domenica 31 luglio 2011

Niente più bonus Benzina ci rimangono solo i ticket. Grazie Vito Viceconte , grazie Guido De Filippo


Tanta fatica per niente , comprese le file interminabili e le arrabbiature per il Bonus Benzina, una misura che noi avevamo considerato una miseria , una presa in giro , oggi arriva la beffa. Il Tar del lazio , su ricorso del Veneto una delle regioni che dovevano essere inclusi come beneficiari del provvedimento del bonus , grazie a una legge di matrice Leghista , ha sospeso il provvedimento del Bonus per la Basilicata fino almeno a marzo 2012. Secondo il Tar sussisterebbe il pericolo concreto che una quota rilevante del fondo possa nel frattempo essere distribuita senza essere recuperata dal veneto nel caso avesse ragione.
Al di la della presa in giro di un Bonus ridicolo , ci chiediamo perchè i benefici del petrolio lucano devono essere distribuiti anche al veneto che non estrae Petrolio. Un vero miracolo di San Gennaro altro che Roma ladrona. Noi svenduti dai nostri politici oggi ci ritroviamo solo con l'aumento dei ticket , anzi con il raddoppio visto che la regione ha deciso non solo di farci pagare quelle sulle prestazioni e pronto soccorso ma anche sulla ricetta medica. Come dire alla Basilicata i Tumori e le malattie con il ticket , la devastazione del territorio al veneto la distribuzione degli utili. Altro che Vaffanculo ci vorrebbe altro.
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Tratto dalla Gazzetta del mezzogiorno
di Mimmo Sammartino

Lucani a secco. Il pieno a buon mercato può attendere. Siamo alle solite.
Si concede con la mano destra e si toglie con quella sinistra. Ci si gonfia
il petto da Roma in giù, si pongono i veti in quel di Padania. Non c'è pace
per il bonus carburanti nelle regioni interessate dalle estrazioni petrolifere.
Basilicata in testa. Mentre i lucani, fra sostenitori e detrattori della card idroca

rburi,si stanno affannando a mettersi in fila (e che file) per racimolare gli spiccioli(novanta euro all'incirca) per il buono benzina relativo al primo micro- sconto a vantaggio dei patentati residenti in Basilicata, il Veneto ha preparato lo sgambetto .Ha presentato ricorso al Tar del Lazio ritenendo di essere ingiustamente escluso dai benefici. E il Tar, accogliendo il ricorso - come riportato dal sito web «Staffetta quotidiana», specializzata in tematiche energetiche - ha congelato tutto fino al marzo del2012. Per ora la benzina si paga. Come prima. Anzi (visti gli aumenti in corso) piùdi prima.

All'orgine di questo guazzabuglio c'è la legge 99 del 2009, quella che ha previsto una maggiorazione del 3 per cento sulle royalty che le compagnie petrolifere devono versare nei confronti dello Stato. Una risorsa aggiuntiva che è stata destinata alla riduzione del prezzo dei carburanti nelle regioni interessate dalle estrazioni di petrolio e gas. Poi,in seguito a un emendamento preteso dalla Lega, a queste regioni si sono aggiunte anche quelle interessate da attività di rigassificazione «attraverso impianti fissi offshore»
. Una opzione che mirava a includere fra i beneficiari proprio il Veneto, dove non si estraepetrolio però, dal 2009, è sede del rigassificatore di Porto Vigo (centro in provincia di Rovigo).

Ma, quando sono state effettuate le ripartizioni, il Veneto è rimasto tagliato fuori. Così ha presentato ricorso. Il tesoretto per il bonus carburanti quest'anno ammonta a circa 38 milioni e 500 milaeuro. Di questa cifra, in proporzione al contributo energetico offerto al Paese, la parte maggiore(33 milioni) è attribuita alla Basilicata che, da sola, copre la quasi totalità della produzione di
greggio e gas attualmente assicurata in Italia. Il resto è andato al Piemonte (2 milioni e450 mila euro), alla Puglia (un milione e 896 mila euro), alla Calabria (558.500 euro),al Molise (214 mila e 700 euro), alle Marche (87 mila e 250 euro), all'Emilia Romagna(365 mila e 860 euro).

E adesso che cosa potrà accadere? A parte l’ovvia ressa di polemiche e contro polemiche,bisognerà attendere. Per il momento il Tar del Lazio, considerando valide le argomentazioni della Regione Veneto, ha detto «stop» al provvedimento col quale, lo scorso novembre,il Ministero dell’Economia aveva istituito il fondo. La discussione di merito è stata fissata
alla prossima primavera (21 marzo 2012). Salvo un ribaltamento da parte del Consigliodi Stato, per i lucani resta confermato il regalo delle trivelle sul territorio. Ma lo sconto per il pieno non è... scontato.

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/images/0spaziovuoto.gif

sabato 30 luglio 2011

venerdì 29 luglio 2011

Arrestato Piromane Bosco Pantano.

Arrestato in flagranza di reato dal Corpo Forestale dello Stato un piromane sorpreso mentre era intento ad appiccare il fuoco nella pineta vicina al bosco Pantano di Policoro.
L'uomo, un trentottenne residente nel comune jonico, è stato sorpreso con un accendino mentre cercava di dare alle fiamme la vegetazione circostante. Il personale del Comando Stazione di Scanzano Jonico, con la collaborazione dei Comandi Stazione di Pisticci e Rotondella e coordinati dal Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo Centrale di Roma, è arrivato all’arresto di giovedì in seguito a lunghi appostamenti e scrupolose indagini che andavano avanti dall’inizio della stagione estiva.
L’attenzione della Forestale si era concentrata sull’uomo per i suoi comportamenti sospetti, tanto che nel momento in cui è stato sorpreso ad appiccare il fuoco ha tentato immediatamente la fuga, ma è stato inseguito e prontamente bloccato.
L’uomo, che sta per essere tradotto presso la casa circondariale di Matera, rischia ora la reclusione da quattro a dieci anni.
Sembrano non trovare pace le pinete e il bosco Pantano di Policoro, letteralmente assediati da roghi e fiamme; bisognerà capire se è responsabile anche degli incendi che hanno interessato l'area di Policoro negli scorsi giorni.
Intanto, sul fronte roghi, il devastante incendio di mercoledì 20 luglio, che ha ridotto in cenere settanta ettari tra pinete, bosco d'alto fusto e macchia mediterranea, mercoledì scorso le fiamme sono tornate a fare danni, interessando questa volta la pineta vicina al Palaolimpia, a destra di via Lido.
In questo caso l'assenza di vento ha favorito l'opera di Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Corpo Forestale, che sono riusciti ad avere ragione delle fiamme nel giro di poche ore.
Ma alla fine, dieci ettari di macchia e pineta sono stati lambiti dalle fiamme e vanno a sommarsi a quanti sono andati persi nella scorsa settimana.

