martedì 31 maggio 2011

Stammatina mi son svegliato ...bella ciao


Oggi festeggiamo un risultato favoloso , quello della vittoria di De Magistris e Pisapia. Quella di Luigi è straordinaria ( un amaro lucano per tanti potenti della nostra regione) , non solo per la straordinarietà del risultato 65 contro 35 dell'avversario , ma raggiunto contro tutti , aveva con se solo una alleanza di tre piccoli partiti che insieme avevano racimolato appena il 10% dei voti. Non ha fatto nessun apparentamento con i Bassoliniani del PD per evitare qualsiasi inquinamento ne con Sinistra e Libertà , e nonostante ciò vince. Vince perchè è credibile , vince perchè la gente è stanca delle ruberie, vince perchè la sua storia è la storia di un magistrato scomodo che ha pagato un prezzo alto per affermare che la legge è uguale per tutti , vince perchè pur essendo stato sconfitto dalla mala giustizia ha continuato a lavorare perchè questo paese deve trovare la forza di riscattarsi , vince perchè è contro questo sistema dei partiti che non vuol dire essere necessariamente contro la politica. Si autosospende dagli incarichi del suo partito e dice di voler lavorare per una nuova aggregazione post ideologica ma non priva di idealità , che bonifichi gli attuali partiti che devono diventare sedi di interessi collettivi e non comitati di affari e clientele. Oggi il centrosinistra nazionale dovrà fare i conti con quest'uomo , la sua storia e la sua dirompente popolarità. Buon Lavoro a te ed a Pisapia un'altro uomo molto libero, che non si farà mettere il capello sulla testa da nessuno ,come ha già a detto , che la sua giunta terrà conto anche dei partiti , appunto anche........

lunedì 30 maggio 2011

CADE UN MURETTO VICINO ALLA CASERMA DEI VIGILI . FERITA GRAVEMENTE UNA BIMBA.

Cadono i marmi del muretto che delimitano il parcheggio della caserma dei vigili urbani in via Dante Alighieri vicino alla posta , si staccano ferendo una bambina di circa 14 anni. La ragazza sanguinante alla testa è stata soccorsa dai un medico presente nei paraggi ed accompagnata prontamente al pronto soccorso dove è stata medicata. Con lei è stata ricoverata in stato di la nonna che l'accompagnava. L'opera appaltata da poco tempo , non ha tenuto prevedibilmente per un assestamento dovuto anche alle radici sottostante il marciapiede o per gli evidenti assestamento del muretto. Certamente l'opera non ha retto anche perchè realizzata probabilmente con collante scadente e soprattutto il marmo una messa in opera frettolosa e materiale inadatto. Adesso ci domandiamo chi ha collaudato i lavori , e chi paghera i danni , come il solito pantalone cioè noi tutti o i responsabili di un lavoro eseguito male e dove i controlli sono stati del tutto inesistenti ?

De Magistris sindaco di Napoli. Adesso chi lo dice a Bubbico e Vitale?

Strepitosa la vittoria di Luigi e Pisapia. Colpisce lo straordinario distacco del magistrato nei confronti del suo rivale , 65% contro i 34 di De Magistris. Cambia l'Italia VINCE LA LEGALITA E IL RINNOVAMENTO. VOGLIONO O NON VOGLIONO DA DOMANI è UN'ALTRA STORIA.

Inchiesta "DOMINO" il grande imbroglio Lucano che fa tremare i palazzi della politica

[Osservatorio Media] Riportiamo di seguito l’interessante articolo di Pino Perciante pubblicato oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno. Mette in luce aspetti sui gravi indizi di colpevolezza a carico di indagati ed arrestati nell’ambito dell’inchiesta “Domino”. Una maxi truffa che vede coinvolti per il momento imprenditori ed amministratori di società in Basilicata attive nel settore delle energie rinnovabili sulle quali la Ola ed i comitati locali da tempo ne evidenziavano, in grandi linee, lo scopo speculativo e gli interessi. Una inchiesta che - secondo la Ola - non ha niente di diverso da quanto avvenuto anche in altre regioni italiane sulle energie rinnovabili divenute purtroppo un settore ove si sono accesi gli appetiti di speculatori e/o loro prestanome ed anche gli interessi ddel mondo della politica. Di seguito l’articolo di Perciante che offre interessanti spunti di riflessione sul ruolo delle società, dietro cui vi sono i nomi di quello che la Guardia di Finanza ed il GIP definiscono maxi truffa. Una indagine che inevitabilmente finirà per coinvolgere e far tremare i palazzi della politica. Li da dove partono le autorizzazioni ambientali ai progetti energetici:[di Pino Perciante *] Ecco il grande imbroglio da 91 milioni di euro come emerge dalle 133 pagine dell’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip di Lagonegro, Lucia Iodice, su richiesta del pm Francesco Greco. Il provvedimento svela tutta la vorticosa rete di relazioni commerciali ed economiche finte messe in piedi dall’ex sindaco di Latronico Franco Mastropietro arrestato mercoledì scorso, insieme ad altre quattro persone, dalla Guardia di finanza di Lauria nell’ambito dell’operazione «Domino» che vede anche quindici indagati a piede libero. Insieme a Mastropierro, un ruolo di primo piano nell’organizzazione smantellata dalla Gdf lo assume anche un altro degli arrestati: Francesco Solimando, di Policoro, ex della giunta della Camera di commercio di Matera. A lui come a Mastropietro sono riconducibili diverse società (Energaia Srl, Clean Energy Srl, Euroimpianti Srl, Windenergys Srl,Ventilo Srl, Vis elettrica Srl). La frode raggiunge il culmine proprio quando i due vengono in contatto. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti la Medialuc (gruppo Mastropierro), emette una fattura (la numero 79 del 10 dicembre 2007) ad Energaia (gruppo Solimando) che reca come oggetto «fornitura biomassa per centrale di Teana – contratto del 3 dicembre 2007- primo acconto». Ma dell’impianto non è ancora sorta neppure la prima pietra, che mai sorgerà. La centrale di Teana non è un progetto da realizzare, ma serve solo a mascherare una serie di false fatturazioni per non pagare le tasse. Un imponibile di quella fattura era di 100mila euro, l’iva di 20mila

euro. E’ uno degli esempi più eclatanti del grande imbroglio ma ce ne sono altri. Per la ditta individuale di Domenico Chiacchio (tra gli indagati), la Medialuc emette una fattura (la numero 35 del 30/12/2007) per un imponibile di 25mila euro e iva di 5mila euro che reca come oggetto «emetto fattura in merito allo studio di fattibilità ed ai rapporti con le boschive del territorio per parco nazionale del Pollino – primo acconto» . La fattura, scrive il gip, siriferisce ad un’operazione inesistente perché la ditta Chiacchio è titolare solo di una piccola attività commerciale. In altri casi è risultato che ditte destinatarie di fatture erano all’oscuro di tutto. Ma tornando alla centrale, il 17 gennaio 2007 la Medialuc acquista per 17.500 euro da un privato a Teana un terreno che il 9 febbraio viene venduto alla Energaia (gruppo Solimando) al prezzo di 230mila euro più iva (46mila eur o) per un totale di 276 mila euro. Per tale cessione la Medialuc emette fattura numero 1 del 15 gennaio 2007. Circa un anno dopo, il 20 febbraio 2008 vengono registrati altri due atti: con il primo ,del 23 gennaio 2008, la Medialuc acquista da un privato ulteriori particelle confinanti con il precedente terreno per l’importo di 40 mila euro; con il secondo vende le particelle sempre alla Energaia per l’ importo di 210 mila euro. Per questa ulteriore cessione la Medialuc emette fattura numero 4 del 31 gennaio 2007 per 252mila euro. Per il gip:«Un aumento di valore cosi elevato in cosi poco tempo in un’operazione che si ripete per lo stesso fondo ad un anno di distanza, e, poi, con le stesse modalità anche per un altro fondo, non può spiegarsi semplicemente con le regole del libero mercato, soprattutto se le due società,
Medialuc ed Energaìa, prima, e Mediafin ed Energaìa, poi, operano in un quadro già caratterizzato da finalità criminose mediante lo scambio di fatture per operazioni inesistenti. In definitiva, si è accertato che questa doppia vendita ha obbedito alla funzione di creare un costo fittizio elevato (la seconda cessione) per la Energaia srl, idoneo ad abbattere in misura rilevante l’ammontare dei ricavi». Un’altra fattura emessa «per prestazioni eseguite per il raggiungimento della delibera regionale a costruire la centrale a biomasse in Teana»( ndr la Regione esprimerà in seguito diniego alla società Energaia), si rivela, secondo gli inquirenti, clamorosamente falsa. Infatti, si è accertato che mentre Medialuc ha registrato la fattura n.112 del 27 dìcembre 2007 per l’importo di 15 mila euro, la Vis Elettrica ha dichiarato la fattura n. 82 del 27 dicembre 2007 (identica nella descrizione della prestazione) con un importo imponibile pari a 350mila euro. In sostanza, lo stesso documento è stato registrato con uno zero in più che decuplica l’imponibile. A fronte di costi sostenuti per circa 30 mila euro, la Tecnocostruzioni avrebbe fornito macchinari in acciaio per industrie alimentari per oltre un milione di euro, effettuato lavori di movimento terra, posa in opera di impianti, indagini per individuazioni di terreni per il fotovoltaico, mini eolico e grande eolico in alcuni comuni del materano: tutto falso.

