martedì 31 agosto 2010

Politici mai sazi si prendono pure i fondi agricoli

In sei hanno ottenuto i contributi europei dall’Arbea.C’è un’agricoltura che annaspa tra crisi e mercato in tilt. E c’è un’agricoltura che continua a elargire fondi. Tra i beneficiari scopriamo che ci sono anche sei politici che, almeno apparentemente, non hanno nulla a che fare con il mondo agricolo. Non è l’ammon - tare del contributo a suscitare perplessità (in molti casi si tratta di «spiccioli»), ma trapela una sorta di conflitto d’interesse in tutta questa storia.
ANTONELLA INCISO
• Sono seimila. Seimila nominativi solo per la domanda unica. A questi, poi, si aggiungono gli altri 4229 nomi legati all’agroambiente,i restanti 1191 dell’indennità compensativa e i circa 500 della fores t a z i o n e.
Sono le persone che hanno fatto domanda all’Arbea per ottenere i fondi europei per l’agricoltura. Nomi vari di lucani che sono imprenditori agricoli e che per le loro proprietà nella gran parte dei casi ottengono i contributi dell’Eu - ropa. Tra quei nome, che negli ultimi cinque anni, hanno beneficiato dei pagamenti, però, ci sono anche quelli di sei uomini politici. Uomini che hanno avuto o hanno un posto nelle Istituzioni regionali e nazionali ed i cui nomi risultano dalla ricerca pagamenti di Arbea. Tra questi il senatore del Popolo delle Libertà, Egidio Dig i l i o, l’ex presidente del Consiglio Regionale Prospero De Fr anchi, l’attuale consigliere regionale Franco Mattia, l’ex assessore regionale alle Attività Produttive, Gennaro Str aziuso, e l’ex presidente della Provincia di Matera, Car - mine Nigro. Nell’elenco, poi, figura anche l’attuale assessore regionale all’Ambiente, Ag atino Mancusi che, però, interpellato telefonicamente sostiene di «non aver fatto mai domanda».
In particolare, cinque sono state le «domande uniche» che sono state presentate dal senatore. Risalgano agli anni 2005, 2006 e 2007 ed hanno un importo complessivo (tra i vari anni) di 34mila 982,63 euro. Quindici, invece, le domande dell’ex presidente del Consiglio regionale, Prospero De Franchi. Vari i settori di intervento (dalla domanda unica al Psr 2007-2013) per anni che vanno dal 2005 al 2010 e con un importo complessivo di 72mila 307,28 euro. Tre le domande presentate dall’ex assessore regionale alle Attività Produttive Gennaro Straziuso in un periodo che risale tra il 2006 e il 2008 (per vari settori d’inter - vento) per un importo di 35mi - la 345,12 euro. Cinque, invece, le domande presentate dal consigliere regionale Franco Mattia in anni compresi tra il 2007 e il 2009 (legate alla domanda unica) per un importo complessivo di 955,48 euro. Infine, due le domande che figurano con il nominativo di Agatino Mancusi riferite al 2006 e al 2008 per un importo totale di 364,22 euro. Di 466,68 euro, invece, il contributo ottenuto relativo all’an - no 2007 dall’ex presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro.
Insomma, soldi ma secondo i protagonisti «legittimi». Interpellati sulla vicenda, infatti, i politici coinvolti ribadiscono la correttezza del loro operato. «Io ho un’azienda agricola, acquistata dai miei genitori, da 30 anni - precisa il senatore Digilio - e sono imprenditore agricolo a titolo principale. La mia è un’azienda perfettamente funzionante con centinaia di vacche podoliche, cavalli, mucche da latte, maiali. Ho anche un centinaio di asini ma questi come i maiali e le mucche non sono soggetti a contributi». Fermo nel ribadire la correttezza dell’operato anche l’ex presidente Prospero De Franchi. «Dal 1994 sono imprenditore agricolo non a titolo prin cipale - sottolinea - e dal 29 dicembre del 1996 sono imprenditore agricolo professionale. I contributi, poi, si danno all’azienda ed i requisiti richiesti dalla legge sono : l’iscrizione del titolare alla Camera di Commercio ed all’Inps, avere la partita Iva ed avere dei dipendenti in modo che l’azienda sia attiva. Queste sono i requisti - conclude De Franchi e devo dire anche che l’attività di imprenditore agricolo non è incompatibile con altre attività professionali». A precisare di non essere imprenditore agricolo è, invece, l’ex assessore Gennaro Straziuso. «Il riferimento a me è legato ad alcuni terreni a riposo ed è riferito agli anni passati - sottolinea - L’azienda è intestata ai miei figli. Non è che, poi, se uno fa il presidente del Consiglio dei Ministri, poi, non può essere titolare di un’azienda agricola». A ritenere che vi sia stato un errore, invece, è l’attuale assessore regionale all’Am - biente, Agatino Mancusi. «Non ho fatto nessuna domanda - sostiene Mancusi - ci deve essere stato un errore».
Sulla stessa lunghezza d’on - da degli altri, invece l’ex presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro. «Certo ho un’azienda agricola che mi hanno lasciato i miei genitori ed i suoceri - dice - non c’è nessuna incompatibilità, Io sono un libero cittadino ed un politico che è impegnato nell’attività politica non significa che riceve uno stipendio, ognuno, infatti, ha le proprie attività professionali». Nessuna risposta, invece, dal consigliere regionale del Pdl, Franco Mattia, che non siamo riusciti a rintracciare telefonicamente.