Tratto da emmenews.tv

giovedì 28 luglio 2011

Lettera aperta alle procure di potenza e Matera: chi difende la Provincia?



Al Procuratore della Repubblica Potenza

epc al Procuratore della Repubblica di Matera

La notizia , riportata dal quotidiano della basilicata, secondo la quale il presidente della provincia di Matera, Franco Stella , indagato per il reato di abuso di ufficio , avrebbe nominato proprio difensore l’avvocato Labriola , capo dell’opposizione in consiglio, e la giunta provinciale avrebbe assunto a proprio carico i relativi oneri, sfiora il ridicolo.

Premesso che non vi è una legge che consenta un’operazione del genere e prescindendo dalla legittimità dell’atto su cui occorrerà ritornare non appena la deliberazione sarà consultata , è opportuno ricordare quanto segue.

Allorquando venne data la notizia dell’indagine, Franco Stella dichiarò di aver agito in qualità di direttore dell’api. Oggi cambia opinione e sostiene che l’accusa lo attinge quale presidente della provincia. In tale veste nomina proprio difensore l’avvocato Labriola. Poi , stando alla notizia del giornale, la giunta provinciale avrebbe assunto a proprio carico le relative spese.

Tutto bene? Neanche per sogno.

Parte offesa del reato è la provincia. Gli amministratori dovrebbero difendere l’ente ed eventualmente nominargli un legale. Ed invece , sempre secondo il giornale, nominano o pagano il difensore all’indagato.

Si dirà; c’è almeno l’opposizione che salvaguarderà gli interessi della provincia. Ancora una volta, neanche per sogno! Il difensore di Stella è l’avvocato Labriola, consigliere provinciale del PDL , candidato alternativo e soccombente alla stessa carica dell’indagato!

Insomma : la giunta difende Stella. Il capo dell’opposizione difende stella. Chi difende la provincia? Nessuno!

In questi casi un cittadino elettore può, ai sensi art.9 della Dlgs 267/2000, curare gli interessi dell’ente mediante l’azione popolare. Ciò premesso , dichiaro , insieme a un gruppo di elettori, di volermi sostituire alla giunta provinciale , che improvvisamente intende difendere il suo presidente unitamente al capo dell’opposizione , al fine di tutelare gli interessi dell’ente pubblico.

Nulla contro Stella e Labriola , ma solo per difendere la pubblica decenza.


mercoledì 27 luglio 2011

Chi è più Berlusconiano :il consiglio regionale Lucano o Marina B. ?


Mediaset dopo la sentenza della corte di Appello paga la CIR dando seguito alla sentenza e ricorre in cassazione .
La giunta regionale Lucana dopo la sentenza della Corte di Appello di Potenza che dichiara Ruggiero incompatibile , decide che potrà continuare a fare il consigliere fino a sentenza della cassazione. Chi e più Berlusconiano ? Il PD-l molle lucano o Marina Berlusconi?

E per fortuna che Bersani dopo lo scandalo Tangenti di Pennati che coinvolge il PD ha detto che si cambiava dando priorità alla questione della legalità. Si vede che in basilicata alla nostra classe dirigente parole tipo legalità ecc... sono avulse.

Sanità, la lista degli sprechi

Consulenze e collaborazioni esterne per oltre 15 milioni di euro nel solo 2009 Servizi sanitari ma non solo: la spesa dalla formazione ai cappellani

C’E’ un buco nella Santità lucana da 40 milioni di euro, e questo è un dato di fatto. Da una settimana hanno fatto il loro ingresso in regione i ticket su codici bianchi e diagnostica che i privati cittadini devono pagare di tasca propria, e questo ormai è quasi un elemento di rassegnazione.

Ci sono poi gli sprechi, i tanti sprechi che si annidano nel sistema sanitario regionale e questo è un sicuro motivo di indignazione. Se oggi i cittadini sono chiamati a nuovi sacrifici è perché qualcuno ha abusato di quelle risorse pubbliche che, invece, dovrebbero essere destinate a garantire servizi di qualità in un settore così importante e delicato. I numeri relativi alla spesa farmaceutica parlano chiaro: l’Asp di Potenza e l’Asm di Matera hanno sforato, e di parecchio, le risorse assegnate. Ma tra gli sprechi da menzionare una grossa fetta è costituita dalla spesa per consulenze, collaborazioni e interinali. Nonostante il grosso apparato di personale dipendente che le aziende hanno già a disposizione, con relativa spesa.

Forse il personale in carico sarà stato pure insufficiente a garantire l’erogazione di determinate prestazioni. Ma in questi anni chi ha controllato per evitare che l’uso non si trasformasse in abuso? A guardare i dati qualche sospetto viene. Un’occhiata al conto economico di tutte le strutture sanitarie della regione relativo al 2009 aiuta a capire bene di cosa si sta parlando: consulenze, collaborazioni e interinali sono costate complessivamente più di 15 milioni di euro. Al San Carlo di Potenza, a esempio, le sole consulenze sanitarie da privato nello stesso anno hanno superato i due milioni. All’Irccs Crob di Rionero (solo per citarne alcune) 821 mila euro sono stati spesi per prestazioni aggiuntive richieste al personale dipendente “per garantire il contenimento delle liste di attesa e le continuità delle attività della radiologia, dell’anestesia, rianimazione e radiologia”. Mentre altri 108 mila euro sono stati utilizzati per 5 collaborazioni coordinate e continuative attivate nell’ambito delle attività di ricerca.

