martedì 31 maggio 2011
Stammatina mi son svegliato ...bella ciao
Oggi festeggiamo un risultato favoloso , quello della vittoria di De Magistris e Pisapia. Quella di Luigi è straordinaria ( un amaro lucano per tanti potenti della nostra regione) , non solo per la straordinarietà del risultato 65 contro 35 dell'avversario , ma raggiunto contro tutti , aveva con se solo una alleanza di tre piccoli partiti che insieme avevano racimolato appena il 10% dei voti. Non ha fatto nessun apparentamento con i Bassoliniani del PD per evitare qualsiasi inquinamento ne con Sinistra e Libertà , e nonostante ciò vince. Vince perchè è credibile , vince perchè la gente è stanca delle ruberie, vince perchè la sua storia è la storia di un magistrato scomodo che ha pagato un prezzo alto per affermare che la legge è uguale per tutti , vince perchè pur essendo stato sconfitto dalla mala giustizia ha continuato a lavorare perchè questo paese deve trovare la forza di riscattarsi , vince perchè è contro questo sistema dei partiti che non vuol dire essere necessariamente contro la politica. Si autosospende dagli incarichi del suo partito e dice di voler lavorare per una nuova aggregazione post ideologica ma non priva di idealità , che bonifichi gli attuali partiti che devono diventare sedi di interessi collettivi e non comitati di affari e clientele. Oggi il centrosinistra nazionale dovrà fare i conti con quest'uomo , la sua storia e la sua dirompente popolarità. Buon Lavoro a te ed a Pisapia un'altro uomo molto libero, che non si farà mettere il capello sulla testa da nessuno ,come ha già a detto , che la sua giunta terrà conto anche dei partiti , appunto anche........
lunedì 30 maggio 2011
CADE UN MURETTO VICINO ALLA CASERMA DEI VIGILI . FERITA GRAVEMENTE UNA BIMBA.
De Magistris sindaco di Napoli. Adesso chi lo dice a Bubbico e Vitale?
Inchiesta "DOMINO" il grande imbroglio Lucano che fa tremare i palazzi della politica
[Osservatorio Media] Riportiamo di seguito l’interessante articolo di Pino Perciante pubblicato oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno. Mette in luce aspetti sui gravi indizi di colpevolezza a carico di indagati ed arrestati nell’ambito dell’inchiesta “Domino”. Una maxi truffa che vede coinvolti per il momento imprenditori ed amministratori di società in Basilicata attive nel settore delle energie rinnovabili sulle quali la Ola ed i comitati locali da tempo ne evidenziavano, in grandi linee, lo scopo speculativo e gli interessi. Una inchiesta che - secondo la Ola - non ha niente di diverso da quanto avvenuto anche in altre regioni italiane sulle energie rinnovabili divenute purtroppo un settore ove si sono accesi gli appetiti di speculatori e/o loro prestanome ed anche gli interessi ddel mondo della politica. Di seguito l’articolo di Perciante che offre interessanti spunti di riflessione sul ruolo delle società, dietro cui vi sono i nomi di quello che la Guardia di Finanza ed il GIP definiscono maxi truffa. Una indagine che inevitabilmente finirà per coinvolgere e far tremare i palazzi della politica. Li da dove partono le autorizzazioni ambientali ai progetti energetici:[di Pino Perciante *] Ecco il grande imbroglio da 91 milioni di euro come emerge dalle 133 pagine dell’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip di Lagonegro, Lucia Iodice, su richiesta del pm Francesco Greco. Il provvedimento svela tutta la vorticosa rete di relazioni commerciali ed economiche finte messe in piedi dall’ex sindaco di Latronico Franco Mastropietro arrestato mercoledì scorso, insieme ad altre quattro persone, dalla Guardia di finanza di Lauria nell’ambito dell’operazione «Domino» che vede anche quindici indagati a piede libero. Insieme a Mastropierro, un ruolo di primo piano nell’organizzazione smantellata dalla Gdf lo assume anche un altro degli arrestati: Francesco Solimando, di Policoro, ex della giunta della Camera di commercio di Matera. A lui come a Mastropietro sono riconducibili diverse società (Energaia Srl, Clean Energy Srl, Euroimpianti Srl, Windenergys Srl,Ventilo Srl, Vis elettrica Srl). La frode raggiunge il culmine proprio quando i due vengono in contatto. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti la Medialuc (gruppo Mastropierro), emette una fattura (la numero 79 del 10 dicembre 2007) ad Energaia (gruppo Solimando) che reca come oggetto «fornitura biomassa per centrale di Teana – contratto del 3 dicembre 2007- primo acconto». Ma dell’impianto non è ancora sorta neppure la prima pietra, che mai sorgerà. La centrale di Teana non è un progetto da realizzare, ma serve solo a mascherare una serie di false fatturazioni per non pagare le tasse. Un imponibile di quella fattura era di 100mila euro, l’iva di 20mila
domenica 29 maggio 2011
“Brogli elettorali a Scanzano Jonico” concluse le indagini. Intervista all’avv. Filippo Vinci
Post tratto dal ilmetapontino.it
Scanzano Jonico - Sono passati 6 anni da quando 15 persone, il 14 giugno del 2005, furono arrestate con l’accusa di “Brogli elettorali” riferiti alle elezioni regionali del 17 e 18 aprile dello stesso anno a Scanzano Jonico. Alcuni di loro furono assolti per altri invece il sostituto procuratore della Repubblica, Alessandra Susca, ha dichiarato chiuse le indagini preliminari solo il 23 maggio 2011. Ma andiamo con ordine.