lunedì 30 agosto 2010

Trovato il corpo di Carmela Padula scomparsa il 6 agosto da Tursi

Matera, 30 ago - (Adnkronos) - Sara' l'autopsia disposta per domani dalla Procura di Matera a stabilire tramite il test del dna l'identificazione certa della donna trovata in avanzato stato di decomposizione questa mattina a Tursi (Matera), al confine con Colobraro. Da Tursi e' sparita il 6 agosto la 28enne Carmela Padula e tutto fa ipotizzare che sia lei la donna trovata cadavere in localita' Finata, in un canalone, da un proprietario di terreni agricoli della zona.

Da un primo esame effettuato dal medico legale sulla salma non sono evidenti segni di violenza, il che fa pensare che il decesso possa essere avvenuto anche per cause accidentali. Di Carmela Padula non si avevano notizie dal pomeriggio del 6 agosto. Le ricerche sono state condotte intensamente nella provincia di Matera e poi anche in Calabria per un presunto avvistamento a Roseto Capo Spulico (Cosenza), senza riscontro. Se sara' confermato che il cadavere ritrovato e' di Carmela Padula, il momento del decesso potrebbe risalire alla data di scomparsa.

Terre Profanate , anche la Basilicata contaminata dalla Mafia

Olimpia Fuina:"Policoro mi aiuti a trovare la verità sulla morte di Luca"

Si è svolta a Policoro la presentazione del libro Terre Profanate scritto dal giornalista dell 'economist David Lane. L'incontro organizzata dall'associazione Pio La Torre con la partecipazione di don Marcello Cozzi , dell'ex procuratore di Matera Galante , dell'avv.to Vincenzo Montagna e del giornalista Filippo Mele che coordinava il dibattito e dell'autore del libro. La prima sorpresa è stata vedere l'alto numero di persone presenti al dibattito , secondo gli organizzatori 200 , secondo i carabinieri circa 150 , comunque una partecipazione inattesa per una manifestazione dove gli organizzatori non avevano speso una lira per manifesti , l'unico canale di promozione è stato il web e il passaparola. L'argomento è forte , quelli che fanno incazzare De Filippo e company , la presenza nei grandi traffici dei rifiuti e dello sfruttamento selvaggio del territorio della malavita organizzata , e di un sistema di corruzione di ampi strati di imprenditori e politici.L'autore parte da Gela, luogo profondo della Sicilia, questo taccuino di viaggio, e prosegue verso nord, passando per Corleone, Palermo, Messina, Reggio Calabria, Gioia Tauro, la piana di Sibari, Scanzano ; Otranto, Eboli, Napoli e Casal di Principe, con l’ultima tappa a Teano. David Lane ha attraversato il nostro Meridione da un capo all’altro. Ha visitato i paesi e le città, ha visto le meraviglie di cui è ricco, ha apprezzato lo splendore del suo patrimonio artistico e culturale e ha incontrato molte persone per bene. Ma ha anche toccato con mano la realtà del Sud, percepito le paure e i timori, visto la bruttezza, avvertito la violenza, i dubbi e sospetti, scoperto come lavorano i politici. Ha acquisito documenti giudiziari, sentenze, mandati di cattura e ordini di sequestro, letto i resoconti dei viaggiatori stranieri del passato, registrato ore di interviste, ma soprattutto ha ascoltato la gente. Le sue sono storie di preti e di professori, di sindaci e di sindacalisti, di poliziotti e pubblici ministeri, di agricoltori e imprenditori, di giovani e anziani che raccontano come si vive, quali difficoltà si affrontano e quali speranze si nutrono in quelle terre profanate. Il libro è un’analisi di come la mafia, la camorra e la ’ndrangheta si siano arricchite, abbiano corrotto i politici e assassinato gli oppositori evitando le condanne.
E parlano senza pudore ne timidezza gli ospiti dell'incontro. A cominciare da Vincenzo Montagna , protagonista di molte delle vicende giudiziarie di questa regione , dal processo all'itrec per alcune fughe di sostanze radioattive , che comunque hanno portato alla condanna di alcuni dei dirigenti , al racconto della presenza del plutonio ed ai possibili scenari che questa avrebbe comportato. E poi a don Marcello Cozzi e alla sua esortazione , che non bisogna rassegnarsi alla ingiustizia , alla corruzione , ma con la mobilitazione e la partecipazione dobbiamo batterci affinché questi mali vengano estirpati , solo così questa regione potrà avere un riscatto anche economico ed uscire dalla sua condizione di sottosviluppo. L'intervento di Olimpia Fuina così intenso e forte e il suo appello affinché la gente di Policoro che sanno parlino , per aiutarla a trovare la verità sulla morte del figlio ,è stato molto intenso che ha toccato i cuori e commosso i presenti .