Venti borse di studio sono costate, invece, 354 mila euro. Nell’azienda sanitaria di Matera il dettaglio delle voci è ancora più esplicativo. Le collaborazioni attivate con prestazioni di lavoro in area sanitaria per il solo anno 2009 hanno avuto un costo complessivo di 1.104.940 euro. Ma chi sono i destinatari di questi incarichi esterni e per quali servizi? Capirlo non è sempre è facile. Quasi 44.000 euro sono andati, a esempio, a personale per “prestazioni di sorveglianza fisica”. Ossia a esperti esterni che dovrebbe occuparsi del controllo della sicurezza del personale esposto a rischio radiologico. Ci sono poi prestazioni che, a causa della mancanza di professionalità di alta specializzazione all’interno, vengono richieste all’esterno, presso altre aziende. Costo complessivo per lo stesso anno: 261.751,55 euro. Altri 26 mila euro sono andati per collaborazioni per servizi di prevenzione della cecità. La fetta più consistente, di ben 772.658 euro, l’Asm l’ha dovuta tirare fuori per pagare prestazioni aggiuntive al personale dipendente a causa - si legge sempre nelle specifiche del documento e la cosa sembra quasi paradossale - “dell’impossibilità di reclutare personale medico (cardiologi, radiologi, anestetisti) tale da assicurare la continuità dei servizi di emergenza/urgenza”.

Peggio va se si guarda alle consulenze e collaborazioni attivate, che non hanno natura sanitaria. Tra i “beneficiari” figura pure l’Arpab. C’è anche un compenso aggiuntivo per addetti stampa anche se il responsabile della comunicazione ha un contratto da dipendente. Ancora collaborazioni e contratti interinali attivati per 180.517 euro, sempre in area non sanitaria. In una lista così non può mancare di certo la formazione. Ecco il dettaglio della spesa: 111.088 euro per attività di docenza al personale dipendente, a cui vanno aggiunti quasi 5.000 euro per una più generica “spesa per attività di docenza”, con compensi ai docenti sterni per quasi 20 mila euro. E alla cura delle anime chi ci pensa? Nessun problema. Con 38.849 euro per personale religioso anche l’assistenza spirituale è garantita.
Mariateresa Labanca

martedì 26 luglio 2011

Di chi ha paura Lopatriello?

In questi giorni e da più parti , si era sollecitato l’amministrazione comunale di dare atto a una serie di provvedimenti anche per rispettare il protocollo di intesa sottoscritto con il prefetto ed approvato dall'amministrazione comunale. In questi vi erano previsti alcune Videoregistratori digitali da installare in alcuni punti sensibili come i giardini Pubblici , davanti alle poste ecc. proprio per prevenire atti delinquenziali di cui sono stati vittima alcuni cittadini Policoresi. In questo senso vi era anche un impegno solenne da parte di Lopatriello , che aveva garantito strumenti e mezzi. Ma questo campione della chiacchiera , invece cosa pensa di fare , quello si di dotare il comune dei mezzi di videosorveglianza digitale , ma non in difesa dei cittadini , ma quella come recita la determina n°461 di prevenire intrusioni e garantire la sicurezza quella sua e del segretario generale . Ma di quale intrusione ha paura Lopatriello ? A pensare male ci si azzecca sempre , chi sa se è preoccupato più dei ladri o dei ………..? A noi non rimane che far sentire la nostra indignazione con l’ennesimo VERGOGNAAAAAAAAAAA , sollecitiamo il prefetto visto la latitanza del sindaco di Policoro , di imporre al comune di dare seguito a quel protocollo sulla sicurezza visto che le risorse ci sono anche se li utilizzano per le loro paure più che per affermare la legalità , ormai i furti e le aggressioni sono un grande problema sociale a cui va dato una risposta in termini di controllo del territorio e repressione .

lunedì 25 luglio 2011

Leone Lopatriello: Ceravamo tanto amati , non ricordiamo quando fu

Appena 2 anni e mezzo fa erano tutti uniti , vinsero l’elezione al primo turno sull’onda del fallimento politico del centrosinistra grazie a persone tipo Marrese , che riuscirono in meno di un anno e mezzo a distruggere un’esperienza unica nella storia di policoro e della sinistra. L’accoppiata Leone Lopatriello o viceversa vinse al primo turno , con oltre 900 voti in più del PD , che ieri come oggi si credete autosufficiente e che bastava un’alleanza con il centro di Nigro per conquistare il comune , fallendo clamorosamente ancora una volta , il voto dimostro l’inadeguatezza sia di quella formula politica sia come furono sopravalutate alcune persone , i primi eletti risultarono Montesano ex Margherita e Vetere ex lista civica e su 7 consiglieri all’opposizione ne furono eletti solo due del PD ex PDS , viceversa nel centrodestra dove Lopatriello capeggiava sei liste e 120 candidati stravinsero con un mare di preferenze Leone e Ierone , che poi erano l’anima di quella alleanza. Oggi assistiamo , a conferma della inadeguatezza e credibilità sia delle formule politiche che della classe politica del fallimento di tutte due le proposte politiche , il centrodestra in questi giorni e pubblicamente attraverso due interviste sanciscono a base di insulti la fine di quell’esperienza ed il fallimento di una amministrazione colpita sia dagli arresti che dall'incapacità di dare ed aver dato in questi anni risposte alla città , l’opposizione che è spaccata nel suo interno , presa ormai più dai giochi di potere che a cercare di svolgere il proprio ruolo , liquefatta perché un pezzo quello dei popolari consente oggi a Lopatriello di stare in sella. Poi in mezzo noi la sinistra ed arcobaleno , una lista arrabattata , fatta all'ultimo minuto perché l’altra sinistra quella chiacchierona ci abbandono all’ultimo minuto , per testimoniare un no a due proposte inadeguate , con solo 5 candidati di Policoro e voglio ricordare con un grande rimpianto il mio grande amico Salvatore Batta e la coraggiosa Gaetana Corbo prima donna assessore di Policoro , che raccogliamo 435 voti con una spesa di circa 350 euro , una partita impari ma dignitosa, senza speranza ma nata per costruire la speranza , per testimoniare che esiste un altro modo di fare politica fatta di passione , onesta ricca di coerenza ed etica , competente , che in questi anni ha fatto un’opposizione dura e senza sconti , rifuggendo dai patteggiamenti e giochi di potere, stando sui problemi , proponendo e battendosi senza rete , in poche parole mantenendo l’impegno preso tre anni fa con questa città. Noi da questa esperienza dobbiamo ricominciare , insieme donne e uomini perbene , lontano dalle alchimie della politica e dai candidati scelte dalle segreterie di Potenza , quelle figlie di Bubbico e Viceconte a cui va dato merito per aver ridotto la Basilicata come la regione più povera d'Italia , per la costruzione di un progetto alternativo post ideologico , fatto di uomini e donne che vogliono impegnarsi per dare un volto e una anima ad una città spenta. Un movimento che parte dalla democrazia partecipata cominciando dalla scelta del candidato sindaco che deve avvenire con le primarie , e con un programma condiviso che metta fuori dalla porta la speculazione fine a se stessa e pensi a un progetto per i cittadini .

sabato 23 luglio 2011

Bolognetti (RI) su etica per "amici e nemici"Perchè l'alsia non da seguito alla consulenza sui terreni di Marinagri?

