venerdì 30 settembre 2011

Caso Vigorito: quella polpetta avvelanata del Er mutanda data a Vinci


Che Vinci sia un ragazzo capace ed intelligente e riconosciuto da tutti noi , ma è come se un fuoriclasse ( definizione del quotidiano ) giocasse in una squadra di scalzini , il risultato sarebbe uguale a zero , e sopratutto gli assist dei compagni per fare gool non sarebbero all'altezza del campione , di questo non ne esalterebbero le qualità , anzi se continua a giocare con la squadra rischia , anche lui la mediocrità e deve necessariamente cercare qualche soluzione individuale per emergere . E l'ultimo assist , quello su Vigorito mandatogli dal ER Mutanda al secolo Lopatriello e di quei passaggi sporchi , difficili da controllare , molto avvelenati pieni di cattiveria. E poi c'è ne vuole a fidarsi di Lopatriello, proverbiale e la sua inaffidabilità basta chiedere alla Lasaponara , a cui aveva fatto crede che non l'avrebbe sostituita e nel mentre la rassicurava nello stesso istante nella stanza accanto vi era l'assessore che l'avrebbe rimpiazzata che firmava l'accettazione .E così oggi Er Mutanda o Lopy ha pensato bene di utilizzare il volto buono e la competenza di un noto avvocato per scagliarsi pretestualmente contro un consigliere ieri di maggioranza oggi di opposizione della sua risicata compagine tra l'altro indagata per mazzette. Si consigliere SURIANO , non si scandalizzi la maggioranza che lei sostiene è indagata perchè è gravemente sospetta che ci siano dei mariuli se questo si può definire o no degrado morale lo lasciamo decidere ai cittadini .


Siamo convinti che in quel consiglio si siano consumati degli atti gravi e le parole scandite siano altrettanto gravi . Cercheremmo di dimostrare questa nostra convinzione , e anche qui utilizzando un consiglio suggeritoci del saggio Avv.to Vinci nella sua proverbiale arringa in consiglio , che invitava tutti a non dire cose generiche ma a parlare in modo circostanziato facendo riferimenti specifici con fatti nomi luoghi ed aggiungiamo noi anche date.


I fatti: Vigorito è concessionario di un appartamento in via puglia 14 , concessione datogli nel 92 , in cui svolge anche l'attività commerciale.


Dice Vinci che è :vergognoso il prezzo di 54 E. pagato dal concessonario al comune per un siffatto immobile. A questo però dovrebberò dare risposta il consigliere Marsano che nel 92 firmo la prima (prot.n°3170 del 3/03/1992) concessione amministrativa in cui si prevedeva il pagamento dell'ora 1260 lire in quattro rate. Ma soprattutto ne dovrebbe dare spiegazione e se ne dovrebbe vergognare l'attuale sindaco Lopatriello che lo voglio ricordare è stato per quasi 15 anni assessore al bilancio oltre che per 13 anni sindaco di questa città e nulla ha fatto fino ad oggi per adeguare tale somma. Anzi le chiedo , visto che non ci è stata nessun adeguamento nell'affitto secondo i dati istat in questi ultimi 19 anni, lei che l'assessore al patrimonio e valente legale se non intraveda una omissione da parte degli amministratori e degli uffici che si sono succeduti in questi anni da segnalare alla giustizia amministrativa per l'eventuale danno erariale cagionato al comune. Sa se non lo farà lei , saremo costretti a farlo noi. Ma lei almeno ci dirà che colpa ha Vigorito in tutto questo ? Non era un dovere dell'amministrazione in primis di Lopatriello adeguare quel vergognoso affitto ?


Lei dice: che solleciterà i vigili a relazionare in modo rapido per verificarese questo immobile detenuto a scopo abitativo ai sensi del D.G.M. N° 91 del 1992 è stato mutato il suo ruolo originario e la sua destinazione d'uso , che vi sia stato o istallato una attività commerciale, e come parrebbe vi siano degli abusi edilizi o attività fine di lucro diverse a quelle di destinazione abitative.


Umilmente noi le segnaliamo l'inutilità di tale relazione , che farebbe perdere ulteriore tempo ai vigili visto il loro esiguo numero e potrebbero dedicare questo tempo al altre vicende che attenagliano la nostra città. Le dico questo , non perchè non voglio tale verifica , ma le basterebbe chiedere a Ottello Marsano e a Er Mutanda autori dei provvedimenti in questione , se il consigliere Mario Vigorito è stato dichiarato con nota 5107 del 1992 e successivi atti che non elenco , titolare di concessione amministrativa comunale dall'uso dei locali di proprietà comunale e box mercato ( il box mercato non si intendeva per attività non profit o ludica ) E poi senza muoversi dal comune , ma cambiando solo stanza di assessorato , andare dall'Ing.re Di Cosola , perche domandi all'architetto Di Cosola , se nella richiesta di autorizzazione prodotta per una di quelle concessioni dal Vigorito , era stata allegata una dettagliata planimetria , di cui una redata dall'illustre architetto che descriveva con dovizia di particolari la situazione esistente a cui mai il comune ebbe nulla da eccepire , anzi concedeva.. Anche qui la prego di indagare a fondo , eventualmente individuare false attestazione di infedeli amministratori e pubblici dipendenti. Molti elaborati che qui non citiamo riguardanti il CASO VIGORITO , probabilmente non li troverà nella sede comunale , ma si affacci ugualmente all'archivio dell'ufficio Tecnico , e penso da integerrimo guardiano della legalità che lei è , si accorgerà del disordine e abbandono in cui versa , e come assessore del personale siamo certi che lei individuerà se non delle violazioni degni di essere ascritti al codice penale ma come meno un provvedimento disciplinare e una nota da inviare al al signor Rocca La Rocca esperto valutatore, non solo di lampade solari ma un GIGANTE a detta del ER MUTANDA (che lo ha nominato nel nucleo )della pubblica amministrazione. Veda con il post di Lunedì perchè continueremo a parlare di questa vicenda a cui che ne dica er Mutanda segnaleremo al prefetto e al sottosegretario con delega agli enti locali del ministero degli interni , siamo convinti e dimostreremo della regolarità della posizione del consigliere Vigorito , questo però non assolve la pubblica amministrazione e gli amministratori che potevano fare meglio e di più a tutela degli interessi dei cittadini , e caro assessore , che in questa vicenda raschiando il fondo e se ne avrai lo stomaco e il coraggio ne uscirà di munezza cominciando dall'art.3 della delibera 208 e non solo .


Lunedì la seconda parte

giovedì 29 settembre 2011

L'opposizione scrive al prefetto e lascia l'aula. La maggioranza si scatena contro il Capogruppo dell'UDC

L’ennesimo scontro in consiglio comunale tra maggioranza ed opposizione , quest’ultima rea di aver letto un duro documento contro l’amministrazione e un atto di solidarietà a Mario Vigorito da inviare al prefetto , che ultimamente dopo che è passato all’opposizione è stranamente attenzionato. Una maggioranza scatenata contro il capogruppo dell’UDC , tanto che il sindaco aveva annunciato una conferenza stampa non tenutasi , per spiattellare tutto su (documenti alla mano) , e se le parole di Lopatriello non avranno un seguito potremmo pensare a ragione di essere di fronte a un ricatto.

Ma dalla reazione scomposta della maggioranza si capisce in modo inequivocabile il fiato corto politicamente di Marsano e company , il fallimento del tentativo di creare il grande centro e quello di travare un minimo di dialogo con l’opposizione sia per avere uno sponda politica sia per tentare una legittimazione popolare di una maggioranza che ha i numeri per governicchiare ma non la legittimità Popolare . Domani (oggi non è stato possibile per problemi tecnici su internet ) metteremo in linea l’audio degli interventi più importanti , dal quello di Marrese a quella del neo assessore Vinci , che in un passaggio dice uno cosa che noi condividiamo , che l’amministrazione deve operare ma anche sembrare che agisca nella legalità , chi sa se Ierone seduto vicino a lui ha capito?

mercoledì 28 settembre 2011

Parole al vento: moderati per una raccolta differenziata molto moderata...diciamo inesistente


L'Assessore all'Ambiente del Comune di Policoro, Saverio Carbone, ci fa sapere che fra 60 giorni inizierà la raccolta differenziata.