domenica 29 agosto 2010

Notti hard nel Metapontino


Spettacoli con pornostar per rendere più «pepata» la vacanza sulla costa jonica
FILIPPO MELE
• Le notti hard del Metapontino, tra esibizioni di sexy star e spogliarelli nei privè, si vivono al Club 106, sulla omonima statale, nei locali interrati del Miceneo hotel palace. Club aperto 4 anni e mezzo fa da Nunzio Lepenne, già esperto di marketing ortofrutticolo. Ed il gestore, oggi, è soddisfatto della riuscita della sua idea. Qui arrivano avventori da Basilicata, Puglia, Calabria. L’adrenalina sale al massimo attorno alle due della notte quando la vedette di turno comincia il suo spettacolo. La Gazzetta ha assistito il 25 giugno scorso a quello della pornostar Victoria Best, statuaria, dai lunghi capelli biondi, seni perfetti, gambe lunghissime, “avvolg enti”. L’ex Miss Budapest indossava un corpetto color oro ed una lunga gonna aperta sul davanti. Victoria si mosse sinuosa, danzò sulla pedana attorno a cui gli spettatori erano seduti col fiato sempre più corto. Un po’ di lap dance poi la vedette si sedette su una sedia al centro della pedana allargando e chiudendo, ritmicamente, cosce e gambe. Gli avventori ansimavano. Sino a quando arrivò il momento fatidico: la star prese per mano un giovane e lo portò al centro della pista. Victoria lo spogliò piano, lentamente, via la maglietta, la cintura, i pantaloni. Respiri sempre più ansimanti. Adrenalina a mille. Il giovanotto fu portato al massimo dell’erotismo mentre la bomba sexy concluse il suo spoglia rello integrale di fronte ai presenti giunti al limite del parossismo. Il «complice» della Best rimase come inebetito al termine della performance di cui era stato, suo malgrado, protagonista. Si andò avanti tra spogliarelli total body, spettacoli hard, e lap dance, per ore. Così per cinque notti su sette a settimana, dalle 23 alle 5. Nel night, però, lavorano anche una decina di ragazze, tutte altissime, bellissime, alcune in perizoma, altre in topless, altre ancora in baby doll. Si aggi rano tra i tavoli, invitano i presenti ad offrir loro da bere, parlano, chiacchierano, familiarizzano. Le donne si spogliano nei privè per il loro cliente. Ma lo spogliarello non è integrale. Le mutandine non si tolgono mai. E non si tocca. Insomma, per queste ragazze si tratta di un lavoro come un altro. «Tutto legittimo, chiaro, pulito. Le ragazze sono tutte ingaggiate all’ufficio di collocamento con la qualifica di intrattenitrici turistiche di sala. Qui si fa solo spettacolo», giura Lepenne.