BAS"Il buon Giolitti amava ripetere che in Italia la legge si interpreta per gli amici e si applica per i nemici. Provando a trasporre questa affermazione al campo dell’etica, si potrebbe parafrasare il motto giolittiano dicendo che per certi esponenti dell’IDV e della sinistra lucana “l’etica” si interpreta per gli amici e si applica per i nemici". Polemizza con alcune forze della maggioranza regionale il membro della direzione nazionale dei Radicali Italiani, Maurizio Bolognetti.
"Prendiamo un campione della legalità e della trasparenza come il Senatore Belisario - dice Bolognetti - che sulla vicenda De Magistris ha costruito le fortune del suo partito. Ebbene, Belisario da mesi fa finta di non vedere che i suoi uomini all’Alsia non danno seguito ad una consulenza che darebbe diritto all’Ente regionale di chiedere la restituzione di terreni alla Marinagri Spa per un valore stimato di circa 50 milioni di euro.
Per Bolognetti, inoltre, "la vicenda degli interinali assunti dalla regione Basilicata è emblematica di un ceto partitocratico arrogante e prevaricatore, che si riempie la bocca parlando di codici etici, che ovviamente vengono applicati in base alle regole del diritto canonico. Il contesto in cui viviamo - afferma - è ormai tanto degradato che si è arrivati a lottizzare perfino forme di lavoro precario".

venerdì 22 luglio 2011

Riceviamo e Pubblichiamo: Il ruggito del Leone non spaventa nessuno


Il ruggito del pidiellino montese non spaventa nessuno. Tantomeno chi e quanti hanno avuto la sventura di dover collaborare con la sua arroganza e la sua supponenza di reincarnato in terra di suprema divinità. Almeno fino a quando non abbiamo detto basta, attraverso un processo di rivisitazione ideologica personale e di gruppi, alla politica del bunga - bunga che a Policoro come a Roma o altrove in Italia stà minando la credibilità di un Partito – non Partito che ha disilluso quanti pure avevano avuto la speranza di poter incidere nel processo delle riforme di ammodernamento della società.

E’ un processo di rivisitazione, lo sappia il montese, che ha avuto inizio a Policoro ancor prima della Giunta da lui fatta, non per amore di patria, ma per puro edonismo e bramosia di potere che lo ha portato a manifestare tutta la tua superbia, nel disegno di un organigramma a sua misura e calpestando la dignità personale degli altri che pure lo hanno sopportato per senso di responsabilità.

Tre mesi inutili, altro che rivoluzione Copernicana come dal montese millantato. Tre mesi in cui pure sono stati avviati lavori programmati dalla passata amministrazione, grazie all’opera di assessori come Ierone e Di Cosola, oltre a quella del Sindaco Lopatriello. L’ampliamento del Centro SMILE, del rondò di via Salerno, la consegna degli alloggi ERP come possono appartenergli? Ancora, la stipula del contratto della raccolta differenziata come fa ad appartenere al millantatore se è stata formalizzata quando lui era già fuori dalla Giunta?

Ma ci dica il montese sulla gestione dell’Asilo Nido e dei fondi POIS. Ci dica del finanziamento delle piste ciclabili (circa 300.000 euro) fattoci revocare dalla Regione Basilicata.

Ci dica del lavoro fatto per il bilancio di previsione; ci dica su quali reali mutamenti di metodo politico – amministrativo ha inciso, se non il tentativo maldestro di monopolizzare l’attività decisionale su una triade (Montese, Colucci, Bianco) tutta protesa a disegni di crescita personale.

La verità è che il montese non si rende conto che ha consegnato sé stesso ed il suo partito in un isolamento politico senza ritorno e che, pertanto, è fuori dalla storia di questa Città, quella presente e quella futura.

L’accozzaglia di gente senza identità e senza credo politico, come il montese la definisce, è un gruppo che ha un progetto semplice, semplice: quello di ridare credibilità e impulso alla politica e alla difesa della dignità umana, stabilendo capisaldi di concertazione e di coinvolgimento democratico, lontani da arroganti tentazioni di sopraffazioni e di legittimazione di surrettizie ed edonistiche posizioni personali.

Il montese ed il PDL del montese non potranno mai fare parte di questo progetto che, invece, è aperto e rivolto a tutti i rappresentanti di un mondo moderato policorese che, sicuramente, può fare a meno dei seguaci del partito del bunga – bunga, ammesso che questo esista ancora nel 2013.

Tranquillo il montese: questa accozzaglia nel 2013 ci sarà e farà diga contro di lui, dopo che lo abbiamo conosciuto, per difendere questa Città dalla sua pericolosa supponenza.

I Gruppi consiliari Città Nuova, DC, Casa dei Moderati, API, Pino callà

Basilicata: la regione più povera d’Italia.


Di Marta Romano


L’ISTAT allarma l’Italia:nel 2010 risulta povera o quasi povera circa una famiglia su cinque. Nel 2010 l’incidenza di povertà assoluta e relativa ha toccato quote altissime, non è diminuita rispetto all’anno scorso, e, perciò, si evince un grave problema per il nostro Paese. Il fenomeno, come prevedibile, èparticolarmente evidente nelMezzogiorno, dove é povera quasi la metà (il 47,3%) delle famiglie con tre o più figli minori e, tra le regioni più povere d’Italia, la Basilicata si aggiudica questo triste primato: è la regione dove la povertà relativa ha l’incidenza maggiore (28,3 %), seguita da Sicilia (27 %) e Calabria (26 %) .

A quanto pare, in Basilicata non va proprio tutto così bene come sembra.I problemi sono molti e hanno radici ben profonde: sappiamo quanti giovani abbandonano la Basilicata (in gran parte laureati) e sappiamo per quale motivo: la mancanza di lavoro.