Quale tipo di raccolta differenziata (porta a porta, condominiale, al bidone)? Come verrà attuata? Quali saranno i compiti dei cittadini? Quelli dell'Amministrazione? E quelli della ditta appaltatrice?

Per invogliare ed educare i policoresi si adotterà un sistema di incentivi (tipo sgravi fiscali in base alla quantità di differenziata prodotta) o di interventi punitivi (multe per chi non la attua)?

Le risposte a queste domande sono particolari sui quali l'assessore non si concentra. Probabilmente particolari troppo concreti per un sognatore dai larghi orizzonti come lui, o forse troppo reali per parlarne a dei fessi come noi.

E infatti per non parlarne, non le dichiara in una conferenza stampa dove qualcuno avrebbe potuto porgli dei quesiti, ma le affida ad un comunicato stampa, nel quale è solo lui a dichiarare.

Nel comunicato dice che "come tutti sanno, la gara d’appalto per nove anni è stata espletata e vinta dalla società Tradeco Srl.", dimenticandosi delle polemiche e dei dubbi che ha generato fin dall'inizio questo appalto e dimenticandosi anche di dichiarare il costo di tale appalto: più di 15 milioni di euro ( per la precisione 15.236.911.35 euro).

Dichiara inoltre, con un tono che lascia udire al lettore rulli di tamburo in sottofondo, che se la nuova gestione rifiuti "non è ancora operativa è perchè mancava l’isola ecologica, dove depositare i rifiuti e differenziarli in base al tipo di materiale: plastica, vetro, ecc.", ma ormai ci siamo: bisogna aspettare solo 60 giorni.

Fosse stato in conferenza stampa - anche se non è certo data la scarsa indipendenza di qualche giornalista delle nostre parti - qualcuno gli avrebbe potuto chiedere: "Ma come, firmate un contratto per una gestione differenziata dei rifiuti e nè l'Amministrazione, nè la Tra.de.co. si premurano di includere il luogo di deposito di questi rifiuti? Cos'è stato, assessore: una dimenticanza da incopetenti, un raggiro da furbastri o una cosa del tutto normale?

Inoltre Carbone, affermando che hanno trovato in via Agri il sito ove ubicare "l'isola ecologica", dimentica ancora di dire che questa dimenticanza ha comportato al Comune una ulteriore spesa di 50mila euro che vanno sommati ai 15milioni237 euro della spesa originaria.

Ma il climax del comunicato stampa si raggiunge quando afferma che coinvolgerà "la ditta appaltatrice in un’azione di sensibilizzazione che parta nelle scuole sulla raccolta differenziata per educare i cittadini, sin dalla giovane età, a rispettare l’ambiente e la natura circostante".

Questo è lopatriellismo, assessore! Stia attento, quando parla! Questo è dichiarare l'assoluta mancanza di cognizione di ciò che si sta dicendo, proclamando, come una grande cosa, la prima banalità che le passa per la testa! Questo è dichiarare, fra le righe, che non attuerete nessuna raccolta differenziata.

L'ottima iniziativa dell'educazione ambientale nelle scuole ècomplementare ad una buona gestione dei rifiuti (e non solo), ma non può essere strutturante, a meno che non si intenda attuarla fra 20 anni, quando gli scolari di oggi saranno i proprietari delle loro case.

Guardi dove si fa raccolta differenziata. Non deve andare lontano, le bastano 15 km, vada a Montalbano. Lì, che si voleva attuare seriamente una seria gestione rifiuti, si è educata direttamente la cittadinanza, si sono tolti i cassonetti dalle strade, si è istruito il cittadino e in un certo senso lo si è costretto a differenziare i rifiuti, si è fatto la raccolta porta a porta, che è l'unica concreta, reale possibilità di attuare una raccolta differenziata.

E invece l'assessore Carbone conclude: "Sono altresì consapevole che la raccolta differenziata non risolverà del tutto il problema delle numerose discariche abusive segnalateci spesso dai cittadini, perché il territorio è vasto e ci sono persone che non hanno una grande cultura ambientale".


Noi purtroppo non riusciamo più a crederle e a credervi. Dubitiamo ogni giorno di più che siate in grado di attuare una vera raccolta differenziata. Sotto sotto speriamo di sbagliarci, ma è difficile continuare a sperare in voi. E non lo diciamo ironicamente, ma quasi addolorati.

Non è colpa della vastità del territorio, nè esclusivamente della loro cultura, che comunque i governanti dovrebbero indirizzare. Non è così, assessore. Primo perchè noi non abbiamo segnalato solo delle discariche abusive, ma anche una città sporca con cassonetti sfondati e una pessima gestione...(basta scorrere le pagine del nostro sito per guardarla). Secondo perchè se si vuole pulire la città nel rispetto dell'ambiente e nel vantaggio esistenziale, sociale ed economico della bellezza, bisogna andare incontro al cittadino: educarlo, aiutarlo a rendersi conto dei vantaggi che potrebbe trarre, civilizzarlo, punirlo quando cocciutamente sbaglia. Bisognerebbe fare quello che fa un politico, insomma: governare una città e i suoi abitanti nell'intento di agevolare il bene comune.

Da qualche settimana avete inventato addirittura una roboante delega alla democrazia partecipata. Voi, voi che non sapete nemmeno lontanamente cosa sia la democrazia partecipata.
Ma perchè oltre al futuro ora vi mettete anche a rubare anche le parole?
Raccolta differenziata! Assessore, sul serio, lei sa cos'è la raccolta differenziata e come si realizza?
E' quasi un anno che vi chiediamo di rendere pubblici i termini di questo accordo con la Tra.de.co. , di discuterne con i cittadini, di farvi aiutare dai cittadini ad elaborare un piano di gestione rifiuti. Ora lei sbandiera l'imminenza di una gestione che otterrà veramente poco e lo sa.
Si rende conto che state derubando Policoro anche dell'espressione "raccolta differenziata"? Sa quanto sarà difficile riparlare ai policoresi di democrazia partecipata o di raccolta differenziata, dopo che ne avete depravato il senso?
Vi rendete conto del danno che state arrecando o siete concentrati solo sui vostri maledetti giochi elettorali?
Tratto da Karakteria

martedì 27 settembre 2011

Fenice - Bolognetti: Non escludiamo di appellarci al Presidente della Repubblica. La magistratura dov'è?

Inceneritore Fenice - "Mo AVAST!". Bolognetti: le istituzioni si assumano la responsabilità di operare a tutela della salute pubblica. Non escludiamo di appellarci al Presidente della Repubblica. La magistratura dov'è?
Di Maurizio Bolognetti
Non siamo carne da macello, non siamo cittadini di serie B, non vogliamo essere il costo che qualcuno è disposto a pagare per fare carriera, acquisire benemerenze o ingrassare il conto in banca. Da tre anni chiedevo conto dei monitoraggi effettuati dall’Arpa Basilicata tra il 2002 e il 2007. Bene, adesso Raffaele Vita ha deciso di abbattere il muro di omertà e di pubblicare quei dati on-line sul sito dell’Agenzia. Lo sapevo, l’ho detto, l’ho ripetuto come un mantra. Eppure, nel leggere che i signori della monnezza della Edf hanno inquinato le matrici ambientali del vulture-melfese, la falda acquifera fin dal 2002, monta l’angoscia e l’indignazione.

Davanti agli occhi si materializza lo sguardo di Lucia Lenoci, un’ insegnante di Cerignola, che venerdì sera ha partecipato al sit-in organizzato dal Comitato diritto alla salute di Lavello fuori ai cancelli dell’inceneritore.

Lucia, che mi ha detto: “la politica siamo noi, dobbiamo ribellarci”.

Inceneritore e non termovalorizzatore. Questi non valorizzano niente, ma in compenso ci hanno regalato veleni e inquinamento. Hanno appestato l’aria, l’acqua e la terra.

La politica? Quale? Quella di assessori regionali all’ambiente che da mesi lanciano accuse di allarmismo e procurato allarme? Di quale politica parliamo? Di quella espressa da un ceto partitocratico che tenta di distruggere l’immagine di chi chiede il rispetto di leggi e convenzioni internazionali, non limitandosi a protestare, ma avanzando proposte sulla gestione del ciclo dei rifiuti, sulla nomina dei direttori delle Arpa, in materia di trasparenza e diritto alla conoscenza? Parliamo di questa politica?

