risposta. Che non è mai arrivata».

Solo qualche giorno fa Asquino è venuta a conoscenza del monitoraggio choc dell’Arpab (pubblicato anche dalla Gazzetta) in cui si evidenziano metalli pesanti oltre i limiti consentiti dalla legge fin dal 2002. Una rivelazione che «rinvigorisce» i suoi sospetti. «I miei guai - dice - probabilmente sono riconducibili proprio all’inquinamento prodotto da Fenice. Avevo chiesto invano di poter dare uno sguardo ai dati del monitoraggio e solo dopo tanti anni, attraverso i giornali, ho visto che i miei timori erano fondati».

E mentre Fenice preferisce non replicare alle accuse, rimandando ogni commento ad un approfondimento della denuncia, Asquino vuol vederci chiaro. E chiede che la magistratura vada fino in fondo: «Sono stata doppiamente penalizzata. Non solo devo convivere con questa malattia - dice Asquino - ma dopo sei mesi di malattia l’azienda presso la quale lavoravo (Gea ecologica, impegnata nelle pulizie del termovalorizzatore) mi ha licenziata». Mandata a casa con un carico di ingiustizie sul groppone. (tratto dalla gazz. del Mezzzogiorno)

giovedì 13 ottobre 2011

Arresti all'ARPAB .Chiudere l'impianto. Dimettere gli assessori


Quando i carabinieri bussano alla porta dei presunti responsabili con il provvedimento di cattura la frittata è fatta. Questa è la prima verità che emerge all’indomani dell’arresto di massimi dirigenti dell’Arpab coinvolti nelle vicende di Fenice. Per stare ai fatti, gravissimi nella loro specificità, abbiamo un docente universitario, il professor Fracassi, che all’autorità giudiziaria riferisce che la contaminazione della falda acquifera sarebbe provata già da diversi anni e che dalla documentazione studiata le omissioni dell’Arpab e di Fenice sono evidenti.
Il sostituto procuratore, titolare dell’indagine, è persona equilibrata, su cui non gravano sospetti di protagonismo. Insieme ai carabinieri ha condotto un’inchiesta molto rigorosa e utile alla collettività esercitando un’evidente azione di supplenza nei confronti della politica che ha gravi mancanze da spiegare. Questa vicenda è la peggiore macchia nera che si sia mai registrata nella storia del governo della Basilicata. Una bomba ecologica è stata fatta esplodere nel nome del profitto e del peggiore colonialismo economico ai danni della popolazione del Vulture. E ad oggi né l’Arpab, né i tecnici sono in grado di poter assicurare se le acque usate in agricoltura contengano sostanze nocive. Sul fronte della magistratura, se mai, va segnalato, che alla procura di Melfi, le decisioni sono state troppo lente e che alcuni dati andavano diffusi con più tempestività.Come Quotidiano sentiamo di aver svolto il nostro ruolo con equilibrio. Abbiamo denunciato per tempo un clima clientelare che ha sovrastato l’Arpab per lungo tempo. Abbiamo cercato di dipanare una nauseabonda matassa non negando spazi e parole al principale imputato, il dottor Sigillito, che non può essere l’unico capro espiatorio di questa sporca vicenda. Siamo stati attenti a valutare la fondatezza delle denunce e spesso abbiamo contribuito ad accertare qualche scomoda verità. Ci spetta dar merito al radicale Maurizo Bolognetti per aver visto giusto dall’inizio e per aver svolto in solitudine un egregio lavoro, tra l’altro testimoniato da numerose insofferenti dichiarazioni contenute negli atti giudiziari che riguardano gli indagati.Sappiamo che esiste presunzione d’innocenza e come sempre ne difendiamo valore e struttura. Ma alcune verità sono inoppugnabili. Per lunghi anni la catena di comando del controllo della rete di monitoraggio non ha funzionato. Se vanno accertate con zelo le responsabilità personali, non possiamo non denunciare che la politica al potere dal 2001 ad oggi, ma anche quella che doveva controllare dall’opposizione, ha consentito che l’Arpab fosse solo un centro clientelare che ha gestito assunzioni e persino favori sessuali a leggere la prosa giudiziaria. C’è però qualcosa che stride nei provvedimenti adottati. Coloro che hanno inquinato consapevolmente se la cavano a buon mercato. Solo provvedimenti di sospensione per i dirigenti Edf. Non sono forse costoro quelli che hanno pianificato l’avvelenamento della popolazione e che hanno provocato un disastro ambientale ai danni di una terra che merita rispetto e tutela? E’ finito il tempo dell’attesa. Fenice va chiusa subito e i terreni bonificati con i denari di Edf. La politica non può essere pavida nel temere che Sata trasferisca la produzione altrove a fronte di questa emergenza ambientale. E attorno a questo ruota anche l’incapacità nel sapere gestire il problema dei rifiuti in una piccola regione a bassa densità antropica. Non sapendo dove costruire un’alternativa, nulla per lor signori deve cambiare. E probabilmente bisogna continuare a morire.Su questi fatti il consiglio regionale di Basilicata ha istituito una commissione d’inchiesta. Ebbene, alla luce di una rigorosa inchiesta giudiziaria, è questo un organismo inutile e pletorico che non ha ragione di essere istituito. E’ utile, invece, dare corso a delle dimissioni preventive. Si metta in discussione la politica responsabile. Esiste anche il tempo di fermarsi. De Filippo, se vuole essere conseguente a quanto sostiene per un nuovo senso comune regionale sul petrolio, sostituisca l’assessore all’ambiente, Agatino Mancusi, che non ha avuto la capacità di chiudere immediatamente l’impianto e provvedere ad una diversa gestione dei rifiuti. E poi si aggiunge anche la questione morale. L’assessore Erminio Restaino è indagato per un troncone parallelo d’indagine e sarà presto sentito dal magistrato. In una dichiarazione molto berlusconiana Restaino si ritiene estraneo alle questioni ambientali ed esprime fiducia nell’operato delle indagini. Che è bene ricordare, nei suoi confronti procedono per essere a capo di una corrente politica che è sospettata di aver posto in atto “un’azione di occultamento delle emergenze ambientali in essere nella Regione con sviamento e mortificazione dei compiti istituzionali di garanzia e controllo dell’Arpab ed avviava una politica di reclutamento ed assunzione del personale a scopi meramente clientelari”. Può darsi che si tratti di un teorema o un sillogismo costruito attorno a Sigillito, ma facciamo osservare che Penati si è sospeso degli incarichi per accuse meno gravi di quelle scritte dal pm Colella. Anche in questo caso un passo indietro sarebbe utile e giusto, finchè non si accertino le responsabilità di un assessore non estraneo alle vicende. E se Sigillito, è accusato di essere al centro di una determinata corrente politica del Pd, non ci sfugge che anche il suo collaboratore-antagonista Bove, è un ras locale del Pd, ma di corrente diversa, che ha ricevuto l’amorale solidarietà della sezione del suo paese. Buona prassi richiede che il segretario Speranza sospenda subito il dirigente arrestato evidenziando tutta la diversità che spetta al partito bersaniano. La politica ha molto da fare per non dare spazio ai Savonarola e ai Torquemada improvvisati. La smetta anche il senatore Belisario con la politica dei due forni reclamando al ministro Prestigiacomo provvedimenti che il suo assessore provinciale Macchia non ha il coraggio di adottare. Moschettieri del Pd, sinistra dispersa, responsabili di Centro, falchi del Pdl, futuristi allo sbaraglio escano dalla palude e dicano parole chiare sul da farsi. Non si può essere sempre subalterni agl’interessi di parte. A Melfi è calata una brutta macchia nera. Lavarla sarà molto difficile.