Eppure, la nostra Terra non è certamente povera di risorse, anzi! Abbiamo risorse energetiche (il petrolio), ambientali (l’acqua) eculturali (Melfi, Venosa, Matera..). Terra ricca, patria di gente una volta fiera e combattiva, costretta ora a vivere dell’elemosina dei petrolieriche abusano delle nostre ricchezze e dei politici che, abbindolando la popolazione lucana, hanno costruito un impero di clientelismo di estensione incalcolabile.

Siamo schiavi di un sistema che abbiamo creato noi stessi, noi che abbiamo riposto la nostra fiducia in persone incapaci, inadeguate e immeritevoli di ricoprire cariche importanti. La mala-politica ha distrutto tutto, anche la nostra voglia di ribellarci. Siamo abituati a tutto e, ormai, ogni bruttura sembra scivolarci addosso, senza provocare reazione.

Siamo poveri, nelle tasche e nello spirito. Ci hanno tolto le forze e i mezzi per rialzarci, hanno fatto scappare i ragazzi: figli, fratelli, sorelle, cugini.. Sono andati via, hanno offerto la loro intelligenza a chi ha saputo sfruttare le doti dei giovani per il bene collettivo, e ora noi piangiamol’ultima notizia spiacevole riguardante la Basilicata, la nostra Basilicata.

Io, però, spero ancora. Spero che un giorno, i lucani possano svegliarsi da questo torpore.

Purtroppo non c’è più molto tempo per tergiversare: ognuno deve metterci la propria faccia, il proprio impegno: ragazzi, anziani, padri, madri. Tutti. Soltanto se non permetteremo di toglierci anche questobriciolo di speranza che ci è rimasto, qualcosa forse potrà cambiare.

giovedì 21 luglio 2011

Inferta una ferita grave alla città di Policoro. Il fuoco distrugge molti ettari del Bosco Pantano






Una ferita nel cuore della città di Policoro quella inferta ieri dalle fiamme che hanno divorato ettari di terreno del Bosco Pantano L’incendio avvenuto secondo voce della protezione civile e da testimonianze da noi raccolte probabilmente grazie a una mano sciagurata , spinta probabilmente da interessi speculativi , quel maledetto cemento che è la maledizione di questa città. Il fuoco ha interessato diversi ettari della pineta , di quello che è rimasto uno dei pochi boschi planiziali relitti presenti in Italia , un luogo unico dove i suoni del mare si confondevano con quelli del bosco , dove la farnia , il cerro , l’ontano nero , essenze proprie di ambienti montani convivono con specie mediterranee quali l’alloro , il lentisco lacero minore . L’incendio è cominciato verso le 13 ed ancora come testimoniato da uno dei nostri filmati alle 20, 19 i mezzi di soccorso ancora non avevano domato le fiamme complice un forte vento e la presenza di erba secca , arrivando a minacciare anche le case turistiche. Sempre come testimoniato dai nostro video , i primi soccorsi sono partiti dagli operatori del circolo velico e dai ragazzi dell’ass.ne delle cinque vele , interventi che hanno consentito non solo di avvertire con immediatezza la protezione civile , ma anche salvare il museo naturalistico , altrimenti i danni sarebbero stati maggiori.Mentre sarebbe distrutto parte del galoppatoio del WWF dove fortunatamente non c'era nessun ospite perchè martedì è la giornata di cambio campo e i ragazzi ospiti erano tutti tornati a casa.

E proprio da queste testimonianze dei primi coraggiosi soccorritori che apprendiamo che il fuoco non è partito solo da un posto , ma i roghi iniziali sono stati almeno 3.I ragazzi dell’associazione Cinque Vele che abbiamo intervistato tra l’altro hanno perso le loro attrezzature , per cui fanno appello alle istituzione di dargli una mano per recuperare almeno parte dei loro mezzi per poter continuare a svolgere su questo mare da loro tanto amata passione per la vela. Per spegnere l’incendio sono intervenuti quattro squadre dei Vigili del Fuoco di Policoro, Montalbano Jonico e Matera e di quelle delle Protezione Civile e del Corpo Forestale dello Stato mentre gli uomini della Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri sono stati impegnati a mettere in sicurezza la zona e a bloccare la circolazione.Sul posto anche due elicotteri del Corpo Forestale e tre canadair, arrivati sulla zona dell'incendio dalla Calabria e dalla Puglia.

A noi non rimane che fare l’appello affinchè gli eventuali responsabili vengano assicurati alla giustizia , al comune da subito di dare certezza che in quella zona non sarà consentito a nessuno di piantare un solo cubo di cemento ed da subito mettere in atto quelle attività che possano prevenire questi disastri così come richiesto dal Sigismondo Mangialardi.



Intervista a Mangialardi


Testimonianza dei Ragazzi ass.ne Cinque Vele

mercoledì 20 luglio 2011

Vigorito : io all'opposizione con tutta l' UDC.

Nell’ultima intervista rilasciata dal Sindaco LOPATRIELLO in data Venerdì 15 Luglio 2011 rilasciata a Gianluca Pizzolla, pubblicata sul Blog Metapontino.it,, si apprende con soddisfazione che il Sindaco finalmente dichiara: “il consigliere Vigorito ha annunciato la sua presenza in consiglio a condizione che non ci sia Satriano”; “Non è incompatibile, il consigliere si è sollevato da ogni impiccio e da ogni impegno rispetto alla lottizzazione di cui si è parlato”; "Vigorito vada pure all'opposizione".

Con le predette dichiarazioni che erano gia state espresse durante il Consiglio comunale del 14 luglio 2011, finalmente finiscono le diverse e sgradevoli strumentalizzazioni, anche di carattere personale e familiare, che per giorni è stata messa alla gogna mediatica sia sui quotidiani che in diretta dalla radio “Birre 2”.

Nel merito all’incompatibilità del consigliere A. Satriano resta ferma la mia posizione, dettata dagli atti adottati dal Dirigente dell’UTC e dai fatti documentati in mio possesso, come rappresentato nella nota del 13 luglio 2011 ed inviata a tutti i Consiglieri Comunali e al Prefetto di Matera, pertanto, non si condivide quanto affermato dal Sindaco e si annuncia che la questione sarà risolta dalle istituzioni competenti e nelle sedi preposte.

In qualità di Capogruppo consigliare UDC con nota, datata 14 luglio 2011, inoltrata al segretario regionale UDC Agatino Mancasi, si rappresentavano i fatti e si chiedeva un indirizzo politico e presa posizione sulla precaria situazione del Consiglio Comunale di Policoro.