Solo poche ore fa l’Assessore regionale all’ambiente Agatino Mancusi ha parlato della necessità di tutelare la psiche dei cittadini del vulture. Un tentativo, l’ennesimo, di minimizzare la gravità della situazione. Come quando parlando di pozzi di petrolio da costruire in prossimità di invasi e ospedali, beffardamente si parla di “VIE”(Valutazione d’impatto emozionale). E intanto, alla faccia della “emozionalità” veniamo condannati dalla Corte di giustizia europea per la violazione della direttiva 2008/1/CE che impone il rilascio di un’autorizzazione per tutte le attività industriali e agricole che presentano un notevole impatto inquinante. Fenice opera da anni in assenza di una “Autorizzazione Integrata Ambientale”. Altro che psicologia e emozionalità, qui parliamo di stato di diritto e legalità, di Costituzione(violata) e del diritto alla conoscenza negato. Ma come avrebbero potuto dare l’autorizzazione a quelli della Fenice, se adesso troviamo conferma a ciò che era più di un sospetto: inquinano non da 4 anni, ma da dieci e probabilmente da un minuto dopo l’inizio delle loro attività. Il silenzio omertoso e complice di enti di controllo e istituzioni è durato non un anno e mezzo, ma dieci anni!!!

E continuano a bruciare Rsu e rifiuti speciali e pericolosi, tanti. Ma che importa, tanto a Melfi c’è un procuratore che nel settembre del 2009 ebbe a dichiarare che non aveva sequestrato l’inceneritore perché persona responsabile. Da due anni e mezzo si protraggono indagini, prima a Melfi, poi a Potenza, che al momento hanno portato al nulla. Disastro ambientale, disastro colposo, omissione di atti d’ufficio, violazione del D.LGS 152/2006 e del D.LGS 4/2008, avvelenamento colposo, avvelenamento di sostanze alimentari, violazione di convenzioni internazionali e dell’art. 32 del dettato costituzionale, potrebbero essere queste le ipotesi di reato che una qualche procura potrebbe ipotizzare, formulare, contestare, ma ahimé, al momento nulla di tutto questo è avvenuto e, come al solito, qualcuno ha addirittura provato ad agitare la clava dell’allarmismo e del procurato allarme. Colpirne uno, verrebbe da dire perquisirne uno, per educarne cento.

Leggo i dati dal 2002 al 2007 e mi stropiccio gli occhi. I veleni finiti nella falda, almeno quelli che hanno controllato(chissà come), si chiamano Cromo, Mercurio, Piombo, Nichel, Cadmio e poi l’arsenico, che appare e scompare pochi mesi fa, i Voc, la trielina.

Stanno operando quelli di Fenice con un’ autorizzazione “provvisoria”, rilasciata dalla Provincia di Potenza nelle “more” del rilascio dell’AIA da parte della Regione. Viene da sorridere, ma c’è da piangere. Il gioco delle tre carte, dove nessuno vuole assumersi responsabilità. IDV, ricordi che ha una nutrita pattuglia in Consiglio regionale che certo non ha certo brillato su questa vicenda. Quanti sono quelli che sapevano e hanno taciuto? Non credo che le responsabilità possano essere circoscritte solo a Sigillito(ex direttore Arpab) e Bove(funzionario Arpab).

Nel giugno del 2009, il direttore dell’Arpab rispose alla richiesta radicale, finalizzata ad ottenere l’accesso agli atti, con un no motivato dall’inchiesta aperta dalla procura di Melfi. Sigillito disse che c’era il segreto istruttorio. Rispondemmo che i dati ambientali non possono essere sottoposti a nessun segreto. Dopo mesi di pressioni, ad ottobre del 2009, l’Arpa quei dati li tirò finalmente fuori. Da settimane, non chiedetemi come, noi quei dati li avevamo già. Dissero che era venuto meno il segreto. Un mese prima un funzionario dell’agenzia aveva dichiarato: “Sapevamo dell’inquinamento, ma non era nostro compito denunciarlo”.

Pubblicarono i dati, ma solo a partire dal dicembre 2007. Gli altri, quelli che leggiamo oggi, dissero che non c’erano.

A novembre 2009, il direttore Sigillito, audito presso la III Commissione regionale, dichiarò: “In data 16 ottobre sono venuto a conoscenza del fatto che l’Arpab non ha effettuato analisi sulle acque di monitoraggio di Fenice dal 2002, cioè da quando ha avuto l’incarico da parte della Giunta regionale.”

Tutto finito? Macchè, in questa storia un po’ kafkiana e un po’ surreale, i colpi di scena non finiscono mai. Sono gli effetti speciali prodotti dalla costola lucana de “La Peste italiana”.

A giugno 2011, il solito funzionario Arpab, il solito Bove, dichiara in un’intervista rilasciata a “Stato Quotidiano” che i dati ci sono, ma che non può prendersi la responsabilità di azioni di cui non conosce le ripercussioni. Bove afferma: “Se mi danno l’autorizzazione a diffonderle, le diffondo”. Eppure, la foglia di fico del segreto istruttorio era caduta due anni prima. Eppure, avevano detto che non c’erano. Domande: Quali ripercussioni? Può un funzionario pubblico arrogarsi il diritto di negare dati ambientali? Di fronte a tutto questo, leggere frasi del tipo “la Regione detta le regole” è davvero ridicolo. Qui le regole sono diventate carta straccia e di certo se qualcuno ha dettato qualcosa non credo si tratti di coloro che avrebbero dovuto governare e tutelare questo territorio. Sul mio spazio Facebook, Giuseppe Festa ha scritto: “E ora all’attacco”. Si caro Giuseppe, all’attacco per chiedere legalità, giustizia, rispetto dello Stato di diritto e del dettato costituzionale, delle leggi della Repubblica e delle convenzioni internazionali. Tutti i ministri interrogati, ad iniziare dalla signora Prestigiacomo, su questa vicenda non hanno mai inteso rispondere. Non una risposta alle interrogazioni presentate da Elisabetta Zamparutti e dal gruppo radicale alla Camera. Muti anche loro. Muti come i pesci del Pertusillo, che, si sa, si sono suicidati. E muta pure la Commissione ambiente, che vanta tra le sue fila l’on. Salvatore Margiotta.

Lo confesso, a questo punto mi aspetto dalle istituzioni lucane e in primis dal governatore Vito De Filippo uno scatto di reni. La “ricreazione” è finita e deve finalmente prevalere il senso dello Stato, della difesa della Res pubblica.

Ai sindaci del Vulture, invece, voglio ricordare che un qualche margine è loro concesso dagli articoli 50 e 54 del D.LGS 267/2000.

Abbiamo davvero bisogno che qualcuno torni a governare il nostro territorio. Abbiamo bisogno che qualcuno si decida a far rispettare le regole. Ora, subito, è necessario anteporre la tutela della salute pubblica e dell’ambiente ad interessi altri. Perché non è stata una pagina edificante quella scritta fino ad oggi e si è scherzato fin troppo sulla salute dei cittadini lucani. Fare il “profeta di sventure” può essere sgradevole, ma, ahimè, ogni giorno andiamo sempre più convincendoci che quanto affermato da Marco Pannella è assolutamente vero: “La strage di legalità ha sempre per corollario, nella storia, la strage di popoli”.Per dirla con Lucia, la politica, quella buona, quella che si interessa della polis era in piazza a Melfi, davanti ai cancelli di Fenice. La politica partitocratica ne segua l’esempio. Se nulla cambierà, non resterà che appellarsi al Presidente della Repubblica in quanto garante del dettato costituzionale e a quella Europa, che anche in materia di tutela dell’ambiente e della salute, così come sull’amministrazione della giustizia, ci ha ripetutamente condannati.A chi ci accusa di spargere “veleno sociale”, rispondiamo che l’unico veleno è quello di un regime che fa del potere un fine anziché un mezzo. La Edf deve pagare i danni prodotti, ad iniziare da quello di immagine. L’inceneritore va immediatamente chiuso.Con il Comitato Diritto alla salute dico: “Mo Avast” e confido nella capacità del governatore De Filippo di saper ascoltare le istanze delle popolazioni del Vulture.