Ricordiamo che nella vicenda la Direzione distrettuale antimafia di Potenza chiese ed ottenne la custodia cautelare in carcere per le persone indagate anche con l’aggravante del “metodo mafioso”. Dopo appena 15 giorni, però, ci fu la remissione in libertà per tutti, tranne che perMario Altieri, ex sindaco di Scanzano, e Sabatino Casulli, suo vice. Il 14 luglio dello stesso anno Giuseppe Galante, procuratore della Dda, ricorse in Cassazione per chiedere l’annullamento dell’ordinanza di remissione in libertà. Il 23 dicembre 2005, la Suprema Corte rigettò il ricorso ritenendo corretta l’ordinanza pronunciata dal Tribunale del Riesame. Il 16 settembre 2005, il Pubblico ministero del Tribunale di Matera notificò l’informazione di garanzia a 8 indagati. Il 23 maggio 2011, il PM, nella persona del sostituto Procuratore della Repubblica, Alessandra Susca, notifica la conclusione delle indagini preliminari a dieci indagati: Mario Altieri, Pasquale Malvasi, Vincenzo Milano, Antonio Greco, Salvatore Imperio, Donato De Luca, Arcangelo Gallicchio, Vittorio Guida, Katia Ferrara e Claudio Stincone.
Per chiarire meglio la vicenda abbiamo intervistato l’avvocato Filippo Vinci (nella foto), del Foro di Matera, difensore di alcuni indagati nel processo in questione.
- Avvocato, come mai un lasso di tempo così lungo, 6 anni, per la conclusione delle indagini preliminari?
- “E’ una domanda che non dovrebbe rivolgere a me ma alla competente Procura della Repubblica, la quale sin dal settembre 2005 aveva notificato un’informazione di garanzia agli indagati e che ha evidentemente concluso le indagini solo il 23 maggio 2011, data in cui ha notificato i relativi avvisi agli attuali indagati”.
- Viene contestato ancora il “metodo mafioso” agli indagati?
- “No, ricordiamo che il metodo mafioso è stato escluso dal Tribunale del Riesame di Potenza già dal 15 giugno 2005. Fu lo stesso Tribunale, accogliendo all’epoca la tesi difensiva degli indagati, a ritenere del tutto insussistente l’aggravante del metodo mafioso e a disporre l’immediata remissione in libertà degli indagati che erano stati, evidentemente, ingiustamente arrestati”.
- Però, avverso questa decisione, il Procuratore distrettuale antimafia, propose ricorso, ritenendo che il Tribunale del Riesame avesse errato nel negare la sussistenza dell’aggravante del metodo mafioso.
- “E’ vero che il Procuratore impugnò l’ordinanza in Cassazione, non si dimentichi però che la stessa Corte, prima sezione penale, rigettò il ricorso della Procura Distrettuale di Potenza poiché, come noi difensori avevamo sempre sostenuto, il Tribunale del Riesame del capoluogo escluse la sussistenza dell’aggravante in esame con motivazione più che corretta ed immune da vizi logici. La Cassazione quindi statuì l’assoluta ingiustezza della carcerazione preventiva sofferta da persone rinchiuse nelle carceri senza valide regioni giuridiche.
-Quindi, a suo dire la carcerazione fu ingiusta?
- “Non lo dico io, che pure potrei avere un interesse defensionale. Lo hanno detto il Tribunale del Riesame prima e la Corte di Cassazione dopo. Lo stesso avviso di conclusione delle indagini, nel quale non sono contestati reati collegabili a metodi mafiosi, ne è una prova evidente”.