Nella stessa nota veniva richiesta, formalmente, di assumere un'unica posizione da parte del partito, su indicazione del Segretari regionale, sia allo scrivente e soprattutto agli altri componenti, che durante il predetto Consiglio Comunale, erano rimasti seduti nella sala del consiglio con la maggioranza del Sindaco LOPATRIELLO pur avendo lo stesso rilasciato le predette dichiarazioni.

Il presente comunicato ha l’obbiettivo di rappresentare i fatti nella loro interezza senza lasciare nessun margine di interpretazione e/o speculazione da parte di chi vuole rappresentare e/o distorcere i fatti in base alla sua convenienza politica con sterili e futili polemiche che, puntualmente dal sottoscritto, verranno chiarite con formali atti, presa di posizione e comunicazioni nelle sedi opportune e non nelle radio.

Mario Vigorito

Capogruppo consiliare UDC

Rinnovamento nello Spirito Santo della Basilicata ricorda Guido Vicino



Lo scorso 16 luglio presso la Sala consiliare del Comune di Policoro si è svolto un convegno commemorativo per ricordare la figura di Guido Vicino ad un anno dalla sua scomparsa. L’evento è stato organizzato dall’associazione Rinnovamento nello Spirito Santo della Basilicata (RnS), con il patrocinio della Regione Basilicata e del Comune di Policoro, rappresentato per l’occasione dal consigliere Otello Marsano. Il Convegno, preceduto dalla Celebrazione Eucaristica, ha segnato l’opportunità per ricordare la ricca personalità di Guido Vicino nelle sue molteplici attività e nei suoi tanti impegni. Si è fatta memoria, infatti, della sua capacità di vivere con la stessa intensità e con profonda coerenza nella politica come nella Chiesa, nel lavoro come nel sociale e in famiglia: sindaco di Policoro dal 1965 al 1970 e poi dal 1975 al 1980, presidente provinciale ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani), primo coordinatore regionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, dirigente aziendale, genitore premuroso. Di questo ci hanno dato testimonianza, attraverso il ricordo personale, il dott. Erminio Restaino, assessore alle attività produttive della Regione; Cosimo Delli Veneri, responsabile ACLI; l’avv. Donato Sciannameo, membro di Consiglio nazionale del RnS; Alessandra Vicino, figlia di Guido.

Attraverso gli interventi di mons. Agostino Superbo, Presidente della Conferenza Episcopale di Basilicata, e del dott. Giampaolo D’Andrea, docente di storia contemporanea, il Convegno, ha inoltre offerto l’occasione per riflettere su quale possa essere, nella società contemporanea, l’impegno dei laici nella costruzione del bene comune seguendo le linee guida offerte dalla dottrina sociale della Chiesa. Ma, come ha ricordato Rosario Sollazzo, coordinatore regionale del RnS, fare memoria vuol dire anche accogliere l’eredità, farne tesoro e tradurla in impegno: da qui il progetto della costituzione di una scuola permanente di formazione alla socialità e alla cittadinanza intitolata proprio a Guido Vicino. L’idea progettuale, presentata da Lindo Monaco, già coordinatore regionale del RnS, nasce da un desiderio del Rns, ma intende presentarsi come un luogo di riflessione aperto alla collaborazione di tutte quelle componenti che, insieme, vogliono costruire uno spazio comune di partecipazione sociale.

martedì 19 luglio 2011

Emergenza furti a Policoro. Chiediamo l'intervento del prefetto

Una vera e propria emergenza quella dei furti negli appartamenti di Policoro .Una situazione che toglie la tranquillata ai cittadini che si sento abbandonati dalle istituzione. Ormai le denunce si susseguono , e se a questo aggiungiamo il grave fenomeno di accattonaggio dei bambini Rom davanti ai supermercati capiamo come il fenomeni di intolleranza misto a paura potrà scatenare sentimenti e reazioni inconsulte. Ormai il territorio di Policoro è abbandonato a se stesso ,l’amministrazione di Policoro a tutta risposta sguarnisce il già sottodimensionato corpo dei vigili urbani comandando un’altra unità negli uffici dell’anagrafe, Lopatriello è disinteressato a qualsiasi politica di controllo e repressione sul territorio , ed anche il lavoro dei carabinieri e polizia viene vanificato perché manca qualsiasi ordinanza che regolamenti il campeggio selvaggio a policoro . Basta vedere l’indecente situazione che si è creata a mare tra il parcheggio della capannina ed la dune , un vero accampamento senza regola ne limiti , altro che città candidata al turismo.Disattesa in questo senso anche il protocollo firmato tra il comune e la prefettura , per una serie di strumenti ed azione a tutela dei cittadini , patti approvati in consiglio rimasti solo sulla carta, le solite chiacchiere buoni per la propaganda ma niente fatti , e non si può dire per mancanza di risorse , perché i soldi per i gemellaggi con Banesti ci sono sempre.Chiediamo urgentemente al prefetto di sollecitare gli organi competenti per porre rimedio a questa situazione , che non è questione di percezione o paura , ma ogni uno di noi si sente minacciato per la possibile violazione della propria vita che è rappresentata dalla propria abitazione.

lunedì 18 luglio 2011

Per Marinagri i Bambini al di sotto dei 10 anni sono pericolosi. Siritide Estate 2011 vietata ai bambini di 10 anni?