lunedì 26 settembre 2011

Tra il sacro e il profano





Un fine settimana ricco di avvenimenti , l’incontro promosso dal consigliere Labriola sabato a Padre Minozzi e lo svolgimento della festa dei Santi Medici che tanta polemica ha suscitato di cui ne parleremo domani. Riuscita l’iniziativa promossa dell’associazione OLTRE , una sala piena a testimoniare la voglia crescente da parte dei cittadini di partecipare per poter comprendere il da farsi in un momento di sbandamento e incertezze. Riuscita per la presenza di tutti i partiti del centrosinistra dal PRC a IDV e non solo , folta la presenza dell’UDC con il commissario Mastrosimone e non è passata inosservata quella dell’Api con Nigro. E non solo partiti ma associazioni da karakteria a Uguale e liberta di Clara Ripoli e poi Serafino Di Sanza , Mario Colangelo segretario regionale CSIL scuola , la UIL la CGIL per finire ai rotamatori di F. Mitidieri , in poche parole il variegato mondo del centrosinistra dai confini tutto da definire

L’intervento di Labriola che ha aperto il dibattito , è stato ricco di spunti e contenuti , in primis spiegando il perché di questa iniziativa nata per stimolare la politica a prendere una iniziativa fino ad oggi latitante. Lo stare fermi uccide la politica , e per molto tempo a cominciare dal PD l’indecisione e le differenze hanno immobilizzato la politica policorese , che necessità invece di una azione più incisiva sia in consiglio comunale dove l’azione di apposizione svolta dai gruppi consiliare sembra blanda . Una opposizione ferma e senza sconti , contro una amministrazione che si può definire la peggiore dei 50 anni di storia di di questa città. Poi elenca una proposta programmatica dettagliata , attenta nei contenuti perchè reperisce una serie di proposte emerse in questo periodo a Policoro e recupera la parte più ricca del programma che nel 2006 consentì alla sinistra di conquistare il comune. E lo fa da candidato sindaco , ma precisa che egli non lo è , perche per lui è inevitabile che la scelta deve passare dalle primarie di coalizione , che deve essere larga che includa tutti su un programma e regole definite in tempo , e lui in quel caso non si sotrarra al giudizio democratico

Poi gli altri interventi da quello mio , che chiede una opposizione più forte e senza sconti contro questa maggioranza che ha ridotto Policoro nell’attuale stato in cui versa , e la necessità che "non si puo' replicare l'idea di un'armata Brancaleone che ha ucciso l’amministrazione di Serafino di Sanza. Che per quando ci riguarda non siamo interessati alle alchimie delle alleanze con i partiti , ma vogliamo costruire un’alleanza per salvare Policoro con il popolo dei referendum le persone perbene e i mille talenti dei giovani Policoresi che possono essere la vera risorsa del cambiamento e della buona amministrazione . rivendichiamo anche noi le primarie che non sono una necessita ma una regola indispensabile che rispondono all’istanza dei cittadini di essere parte attiva del processo decisionale che non può essere delegato solo ai partiti di cui limiti nella selezione della classe dirigente sono sotto gli occhi di tutti. Dopo il mio intervento tutto casareccio , quello di V. Montagna , rappresentante del partito di Vendola , che racconta che lui si accontenterebbe del rispetto della legalità tralasciando la questione Morale , e quello della legalità investe non solo l’amministrazione Lopatriello , ma sta diventando una vera emergenza Regionale , cita il caso Ruggiero. Chiede ai partiti una mobilitazione perché Policoro sta perdendo la centralità acquisita negli anni scorsi a cominciare dal ridimensionamento dell’ospedale , apprezza la proposta sulle primarie ma sollecita maggiore attenzione alla selezione dei candidati che non devono essere solo competenti ma anche affidabili. Farina invece si duole perché avv.to Montagna che lo ha preceduto ha anticipato parte del suo intervento ( non è la prima volta, bisognerebbe chiedere all'avvocato di intervenire sempre dopo ) , apprezza la parte programmatica di Labriola che recepisce alcune proposte dell’associazione Karakteria sulle questioni urbanistiche , e se ci sarà una alleanza con il PD deve partire da una maggiore attenzione alla democrazia partecipata assente nei programmi fino a oggi presentati. La Di Brizio , segretaria del circolo Locale del PD , nel rivendicare il ruolo centrale del proprio partito ( noi abbiamo tanti buoni candidati sindaci) non si esprime sulle primarie , che secondo lei si potranno svolgere solo se non ci sarà un accordo su un unico nominativo , inconsapevole forse che non solo le sarà difficile trovare una sintesi nel proprio partito figurarsi nel centrosinistra perchè tutti siamo convinti di avere degli ottimi candidati sindaci. Sorprendente poi L’intervento di Nigro , che giustifica il proprio appoggio all’attuale maggioranza perche il comportamento del PD in questi anni è stato quello di snobbare il ruolo dell’Api , isolandolo da qualsiasi iniziativa ritenendosi autosufficiente. E che il proprio sostegno a questa maggioranza non deve essere interpretato come un tradimento , ma come il tentativo di costruire un progetto centrista , che ammette però che sta vivendo un momento di difficoltà , e se questo non trova soluzione ne trarrà le giuste conseguenze. Infine Serafino Di Sanza , forse era l’intervento più atteso , comincia con una dura autocritica del passato , l’indisponibilità di fare a tutti i costi un' alleanza che non faccia tesoro degli errori del passato , rivendica la Bontà del programma della sua amministrazione , di cui la parte centrale era la democrazia partecipata ricordando che con Gaetana Corbo aveva addirittura assegnato una delega specifica e che si stava lavorando su uno statuto che comprendeva come regola fondamentale il BiIancio partecipato e l’istituzione dei comitati di zona oltre una serie di consulte.

E poi Antonello De Santis , che per le cose che ha detto , ci siamo ripromessi di fargli un intervista , perche in poche parole e con dei dati ci fa capire come Policoro e il Matapontino stanno perdendo il treno del rilancio


domenica 25 settembre 2011

Gli ottimo stipendi della Regione Basilicata

24/09/2011 MATERA - Modificare la legge regionale del 29 ottobre 2002 n. 38 su indennità di carica, di funzione, di rimborso spese, missione, fine mandato e assegno vitalizio per i consiglieri regionali.
E’ l’obiettivo della proposta di legge “Zero privilegi” presentata dal Movimento 5 stelle e illustrata ieri a Matera da Antonio Materdomini e Vito Petrocelli alla presenza di esponenti di Lauria, Policoro e della Lista dei cittadini di Pisticci.
Dal massimo di 11.799.47 euro del presidente della regione Vito De Filippo fino ai 9.153 euro di uno dei tanti consiglieri regionali, i privilegi sono equamente suddivisi fra maggioranza e opposizione e gravano sui contribuenti per un totale di 3,5 milioni di euro all’anno (guarda il grafico).
«Vogliamo togliere i soldi alla politica – aggiunge Antonio Materdomini – per evitare che la disponibilità economica generi anche clientelismo». Tra qualche settimana i gazebo del Movimento, che dovranno raccogliere almeno 2000 firme (ma se ne attendono di più) saranno allestiti per sei mesi a Matera e nelle principali cittadine lucane.
Si tenterà, in questo modo, di realizzare un progetto già avviato a livello nazionale. In Lombardia la raccolta firme si concluderà ad ottobre, ma nel resto del Paese l’iniziativa finora non si è ancora trasformata in legge. In Emilia Romagna, poi, la proposta è stata già bocciata anche se i costi dei consiglieri sono di gran lunga inferiori a quelli dei colleghi lucani. Il paradosso della Basilicata è presto spiegato: «I consiglieri regionali lucani – dice Vito Petrocelli - hanno diritto allo stesso compenso sia che partecipino alle 18 sedute mensili previste o che siano presenti ad una sola». La modifica prevede la decurtazione del 50% dei compensi dei consiglieri, l’eliminazione del vitalizio, dell’indennità di fine mandato, dei rimborsi forfettari, ovvero della diaria, sostituendoli con rimborsi che coprano le spese effettivamente e realmente sostenute. «Crediamo che in un momento di crisi come questo, il taglio sia la soluzione più adatta – hanno aggiunto Materdomini e Petrocelli». L’unico caso virtuoso si registra in Piemonte dove i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle si sono autoridotti lo stipendio da 10mila a 2500 euro netti al mese». Silenzio assoluto, finora, dagli esponenti dei partiti. Il passo dalla teoria alla realtà, nelle buone pratiche d’altronde è sempre complicato.
L’insofferenza e il malcontento degli italiani, non ha confini, spiegano gli attivisti di 5 Stelle che spiegano di contare su una rete significativa. «In Basilicata il nostro risultato è stato eclatante. Nel corso delle precedenti elezioni a Matera, il candidato sindaco Mimmo Savino ha ottenuto il 5% delle preferenze». Difficile che a sostenere la battaglia possa arrivare anche il leader Beppe Grillo, anche se l’ipotesi non è completamente esclusa. «Se la risposta sarà importante, potremmo invitarlo in Basilicata per una iniziativa di respiro nazionale».