domenica 29 maggio 2011

“Brogli elettorali a Scanzano Jonico” concluse le indagini. Intervista all’avv. Filippo Vinci

Post tratto dal ilmetapontino.it

Scanzano Jonico - Sono passati 6 anni da quando 15 persone, il 14 giugno del 2005, furono arrestate con l’accusa di “Brogli elettorali” riferiti alle elezioni regionali del 17 e 18 aprile dello stesso anno a Scanzano Jonico. Alcuni di loro furono assolti per altri invece il sostituto procuratore della Repubblica, Alessandra Susca, ha dichiarato chiuse le indagini preliminari solo il 23 maggio 2011. Ma andiamo con ordine.

Ricordiamo che nella vicenda la Direzione distrettuale antimafia di Potenza chiese ed ottenne la custodia cautelare in carcere per le persone indagate anche con l’aggravante del “metodo mafioso”. Dopo appena 15 giorni, però, ci fu la remissione in libertà per tutti, tranne che perMario Altieri, ex sindaco di Scanzano, e Sabatino Casulli, suo vice. Il 14 luglio dello stesso anno Giuseppe Galante, procuratore della Dda, ricorse in Cassazione per chiedere l’annullamento dell’ordinanza di remissione in libertà. Il 23 dicembre 2005, la Suprema Corte rigettò il ricorso ritenendo corretta l’ordinanza pronunciata dal Tribunale del Riesame. Il 16 settembre 2005, il Pubblico ministero del Tribunale di Matera notificò l’informazione di garanzia a 8 indagati. Il 23 maggio 2011, il PM, nella persona del sostituto Procuratore della Repubblica, Alessandra Susca, notifica la conclusione delle indagini preliminari a dieci indagati: Mario Altieri, Pasquale Malvasi, Vincenzo Milano, Antonio Greco, Salvatore Imperio, Donato De Luca, Arcangelo Gallicchio, Vittorio Guida, Katia Ferrara e Claudio Stincone.

Per chiarire meglio la vicenda abbiamo intervistato l’avvocato Filippo Vinci (nella foto), del Foro di Matera, difensore di alcuni indagati nel processo in questione.

- Avvocato, come mai un lasso di tempo così lungo, 6 anni, per la conclusione delle indagini preliminari?
- “E’ una domanda che non dovrebbe rivolgere a me ma alla competente Procura della Repubblica, la quale sin dal settembre 2005 aveva notificato un’informazione di garanzia agli indagati e che ha evidentemente concluso le indagini solo il 23 maggio 2011, data in cui ha notificato i relativi avvisi agli attuali indagati”.

- Viene contestato ancora il “metodo mafioso” agli indagati?
- “No, ricordiamo che il metodo mafioso è stato escluso dal Tribunale del Riesame di Potenza già dal 15 giugno 2005. Fu lo stesso Tribunale, accogliendo all’epoca la tesi difensiva degli indagati, a ritenere del tutto insussistente l’aggravante del metodo mafioso e a disporre l’immediata remissione in libertà degli indagati che erano stati, evidentemente, ingiustamente arrestati”.

- Però, avverso questa decisione, il Procuratore distrettuale antimafia, propose ricorso, ritenendo che il Tribunale del Riesame avesse errato nel negare la sussistenza dell’aggravante del metodo mafioso.
- “E’ vero che il Procuratore impugnò l’ordinanza in Cassazione, non si dimentichi però che la stessa Corte, prima sezione penale, rigettò il ricorso della Procura Distrettuale di Potenza poiché, come noi difensori avevamo sempre sostenuto, il Tribunale del Riesame del capoluogo escluse la sussistenza dell’aggravante in esame con motivazione più che corretta ed immune da vizi logici. La Cassazione quindi statuì l’assoluta ingiustezza della carcerazione preventiva sofferta da persone rinchiuse nelle carceri senza valide regioni giuridiche.

-Quindi, a suo dire la carcerazione fu ingiusta?
- “Non lo dico io, che pure potrei avere un interesse defensionale. Lo hanno detto il Tribunale del Riesame prima e la Corte di Cassazione dopo. Lo stesso avviso di conclusione delle indagini, nel quale non sono contestati reati collegabili a metodi mafiosi, ne è una prova evidente”.

- C’era bisogno di attendere 6 anni per arrivare alla conclusione che non vi fosse metodo mafioso?
- “L’esclusione del metodo mafioso non fa altro che consolidare le nostre tesi difensive. Non posso però sottrarmi dall’affermare, senza alcuna ipocrisia, che essa è giunta con grave ed imperdonabile ritardo. Tanto perché questa affermazione tardiva risulta oggi priva di senso, quanto meno dal profilo umano che non è affatto marginale rispetto a quello giuridico. Una giustizia lenta come la nostra non ha senso per l’imputato, per le parti offese e per la società e crea, paradossalmente, ingiustizia e disvalore”.

- Cosa succederà ora, con la conclusione delle indagini?
- “Il PM, che è l’unico titolare dell’azione penale, valuterà se chiedere l’archiviazione o il rinvio a giudizio delle persone coinvolte nell’indagine”.


In settimana metteremo in linea un video con l'intervista all'Avv.to Vinci ed all'ex sindaco di Scanzano Altieri.