La spiaggia di Terzo Cavone una trasgressione... nucleare
[fi.me.]
• È a Terzo Cavone la spiaggia più trasgressiva del Metapontino. Basta lasciare lo stabilimento balneare che si incontra appena parcheggiata l’auto ed incamminarsi in direzione Sud che, dopo circa un chilometro ed oltre, si può incontrare di tutto: gay, trans, etero, nudisti, topless, famiglie «normali». E non manca gente che si scambia effusioni sull’arenile o mentre fa il bagno. Il tutto alla luce del sole. Del resto, fu proprio la Gazzetta, il 5 settembre 2006, a parlare per prima di questo meraviglioso arenile e della favolosa pineta che dista dalla battigia appena qualche metro e di quel che vi accade. Così titolò il nostro giornale: «Scanzano Jonico/Un autentico «paradiso» per chi cerca ambienti incontaminati. La libertà sessuale è di casa. Senza freni a Terzo Cavone. Gay, nudisti e trans sulla spiaggia che doveva sparire con le scorie». Dove per «scorie» si faceva riferimento alla vicenda del novembre 2003 quando il Governo Berlusconi decretò di ubicare a ridosso di questo lido il deposito nazionale dei rifiuti atomici d’Italia. Finì che il Governo ritirò la sua decisione. Ma qual’è la situazione attuale su questa spiaggia? E’ identica a quella del 2006 con la trasgressione e la normalità che convivono tranquillamente. Chi viene qui spinto dalla curiosità o dal tam tam su internet sa dove si sta recando. Da ultimo, poi, «la spiaggia gay di Terzo Cavone» ha avuto, il 26 maggio scorso, la ribalta televisiva di Italia 1 nel corso di «Studio aperto live» (Brani tratti dalla gazzetta del mezzogiorno)

venerdì 27 agosto 2010

Pubblica amministrazione commessi al Sud il 74% dei reati Basilicata sul podio dei cattivi

VENEZIA. È il Sud, con il 74%, la parte d’Italia nella quale si conta il maggior numero di reati compiuti verso la pubblica amministrazione. Lo afferma la Cgia di Mestre, che ha elaborato alcuni dati presentati nelle settimane scorse dalla Corte dei Conti, scoprendo che le cause avviate in Italia nel 2009 sono state 1.652, pari a 2,75 ogni 100 mila abitanti. Lo stock di giudizi ancora in corso ha toccato, al 31 dicembre 2009, quota 3.680, pari a 6,13 cause ogni 100 mila abitanti. Si tratta, ricordano gli artigiani mestrini, di procedimenti per tangenti, frodi comunitarie, illiceità nel conferimento di consulenze o nella retribuzione di incarichi a personale esterno, irregolarità gestionali nella realizzazione di opere pubbliche, illiceità nella gestione di servizi pubblici e della sanità.
Di questi 3.680 procedimenti in corso, il 74% circa (pari in termini assoluti a 2.721) riguarda il Mezzogiorno d’Italia. Al Molise spetta la maglia nera, con 31,48 cause aperte ogni 100 mila abitanti, mentre il Veneto è la regione più virtuosa con 0,88 giudizi rimasti «ancora in piedi» al 31 dicembre del 2009.
Gli esperti della Cgia hanno così delineato la «mappa del malaffare» che mina la tenuta dell’amministrazione pubblica. Nel numero di giudizi aperti dopo il Molise si trova la Sicilia, con 23,2 cause rimanenti ogni 100 mila abitanti, la Basilicata (16,09), la Calabria (13,29), la Campania (13,28) e la Sardegna (9, 22). A centro classifica la Puglia (3,11). Dopo il Veneto, tra le regioni meno interessate da questo fenomeno, ci sono Emilia Romagna (0,97 ogni 100.000 abitanti), Lombardia (1,06), Piemonte (1,20), Liguria (1,80) e Friuli Venezia Giulia (2,36).
La classifica rimane pressochè invariata anche quando si tratta di analizzare le cause sorte nel 2009. «Specie sul fronte delle consulenze, - commentano dall’Uf - ficio Studi della Cgia di Mestre - ci si trova di fronte ad una vera e propria emergenza. Non si tratta di fatti episodici o di incapacità di gestione, bensì di una vera e propria patologia: c'è il rischio di compromettere nel tempo la tenuta dei bilanci delle amministrazioni

giovedì 26 agosto 2010

Labriola interroga l'amministrazione sulla diffida al comune della corte dei conti sugli incarichi esterni