Antonella Ciervo

sabato 24 settembre 2011

Duro scontro in consiglio tra UDC e DC.Il terzo polo a Policoro seppellito definitivamente

Forse si quereleranno , ma certamente quello che si è consumato oggi in consiglio è la pietra tombale per qualsiasi ipotesi di Terzo Polo a Policoro. Del polo terzopolista di lopatriello rimane un sogno , se le premesse sono i fatti accaduti in consiglio da oggi Vigorito e l’UDc saranno per questa maggioranza orfana di una casa a lungo cercata ma mai trovata il loro incubo ,. Si dicono moderati lopy e company , ma hanno linguaggi e comportamenti da estremisti , sono contro tutti , dal vescovo al prete , e anche contro i probabili alleati . Duro l’intervento di Vigorito , che all’ipergarantista Marsano ha ricordato che quando era nella veste di oppositore alla giunta di Serafino Di Sanza non c’era consiglio che non minacciasse o facesse una denuncia alla procura . E qui che si arrivati alla rissa , con Lopatriello irritato che attacca il consigliere dell’UDC accusandolo di essersi messo di traverso perché mosso da interessi personali , con richieste che se esaudite avrebbero costituito atti illeciti. Ma Vigorito non è uno che incassa , anzi va al contrattacco , con accuse pesanti , come quello che questa amministrazione invece di tutelare l’interesse collettivo ha tutelato questioni particolari , in particolare cita una delibera la 209 . Tutto sarà vagliato (promette Vigorito)) dalla procura. Le rimostranze del consigliere non si fermano a questi fatti , ma si lamenta delle convocazioni di mattina del consiglio che non consentono alla cittadinanza di partecipare all’Assise comunale , e poi alla negazione degli atti , da lui richiesti che rimangono inevasi. Lo scontro e tale che il resto passa in secondo piano , come l’elezione di Calla a presidente del consiglio (la seconda per il consigliere ) così come concordata in sede di Lottizzazione da questa maggioranza e il subentro di Ivana Santamaria al posto di Rocco La Rocca detto la papera indagato per corruzione ed altro dalla procura di Matera , promosso sul campo nel nucleo di Valutazione , non si sa se per le qualità professionali ,o se per quelli scritti nelle carte dai PM per l’attività benefica messa in campo con l’assessorino vogliosi di illuminarci tutti . Un mistero , visto che ad oggi non è stato pubblicato l’atto sindacale di nomina da parte del sindaco , probabilmente se ne vergognano anche loro.

venerdì 23 settembre 2011

LATRONICO: FENICE NIENTE SACCIU, NIENTE VIDI E NIENTE SENTII

Che spettacolo inqualificabile! Mentre l’ex direttore dell’Arpab decide di esercitarsi nelle chiamate di correo, scatta il consueto “io non sapevo, io non c’ero e se c’ero ero distratto”. Tra i primi ad esercitarsi nel gioco di società più giocato nei palazzi regionali e provinciali, l’ex assessore all’ambiente,

il piddino Santochirico. Si, avete capito bene, proprio lui, quello che sul Pertusillo ebbe la faccia tosta di parlare di procurato allarme. Il povero Santochirico dice di non essere stato informato dagli uffici del dipartimento ambiente fino al marzo del 2009. Davvero strano che di fronte alla gravità di una situazione, che pur viene segnalata dall’Arpab a partire dal 2007, per due anni nessuno avverta la necessità di informare sua eccellenza Vincenzo Santochirico. Muto, almeno per ora, il predecessore di Santochirico, cioè Erminio Restaino. Immaginiamo che anche lui non abbia mai avvertito la necessità di capire e di sapere. Muto gioco forza il povero Ferrara, che è passato a miglior vita, e muto anche il commissario e traghettatore Andrea Freschi. Insomma, niente saccio, niente vidi e niente sentii.

L’omertà in via Anzio e dintorni è una virtù e si è arruolati solo dopo aver dato prova di essere un bravo picciotto. Il prerequisito per far carriera è quello di essere ricattabili. Tutti assieme appassionatamente come dannati in una barca.

In tutta questa manfrina, in questo uagliù facimm ammuina, tutti sembrano aver dimenticato che la Basilicata è una delle 5 regioni che hanno fatto guadagnare all’Italia una condanna da parte della Commissione Europea per violazione della direttiva 2008/1/CE(sostitutiva direttiva 96/61/Ce). Parliamo di una direttiva che impone una autorizzazione per tutte le attività industriali e agricole che presentano un notevole impatto inquinante. L’AIA, tanto per intenderci.

Il bello è che traccia di questa condanna la rinveniamo in una determina dirigenziale della Regione Basilicata datata maggio 2011. In essa vengono stanziati 150mila euro per rapporti di collaborazione necessari a lavorare sul fronte del mancato rilascio delle autorizzazioni integrate ambientali. Si potrebbe dire: oltre al danno la beffa.

Ma del resto come avrebbero potuto rilasciare l’Aia con i dati dell’inquinamento di cui certamente erano a conoscenza?

Veleni industriali e politici, veleni di regime figli dell’antidemocrazia e dell’assenza di Stato di diritto.

Abbiamo sete di verità, fame di legalità e ci auguriamo che finalmente qualcuno si assuma una qualche responsabilità. Che qualcuno perlomeno chieda scusa.


Maurizio Bolognetti

giovedì 22 settembre 2011

Sul caso Ruggiero la Regione ha violato la Costituzione e la legge penale.Diffida del comitato alla procura e alla corte dei conti


A Tutti i Consiglieri Regionali della Basilicata

Dr. Vincenzo Ruggiero
Via Carmine,66
75029 VALSINNI (MT)

Al Procuratore della Repubblica
Presso il Tribunale di POTENZA

Al Procuratore Regionale
Presso la Corte dei Conti
Sezione per la Basilicata – POTENZA