sabato 28 maggio 2011

Io sto dalla parte di De Magistris

Post Tratto dal quotidiano della Basilicata

La colpa di De Magistris? Quella di avere applicato l’articolo 3 della Costituzione che stabilisce che “la legge è uguale per tutti”». Con queste parole Ottavio Frammartino, comincia la sua difesa dell’ex sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro all’indomani della manifestazione, che si è tenuta a Napoli, e che ha visto scendere in campo l’associazione “Vittime di De Magistris”. Associazione che riunisce imprenditori e cittadini lucani e calabresi. Associazione nata nel 2008 con l’obiettivo di «essere da monito contro le angherie subite dall’ex pm e dalle sue inchieste finite in un flop». E proprio contro le “Vittime di De Magistris” si è schierato l’esponente politico di Rifondazione che ha, invece, ribadito tutto il suo sostegno al candidato alla poltrona di sindaco di Napoli. «Io sostengo De Magistris – ha spiegato Frammartino - perché è stato un ottimo magistrato e ha pagato un prezzo alto per aver applicato nelle sue indagini l’articolo tre della costituzione, quella che dice che la legge è uguale per tutti ».Non solo. l'esponente politico «mai nella storia di questo paese si è visto un concentrato di forze di potere contro un magistrato delle indagini scomode , a cui gli è stato impedito con tutte le forze di portare a termine le sue inchieste». e riferendosi a quanto asserito dalle “Vittime di De Magistris” «non è vero che sono fallite tutte le inchieste , basta vedere alcune condanne in Poseidon e i rinvii a giudizio in Woy not , ma altra cosa sarebbe stato con lui pubblica accusa». Per quanto riguarda «Toghe lucane deve ancora essere scritta la parola fine , visto che pende contro Marinagri un procedimento in Corte d’Appello». Collusione «dolosa preordinata e violazione di quattro articoli del del codice penale sono le parole usate dal magistrato della Corte di Appello che ha impugnato la sentenza di assoluzione per Marinagri , quindi aspettiamo con serenità prima di dare una giudizio finale su questa vicenda». Ai lucani come ai napoletani, però, «rimarrà sempre il dubbio che con De Magistris sarebbe stata un’altra storia ». Ieri come oggi «continuiamo a chiederci - ha aggiunto Frammartino -senza avere risposta chi sono i buoni magistrati quelli che in questi anni hanno si sono occupati del caso Claps , dei delitti insoluti da De Mare ai fidanzatini di Policoro o quelli come Luigi , quelli della Basilicata Felix o delle inchieste non fatte sulle ruberie quotidiane che partono dal grande sacco dei soldi pubblici del dopo terremoto allo sperpero dei fondi dell’Unione europea». E su questi sperperi «mai una pagina è stata scritta, molte volte mai una inchiesta è stata aperta , non sappiamo se per troppo garantismo o per colpevole convivenza. Io come tanti lucani con le mani pulite e che non vogliamo tenere in tasca sosteniamo De Magistris, nella consapevolezza che una sua vittoria potrà indirettamente aiutare anche la Basilicata a vivere una nuova primavera cominciata da Vendola in Puglia e che oggi potrà trovare nuova linfa a Napoli con Luigi ». Una nuova primavera con cui il centrosinistra lucano, che somiglia sempre più al modello berlusconiano in crisi, dovrà per forza di cose confrontarsi per dare risposte a nuove istanze che chiedono di mettere al centro la questione morale e l’utilizzo delle risorse , fino a oggi la prima derubricata dall’agenda politica lucana e la seconda utilizzata non per creare ricchezza e opportunità ma per alimentare la filiera clientelare del consenso.

venerdì 27 maggio 2011

Franco Solimando arrestato. I palazzi della politica tremano

Dell’arresto dell’imprenditore Franco Solimando già se ne parlava l’altro ieri , ma la conferma e le prime notizie sui capi di imputazione sono arrivate solo ieri. Lui così come l’altro eccelente arrestato Mastropierro era contiguo anche alla Politica. L’accusa contro solimando è quello di aver prodotto fatture false per un impianto di una centrale di biomasse che doveva sorgere a tricarico , e dopo aver avuto le necessarie autorizzazione , era stata bloccata dopo le proteste dei cittadini che si era costituito in movimento attenendo un apprezzabile risultato alle ultime amministrative Dall’inchiesta emergerebbe che in effetti tale investimento servisse da copertura per un giro di fatture false di svariati milioni e che non vi fosse nessuna intenzione reale di costruire l’impianto. Solimando vogliamo ricordare che è stato anche vice presidente dell’api quando l’attuale presidente della provincia Franco Stella ne era direttore sembrerebbe che sia uno dei protagonisti di questa operazione. L’indagine sarebbe partita da un banale controllo fiscale , , che avrebbe fatto emergere una rete di relazioni commerciali ed economiche fittizie. Addirittura vi erano fatture evase per lavori effettuati per la costruzione della centrale fatasma di Tricarico la dove oggi come ieri c’è solo erbace. Vi sono agli atti dichiarazioni di progettisti che avrebbero attestato la realizzazione dei disegni dell’impianto , in realtà tali lavori sono del tutto inesistenti , cioè era tutto un falso , e molto probabilmente le complicità sono ancora tutte da smascherare. Intanto i palazzi della politica tremano per gli arresti di due imprenditori dalle amicizie importanti

Policoro :Oggi conferenza al comune sull'ospedale , nel pomeriggio incontro con l'assessore Martorano e il direttore dell'ASM Gaudiano

Nella foto il consigliere P. Suriano.
Stamane si terrà al comune la conferenza sull'ospedale di policoro con i sindaci e i consiglieri Regionali per fare il punto sull'Ospedale di Policoro. Tale decisione è sostenuta principalmente dal consigliere Pasquale Suriano , nonostante che in mattinata si terrà anche l'inaugurazione del pronto soccorso . Il sindaco ha comunque garantito la sua presenza , subito dopo l'inaugurazione del nuovo pronto soccorso. L'idea è quella di approvare un documento condiviso con i sindaci , il comitato e le associazione , una piattaforma da consegnare nel pomeriggio all'assessore Martorano e al D.G. Gaudiano nell'incontro che si avrà in via Fellini per la presentazione del nuovo Piano Sanitario in cui si chiederà in poche parole di rilanciare soprattutto destinando risorse umane (infermieri e medici a Cardiologia , rianimazione , medicina e pronto soccorso) l'ospedale di Policoro e si ribadirà qualsiasi contrarietà a ipotesi di accorpamenti della rianimazione con la cardiologia e smantellamento della fisioterapia. .

Manager della Sanità a Processo.

Nella foto Gaudiano
POTENZA - Nella notte tra il 29 e il 30 dicembre del 2008, dopo lunghe discussioni, alla fine la giunta regionale partoriva un nome per la poltrona di direttore generale della Azienda sanitaria locale di Matera(Asm): Vito Gaudiano (in foto). Ma c’è un “però” ed è su questo che si sono concentrati gli investigatori della Questura di Matera.
Con l’accusa di abuso di ufficio in concorso ieri mattina sono stati rinviati a giudizio Vito Gaudiano, il direttore generale del Crob di Rionero, Rocco Maglietta e il dirigente regionale Giuseppe Montagano. Quest’ultimo è accusato anche di falso in atto pubblico, ma per spiegare la vicenda tocca tornare a quel “però”.
“Però” due giorni dopo l’indicazione di Gaudiano, il primo di gennaio del 2009, col cenone ancora nella pancia, la stessa giunta regionale era costretta a tornare su quella decisione, per nominare un commissario coi poteri del direttore generale fintantochè Gaudiano non avesse rimosso un conflitto d’interessi previsto tra le cause di incompatibilità con il ruolo per il quale era stato designato. Nessuno può diventare il direttore della stessa azienda sanitaria con la quale è impiegato in forza di un contratto di lavoro dipendente. Le leggi stabiliscono così. E si da il caso che Vito Gaudiano fosse sempre il direttore dell’unità operativa complessa denominata “Centro regionale trapianti” in aspettativa dopo l’incarico di direttore sanitario della vecchia Asl n4.
In queste situazioni le vie d’uscita non mancano mai: uno può sempre rassegnare le dimissioni, o strappare il trasferimento in un’altra azienda sanitaria. Ma deve farlo entro venti giorni, e trovare una struttura con un posto vacante dello stesso tipo: se è direttore di una struttura complessa serve un’altra struttura complessa disposta ad accoglierlo. Poi può mettersi in aspettativa.
Qui dev’essere sorto qualche problema. Il fatto è che il commissario nominato dalla giunta, Giuseppe Montagano, dirigente esperto della Regione, si sarebbe insediato in meno di ventiquattr’ore e in meno di cinque delibere la procura della Repubblica di Matera gli contesta un falso e un abuso d’ufficio.
Diciamo che Gaudiano quella mattina si è presentato a Montagano, e gli ha chiesto il trasferimento al Centro di riferimento oncologico di Basilicata, il Crob di Rionero. Lì era appena stato nominato il primario di medicina legale del San Carlo, Rocco Maglietta. Non è chiaro se i due si siano sentiti, ma in sostanza Gaudiano avrebbe chiesto ed ottenuto il nulla osta al trasferimento da Montagano, qualificandosi come un semplice dottore in forza alla vecchia Asl n4. Poi Maglietta al Crob l’avrebbe accolto a braccia aperte, attestando, tre giorni dopo, «la necessità di procedere a una nuova riorganizzazione funzionale del proprio assetto organizzativo, con la previsione di figure professionali altamente specializzate, in posizione di staff, destinati a supportare le scelti afferenti la pianificazione strategica». Perfetto. A parte qualche ridondanza. Peccato che Gaudiano non avesse nessuna intenzione di «supportare le scelti afferenti la pianificazione strategica», quanto piuttosto di dirigere la Asm di Matera. E comunque questa «struttura di staff» non era prevista nell’organico del centro.
A parlare è una montagna di delibere raccolte dagli investigatori e vagliate dal pm Rosanna Defraia, che ha coordinato le indagini partite - così sembra - da un’interpellanza in consiglio regionale.
Per tutto quanto sopra, Gaudiano, Maglietta e Montagano sono accusati di abuso d’ufficio. «Procuravano intenzionalmente a Gaudiano, che li istigava - è scritto nel capo d’imputazione - un ingiusto vantaggio patrimoniale, sia perchè evitavano che Gaudiano si dimettesse dall’incarico di direttore dell’unità operativa complessa “Crt” Basilicata, sia perchè gli consentivano di percepire mensilmente, quale direttore generale della Asm - carica che permanendo la situazione d’incompatibilità non avrebbe potuto ricoprire - competenze maggiori rispetto a quelle che gli sarebbero spettate».
Montagano è accusato anche di falso perchè in questo pandemonio di delibere si sarebbe fatto scappare qualche parola di troppo. Posto che in realtà Gaudiano era il direttore in aspettativa del Crt, perchè da qualche mese svolgeva il ruolo di direttore della vecchia Asl n4, Montagano aveva concesso il nulla osta al suo trasferimento come se fosse un dottore qualunque in servizio nell’Unità operativa di nefrologia e dialisi. Aveva aggiunto che con la sua partenza sarebbe stato lasciato «vacante» quel posto che Gaudiano non aveva mai ricoperto. Ma soltanto quattro delibere dopo, sempre il 2 gennaio del 2009, avrebbe preso atto del rientro nell’organico dell’azienda dello stesso Vito Gaudiano come responsabile del Crt. Insomma delle due, una non sta in piedi. Per capirci qualcosa in più servirà il vaglio di un dibattimento davanti ai giudici del collegio del Tribunale di Matera.