Di Paride Leporace

mercoledì 12 ottobre 2011

FENICE / ARPAB: ARRESTI – Sigillito e Bove accusati di “disastro ambientale”

Cominciano a girare le prime notizie sull’inchiesta che ha portato, stamattina, all’arresto di Vincenzo Sigillito, ex direttore dell’Arpab (l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Basilicata) e Bruno Bove (coordinatore provinciale dello stesso ente) (leggi QUI). I due sono ora agli arresti domiciliari. Le accuse per i due sono molto pesanti:disastro ambientale e omissione di atti d’ufficio. Nell’indagine è indagato anche l’assessore regionale alle Attività produttive (all’epoca dei fatti, assessore all’Ambiente), Erminio Restaino (leggi QUI).

L’inchiesta è della procura di Potenza. Secondo i magistrati, l’Arpab avrebbe tenuto nascosti i dati sull’inquinamento ambientale prodotto dall’impianto nell’area, pur avendo l’obbligo di inviare i dati agli enti locali, e in particolare alla Regione Basilicata di cui è ente strumentale, sulle verifiche effettuate. Eppure – a leggere i dati che il nuovo direttore Raffaele Vita ha diffuso nei giorni scorsi (QUI si trovano i documenti ufficiali che avevamo pubblicato il 19 settembre scorso) – il termovalorizzatore ha inquinato le falde acquifere dal 2002 (forse anche da prima, ma i dati non si conoscono). Inquinanti di ogni tipo (manganese, benzene e altri tipi di sostanze e metalli pesanti a volte considerati cancerogeni) sono stati trovati in quantità superiori alla norma.

Ad aver operato, i carabinieri. Il giudice per le indagini preliminari che ha deciso per gli arresti è Tiziana Petrocelli, il magistrato che li aveva richiesti Salvatore Colella.

Disposto anche il divieto, per due mesi, di ricoprire cariche direttive per altre due persone: l’ex procuratore responsabile della Fenice, Giovanni De Paoli, e il responsabile attuale, Mirco Maritano.