I sottoscritti:
1) avv. Gennaro Labollita, residente in San Giorgio Lucano, via Vittorio Veneto n.3;
2) dr. Roberto Ruggiero, residente in Policoro, via Taranto n.9;
nella loro qualità di cittadini elettori della Regione Basilicata nonché di rappresentanti del comitato appositamente costituito, espongono quanto segue:
1) nel mese di marzo dello scorso anno si sono svolte, in Basilicata, le operazioni per eleggere il Presidente della Giunta Regionale e il Consiglio Regionale. E’ stato eletto Presidente il dr. Vito De Filippo. Sono stati eletti anche i consiglieri regionali, tra i quali il dr. Vincenzo Ruggiero.
2) Con sentenza n.106/2011, la Corte di Appello di Potenza, preso atto che il dr. Vincenzo Ruggiero, Commissario presso la Comunità Montana “Basso Sinni”, era ineleggibile alla carica di consigliere regionale, lo dichiarava decaduto dalla carica stessa perché “illegalmente proclamato” e lo sostituiva con il sig. Pancrazio Gagliardi.
3) Non sarà inopportuno evidenziare il palese conflitto di interessi tra il Ruggiero Commissario della Comunità Montana e il Ruggiero consigliere regionale. Valgano, e solo a titolo di esempio, due annotazioni:
la prima. Vari provvedimenti legislativi da alcuni anni sopprimono enti e consigli di amministrazione per ridurre le spese. Ebbene, nello sciogliere gli organi della Comunità Montana e nel nominare il commissario, il Presidente della Giunta Regionale, con decreto n.539, del 6/10/2009, al punto 6) così disponeva: “attribuire al commissario straordinario di cui al precedente punto 2) un compenso a carico del bilancio della Comunità Montana, pari al cumulo delle indennità spettanti al presidente ed ai membri della Giunta della Comunità Montana …”. Tanto in omaggio al proposito di contenere la spesa!!!
La seconda. Nel volume “La Casta”, di Gian Antonio Stella, si cita, tra i paradossi, la istituzione di una comunità montana in territorio tarantino con sede in un comune posto a 26 metri di altezza sul livello del mare. Occorrerà redarguire Gian Antonio Stella perché ha sottratto ai lucani il primato dei paradossi in questa branca di attività. La Comunità Montana “Basso Sinni”, infatti, ha emanato, tempo addietro, un bando con il quale si predisponevano le procedure per l’appalto dei lavori per la sistemazione del litorale jonico.
Non conoscono, gli esponenti, chi ha avuto l’infelice idea di attribuire al commissario una indennità pari al cumulo di quelle spettanti al presidente e agli assessori della disciolta giunta. Sicuramente a questo papocchio è rimasto estraneo il dr. Ruggiero. Non credono, invece, che lo stesso sia rimasto estraneo all’avvio delle procedure per fare eseguire alla Comunità Montana i lavori di sistemazione del litorale jonico. Basterebbero queste circostanze per avvertire come non prorogabile il superamento di una situazione di conflitto di interessi tra il commissario di una comunità montana ed il consigliere regionale.
4) Ricevuta in notifica la sentenza della Corte di Appello di Potenza i consiglieri regionali, anziché seguire le procedure di legge, si sono sbizzarriti per trovare una giustificazione per prorogare le funzioni del Ruggiero, “illegalmente proclamato”, fino al momento in cui dovrà pronunciarsi l’adita Corte di Cassazione.
E’ opportuno precisare che:
a) le sentenze civili della Corte di Appello sono esecutive. La sospensione, ai sensi dell’art. 373 c.p.c., può essere disposta su istanza di parte qualora della sua esecuzione derivi grave e irreparabile danno. Sulla necessità di osservare le sentenze civili pronunciate in grado di appello ha convenuto persino il Presidente del Consiglio dei Ministri il quale, rispetto ad una decisione a lui non favorevole, ha paventato una riforma della legge e quando la proposta ha suscitato scandalo l’ha ritirata ed ha provveduto ad eseguire l’ordine del giudice. Bisogna amaramente concludere che in relazione alla sfida in ordine alle decisioni dei magistrati gli esponenti del centro sinistra lucano sono andati ben oltre le pure criticate iniziative dell’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri.
b) I consiglieri regionali, ai sensi delle leggi in vigore, avrebbero dovuto solo ed esclusivamente valutare non più la posizione del Ruggiero ma le condizioni del neo proclamato Pancrazio Gagliardi per convalidarne o meno l’elezione. Ingiustificatamente si sono rifiutati di farlo.
c) Il motivo posto a base dell’incredibile sospensione della sentenza appare del tutto pretestuoso. Si fa riferimento alla legge n.165/2004 e si citano precedenti errati, datati e superati. Non si tiene presente che quella disposizione di legge, che per altro non ha il significato che i consiglieri regionali lucani le attribuiscono, è stata ritenuta, in casi analoghi, inapplicabile dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite con sentenza n.16898 del 25/7/2006.
Quella legge, infatti, è applicabile solo quando la regione interessata abbia adottato altra legge di rango regionale che ne disciplini l’attuazione.
Sullo stesso tema, ma evidentemente i consiglieri regionali lucani non ne hanno avuto conoscenza, la vicenda ha avuto risvolti eclatanti allorquando è stata sollevata, innanzi al Tribunale di Milano, la ineleggibilità del Presidente Formigoni candidato per l’espletamento del quarto mandato.
La legge n.165/2004 elenca all’art.2 le situazioni da disciplinare tra le quali vi sono quelle relative alle incompatibilità, alla ineleggibilità e quelle relative al numero dei mandati. Il Tribunale di Milano, nel pronunciarsi sulla vicenda Formigoni, ha statuito che le disposizioni di cui all’art. 2 della legge n.165/2004 divengono applicabili solo sulla base di una legge regionale che le recepisca.
Sorprendentemente, nel dibattito che precede la concessione di una proroga alla decadenza del Ruggiero non vi è alcun riferimento né alle decisioni della Corte di Cassazione né alla più recente del Tribunale di Milano (sentenza n.9053 del 12/7/2010).
5) La decisione del Consiglio Regionale di non procedere nell’applicazione della legge e nell’esecuzione della sentenza, si permettono di affermare i sottoscritti, è assai grave sotto il profilo giuridico e sotto il profilo politico. Del profilo giuridico si è già detto. In relazione al profilo politico sia consentito evidenziare come l’espediente cui si è fatto ricorso per eludere una decisione del giudice dimostra quanto sia radicata tra gli eletti alle alte cariche la cattiva abitudine di esercitare il potere per le decisioni piacevoli e di scaricarlo ad altri quando vi è il pericolo di suscitare contrarietà e inimicizie. Si rimprovera, spesso, alla magistratura di invadere il campo delle decisioni politiche. Rifletta il presidente Folino, che a torto si considera un decisionista, se con la deliberazione dell’organismo che presiede non si è voluto scaricare sulla magistratura una decisione non gradita.
Alla luce di quanto fin qui si è detto, i sottoscritti intendono diffidare i consiglieri regionali affinchè assumano decisioni coerenti con le leggi. Esercitino i loro poteri senza riguardo per chicchessia e si assumano le proprie responsabilità senza imitare Ponzio Pilato quando si tratti di decidere su un componente dell’assemblea che, a dire del giudice, è stato illegalmente eletto. E non si adombri l’argomento, di recente assai abusato, secondo cui va privilegiata la volontà popolare. E’ ben vero che la sovranità appartiene al popolo ma ci si spinga a leggere per intero il primo articolo della Costituzione il quale, con la seconda parte, precisa che la sovranità in parola si esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione e quindi nei limiti delle leggi alla Costituzione conformi.
Tutto ciò premesso, i sottoscritti, nella qualità di rappresentanti di un comitato appositamente costituito, chiedono che il Consiglio Regionale ritorni sulla vicenda ed esegua senza ulteriore indugio la decisione della Corte di Appello.
Al consigliere Ruggiero si fa presente che, ad avviso dei sottoscritti, il continuare ad esercitare le funzioni di consigliere regionale anche dopo la esecutiva dichiarazione di decadenza a seguito di illegale proclamazione può integrare estremi di reato.
P. Q. M.
I sottoscritti:
1) invitano e diffidano ciascuno dei consiglieri regionali a provvedere ad eseguire la sentenza della Corte di Appello di Potenza n.106/2001 nel perentorio termine di giorni 30 con l’espresso avvertimento che la presente viene inviata anche ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 328 del codice penale;
2) chiedono al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Potenza di accertare se, nella condotta del Ruggiero che continua ad esercitare le funzioni di consigliere regionale, dopo la esecutiva declaratoria di decadenza, siano riscontrabili gli estremi del reato di usurpazione di pubbliche funzioni di cui all’art. 347 del codice penale;
3) chiedono al Procuratore Regionale presso la Corte dei Conti, cui unitamente alla presente viene rimessa copia della sentenza, di accertare se gli emolumenti eventualmente corrisposti al Ruggiero nel periodo successivo alla declaratoria di decadenza integrino gli estremi del danno Erariale.
Policoro, 19/9/2011.
Avv. Gennaro Labollita