Post tratto dal quotidiano della basilicata

Leo Amato

giovedì 26 maggio 2011

Conclusione delle indagine per i Brogli elettorali di Scanzano.

Avviso di conclusione delle indagini preliminari per dieci indagati nella vicenda "brogli elettorali" a Scanzano, i fatti si riferiscono alle elezioni regionali del 2005. Le notifiche sono arrivate a Mario Altieri, Pasquale Malvasi, Vincenzo Milano, Antonio Greco (classe 74), Salvatore Imperio, Donato De Luca, Arcangelo Gallicchio, Vittorio Guida, Katia Ferrara e Claudio Stincone. Gli avvisi, notificati nelle ultime 48 ore, sono stati emessi dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica, Alessandra Susca.

E’ la vicenda dei presunti brogli elettorali l’inchiesta madre risalgono al 14 giugno 2005 che allora portarono agli arresti a Scanzano Jonico 15 persone tra cui tra cui all'ora sindaco sindaco Mario Altieri ed il vicesindaco nonche’ l'allora consigliere provinciale Sabatino Carmine Casulli, entrambiallora iscritti in An. Il caso dei brogli elettorali e’ esploso il 18 aprile, subito dopo la chiusura delle urne delle elezioni regionali.

I carabinieri della compagnia di Policoro guidati dal capitano Pasquale Zaccheo e Giuseppe Carlucci e gli agenti del Corpo forestale dello Stato del comando provinciale di Matera fecero irruzione e sequestrarono i 7 seggi per presunti "brogli elettorali ". Lo scrutinio avvenne in forma blindata, alla presenza delle forze dell’ordine e alla presenza di personale della Prefettura di Matera. Alla fine dello scrutinio tutto il materiale, tra schede, urne e registri e verbali, fu posto sotto sequestro dalle forze dell’ordine. L’operazione nacque da un’indagine, compiuta anche tramite intercettazioni negli uffici del Municipio e dello stesso sindaco, in cui si evidenziarono sospetti tentativi di ’’inquinamento’’ per attribuire preferenze allo scopo di favorire un candidato di An al Consiglio regionale, poi risultato eletto.

mercoledì 25 maggio 2011

Dura presa di Posizione di Lopatriello contro ASM. Il comitato :incomprensibile provocazione


POLICORO - Il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, e il consigliere comunale delegato alla Sanità, Pasquale Suriano, dopo la comunicazione dell’Asm (Azienda sanitaria materana) di inaugurare l’allargamento del Pronto Soccorso dell’ospedale “Giovanni Paolo II” del centro jonico il 27 maggio dichiarano: “Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale con un fax invitava, dopo l’incontro tra tutti i sindaci del comprensorio tenutosi il 16 maggio, i consiglieri regionali eletti in provincia di Matera nel Municipio di Policoro per illustrare, sempre ai primi cittadini, le linee guida del nuovo Piano sanitario regionale (Psr) per quel che concerne il presidio jonico il 27 maggio alle 11:00. Ebbene guarda caso l’Asm lo stesso giorno e alla stessa ora fissa l’inaugurazione dell’allargamento del Pronto Soccorso (P.S.) come a voler distogliere i cittadini e i suoi amministratori dalla protesta in atto dal mese di dicembre sul ridimensionamento del nosocomio di Policoro. Inoltre: “a pensar male si fa peccato ma ogni tanto ci si azzecca…” se consideriamo che già il 16 aprile in occasione della protesta del Comitato pro-ospedale l’Asm convocava, sempre lo stesso giorno e alla stessa ora, i sindaci a Matera sul Piano sanitario. Siccome è già la seconda volta che si verifica la coincidenza che a questo punto non è più strana, perché due indizi fanno una prova, dobbiamo pensare che il Direttore generale dell’Asm, Vito Gaudiano, su questa vicenda abbia qualcosa da nascondere avallando il sospetto di chi sostiene che il vero disegno politico impostogli sia quello di depotenziare l’ospedale di Policoro, come è stato fatto con Tinchi, a tutto vantaggio del Madonna delle Grazie di Matera. Non ci spieghiamo altrimenti queste manovre capziose: anziché spiegare ai cittadini il nuovo Psr da un lato si allargano i reparti e dall’altro se ne chiudono altri in una “partita di giro” a perdere per la città di Policoro. A cosa serve allargare il P.S. se poi la fisioterapia cronica viene spostata altrove, la medicalizzata l’abbiamo già persa e i posti letto sono stati drasticamente ridotti? Tutti interrogativi ai quali ci auguriamo che il 27 nella sala consiliare di Policoro possano trovare risposte perché noi l’incontro lo faremo comunque, e lo stesso Gaudiano visto che verrà può anche fermarsi e illustrare ai presenti cosa prevede il Psr senza trovare scuse dato che finora sul territorio non si è mai confrontato. La sua è una scorrettezza istituzionale nei confronti degli amministratori eletti e della partecipazione democratica dei cittadini che vogliono capire se la qualità delle prestazioni sanitarie saranno le stesse o inferiori. Diciamo questo perché il management dell’Asm aveva fissato per il 28 maggio l’inaugurazione, ma appena ha saputo che il giorno prima l’Amministrazione comunale ha convocato le istituzioni nel Palazzo di città ha anticipato di un giorno come se volesse nascondere qualcosa…a questo punto i nostri sospetti trovano conferma che le reali intenzioni sono quelle di una spoliazione alla quale noi ci opporremo in tutti i modi”.