- C’era bisogno di attendere 6 anni per arrivare alla conclusione che non vi fosse metodo mafioso?
- “L’esclusione del metodo mafioso non fa altro che consolidare le nostre tesi difensive. Non posso però sottrarmi dall’affermare, senza alcuna ipocrisia, che essa è giunta con grave ed imperdonabile ritardo. Tanto perché questa affermazione tardiva risulta oggi priva di senso, quanto meno dal profilo umano che non è affatto marginale rispetto a quello giuridico. Una giustizia lenta come la nostra non ha senso per l’imputato, per le parti offese e per la società e crea, paradossalmente, ingiustizia e disvalore”.
- Cosa succederà ora, con la conclusione delle indagini?
- “Il PM, che è l’unico titolare dell’azione penale, valuterà se chiedere l’archiviazione o il rinvio a giudizio delle persone coinvolte nell’indagine”.
In settimana metteremo in linea un video con l'intervista all'Avv.to Vinci ed all'ex sindaco di Scanzano Altieri.
sabato 28 maggio 2011
Io sto dalla parte di De Magistris
La colpa di De Magistris? Quella di avere applicato l’articolo 3 della Costituzione che stabilisce che “la legge è uguale per tutti”». Con queste parole Ottavio Frammartino, comincia la sua difesa dell’ex sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro all’indomani della manifestazione, che si è tenuta a Napoli, e che ha visto scendere in campo l’associazione “Vittime di De Magistris”. Associazione che riunisce imprenditori e cittadini lucani e calabresi. Associazione nata nel 2008 con l’obiettivo di «essere da monito contro le angherie subite dall’ex pm e dalle sue inchieste finite in un flop». E proprio contro le “Vittime di De Magistris” si è schierato l’esponente politico di Rifondazione che ha, invece, ribadito tutto il suo sostegno al candidato alla poltrona di sindaco di Napoli. «Io sostengo De Magistris – ha spiegato Frammartino - perché è stato un ottimo magistrato e ha pagato un prezzo alto per aver applicato nelle sue indagini l’articolo tre della costituzione, quella che dice che la legge è uguale per tutti ».Non solo. l'esponente politico «mai nella storia di questo paese si è visto un concentrato di forze di potere contro un magistrato delle indagini scomode , a cui gli è stato impedito con tutte le forze di portare a termine le sue inchieste». e riferendosi a quanto asserito dalle “Vittime di De Magistris” «non è vero che sono fallite tutte le inchieste , basta vedere alcune condanne in Poseidon e i rinvii a giudizio in Woy not , ma altra cosa sarebbe stato con lui pubblica accusa». Per quanto riguarda «Toghe lucane deve ancora essere scritta la parola fine , visto che pende contro Marinagri un procedimento in Corte d’Appello». Collusione «dolosa preordinata e violazione di quattro articoli del del codice penale sono le parole usate dal magistrato della Corte di Appello che ha impugnato la sentenza di assoluzione per Marinagri , quindi aspettiamo con serenità prima di dare una giudizio finale su questa vicenda». Ai lucani come ai napoletani, però, «rimarrà sempre il dubbio che con De Magistris sarebbe stata un’altra storia ». Ieri come oggi «continuiamo a chiederci - ha aggiunto Frammartino -senza avere risposta chi sono i buoni magistrati quelli che in questi anni hanno si sono occupati del caso Claps , dei delitti insoluti da De Mare ai fidanzatini di Policoro o quelli come Luigi , quelli della Basilicata Felix o delle inchieste non fatte sulle ruberie quotidiane che partono dal grande sacco dei soldi pubblici del dopo terremoto allo sperpero dei fondi dell’Unione europea». E su questi sperperi «mai una pagina è stata scritta, molte volte mai una inchiesta è stata aperta , non sappiamo se per troppo garantismo o per colpevole convivenza. Io come tanti lucani con le mani pulite e che non vogliamo tenere in tasca sosteniamo De Magistris, nella consapevolezza che una sua vittoria potrà indirettamente aiutare anche la Basilicata a vivere una nuova primavera cominciata da Vendola in Puglia e che oggi potrà trovare nuova linfa a Napoli con Luigi ». Una nuova primavera con cui il centrosinistra lucano, che somiglia sempre più al modello berlusconiano in crisi, dovrà per forza di cose confrontarsi per dare risposte a nuove istanze che chiedono di mettere al centro la questione morale e l’utilizzo delle risorse , fino a oggi la prima derubricata dall’agenda politica lucana e la seconda utilizzata non per creare ricchezza e opportunità ma per alimentare la filiera clientelare del consenso.