Dott. Roberto Ruggiero

Comitato a sostegno dell’ineleggibilità di
Vincenzo Ruggiero presso dott. Roberto Ruggiero
Via Taranto n.9 - Policoro

mercoledì 21 settembre 2011

Policoro :risonanza fantasma



POLICORO- Un macchinario nuovo di zecca. Chissà, sarà ancora incelofanato e probabilmente impolverato. Intanto aspetta il collaudo per essere funzionante. E’ l’apparecchio per la risonanza magnetica costato circa 1,5 milioni di euro. Ad acquistarlo circa due anni fa il presidio ospedaliero di Policoro (ex Asl n. 5) per dare un servizio efficiente ed utile ai cittadini dell’area evitando di dirigersi all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera o al san Carlo di Potenza. Come dire, quando il servizio sanitario vuole essere vicino ai pazienti! Ma il paradosso è che quell’apparecchiatura non è stata mai utilizzata. A dirigere il reparto di radiodiagnostica dell’ospedale di Policoro è il dottor Alcibiade Iula. Avrà valutato la necessità di dotarsi di un macchinario ritenuto indispensabile per esami diagnostici considerando la sua professionalità, avendo, tra le tante cose, fondato e diretto il ”Centro di radiologia del Dott. Jula & C.” di Scanzano Jonico. La segnalazione è giunta alla nostra redazione per evidenziare un danno che è duplice: da una parte, soldi spesi per un’apparecchiatura mai messa in funzione e dall’altra la mancanza di servizio per gli utenti del metapontino. Per evitare liste di attesa che si allungano sempre più, in quanto il vicino ospedale materano si trova ad avere richieste che non riesce a smaltire velocemente, chi ha l’urgenza e, non potendo aspettare i templi biblici, opta per le vie brevi. Il rimedio è rivolgersi a strutture private, magari proprio il centro radiologico Jula che come si legge sul sito internet (www.centroradiologiajula.it) è stato il ”primo ambulatorio di radiodiagnostica sorto nel metapontino nel 1983, allorché, la esiguità di risposte alla domanda radiologica sul territorio costringeva la gente a lunghi tempi di attesa ed era soddisfatta prevalentemente dall’ospedale civile di Matera” e in ”regime di accreditamento con il servizio sanitario nazionale e privatamente”. Abbiamo provato fino a tardi, ma invano, a contattare il direttore generale dell’Asm, Vito Gaudiano. Una sfilza di telefonate. Dopo tre squilli, ripetutamente la linea cadeva. Nel frattempo che il direttore Guadiano spieghi le motivazioni del mancato collaudo, c’è già chi è convinto che sia ” tecnologicamente desueto” in quanto l’innovazione va avanti.
Tratto dalla nuova del sud

martedì 20 settembre 2011

Per la procura di Matera capi di accusa di corruzione con l'aggravante per lopatriello , Ierone e Rocca La Rocca.

nella foto l'assessorino e liderino di città vecchia Ierone

Dice la procura di Matera nella conclusione delle Indagine a proposito di di quel bravo ragazzo di Ierone e l'amatissimo Lopatriello ( il sindaco virtualmente più votato , ma di questo ne riparleremo) che con più azioni esecutive nel medesimo disegno criminoso in violazione della disciplina della dell'affidamento di lavori pubblici di principi di economia e trasparenza ecc.. instauravano con l'imprenditore Ge con i suoi soci una illecita trattativa privata intesa alla conclusione (in spregio alle norme di legge) del valore di 3.500.000 per la fornitura di 3000 armature con lampade LEDper l'ammodernamento dell'illuminazione della città di Policoro. I nostri cari amici dicono sempre quelli della procura , predisponevano pertanto previa irregolare valorizzazione di una sperimentazione del prodotto in via Belvedere di policoro documentazione amministrativa e contrattuale dichiarazione di gradimento del prodotto , relazione tecnica di capitolato di appalto eccc. Tale da assicurare l'appalto al Gigante , nello stesso tempo e per lo stesso scopo inserivano in violazione all'art 68 co 13, dlgs co uno stringente ed univoco riferimento (in modo da non consentire alternative di scelta all'appaltatore) alle caratteristiche tecniche e fisiche delle almpade Led nel prezario allegato al progetto esecutivo dell'appalto della zona artigianale , sollecitando quindi al Gigante a corrispondere a fronte dell'illecita procedura di affidamento una tangente a loro destinata in misura di 50 Euro per ogni armatura Leda commisionata e da versare in anticipo sulla conclusione contrattuale per l'importo di 50.000,00. Il sindaco lopatriello dice l'ordinanza delle conclusioni dell'indagini , richiedeva direttamente al Gigante il versamento di TANGENTI (misurata con più gravosa percentuale sul valore contrattuale) di E. 3000,00 per la fornitura di n°26 armature led per l'illuminazione di viale Salerno di Policoro e 6000,00 euro per la fornitura delle armature Led (circa 40) per l'illuminazione della villa comunale di Policoro con versamento anticipato rispetto al perfezionamento delle necessarie determine dirigenziali di affidamento , della somma di E 2000,00.

Il Gigante non rispose a queste sollecitazioni illecite per diffidenza ed irresolutezza , in poche parole neanche lui secondo la procura che non era uno stinco di sato , non si fidava del nostro amatissimo sindaco e dei suoi solidali amici.

La posizione di Ierone a attuale assessorino alle attività artigianale e sviluppo economico e del super esperto al Nucleo di Valutazione Rocco La Rocca , tutte due promossi dal nostro Lopy per il valore dimostrato sul campo.

Dice la procura che vengono indagati tra l'altro per corruzione e corruzione aggravata in quando Ierone agendo da assessore ai lavori pubblici , riceveva da Livio e Leo ,operatori economici privati nel settore delle armature LED una TANGENTE di euro 2700, 00 euro a fronte di una fornitura di 26 armature per lampade Led per l'illuminazione Led di via Salerno ( la strada da noi ribattezzata via Banesti vero è proprio capolavoro dello scempio compiuto da questo signorino ) e della promessa dell'affidamento di ulteriori fornitura di armature Led per l'illuminazione della zona artigianale , e successivamente di tutto il territorio comunale (se tutto ciò verrebbe confermato questi pensavano bene non solo di arricchirsi , altro che poche migliaia di lire, ma ci avrebbero spolpati vivi) operando insieme questa volta con colui che oggi dovrebbe valutare i nostri uffici , cioè il comune di Policoro , uno che deve valutare non solo il merito ma anche la trasparenza e il buon andamento della pubblica amministrazione che è indagato per corruzione aggravata , uomo fidato del Liderino di città nuova ( ma antichi metodi) di cui unico merito è quello di essere uomo fidato di Ierone. E' stato applicato il Metodo MUSe , raccontatoci da Trupo occupazione dei posti per gli amici fedeli al di la delle capacità professionali per spolparci vivi.........

lunedì 19 settembre 2011

LOPATRIELLO MINACCIA QUERELE ED ATTACCHI. CHE TIPO DI ATTACCHI?


Dice Lopatriello che la procura è partita in ferrari ed arrivata in panda , ma ci potrebbe essere un'altro mezzo ancora più lento che lo potrebbe andare a prendere : la camionetta.

Siamo molto contenti comunque che Lopy ritenga la sua posizione alleggerita infatti e indagato insieme al suo assessorino Ierone per l' Art. 319 c.p. (Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio da tre a cinque anni ) art. 319-bis c.p. Per cui la pena della corruzione è aumentata oltre all'art 322 c.p. (Istigazione alla corruzione). Quindi dice il falso (bisogna che qualcuno gli racconti la storiella di Pinocchio che quando dice una bugia viene sempre beccato)) quando afferma che viene indagato solo per l'istigazione alla corruzione (art 322) anzi vi sono delle new entry nel suo curricolo da indagato come l'art. 476 (Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici ) con pene che vanno da tre a dieci anni e l'articolo 479 Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici questi due ultime ipotesi accusatorie insieme ai componenti della giunta.

Dice la procura che il Lopatriello insieme agli assessori dell'allora giunta in eseguzione ad un medesimo disegno criminoso del verbale della seduta municipale del 19/04/2010 , attestavano falsamente che la seduta aveva avuto inizio alle 10.00, che era stata sospesa alle 12.00 ed era ripresa alle 12,40, nonché nei verbali relativi alle deliberazioni di quel giorno attestavano falsamente che la giunta si era riunita alle ore 10.00 , inoltre attestavano falsamente che la giunta era ripresa alle 12,40 , accertandosi invece che tutte le delibere erano state discusse tra le ore 13,19,07 e le ore 14,08,32.

Dice Leone pubblicamente , che per quando lo riguarda , egli notoriamente non si recava al comune prima delle 12 ( orario di servizio come pediatra) quindi la giunta è cominciata comunque dopo le 12 , secondo le affermazioni dell'allora ex vicesindaco , ed in tutte le delibere licenziate di quella giornata è attestata la presenza del Pediatra. Quindi non era possibile la presenza del Leone alle 10

A parziale rettifica lo stesso lopatriello nel comunicato diramato ieri dice:Aver firmato certifica l'aver preso parte alla giunta, non è una questione di orari. E' come nei consigli comunali, quando i consiglieri si allontanano ma nel momento del voto rientrano per votare”. Quindi uno va alle dieci firma e se ne va , magari rientra dopo le dodici e vota , allora lopatriello o chi per lui dica chi c'era e chi non c ' era alle 10 , alle 11 e alle 11,15 se no noi saremmo assillati dal tormentone a chi credere tra il falso Laureato e il vero medico?