Nota del comitato

ll comitato per la difesa dell’ospedale di policoro condivide la posizione di Protesta e le preoccupazioni messe in evidenza dall’amministrazione comunale di Policoro e dal sindaco Nicola Lopatriello in merito al provocatorio spostamento della data dell’innaugurazione del pronto soccorso al 27 , in coincidenza di una riunione programmata dai sindaci per discutere del futuro dell’ospedale con i consiglieri Regionali . Chiediamo per questo all’assessore alla sanità di ripristinare un corretto rapporto tra le istituzione e non generare scorretti conflitti che non fanno che alimentare una pericolosa deriva politica. Di questo scontro e questa gratuita provocazione se ne assumerà la responsabilità il presidente De Filippo e questa maggioranza , che ancora una volta con arroganza sfida il buon senso e la pazienza. Se vogliono lo scontro noi non ci sottrarremo , e superando qualsiasi divisione saremmo accanto al nostro sindaco in una battaglia che non sarà solo in difesa dell’ospedale di Policoro ma anche della democrazia contro il sopruso.

martedì 24 maggio 2011

Riceviamo e Pubblichiamo : questi non Cadono , hanno troppi interessi, sono ladri di speranza

Pubblichiamo un commento che prendendo spunto da un pezzo scritto da Ivano fa una analisi spietata di quello che sta accadendo in questa città. Un moto di indignazione che non è solo di questo blog , ma percepiamo ormai condiviso da larghe fasce di cittadini che per la prima volta ci si ritrova d'accordo sia da chi si sente di destra che da sinistra. Purtroppo questo indignazione non trova voce e rappresentanza in consiglio comunale, ormai diventato il triste teatrino di figuranti che fanno il gioco delle parti , nella speranza di sostituirsi a vicenda senza avere nessuna volontà di radicale cambiamento. Ormai sono così presi tra chi cefca di rimanere a galla a tutti i costi e da chi si è autocandidato a sindaco per volontà di Potenza , che il massimo dissenso che esprimono è la solidarietà tra di loro.

"Questi non cadono, hanno troppi interessi! E' la frase più frequente da ascoltare in zona in questo periodo, per chiunque bazzichi un pò di politica ed è una voce che viene da sinistra come da destra. Infatti liberati i lacci, ormai il giudizio è unanime, anche se ancora troppo incerta è la reazione... probabilmente perchè incerti sono gli obiettivi, a destra come a sinistra del consiglio comunale. Probabilmente perchè una cosa è desiderare fare fuori gli avversari, un'altra cosa è desiderare fare fuori il Sistema Policoro. Un sistema che si nutre di rapporti clienterali e affaristici e che sacrifica gli interessi del pubblico (cioè di tutti noi e dello sviluppo della città) a favore di una rete di interessi privati, che si mantiene grazie ad uno scambio incessante di favori e favoritismi. Il bottino sono le risorse della città (mare, natura, patrimonio immobiliare, suoli edificatori, gas, giovani senza lavoro, persone senza reali opportunità). Le armi per il saccheggio sono delibere, deroghe, vendita del patrimonio comunale, concessioni, assoluta mancanza di trasparenza negli atti, ipocrisia nei gesti e un esercito di gregari e di mercenari ad ogni livello (dalla manovalanza disoccupata, perenne serbatoio di consensi da tenere appeso al filo del ricatto, agli studi tecnici e professionali, industria a ciclo continuo di strategie di opportunismi e di rapina, a qualche imprenditore o affarista amante delle scorciatoie e spregiatore delle più faticose vie in salita ... che tra l'altro sono le uniche che possono portare veramente in alto). Quali sono i grandi affari del momento che garantiscono un bel giro di milioni e di voti e che tengono aggrappati alle poltrone? - Piano d'ambito - Regolamento urbanistico - Gestione rifiuti - Dismissione del patrimonio comunale - Piano Casa ... Marinagri, dopo aver finito la sua spinta propulsiva economico - edificatoria, aprirà la fase delle assunzioni a scopo elettorale - questa è solo una supposizione, ma insomma così sembrano andare le cose nei paesi corrotti e sottosviluppati. Piano Casa e Gestione rifiuti sembra già averli sistemati Leone. Sarà per questo che Lopatriello si è arrabbiato tanto? Piano d'ambito, la zona che congiunge la città al mare, la grande opportunità per tutti i policoresi ( TUTTI ! ) è già stata distrutta dalle deroghe dei ladri di futuro e ora si prepara a subire il colpo finale: altre deroghe sono in arrivo nella zona dello zuccherificio e in quella adiacente il vecchio cinema: nuovo cemento, nuovi affari. Intanto è l'occasione dello sviluppo turistico che viene rapinata da questi ladri di speranze. Bisogna fermarli. Si muovono nell'ombra. Nessuna delibera, nessuna intenzione è comunicata alla città che assiste, suddita, al declino che i ladri di sogni le stanno preparando. Dismissione del patrimonio comunale: si svende tutto ciò che è pubblico, a favore di chi e perchè? Regolamento urbanistico: siamo forse gli unici a dubitare del fatto che disegneranno la città non in base alla coltivazione delle sue opportunità di lavoro, di stile di vita, di crescita, ma partendo dagli interessi personali? Noi temiamo seriamente che quel che resta di Policoro possa venire disegnato intorno ad un manipolo di pochi e non intorno ai policoresi, ai quali verranno consegnate bolle di sapone e biglietti di treno per emigrare, come già l'80% della generazione dei trentenni ha fatto. Questo era il piatto che gli si preparava mentre in città si spargevano proclami sul futuro raggiante che avrebbero creato Marinagri." qualunque sia l'estrazione di ognuno di noi, può bastare per riflettere. un elettore di destra indignato

lunedì 23 maggio 2011

Parentopoli a Policoro :chiedano i consiglieri che hanno le mani pulite e non vogliono tenerli in tasca , una commissione d'inchiesta.



L’ultima vicenda , dell’assegnazione dei Casalini a un parente di un assessore e ha suscitato è sta suscitando nell’opinione pubblica un moto di indignazione riscontrate da questo blog soprattutto da molti commenti , che per la loro durezza siamo stati costretti a censurare. Quel bando è stato scandaloso non solo perché non si è consentito ad un avente diritto lo scorrimento all’assegnazione così come prevedeva la precedente procedura , ma si è concesso a i nuovi assegnatari di avere uno sconto dell’affitto , è la doppia fortuna è capitata a un doppio parente dell’assessore che allora aveva anche predisposto il Bando di gara e sembrerebbe con legami con il figlio del ……. Come scrive sul suo Blog il consigliere Labriola. Sul caso tra l’altro sembrerebbe che vi sia un’interessante intercettazione tra la documentazione sulla presunta Tangentopoli Policorese che ha portato il 13 gennaio all’arresto di tredici persone , dove un dirigente del comune e lo stesso assessore parlano tra l’altro della necessità di abbassare gli affitti ai morosi per consentire a tutti di pagare , nulla di strano se anche in questo caso è sempre coinvolto un altro parente dello stesso assessore e non solo ma si parla anche dei mancati pagamenti di alcune Tasse da parte di società vicine agli amministratori . Questo non è l’unico caso che abbiamo denunciato , basta ricordare prima l’assegnazione e poi l’approvazione nello stesso giorno di un progetto sul contratto di quartiere alla figlia di un altro assessore , e che dire delle assunzioni parentali di amministratori fatte dalle ditte che hanno stretti rapporti con il comune , per non parlare degli interessi sul piano casa , sul piano d’ambito e sul regolamento urbanistico che coinvolgerebbe direttamente alcuni consiglieri e sembrerebbe che tale stato di fatto sia il motivo per cui ci sia la paralisi e la conseguente mancata adozione di questi strumenti urbanistici . E se vorremmo allargare l’orizzonte andrebbero anche viste le consulenze assegnati ad alcuni candidati delle liste a sostegno di Lopatriello , per esaminare se tale scelte hanno rispettato una procedura trasparente o sono stati il frutto della discrezionalità clientelare di questa amministrazione. Per fare chiarezza , chiediamo ai consiglieri sia di destra e di sinistra che hanno le mani pulite e non li vogliono lasciare nelle tasche , di formalizzare la richiesta di una commissione d’ inchiesta consiliare così come prevede lo statuto per una puntuale verifica di questi fatti. Riteniamo interesse sia della maggioranza che dell’opposizione fare un’approfondita inchiesta politica su tale denunce , nella consapevolezza che non vi siano fatti illeciti , ma raccontare un pezzo di verità per mettere in atto quei correttivi su alcuni aspetti etici e morali , perché alcuni comportamenti non sono più tollerabili dalle persone perbene. Sarebbe auspicabile comunque per dare un segnale forte che l’assessore coinvolto in questa vicenda facesse un gesto normale , o si dimettesse dall’incarico o chiedesse al proprio nipote di rinunciare all’assegnazione per dare un segnale forte a questa città. Come disse il Presidente della Repubblica ,come basti un piccolo scandalo perché in un altro paese europeo normalmente e per poco un deputato sia costretto a dimettersi , ridateci per cortesia la NORMALITA

venerdì 20 maggio 2011

Marsano : questa è una nuova Maggioranza nel segno della FAMIGLIA. Per adesso parlano delle loro......