venerdì 27 maggio 2011
Franco Solimando arrestato. I palazzi della politica tremano
Policoro :Oggi conferenza al comune sull'ospedale , nel pomeriggio incontro con l'assessore Martorano e il direttore dell'ASM Gaudiano
Stamane si terrà al comune la conferenza sull'ospedale di policoro con i sindaci e i consiglieri Regionali per fare il punto sull'Ospedale di Policoro. Tale decisione è sostenuta principalmente dal consigliere Pasquale Suriano , nonostante che in mattinata si terrà anche l'inaugurazione del pronto soccorso . Il sindaco ha comunque garantito la sua presenza , subito dopo l'inaugurazione del nuovo pronto soccorso. L'idea è quella di approvare un documento condiviso con i sindaci , il comitato e le associazione , una piattaforma da consegnare nel pomeriggio all'assessore Martorano e al D.G. Gaudiano nell'incontro che si avrà in via Fellini per la presentazione del nuovo Piano Sanitario in cui si chiederà in poche parole di rilanciare soprattutto destinando risorse umane (infermieri e medici a Cardiologia , rianimazione , medicina e pronto soccorso) l'ospedale di Policoro e si ribadirà qualsiasi contrarietà a ipotesi di accorpamenti della rianimazione con la cardiologia e smantellamento della fisioterapia. .
Manager della Sanità a Processo.
POTENZA - Nella notte tra il 29 e il 30 dicembre del 2008, dopo lunghe discussioni, alla fine la giunta regionale partoriva un nome per la poltrona di direttore generale della Azienda sanitaria locale di Matera(Asm): Vito Gaudiano (in foto). Ma c’è un “però” ed è su questo che si sono concentrati gli investigatori della Questura di Matera.
Con l’accusa di abuso di ufficio in concorso ieri mattina sono stati rinviati a giudizio Vito Gaudiano, il direttore generale del Crob di Rionero, Rocco Maglietta e il dirigente regionale Giuseppe Montagano. Quest’ultimo è accusato anche di falso in atto pubblico, ma per spiegare la vicenda tocca tornare a quel “però”.
“Però” due giorni dopo l’indicazione di Gaudiano, il primo di gennaio del 2009, col cenone ancora nella pancia, la stessa giunta regionale era costretta a tornare su quella decisione, per nominare un commissario coi poteri del direttore generale fintantochè Gaudiano non avesse rimosso un conflitto d’interessi previsto tra le cause di incompatibilità con il ruolo per il quale era stato designato. Nessuno può diventare il direttore della stessa azienda sanitaria con la quale è impiegato in forza di un contratto di lavoro dipendente. Le leggi stabiliscono così. E si da il caso che Vito Gaudiano fosse sempre il direttore dell’unità operativa complessa denominata “Centro regionale trapianti” in aspettativa dopo l’incarico di direttore sanitario della vecchia Asl n4.
In queste situazioni le vie d’uscita non mancano mai: uno può sempre rassegnare le dimissioni, o strappare il trasferimento in un’altra azienda sanitaria. Ma deve farlo entro venti giorni, e trovare una struttura con un posto vacante dello stesso tipo: se è direttore di una struttura complessa serve un’altra struttura complessa disposta ad accoglierlo. Poi può mettersi in aspettativa.
Qui dev’essere sorto qualche problema. Il fatto è che il commissario nominato dalla giunta, Giuseppe Montagano, dirigente esperto della Regione, si sarebbe insediato in meno di ventiquattr’ore e in meno di cinque delibere la procura della Repubblica di Matera gli contesta un falso e un abuso d’ufficio.
Diciamo che Gaudiano quella mattina si è presentato a Montagano, e gli ha chiesto il trasferimento al Centro di riferimento oncologico di Basilicata, il Crob di Rionero. Lì era appena stato nominato il primario di medicina legale del San Carlo, Rocco Maglietta. Non è chiaro se i due si siano sentiti, ma in sostanza Gaudiano avrebbe chiesto ed ottenuto il nulla osta al trasferimento da Montagano, qualificandosi come un semplice dottore in forza alla vecchia Asl n4. Poi Maglietta al Crob l’avrebbe accolto a braccia aperte, attestando, tre giorni dopo, «la necessità di procedere a una nuova riorganizzazione funzionale del proprio assetto organizzativo, con la previsione di figure professionali altamente specializzate, in posizione di staff, destinati a supportare le scelti afferenti la pianificazione strategica». Perfetto. A parte qualche ridondanza. Peccato che Gaudiano non avesse nessuna intenzione di «supportare le scelti afferenti la pianificazione strategica», quanto piuttosto di dirigere la Asm di Matera. E comunque questa «struttura di staff» non era prevista nell’organico del centro.