La Siritide estate 2011 Policorese , a leggerlo sembra soprattutto Marinagri Estate 2011 , tra l’altro con una serie di manifestazione di basso livello sia culturale che di puro spettacolo , figlia della crisi . Ma queste sono considerazioni , opinioni facilmente smontabili. Il fatto che vi vogliamo raccontare, e che mentre il comune con un proprio volantino sponsorizza le attività di Marinagri , questi dall’altro canto decidono loro chi e come far entrare . Proprio cosi , L’estate Marinagrese è per pochi ( in verità il villaggio e semi vuoto e dei grandi personaggi neanche l’ombra) e decidono loro chi fare entrare. A dimostrazione di ciò , ieri è capitato che al nostro amico Giuseppe di appena 4 anni accompagnato dai genitori gli è stato impedito di entrare nel villaggio per seguire la manifestazione programmata in Siritide estate 2011 distribuito a spese del comune a tutti i cittadini Policoresi , perchè l’entrata era consentita solo ai bambini superiore ai 10 anni. Ma cosa era in programma di tanto di scandaloso da porre un limite ?. Non certamente era programmata una manifestazione porno , se no il limite sarebbe dovuto essere di 18 anni , ne un comizio di Lopatriello , anche li il limite consiglierebbe la maggiore età , ma badate bene una sfilata di moda per bambini dal titolo innocente ed accativante “Tratti di Amore”. Alla portineria abbiamo chiesto le ragioni , sono susseguite una serie di telefonate con la direzione , ma nessuna spiegazione , ripetevano solo che a quei pericolosi terroristi sotto la fatidica eta di 10 anni , niente spettacolo. Molte erano le persone che davanti i cancelli protestavano contro questa decisione , e si chiedevano le ragioni di una decisione impiegabile , qualcuno scherzosamente diceva che forse avevano paura dell’acqua alta , sapete com'è, la piccola Venezia come la chiama Lopy potrebbe essere sommersa dall’acqua come capita spesso alla città veneta (dicono ogni 200 anni) , ed i bambini al di sotto di quell’età potrebbero non avere l’altezza giusta . Ma la cosa che ci ha di più irritato è stato aver appreso che ad alcuni si consentiva di entrare ad altri no , (in effetti abbiamo filmato qualche scena) certamente nessuno di quei bambini aveva la carta d’identità , probabilmente conta il portafoglio. Eppure Giuseppe di 4 anni nato a Policoro , potrebbe rivendicare a se inteso come cittadino parte di quei terreni, se è vero quello che dicono gli esperti dell’alsia ed il PM della corte di appello Facciola , che quei terreni sono di proprietà pubblica e sempre Giuseppe come cittadino di Policoro vanta un credito di altre 250 mila euro da Marinagri di monetizzazione di aree , eppure Giuseppe come cittadino ha contribuito con un sostegno con dei milioni di euro a fondo perduto per la realizzazione di quel villaggio , sempre Giuseppe per quel villaggio dovrà rinunciare al letto del fiume agri perche esso possa divagare in caso di piena , e sempre Giuseppe avrebbe il diritto di entrare liberamente a Marinagri per raggiungere il porto ma anche questo gli viene impedito o dovrà necessariamente passare dalla portineria , mentre ci dovrebbe essere l'accesso pubblico libero ed espressamente indicato. Io ho promesso a Giuseppe che mi batterò affinchè la prossima volta a nessuno venga impeditodi entrare liberamente sui terreni di proprietà pubblica e nelle manifestazioni dove vi è la faccia del nostro comune , Forza Giuseppe c’è la faremo !!!!!!!! Forse , ma intanto ci proviamo......






sabato 16 luglio 2011

Rapina a mano armata

Manovra, sì definitivo alla Camera Chi ha 20.000 euro pagherà il doppio dei ricchi. Cara Marina Berlusconi , questa si che è una rapina perpetuata da suo padre ai danni degli Italiani , altro che quella della sentenza Milanese a favore della Cir.

Manette per chi evade le tasse a Potenza

5/07/2011 POTENZA - Tutto è iniziato dall’inchiesta sul Consorzio industriale di Potenza. La Finanza stava mettendo a fuoco un sistema di favoretti per gli imprenditori amici degli amici, e in particolare i clienti di uno studio di commercialisti del capoluogo. L’idea era pressapoco questa: se uno andava da Rocco Tramutola, ex assessore comunale al bilancio nonchè presidente in carica del collegio dei revisori dei conti del Consorzio, era più facile ottenere un lotto di terreno nell’area industriale per il proprio capannone. I militari allora lo hanno messo sotto intercettazione, e tra le altre cose hanno scoperto che intratteneva una strana relazione con un impiegato dell’Agenzia delle entrate, un impiegato facente funzioni di dirigente, per l’esattezza, capo del settore “accertamenti e controlli della direzione provinciale di Potenza. Chi conosce Lucia Muscaridola sa che nella sua materia è una fuoriclasse, tanto che due anni fa è stata insignita del titolo di cavaliere al merito della Repubblica. Ciò non toglie che i quadretto emerso dalle prime intercettazioni lasciava intravedere soltanto un esattore infedele.
Ieri mattina con l’accusa di corruzione, abuso d’ufficio e accesso abusivo a sistema informatico i militari delle Fiamme Gialle hanno arrestato la dottoressa Lucia Moscaritola, che resterà nel carcere di Potenza a disposizione del gip. Il suo interrogatorio è stato già fissato per lunedì, mentre gli altri raggiunti dall’ordinanza di misure cautelari, in questo caso si tratta arresti domiciliari, verranno accompagnati in Tribunale mercoledì. I primi due sono imprenditori edili: Domenico De Vivo e Maria Antonietta Albini. Il terzo è proprio il commercialista Rocco Tramutola. Poi c’è il genero di Domenico De Vivo, Michele Pergola, che è stato interdetto temporaneamente dall’esercizio di attività d’impresa.
Le indagini sono state coordinate dal pm Francesco Basentini della procura della Repubblica del capoluogo, che ipotizza l’esistenza di un vero e proprio “protocollo Muscaridola”, collaudato nel tempo ed esportato verso la Puglia dopo il trasferimento della stessa alla direzione barese dell’Agenzia dell’entrate. Le sue infallibili consulenze sarebbero state pagate a peso d’oro. Non che si parli di mazzette vere e proprie, ma regali, sconti, favori e favoretti.
Ispirava amicizia, la dottoressa, nel senso che era meglio esserle amici perchè in caso contrario minacciava di trasformarsi nel peggiori dei mastini del fisco e il suo sarebbe stato un atteggiamento sistematico, questa è la cosa grave e il motivo per cui l’inchiesta negli ultimi mesi si è allargata a dismisura arrivando persino negli uffici della Provincia di Matera, Acquedotto pugliese e Università di Bari (leggi l'articolo a pag. 11 sul Quotidiano di oggi in edicola).
Lei prendeva di mira qualcosa e - stando all’accusa - avviava accertamenti privati sul proprietario e la sua situazione patrimoniale. Poi spingeva il funzionario competente dell’Agenzia dell’entrate a contattare il commercialista del malcapitato intimandogli di offrire quel bene a un prezzo di favore, e lo acquistava.
Quando un imprenditore amico aveva un problema, interveniva negli accertamenti spendendo agganci con la direzione centrale, coltivati grazie alla sua fama di esperta di livello nazionale. Le pratiche si fermavano all’improvviso e lei incassava omaggi di grande valore.
Tanto valeva piegarsi e affidarsi in toto alla sua bravura, come clienti di uno studio commerciale riservato a un circolo di pochi fortunati. Se da una parte c’era un costo da sostenere per quei consigli, almeno il pericolo di un contenzioso micidiale era scampato una volta per tutte.
I soggetti finiti sotto la lente dei militari del Gico di Potenza ai comandi del tenente colonnello Roberto Maniscalco, sono decine. Titolari di boutique del centro storico del capoluogo, altri commercialisti e imprenditori nei settori più disparati, persino l’agroalimentare. Il punto è che muovendosi tra la Puglia e la Basilicata con incursioni in Campania e altrove, l’inchiesta rischia lo spezzatino per questioni di competenza territoriale. Ma non è escluso che nelle prossime settimane le varie sedi giudiziarie interessate procedano per conto loro. Al vaglio degli inquirenti c’è una mole di documenti scottanti e gli accertamenti proseguono anche in queste ore.