Un Consiglio comunale quello di ieri , senza la PDL , dove i due consiglieri non si sono presentati e senza l’opposizione che dopo una breve dichiarazione di Marrese e Di Sanza lasciano il consiglio in aperta polemica con la maggioranza. I lavori proseguono ed in meno di due ore vengono approvate tutti i 14 punti. Comico è poi il dibattito sul piano dei trasporti che viene approvato ma così come ha sintetizzato nel suo intervento Marsano in modo provvisorio perchè necessità di ulteriori modifiche e di difficile attuazione non avendo il comune ancora previsto una adeguata copertura finanziaria. Allora ci chiediamo perchè approvarlo? Per il resto una serie di liberalizzazione in materie urbanistiche , come se il cemento mancasse a Policoro , nell’insegna fate che c…. volete.

Politicamente segnaliamo la dichiarazione del consigliere Marsano , che ormai funge da vero Sindaco non Facente Funzione e naturale candidato sindaco alla prossima tornata elettorale, che definisce questa nuova maggioranza nata nel segno della Famiglia. Di quale famiglia parlasse (le loro) noi lo avevamo capito per primi , ma se ci fosse qualche dubbio basterebbe leggere il comunicato dell’amministrazione che postiamo di seguito . A noi il merito di aver capito per primi il nuovo corso ed avevamo chiamato questa nuova compagine l’amministrazione del “Io Tengo Famiglia”

L’apposita commissione comunale ha stilato la graduatoria, valevole per tre anni a scorrimento, relativa all’assegnazione dei tre locali commerciali/artigianali dei “Casalini”. Ad aggiudicarsi la gestione sono: Salvatore Trupo (83 punti), Alessandro Cirigliano (78) ed Elisabetta Forestiero (75), i quali hanno risposto, insieme ad altri 7 candidati, al bando denominato: “Concessione in uso di locali per attività artigianali e commerciali realizzati nella zona “Casalini”. . (G.E).

Tutto legittimo , ci mancherebbe , la famiglia è famiglia.........


giovedì 19 maggio 2011

Ci dica la corte dei conti se i suoi processi "sono una Farsa " così come dichiarato dal dott.re Ivan Vitale. Il PDL indeciso tra l'astensione e il no

Ritirato l'ordine del giorno fuori sacco su variante per Marinagri.

Domani nel consiglio comunale di Policoro viene riproposta la delibera di presa di atto sulla pronuncia n°79/2010 emessa della corte dei conti per i mutui contratti con la cassa depositi e prestiti dal comune di Policoro per far fronte a un debito di un milione e centomila euro a seguito di una condanna emessa dalla corte d’appello di Potenza riguardante gli espropri allora fatti sui terreni dove oggi sorge Alione.. La corte ritiene che tale mutuo viola l’articolo 119 della costituzione che vieta di contrarre mutui per poter far fronte a debiti fuori bilancio. Su tale decisione , già il consiglio comunale il 29/11/2010 si pronunciò ritirando l’argomento dall’ordine del giorno. La riproposizione odierna alla luce di quel dibattito pone gli stessi interrogativi che allora non trovarono risposta .

Allora come oggi la corte chiede al consiglio che esso decida sui necessari correttivi per sanare la violazione. Se domani il consiglio prende anche semplicemente atto senza dettare qualsivoglia correttivo assumendosene anche la responsabilità contabile , non solo sconfesserebbe il deliberato della corte ma sosterrebbe l’ardita tesi del dirigente del settore finanziario Dott.re Ivano Vitale , che in quella sede ebbe a dire che i pronunciamenti delle adunanze pubbliche della corte “ sono una specie di processi Farsa “Noi invece chiediamo , al consiglio di evitare tale procedura ed imporre di sanare la violazione così come chiesta dalla corte dei conti. Una diversa scelta potrebbe avere gravi ripercussioni sul futuro della tenuta finanziaria del bilancio e inoltre chiediamo con la presente nota al procuratore generale della corte dei conti se la tesi del dirigente del comune di Policoro abbia fondamento , diversamente ci facciano capire se come cittadini possiamo e dobbiamo avere fiducia nella credibilità delle sentenze della corte.

Il PDl in riunione fino a tarda notte , non ha ancora deciso quale atteggiamento tenere in consiglio. La dirigenza provinciale ha chiesto ai consiglieri Bianco e Lauria di non presentarsi in al consiglio comunale convocato per oggi , per cercare un ulteriore tentativo di mediazione prima di una rottura definitiva. Questa proposta non sarebbe gradita ne ai consiglieri comunali ne alla locale sezione della PDL . Mentre scriviamo è ancora in corso la riunione nel locale circolo del popolo della Libertà. Da tenere conto che oltre i due assessori la PDL può contare anche sul ritorno dell'ing. Felice Viceconte , che ha anticipato il suo rientro dopo aver chiesto un anno di aspettativa. Il ritorno non è passato inosservato , in quando allo scadere dell' ultimo minuto è stato inserito fuori sacco un punto all'ordine del giorno riguardante una variante per Marinagri , subito fatta ritirare dalla maggioranza , soprattutto perchè questisi sono giustamente risentiti delle assunzioni fatti in questi giorni , si dice tutti di cittadini o residenti a di Scanzano Jonico . Come dire Policoro ancora una volta cornuta e mazziata......oppure come qualcuno prevede marinagri per assumere a Policoro forse aspetta il 2013 ........ma di questo ne parleremo prossimamente

mercoledì 18 maggio 2011

Gemellaggio Banesti Policoro


Riportiamo integralmente l'articolo pubblicato ieri sul quotidiano della basilicata.

Policoro Banesti hanno sottoscritto il protocollo di intesa “Children” con il quale ragazzi del vicino Paese dell'Est europeo verranno ospitati nel centro jonico e giovani policoresi andranno a Banesti. L'accordo è stato siglato nella mattinata del 15 maggio nella biblioteca comunale “Massimo Rinaldi” all'interno del convegno: “Itinerari storico-religiosi nel territorio di Policoro”, rientrante nei festeggiamenti in omaggio alla protettrice di Policoro: Maria SS del Ponte. Erano presenti il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, il quale ha esordito: «Il gemellaggio tra queste due comunità nato nel 2008 nel segno dell'archeologo Dinu Adamesteanu, si consolida sempre di più ed è incentrato sulla valorizzazione del patrimonio storico, naturalistico e del mare.Il progetto “Children” mira ad intensificare gli scambi culturali tra le due città aiquali mi auguro che presto potremo aggiungere un investimento comune attingendo da appositi fondi comunitari ». Il suo omologo Petre Costache ha ricostruito brevemente la storia che ha portato le due città a gemellarsi tra loro: «Il collante è stato Dinu Adamesteanu, primo Soprintendente della Basilicata, e noi siamo orgogliosi che l'ambasciata di Romania a Roma abbia

scelto il mio Comune per ricordare nel migliore dei modi un grande uomo dicultura. Con questo protocollo di intesa tramandiamo ai nostri giovani il suo ricordo». Durante l'incontro l'archeologa Marta Golin dell'università di Innsbruck ha sostenuto come dai suoi studi nulla si riscontra di feste popolari nella storia delle colonie greche da cui trae origine l'odierna Policoro, anche se ci sono degli accostamenti: «Con i banchetti nei tempi di Demetra ad esempio si mangiava e si beveva nei santuari in particolari ricorrenze, e si facevano offerte di grano, dolci, cibo e denaro. Nell'antichità gli Dei erano venerati alla stessa maniera in cui oggi si venerano i Santi, la cui devozione è più sentita al Sud che non al Nord. Gi scavi archeologici ci dicono ad esempio che la città di Herakleia si espandeva su 140 ettari all'interno del cui perimetro sorgevano ben cinque santuari, il più importante era appunto quello di Demetra: la Dea dell'agricoltura e della fertilità. Nel V secolo dopo Cristo però la religione si impersoni fica nella figura di Maria, la Madonna per antonomasia”. L'assessore comunale Mary Padula ha portato i suoi saluti, affermando nella sua telegrafica relazione che il patrimonio storico di tutta la Magna Grecia jonica debba essere messo in rete per renderlo fruibile ed intercettare quel flusso di turismo religioso che ogni anno fattura 4 miliari di euro, con incremento del 12% di presenze straniere. Infine si è soffermata, da archeologa, sul culto paleocristiano del terzo secolo avanti Cristo in Lucania e in particolare nell'area di Venosa.