A parlare è una montagna di delibere raccolte dagli investigatori e vagliate dal pm Rosanna Defraia, che ha coordinato le indagini partite - così sembra - da un’interpellanza in consiglio regionale.
Per tutto quanto sopra, Gaudiano, Maglietta e Montagano sono accusati di abuso d’ufficio. «Procuravano intenzionalmente a Gaudiano, che li istigava - è scritto nel capo d’imputazione - un ingiusto vantaggio patrimoniale, sia perchè evitavano che Gaudiano si dimettesse dall’incarico di direttore dell’unità operativa complessa “Crt” Basilicata, sia perchè gli consentivano di percepire mensilmente, quale direttore generale della Asm - carica che permanendo la situazione d’incompatibilità non avrebbe potuto ricoprire - competenze maggiori rispetto a quelle che gli sarebbero spettate».
Montagano è accusato anche di falso perchè in questo pandemonio di delibere si sarebbe fatto scappare qualche parola di troppo. Posto che in realtà Gaudiano era il direttore in aspettativa del Crt, perchè da qualche mese svolgeva il ruolo di direttore della vecchia Asl n4, Montagano aveva concesso il nulla osta al suo trasferimento come se fosse un dottore qualunque in servizio nell’Unità operativa di nefrologia e dialisi. Aveva aggiunto che con la sua partenza sarebbe stato lasciato «vacante» quel posto che Gaudiano non aveva mai ricoperto. Ma soltanto quattro delibere dopo, sempre il 2 gennaio del 2009, avrebbe preso atto del rientro nell’organico dell’azienda dello stesso Vito Gaudiano come responsabile del Crt. Insomma delle due, una non sta in piedi. Per capirci qualcosa in più servirà il vaglio di un dibattimento davanti ai giudici del collegio del Tribunale di Matera.
giovedì 26 maggio 2011
Conclusione delle indagine per i Brogli elettorali di Scanzano.
E’ la vicenda dei presunti brogli elettorali l’inchiesta madre risalgono al 14 giugno 2005 che allora portarono agli arresti a Scanzano Jonico 15 persone tra cui tra cui all'ora sindaco sindaco Mario Altieri ed il vicesindaco nonche’ l'allora consigliere provinciale Sabatino Carmine Casulli, entrambiallora iscritti in An. Il caso dei brogli elettorali e’ esploso il 18 aprile, subito dopo la chiusura delle urne delle elezioni regionali.
mercoledì 25 maggio 2011
Dura presa di Posizione di Lopatriello contro ASM. Il comitato :incomprensibile provocazione
Nota del comitato
martedì 24 maggio 2011
Riceviamo e Pubblichiamo : questi non Cadono , hanno troppi interessi, sono ladri di speranza
lunedì 23 maggio 2011
Parentopoli a Policoro :chiedano i consiglieri che hanno le mani pulite e non vogliono tenerli in tasca , una commissione d'inchiesta.
venerdì 20 maggio 2011
Marsano : questa è una nuova Maggioranza nel segno della FAMIGLIA. Per adesso parlano delle loro......
Un Consiglio comunale quello di ieri , senza
Politicamente segnaliamo la dichiarazione del consigliere Marsano , che ormai funge da vero Sindaco non Facente Funzione e naturale candidato sindaco alla prossima tornata elettorale, che definisce questa nuova maggioranza nata nel segno della Famiglia. Di quale famiglia parlasse (le loro) noi lo avevamo capito per primi , ma se ci fosse qualche dubbio basterebbe leggere il comunicato dell’amministrazione che postiamo di seguito . A noi il merito di aver capito per primi il nuovo corso ed avevamo chiamato questa nuova compagine l’amministrazione del “Io Tengo Famiglia”
L’apposita commissione comunale ha stilato la graduatoria, valevole per tre anni a scorrimento, relativa all’assegnazione dei tre locali commerciali/artigianali dei “Casalini”. Ad aggiudicarsi la gestione sono: Salvatore Trupo (83 punti), Alessandro Cirigliano (78) ed Elisabetta Forestiero (75), i quali hanno risposto, insieme ad altri 7 candidati, al bando denominato: “Concessione in uso di locali per attività artigianali e commerciali realizzati nella zona “Casalini”. . (G.E).
Tutto legittimo , ci mancherebbe , la famiglia è famiglia.........
giovedì 19 maggio 2011
Ci dica la corte dei conti se i suoi processi "sono una Farsa " così come dichiarato dal dott.re Ivan Vitale. Il PDL indeciso tra l'astensione e il no
Ritirato l'ordine del giorno fuori sacco su variante per Marinagri.