Vedete noi ci poniamo queste domande non perchè vogliamo fare il processo in piazza , sarebbe meglio parlare di queste questione nelle aule giudiziarie , ma è Lopy che ci stimola volendo fare il processo fuori dalle aule , e ci incuriosisce con le sue parziali verità , ci fa sentire , ascoltare stupidamente le sue prove a discarico, anzi ci viene a trovare a casa e ci fa sentire il cd , ci dice e non ci dice , crea le condizioni per lui del tutto sconvenienti di parlarne per giustificarsi ec.....mentre dovrebbe avere un atteggiamento sobrio e riservato , e affrontare serenamente il giudizio. Ma lui continua con quell'atteggiamento da bullo sfidando tutti anche il buon senso a spararne una più grossa dell'altro, continuando a farsi del male .

Ma la cosa che più ci inquieta e che nel comunicato il nostro amatissimo e popolarissimo Lopy e che a un certo punto dice rivolgendosi ai componenti della sua ex giunta : “Loro non devono fare altro che dire la verità, dire come si sono svolti i fatti. Se qualcuno dirà il falso sarà attaccato, sarà querelato” quindi minaccia una querela preventiva ma la cosa grave minaccia un attacco. Ci chiediamo che tipo di attacco , fisico o ricatto o cosaaaaaaaaaaa lo dicaaaaaaaa ….......Questo è un linguaggio dei …...

DOmani 2° parte SU come I tre prodi (IERONE _ LOPATRIELLO e LA ROCCA ) secondo la procura si pappavano i soldi

sabato 17 settembre 2011

Conferenza stampa di Trupo. Come cercarono di lottizzare la Muse , Galante e le caramelle (in senso di posizioni) e raccatatore di voti.

Aveva promesso fuochi di artificio , ma ci ha raccontato involontariamente una parte anche se significativa del degrado morale , etico è Politico di città nuova e del suo Liderino. Di Trupo stesso ne esce un immagine pessima , che quasi quasi ti viene voglia di dire meno male che non c’è più , ma quando pensi chi sono i personaggi che lo hanno sostituito ti sale la rabbia quella furiosa di cui non puoi dare sfogo , senti la puzza che ti sale dallo stomaco e come un gas orripilante ti offusca il cervello. Ierone e i suoi prodi o proci ( quelli ambivano al trono di Oddiseo ) questi invece a quella della MUSE municipalizzata che doveva gestire tutto dalla spazzatura ai servizi . Altro che mangiatoia , si erano gettati a tufo , peccato (per fortuna per noi) che la legislazione non ha consentito l’assalto alla polpa. E allora oggi è legittimo pensare che quello era l’ impianto : lottizzazione selvaggia da offrire agli amici fedeli. A questo punto se avevamo qualche dubbio sul sistema Policoro descritto dalla procura , dopo questa conferenza stampa questa ci viene fugata , abbiamo qualche elemento in più per capire in che contesto e con quali propositi pensano e pensavano di amministrare la cosa pubblica. Ci domandiamo e domandiamo a questo punto se la spartizione era così scientifica per la muse , è stato applicato lo stesso criterio per gli appalti a cominciare da quella del rondò , appaltata ritirata e riappaltata. Qualcuno ci vuole dire se il sistema si estendeva anche quando si davano autorizzazioni in deroga per far costruire i villaggi non sappiamo con quali volumetrie ed oneri , e guarda caso trovi non i candidati di città nuova ma i genitori ( non solo i figli ma anche i papà so piezze e core) a cui venivano assegnati lavori per importi Milionari? E sempre quando il liderino Ierone faceva l’assessore ci si poteva permettere in pieno conflitto di interesse che chi trattava la pratica per il comune era la stessa persona che aveva un parente coinvolto nell’opera. Ierone era complice o era così stupido da non accorgersi dell’evidente conflitto di Interesse ? aspettiamo risposta o querela….. Sia che la risposta sia la prima o la seconda oppure o ci scappi la querela , chiediamo ai consiglieri di maggioranza di cui uno è un poliziotto l’altro un finanziere se è decoroso , dignitoso , rispettoso per quella divisa che vestono e dopo le parole gravi di Trupo se possono sostenere senza nessun imbarazzo una maggioranza dove vi è un assessore gravemente sospettato dalla procura di MATERA di aver preso delle TANGENTI o che il gruppo di cui è Liderino è dedito come sostenuto in conferenza oggi alla lottizzazione del bene pubblico

Di cosa era ed è la politica e la cosa pubblica per questi Basta ascoltare il pezzo su Galante e le caramelle , e che per Trupo , Ripoli e Ierone l’appartenenza al partito e finalizzato all’interesse personale , questo è eloquente nel pezzo in cui si parla di raccattare i voti .

Noi siamo INDIGNATI e finchè c’è la faremo e senza tregua li combatteremo.

Questo articolo è un nostro libero commento di quello che ha detto Trupo .



Come ti Lottizzo la MUSE


GALANTE E LE CARAMELLE

RACCATTARE I VOTI

1° PARTE CONF. STAMPA

oggi alle 9.30 conferenza stampa dell'ex assessore Trupo

Oggi dopo le 14 metteremo online il video della conferenza dell'assessore Trupo.

Lunedi invece parleremo nel merito delle conclusione delle indagini e le ipotesi accusatorie , e di come la procura pensa che i nostri baldi campione , Lopatriello ,il liderino Ierone e la new entry Rocca La Rocca conosciuto come la papera oggi tutti di nuovo in forze al comune abbiano intascato le presunte Tangenti.

venerdì 16 settembre 2011

La guardia di finanza notifica le conclusioni delle Indagini . Avvisi di Garanzia anche Per Leone , Lasaponara, Trupo , Siepe e Di Cosola.



Leone smentisce la difesa di Lopatriello e dice : Piena fiducia nell'operato della magistratura, chiederò di essere sentito subito .

Ogg ila finanza ha notificato a Lopatriello , Ierone , Latronico , Viceconte , Lista , Collamarino , Rotunno , Benedetto , Livio Gennaro , Leo Giuseppe , La Rocca Rocco , D'amato Felice , Pascale Giuseppe , la conclusione delle indagine per cui molti di questi il 13 gennaio finirono agli arresti , in particolare per Lopatriello , Ierone e Rocco la Rocca , tutti premiati con incarichi da pochi giorni si contesta anche il grave reato di corruzione aggravata.
Desta sorpresa per tutti e che nel frattempo nella vicenda sono stati coinvolti anche Leone , Lasaponara , Di Cosola , Siepe , Trupo , componenti della vecchia amministrazione ,questi sono accusati dei reati in associazione di falsità materiale e falsità ideologica (art. 479 e 476 cp ) relative alla vicenda del verbale della seduta della giunta Municipale del 19/04/2010 , in cui Lopatriello e la sua difesa sostengono che non era stato possibile che ierone in quella occasione avesse consegnato il pacco con sigari , contenente secondo l'accusa le Tangenti , perchè dalle 10.00 alle 12 , con un interruzione successiva durata fino alle 12,40 era in corso una giunta , e che la voce che si sentiva che secondo la procura è di Lopatriello , la difesa eccepiva invece che sentito l'accento è di un soggetto diverso così come una perizia di parte avrebbe asserito.

Oggi viene contestato , dopo una lunga indagine a Lopatriello e alla sua ex giunta che avrebbero dichiarato il falso in quando la giunta si sarebbe tenuta secondo gli inquirenti tra le 13,19 fino alle 14,08 e non tra le 10 e le 12 cosi come dichiarato da loro . Circostanza non di poco conto perchè se fosse provata questa si che metterebbe veramente in MUTANDE il nostro sindaco.

E a conferma che la situazione si sta mettendo veramente male per Lopy sono le dichiarazione del suo ex vicesindaco, che abbiamo sentito per telefono , e ci tiene a chiarire che in primis lui non è indagato per Tangenti o corruzione,ma la vicenda che lo coinvolge e su un aspetto minore e che ha tutta l'intenzione da subito chiedere di essere Sentito dal magistrato e dalla procura in cui ha piena fiducia , e aggiunge che è notorio che egli prima delle 12 non si è mai recato in comune per delle giunte , men che mai quel giorno .