provinciamt@luedi.it

Ospedale di Policoro, sindaci chiedono incontro con la Regione

Nella mattinata del 16 maggio nella sala consiliare del Palazzo di città si è svolta una conferenza di sindaci del comprensorio indetta dal primo cittadino di Policoro Nicola Lopatriello, sul futuro dell’ospedale jonico “Giovanni Paolo II”, allargata anche al comitato in difesa dell'ospedale di Policoro sorto nell'ottobre 2010. Durante la discussione è emersa la necessità di convocare con una certa urgenza i consiglieri regionali eletti nella provincia di Matera per conoscere il contenuto del Piano sanitario regionale, in fase di discussione nella massima assise regionale, relativamente agli indirizzi di politica sanitaria non solo del nosocomio di Policoro, ma anche di quelli di Tinchi e Stigliano dell’ex Asl 5. Inoltre i sindaci intervenuti si sono fatti portatori delle esigenze delle popolazioni interessate, lamentando le preoccupazioni soprattutto sul possibile ridimensionamento dell’ospedale di Policoro come da documento presentato dal comitato. Dal quale si evince come la diminuzione dei posti letto, la mancanza di personale, una razionalizzazione generalizzata delle risorse senza una seria lotta agli sprechi potrebbe portare ad un drastico ridimensionamento dell’ospedale di Policoro. I presenti hanno sostenuto di essere contrari, se ciò dovesse emergere anche dalla lettura del Piano sanitario regionale che sarà illustrato loro durante l’incontro con i consiglieri regionali da programmare nei prossimi giorni, riservandosi poi di mettere in campo altre iniziative. Hanno poi aggiunto che la normativa nazionale prevede, sempre secondo i presenti, 660 posti letto nella provincia di Matera, uno ogni 3,3 abitanti, dati da inserire nel nuovo Piano regionale. Di questi hanno chiesto che una buona parte sia destinata a Policoro (attualmente ne ha 89) sia perché è un P.S.A. (Pronto soccorso per acuti) e sia perché è un presidio ospedaliero comprensoriale della fascia jonica, calabrese e pugliese, oltre che dell’entroterra di Basilicata.

martedì 17 maggio 2011

Rissa con aggressione al pronto soccorso. Un arresto e prognosi di 25 giorni per un medico. Quando ci costano gli affitti dell'ASM a Policoro

Tempo fa avevamo segnalato la tensione che si viveva nell'ospedale , ormai i medici ed il personale sanitario non solo sono costretti a lavorare in condizione al limite della sopportazione , ma pagano sulla propria pelle anche la disfunzione della carenza di personale che impedisce un'adeguata risposta ai cittadini. Puttroppo come in questo caso pagano sempre due volte ed oggi è esplosa la rabbia di un cittadino ,in questo caso anche in modo immotivato . Un giovane di Marconia , ha aggredito il dott.re Cito , dopo una discussione animata. Al medico e stata prescritta una prognosi di 25 giorni. Il giovane è stato tratto in arresto dai carabinieri di Policoro che insieme alla guardia privata sono intervenuti prontamente sul posto. Il 28 ci sarà l'inaugureranno il nuovo pronto soccorso , ma questo da solo non darà risposte alla cittadinanza , se non vi sarà ulteriore personale medico e paramedico visto la carenza nella pianta organica. Noi saremo la proprio per rivendicare più risorse umane.

lunedì 16 maggio 2011

A Scanzano vince Iacobellis a Pisticci lo scontro e tra Di Trani e chi la spunterà tra Badursi e Florio

A Scanzano si afferma la lista di Salvatore Iacobellis con 2032 voti pari al 45,03%
seconda la lista di Sabato Santolo con 1258 pari al 27,88%
Terzo con 1093 voti pari al 24,22 % la lista di Ripoli ed ultima la federazione della sinistra con 129 voti pari a 2,85%

i CONSIGLIERI. Scatteranno 8 consiglieri di maggioranza: Giuseppe Stasi (276), Sante Pantano (192), Angelo Lunati (183), Antonio Ceruzzo (182), Fulvio Tataranno (170), Pina Malvasi (168), Claudio Scarnato (146), Antonietta Clemente (143). Ai banchi dell'opposizione si accomoderanno: Santolo Sabato e Laura Scardillo (Progetto Scanzano), in assoluto la più votata con 285 preferenze. Per la lista “Scanzano prima di tutto” i consiglieri di opposizione saranno Raffaello Ripoli e Massimo Lerose (241).

I 5 CONSIGLIERI PIU' VOTATI. Laura Scardillo (Progetto Scanzano) 285; Giuseppe Stasi (Per Scanzano Uniti) 276; Le Rose Massimo (Scanzano prima di tutto) 241; Sante Pantano (Per Scanzano Uniti) 192; Angelo Lunati (Per Scanzano Uniti) 183; Antonio Ceruzzo (Per Scanzano Uniti) 182.

NEL 2006 IL “PRIMO” IACOBELLIS. Cinque anni fa, Salvatore Iacobellis con la lista l'Unione per Scanzano - unica a partecipare alla competizione elettorale dopo che Progetto Scanzano, allora guidata Mario Altieri, fu ricusata - ottenne 2901 voti. Su 5582 elettori furono 3088 i votanti. Le schede nulle 184, bianche 3. Si votò il 28 maggio 2006.


A Pisticci su 17 seggisu 19 i risultati sono:

Di Trani 2544 pari al 26,48

Florio 1972 pari al 20, 44%

Badursi 1969 pari al 20,41%




A Ferradina si afferama la lista di Saverio D'Amelio con 20107 voti pari al 36 % , secondo la lista di Di Biasi con 2053 voti pari al 35%.

A Montescaglioso vince Silvaggi Giuseppe con 3032 voti pari al 49, 83 voti secondo Zito Vincenzo con 2945 voti 48,34% mentre a Tricarico netta affermazione con oltre il 45% di Antonio Melfi .

A Pisticci la partita ancora è incerta su chi sfiderà Di Trani al Ballottaggio tra Badursi e Florio.


A Scanzano ad un terzo degli scrutini , sembrerebbe certa la vittoria del sindaco uscente Iacobellis , avendo fino ad adesso totalizzato 725 voti , contro i 420 di Ripoli e 411 della lista di Sabato. Mentre a pisticci sarebbe in vantaggio il candidato del Forum Democratico Di Trani , mentre Badursi e la Florio se la battono in un testa a testa.

2 aggiornamento ore 17,56
Iacobellis sui 1250 voti mentre c'è un testa a testa tra Ripoli e Sabato che stanno a circa 900 voti.
A Pisticci certo ormai che Di Trani andrà al ballotaggio mentre la partita è aperta tra la Florio IDV e Badursi del PD.

Tricarico affermazione di MELFI.

Policoro: rissa al pronto Soccorso. I carabinieri arrestano un cittadino che agredisce i medici.

Verso le 16 di oggi , un paziente per cause ancora da accertare , ha aggredito un medico con un pugno ed una violenta lite. Sono dovuto intervenire prima la vigilanza privata e poi i Carabinieri che hanno arrestato l'aggressore.

Ventimila euro per i fuochi di artificio, ne valsa la pena?