Domani nel consiglio comunale di Policoro viene riproposta la delibera di presa di atto sulla pronuncia n°79/2010 emessa della corte dei conti per i mutui contratti con la cassa depositi e prestiti dal comune di Policoro per far fronte a un debito di un milione e centomila euro a seguito di una condanna emessa dalla corte d’appello di Potenza riguardante gli espropri allora fatti sui terreni dove oggi sorge Alione.. La corte ritiene che tale mutuo viola l’articolo 119 della costituzione che vieta di contrarre mutui per poter far fronte a debiti fuori bilancio. Su tale decisione , già il consiglio comunale il 29/11/2010 si pronunciò ritirando l’argomento dall’ordine del giorno. La riproposizione odierna alla luce di quel dibattito pone gli stessi interrogativi che allora non trovarono risposta .
Allora come oggi la corte chiede al consiglio che esso decida sui necessari correttivi per sanare la violazione. Se domani il consiglio prende anche semplicemente atto senza dettare qualsivoglia correttivo assumendosene anche la responsabilità contabile , non solo sconfesserebbe il deliberato della corte ma sosterrebbe l’ardita tesi del dirigente del settore finanziario Dott.re Ivano Vitale , che in quella sede ebbe a dire che i pronunciamenti delle adunanze pubbliche della corte “ sono una specie di processi Farsa “Noi invece chiediamo , al consiglio di evitare tale procedura ed imporre di sanare la violazione così come chiesta dalla corte dei conti. Una diversa scelta potrebbe avere gravi ripercussioni sul futuro della tenuta finanziaria del bilancio e inoltre chiediamo con la presente nota al procuratore generale della corte dei conti se la tesi del dirigente del comune di Policoro abbia fondamento , diversamente ci facciano capire se come cittadini possiamo e dobbiamo avere fiducia nella credibilità delle sentenze della corte.
Il PDl in riunione fino a tarda notte , non ha ancora deciso quale atteggiamento tenere in consiglio. La dirigenza provinciale ha chiesto ai consiglieri Bianco e Lauria di non presentarsi in al consiglio comunale convocato per oggi , per cercare un ulteriore tentativo di mediazione prima di una rottura definitiva. Questa proposta non sarebbe gradita ne ai consiglieri comunali ne alla locale sezione della PDL . Mentre scriviamo è ancora in corso la riunione nel locale circolo del popolo della Libertà. Da tenere conto che oltre i due assessori la PDL può contare anche sul ritorno dell'ing. Felice Viceconte , che ha anticipato il suo rientro dopo aver chiesto un anno di aspettativa. Il ritorno non è passato inosservato , in quando allo scadere dell' ultimo minuto è stato inserito fuori sacco un punto all'ordine del giorno riguardante una variante per Marinagri , subito fatta ritirare dalla maggioranza , soprattutto perchè questisi sono giustamente risentiti delle assunzioni fatti in questi giorni , si dice tutti di cittadini o residenti a di Scanzano Jonico . Come dire Policoro ancora una volta cornuta e mazziata......oppure come qualcuno prevede marinagri per assumere a Policoro forse aspetta il 2013 ........ma di questo ne parleremo prossimamente
mercoledì 18 maggio 2011
Gemellaggio Banesti Policoro
Riportiamo integralmente l'articolo pubblicato ieri sul quotidiano della basilicata.