Leo Amato

venerdì 15 luglio 2011

Lopatriello: quelle firme sono false denuncerò tutti.

Un consiglio comunale veloce , come prevedibile vuoto avendolo convocato di mattina in quando se è vero che hanno i numeri per governare però sono terrorizzati dell'incontrare la gente. Degli atti approvati sia del Bilancio che del comparto D di Marinagri ne parleremo Lunedì , ma non ci sono sfuggiti le gravi parole contro l'opposizione. Lopatriello annuncia una denuncia presso la procura della repubblica per le firme false apposte al documento presentato da Marrese in cui segnalavano al prefetto l'incompatibilità del consigliere Satriano e annunciavano che avrebbero disertato il consiglio di ieri. Inoltre la vicenda delle firme False veniva confermata dal quotidiano della Basilicata , perchè Marrese e il consigliere Vetere ammettevano tale circostanza giustificandosi però di essere stati delegati dagli interesati. Un vero e proprio casino , a conferma di ciò che da tempo andiamo sostenendo noi , che questa maggioranza incasinata e l'altra faccia di una minoranza ( salvando comunque alcune minoranze al suo interno) altrettanto incasinata. A casa tutti senza se e senza ma, ma loro i teorici del Tiramm ananz anche se hanno i numeri sono al potere politicamente in modo abusivo grazie anche a una opposizione che si è limitata a guardare sperando che cadessero per prenderne il loro posto in perfetta continuità.

giovedì 14 luglio 2011

Vigorito sbugiarda Lopatriello e precisa. Verso l'approvazione di un Bilancio Taroccato

Vigorito conferma con una lettera all'amministrazione l'adesione al documento del PD dove si definisce l' incompatibilità di Satriano , quindi sbugiarda il sindaco , ma ribadisce anche di non aver autorizzato Marrese ad esternare a nome suo , in quando era sua intenzione prendere posizione in consiglio proprio per far capire in modo compiuto la propria posizione. Sempre con la stessa lettera indirizzata tra l'altro anche al prefetto Vigorito svela che la comunicazione di non adesione al consiglio inviata al sindaco e stata concordata con Otello Marsano , ed era solo una formale "comunicazione di assenza al consiglio indetta per il giorno 14 per una esigenza familiare e personale nonchè di una grave situazione di salute che non può e non doveva essere strumentalizzata per la sua gravità per fini politici , e diffida chiunque di non parlare o utilizzare il suo nome per confondere le acque.
nella lettera dice tra l'altro : Al fine di non lasciare nessun margine di interpretazione e/o speculazione politica comunica che non ha condiviso che il segretario comunale in pochi giorni ha espresso due differenti pareri e/o interpretazioni sul conflitto di interessi del consigliere Satriano.
2) che l'adesione al documento era motivato dalla necessità di rimuovere e/o definire il conflitto in disamine prima di convocare nuovi consigli e di procedere all'approvazione del bilancio comunale con il reale rischio di " essere inficiato da illegittimità ed è stata l'unica e sola ragione per il rispetto della volontà dei cittadini che richiedono trasparenza e legalitàdell'operato del loro eletto". Inoltre aggiunge che nella missiva dove comunicava la propria assenza , nella sua conclusione veniva dal consigliere Marsano riportato che il sottoscritto , scrive Vigorito , rinnovava la fiducia al sindaco ebbene continua il consigliere " la rinnovo ancora oggi se come più volte richiesto e nella presente formalmente ribadito vengano a cessare le situazioni di conflitto in disamine, con tutte le conseguenze sopra riportate e si precisa che fin quando non verranno eliminate tale incongruenze non sarò presente a nessun consiglio con la contestuale presenza del consigliere Satriano.

Oggi comunque la maggioranza si appresta ad approvare un bilancio di cui non vi è solo il punto interrogativo della determinante presenza del consigliere Satriano , ma anche di una serie di questioni che noi riteniamo gravi. Come è possibile approvare un bilancio dove vi è una impegno spesa di oltre un milione di euro di lavori da eseguire per il Palaercole , quando questi lavori sono terminati da oltre un anno con collaudi ecc....
Che legittimità hanno quelle determine di impegno spesa tipo per il trasporto alla discarica dei rifiuti per una somma di 235 mila euro imputate su un capitolo di un bilancio ancora da approvare , o quelle per lo spettacolo Cacao meravigliao delle Brasiliane anche quelle, somme anticipate sul bilancio che oggi va ad approvazione. Questi atti non rendono falsato questo Bilancio? Ci troviamo difronte a una finanza creativa o ricreativa , prima si fanno le spese e poi si chiede l'approvazione del bilancio quando la legge prevede che si poteva impegnare in attesa dell'approvazione solo un dodicesimo delle somme impegnate l'anno precedente.
Che fine hanno fatto inoltre le somme incamerate del comparto c3/8 , quelle per intenderci vicino al semi rondò di via Salerno che non compaiono nel Bilancio ? Dove sono andate a finire , sono due anni che il consigliere Labriola chiede su questo spiegazione ma nessuno si degna di rispondere?
Rimane del tutto irrisolta tra l'altro la sentenza della corte dei conti che ritiene illegitimo l'accensione del mutuo di un milione di euro per far fronte alla sentenza della corte di appello sui terreni espropriati della zona Alione .

Queste ed altre domande porremmo alla corte dei conti subito dopo l'approvazione di un bilancio figlio della totale confusione politica di Lopatriello e la sua maggioranza abusiva.