Sembrerebbe che l'amministrazione abbia impegnato o speso dai 15 ai 20 mila euro per i fuochi di artificio per la festa padronale. Uno spettacolo che ha fatto impallidire quelli fatti fare per capodanno da Marinagri a cui tutt'ora esprimiamo Gratitudine , visto anche le ultime assunzione tutte scanzanesi ( a proposito a Scanzano si vota) fatte dalla società . Noi non possiamo permetterci dei manifesti , ma se potevamo con lo stesso ardore li avremmo fatti fare in segno di gratitudine a questa amministrazione per come riesce a buttare in fumo i nostri soldi. Grazie a tutti voi , Ferrara , Ripoli , Vigorito , Mastrosimone , Mery o Mary ecc....anche oggi abbiamo dato un calcio nel sedere alla decenza.

Continua la sagra del : TENGO FAMIGLIA

Continua la sagra della famiglia , che ha caratterizzato questa amministrazione . Dopo papà mi dai una radio e papà mi dai un progetto , di cui abbiamo parlato su questo blog , oggi grazie a un post di Franco Labriola scopriamo un nuovo caso di fraterno amore di questi nostri zelanti amministratori nei confronti della famiglia. Sull’appalto dei casalino dall’amore paterno si è passati a quello dei nipoti in una nuova serie di zio mi dai un casalino e mi dimezzi anche l’affitto. Ma di questo ne riparleremo , adesso ci limitiamo a riportare il post del consigliere L abriola , che gli va dato merito di sollevare le questioni mentre gli altri stanno a guardare ……o sognare .......

Il Post di Franco Labriola pubblicato ieri sul suo blog

aro Rocco, fai bene ad indignarti per le continue vessazioni subite, dall'amministrazione della cosa pubblica. Ricordo la questione del soppalco e l'utilizzo di certe denunce anonime per colpire questo o quel cittadino. Credo che nel prossimo consiglio comunale discuteremo la mia interrogazione a risposta orale circa l'utilizzo delle denunce anonime e poi vedremo..

Quanto all'assegnazione del casilino al nipote dell'Assessore TRUPO, ............, posso affermare senza ombra di dubbio che siamo in presenza di una bassa considerazione dell'etica pubblica e con questo non voglio dire che l'assegnataria, solo perchè nipote dell'assessore debba rinunciare ai propri progetti e alle opportunità della vita, voglio semplicemente dire che il problema è l'agire dell'assessore Trupo, in considerazione del fatto che per i casilini vi è una graduatoria che non è scaduta e con il semplice scorrimento si sarebbe potuto assegnare il casilino resosi libero, agli stessi patti e condizioni.
Oggi, invece, ci ritroviamo a dover registrare una bassa considerazione dell'Etica pubblica con il risultato che l'assegnatario ha un trattamento diverso da tutti gl'altri concessionari dei casilini, infatti il canone è di gran lunga inferiore.
Su questo punto l'opposizione ha il dovere di sanare la questione, attraverso una segnalazione amministrativa, diverso è la scelta di non far scorrere la graduatoria che puo' ricevere da noi la censura politica e sulla quale, penso, potrai difendere, giustamente, i tuoi interessi nelle sedi opportune.

sabato 14 maggio 2011

Oggi e domani raccolta di firme contro la delibera 507 del 27 aprile della ASM in cui si decise lo spostamento della riabilitazione post acuti.

Oggi e domani il comitato civico in difesa dell'ospedale sarà in p.zza per la raccolta di firme contro la decisione di Gaudiano di spostare la riabilitazione fisiatrica post acuti da Policoro . La situazione dell'ospedale rimane critica , quello che andiamo denunciando da mesi , oggi è diventato realtà , carenza di personale e mobilità che mettono a rischio i servizi dati da alcuni reparti in specie Medicina e cardiologia. Una smobilitazione silenziosa , che cercano di attenuare con l'apertura del nuovo pronto soccorso ( di cui avremo fortunatamente nuovi spazi con il personale del tutto insufficiente ) i cui lavori erano cominciati nel lontano 2004 e che porteranno a compimento solo tra qualche giorno.
Inoltre lunedì siamo stati invitati dal Sindaco di Policoro Nicola Lopatriello a partecipare alla conferenza dei sindaci che si terrà nel comune proprio sulla ASL , questa sarà una occasione perchè insieme si mettano in atto delle azioni a salvaguardia di questo importante presidio Sanitario.

Sert in via Fellini, è battaglia. L’avvocato Bellizzi: «L’Asm deve ritirare la delibera, c’è un problema sociale»

Il comitato civico del rione si rivolge alla Procura e al Tribunale dei minori

POLICORO - Servizio per la riabilitazione dalle tossicodipendenze (Sert) trasferito dall’ospedale alla centrale via Fellini a Policoro: il comitato civico prosegue nella battaglia, per la tutela della privacy e della legalità. Dopo la prima segnalazione all’Asm e alle autorità competenti, l’associazione “Cittadini attivi di via Fellini”, presieduta da Carmela Angela Zicari e assistita dall’avvocato Giovanna Bellizzi, denuncia i fatti al Tribunale dei minori di Potenza, alla Procura della Repubblica, alle autorità comunali e regionali in materia di sanità. Il nodo è sempre nella inconciliabilità di un’assistenza socio-sanitaria a persone tossicodipendenti, con la presenza di una Casa di accoglienza per minori, attività commerciali e la Commissione di medicina sportiva, notoriamente frequentate anche da persone non adulte. Il comitato di via Fellini chiede all’Asm la revoca della delibera numero 718 del 2010, con cui si è dato seguito al trasferimento. «La presenza, nel medesimo immobile che dovrà ospitare ilSert, di unaCasa famiglia spiega l’avvocato Bellizzi- è circostanza d'inaudita gravità. Tale comunità ospita diversi minori d'età su disposizione dell'autorità giudiziaria competente che determina l'allontanamento dei ragazzi e dei minori dalle famiglie d'origine per destinarli, con la collaborazione dei servizi sociali, all'inserimento in strutture protette. L'apprezzabile obiettivo perseguito dalla Casa famiglia, è “la promozione del benessere psico-fisico dei minori, allontanandoli da fattori di rischio”. E'innegabile che la convivenza di una casa famiglia e di un servizio di riabilitazione dalle tossicodipendenze, costituisce un elemento di criticità, che non può essere disconosciuto dagli organi preposti al controllo e alla tutela dell'infanzia che richiede solidarietà sociale oltre a costituire indubbio presupposto per la revoca della delibera. L'immobile per la nuova sede del Sert, è di proprietà di una società di capitali che vede amministratore unico e socio proprio il padre del presidente del Centro per l'infanzia in affido. La ricostruzione consente di ritenere conosciuta e/o conoscibile tal elemento di criticità da parte di chi gestisce ed amministra la predetta struttura d'accoglienza». L’avvocato chiede ora, di poter prendere visione ed acquisire copia dei seguenti documenti: a) Comunicazione dell'elemento di criticità sopra indicato, a cura del presidente del Coa della struttura d'accoglienza per i minori in affido. Per la sola Asm chiede, inoltre, di avere copia dell'eventuale delibera e/o determina o gara d'appalto: b) Per l'acquisto di beni ed attrezzature e per l'affidamento dei lavori tutti finalizzati alla ristrutturazione dei locali, eventualmente affidati (lavoro e/o servizi, e/o materiali, e/o attrezzature) a una società di capitali, di persone oppure cooperative. L’avvocato chiede, inoltre, di poter prendere visione e copia delle delibere e/o determine, che hanno previsto il trasferimento, dal presidio ospedaliero verso l'edificio in questione di:

c) Postazione del 118; d) Parcheggio esternoambulanza; e) Commissione d'invalidità;

f) Medicina dello Sport; g) Guardia medica.

«Poiché il Sert prevede la somministrazione di medicinali soggetti a particolare normativa (metadone) –conclude l’avvocato- da distribuire anche previa raccolta di materiale organico degli utenti (sangue ed urine), si pone una questione igienico-sanitaria, tanto più in caso d'utenti soggetti a Hiv o altre patologie infettive gravi connesse alla tossicodipendenza