Policoro Banesti hanno sottoscritto il protocollo di intesa “Children” con il quale ragazzi del vicino Paese dell'Est europeo verranno ospitati nel centro jonico e giovani policoresi andranno a Banesti. L'accordo è stato siglato nella mattinata del 15 maggio nella biblioteca comunale “Massimo Rinaldi” all'interno del convegno: “Itinerari storico-religiosi nel territorio di Policoro”, rientrante nei festeggiamenti in omaggio alla protettrice di Policoro: Maria SS del Ponte. Erano presenti il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, il quale ha esordito: «Il gemellaggio tra queste due comunità nato nel 2008 nel segno dell'archeologo Dinu Adamesteanu, si consolida sempre di più ed è incentrato sulla valorizzazione del patrimonio storico, naturalistico e del mare.Il progetto “Children” mira ad intensificare gli scambi culturali tra le due città aiquali mi auguro che presto potremo aggiungere un investimento comune attingendo da appositi fondi comunitari ». Il suo omologo Petre Costache ha ricostruito brevemente la storia che ha portato le due città a gemellarsi tra loro: «Il collante è stato Dinu Adamesteanu, primo Soprintendente della Basilicata, e noi siamo orgogliosi che l'ambasciata di Romania a Roma abbia
scelto il mio Comune per ricordare nel migliore dei modi un grande uomo dicultura. Con questo protocollo di intesa tramandiamo ai nostri giovani il suo ricordo». Durante l'incontro l'archeologa Marta Golin dell'università di Innsbruck ha sostenuto come dai suoi studi nulla si riscontra di feste popolari nella storia delle colonie greche da cui trae origine l'odierna Policoro, anche se ci sono degli accostamenti: «Con i banchetti nei tempi di Demetra ad esempio si mangiava e si beveva nei santuari in particolari ricorrenze, e si facevano offerte di grano, dolci, cibo e denaro. Nell'antichità gli Dei erano venerati alla stessa maniera in cui oggi si venerano i Santi, la cui devozione è più sentita al Sud che non al Nord. Gi scavi archeologici ci dicono ad esempio che la città di Herakleia si espandeva su 140 ettari all'interno del cui perimetro sorgevano ben cinque santuari, il più importante era appunto quello di Demetra: la Dea dell'agricoltura e della fertilità. Nel V secolo dopo Cristo però la religione si impersoni fica nella figura di Maria, la Madonna per antonomasia”. L'assessore comunale Mary Padula ha portato i suoi saluti, affermando nella sua telegrafica relazione che il patrimonio storico di tutta la Magna Grecia jonica debba essere messo in rete per renderlo fruibile ed intercettare quel flusso di turismo religioso che ogni anno fattura 4 miliari di euro, con incremento del 12% di presenze straniere. Infine si è soffermata, da archeologa, sul culto paleocristiano del terzo secolo avanti Cristo in Lucania e in particolare nell'area di Venosa.
provinciamt@luedi.it
Ospedale di Policoro, sindaci chiedono incontro con la Regione
martedì 17 maggio 2011
Rissa con aggressione al pronto soccorso. Un arresto e prognosi di 25 giorni per un medico. Quando ci costano gli affitti dell'ASM a Policoro
lunedì 16 maggio 2011
A Scanzano vince Iacobellis a Pisticci lo scontro e tra Di Trani e chi la spunterà tra Badursi e Florio
I 5 CONSIGLIERI PIU' VOTATI. Laura Scardillo (Progetto Scanzano) 285; Giuseppe Stasi (Per Scanzano Uniti) 276; Le Rose Massimo (Scanzano prima di tutto) 241; Sante Pantano (Per Scanzano Uniti) 192; Angelo Lunati (Per Scanzano Uniti) 183; Antonio Ceruzzo (Per Scanzano Uniti) 182.
NEL 2006 IL “PRIMO” IACOBELLIS. Cinque anni fa, Salvatore Iacobellis con la lista l'Unione per Scanzano - unica a partecipare alla competizione elettorale dopo che Progetto Scanzano, allora guidata Mario Altieri, fu ricusata - ottenne 2901 voti. Su 5582 elettori furono 3088 i votanti. Le schede nulle 184, bianche 3. Si votò il 28 maggio 2006.
A Pisticci su 17 seggisu 19 i risultati sono:
Di Trani 2544 pari al 26,48
Florio 1972 pari al 20, 44%
Badursi 1969 pari al 20,41%
Policoro: rissa al pronto Soccorso. I carabinieri arrestano un cittadino che agredisce i medici.
Ventimila euro per i fuochi di artificio, ne valsa la pena?
Sembrerebbe che l'amministrazione abbia impegnato o speso dai 15 ai 20 mila euro per i fuochi di artificio per la festa padronale. Uno spettacolo che ha fatto impallidire quelli fatti fare per capodanno da Marinagri a cui tutt'ora esprimiamo Gratitudine , visto anche le ultime assunzione tutte scanzanesi ( a proposito a Scanzano si vota) fatte dalla società . Noi non possiamo permetterci dei manifesti , ma se potevamo con lo stesso ardore li avremmo fatti fare in segno di gratitudine a questa amministrazione per come riesce a buttare in fumo i nostri soldi. Grazie a tutti voi , Ferrara , Ripoli , Vigorito , Mastrosimone , Mery o Mary ecc....anche oggi abbiamo dato un calcio nel sedere alla decenza.
Continua la sagra del : TENGO FAMIGLIA
Continua la sagra della famiglia , che ha caratterizzato questa amministrazione . Dopo papà mi dai una radio e papà mi dai un progetto , di cui abbiamo parlato su questo blog , oggi grazie a un post di Franco Labriola scopriamo un nuovo caso di fraterno amore di questi nostri zelanti amministratori nei confronti della famiglia. Sull’appalto dei casalino dall’amore paterno si è passati a quello dei nipoti in una nuova serie di zio mi dai un casalino e mi dimezzi anche l’affitto. Ma di questo ne riparleremo , adesso ci limitiamo a riportare il post del consigliere L abriola , che gli va dato merito di sollevare le questioni mentre gli altri stanno a guardare ……o sognare .......
Il Post di Franco Labriola pubblicato ieri sul suo blog
sabato 14 maggio 2011
Oggi e domani raccolta di firme contro la delibera 507 del 27 aprile della ASM in cui si decise lo spostamento della riabilitazione post acuti.
Sert in via Fellini, è battaglia. L’avvocato Bellizzi: «L’Asm deve ritirare la delibera, c’è un problema sociale»
Il comitato civico del rione si rivolge alla Procura e al Tribunale dei minori
POLICORO - Servizio per la riabilitazione dalle tossicodipendenze (Sert) trasferito dall’ospedale alla centrale via Fellini a Policoro: il comitato civico prosegue nella battaglia, per la tutela della privacy e della legalità. Dopo la prima segnalazione all’Asm e alle autorità competenti, l’associazione “Cittadini attivi di via Fellini”, presieduta da Carmela Angela Zicari e assistita dall’avvocato Giovanna Bellizzi, denuncia i fatti al Tribunale dei minori di Potenza, alla Procura della Repubblica, alle autorità comunali e regionali in materia di sanità. Il nodo è sempre nella inconciliabilità di un’assistenza socio-sanitaria a persone tossicodipendenti, con la presenza di una Casa di accoglienza per minori, attività commerciali e la Commissione di medicina sportiva, notoriamente frequentate anche da persone non adulte. Il comitato di via Fellini chiede all’Asm la revoca della delibera numero 718 del 2010, con cui si è dato seguito al trasferimento. «La presenza, nel medesimo immobile che dovrà ospitare ilSert, di unaCasa famiglia spiega l’avvocato Bellizzi- è circostanza d'inaudita gravità. Tale comunità ospita diversi minori d'età su disposizione dell'autorità giudiziaria competente che determina l'allontanamento dei ragazzi e dei minori dalle famiglie d'origine per destinarli, con la collaborazione dei servizi sociali, all'inserimento in strutture protette. L'apprezzabile obiettivo perseguito dalla Casa famiglia, è “la promozione del benessere psico-fisico dei minori, allontanandoli da fattori di rischio”. E'innegabile che la convivenza di una casa famiglia e di un servizio di riabilitazione dalle tossicodipendenze, costituisce un elemento di criticità, che non può essere disconosciuto dagli organi preposti al controllo e alla tutela dell'infanzia che richiede solidarietà sociale oltre a costituire indubbio presupposto per la revoca della delibera. L'immobile per la nuova sede del Sert, è di proprietà di una società di capitali che vede amministratore unico e socio proprio il padre del presidente del Centro per l'infanzia in affido. La ricostruzione consente di ritenere conosciuta e/o conoscibile tal elemento di criticità da parte di chi gestisce ed amministra la predetta struttura d'accoglienza». L’avvocato chiede ora, di poter prendere visione ed acquisire copia dei seguenti documenti: a) Comunicazione dell'elemento di criticità sopra indicato, a cura del presidente del Coa della struttura d'accoglienza per i minori in affido. Per la sola Asm chiede, inoltre, di avere copia dell'eventuale delibera e/o determina o gara d'appalto: b) Per l'acquisto di beni ed attrezzature e per l'affidamento dei lavori tutti finalizzati alla ristrutturazione dei locali, eventualmente affidati (lavoro e/o servizi, e/o materiali, e/o attrezzature) a una società di capitali, di persone oppure cooperative. L’avvocato chiede, inoltre, di poter prendere visione e copia delle delibere e/o determine, che hanno previsto il trasferimento, dal presidio ospedaliero verso l'edificio in questione di:
c) Postazione del 118; d) Parcheggio esternoambulanza; e) Commissione d'invalidità;
f) Medicina dello Sport; g) Guardia medica.
«Poiché il Sert prevede la somministrazione di medicinali soggetti a particolare normativa (metadone) –conclude l’avvocato- da distribuire anche previa raccolta di materiale organico degli utenti (sangue ed urine), si pone una questione igienico-sanitaria, tanto più in caso d'utenti soggetti a Hiv o altre patologie infettive gravi connesse alla tossicodipendenza