Labriola Francesco Consigliere Comunale PD

Al Sindaco di Policoro

Ai dirigenti del 1°, 2°, 3° settore
Oggetto: Interrogazione a risposta scritta su incarichi esterni. Vista la delibera n° 49\2010 della Corte dei Conti di Basilicata;

Visti i dieci principi dettati dalla delibera, per la corretta elaborazione del regolamento per l’affidamento di incarichi esterni, rispondenti ai dettati della legge n.244 del 24/12/2007; Considerato che il Comune di Policoro è stato diffidato dalla Corte dei Conti di Basilicata per non aver risposto alle delibere n.6 e n. 16 del 2008 e per questo invitato a far pervenire in tempi celeri il regolamento di affidamento incarichi esterni, approvato dal consiglio comunale; Tenuto conto che è fatto obbligo, così come speli citato nei dieci principi, dettati dalla Corte, alle amministrazioni comunali di inviare alla Corte dei Conti tutti gl’atti per incarichi superiori a 5.000 euro; Tenuto conto, inoltre, che è fatto obbligo alle amministrazioni comunali di pubblicare sul web del comune tutti gli incarichi affidati, pena il danno erariale al quale viene chiamato il dirigente inadempiente; Preso atto, che nel corso del 2008, 2009 e 2010 sono stati affidati incarichi esterni; CHIEDO • di sapere se il Comune di Policoro è dotato di regolamento per affidamento incarichi esterni, rispondente alla legge 244/2007 e precisamente ai dieci principi dettati dal Corte dei Conti di Basilicata, nella delibera n. 49/2010; • se gli incarichi esterni affidati dal 2008 al 2010, nei vari settori di competenza, sono rispondenti alla legge 244/2007; • se gl’incarichi affidati sono stati regolarmente pubblicati sul sito web del comune, secondo quanto previsto dalla legge 244/2007( anagrafe incarichi ) e se si a quale data; • se tutti gl’atti degl’incarichi superiori a 5000 Euro sono stati inviati alla Corte dei Conti di Basilicata. In attesa, porgo distinti saluti. Policoro lì 25 agosto 2010.
Consigliere Comunale PD Francesco Labriola

mercoledì 25 agosto 2010

Sempre per la rubrica Lopatriellana : noi siamo un comune ricco ma non c'è ne siamo accorti:

Riceviamo e Pubblichiamo:

piccolo pro-memoria per lopatriello:
Se il comune è ricco è può ben pagare i dirigenti come si speiga che assistiamo a tanti esempi di degrado tipici dei comuni con casse in sofferenza tipo:
1-mancanza di operatori ecologici nel centro urbano in numero adeguato per mantenere pulita una città "ricca" come policoro;
2-mancanza di operatori in numero adeguato per la pulizia e manutenzione del verde pubblico nel modo idoneo per una città ricca (vedi la villa comunale);
3-il parco giochi della villa comunale è in totale abbandono, giochi rotti e divelti, e il nuovo parco della "cicogna" con nessuna recizione a ridosso della strada a protezione dei bimbi e di un parco che poresto sarà preda dei vandali, e anche incredibilmente sporco;
4-stato di assoluto degrado del lungo mare di policoro;
5-cassonetti dei rifiuti tutti rotti e senza coperchio molti comuni vicini e molto meno ricchi di policoro hanno tutti i bidoni nuovi o di nuova generazione;
6- strade a colabrodo;
7-vigili urbani merce rara anzi rarissima (non se ne vede uno in giro neanche a pagarlo)
8-scuole materne , elementari e medie in assoluto abbandono. Alcune con le erbacce sino alle finestre, altre che sembrano, viste dall'esterno, scuole del bronx e non della ricca policoro;
9-via puglia che, strada unica al mondo, presenta dei dossi naturali elasciati in tale stato in attesa che qualche motociclista o pedone ci lasci le penne, giusto per non interferire e traumatizzare le povere radici dei pini che alzano il manto stradale;
10- un terminal bus degli orrori;
11- terreni incolti e proprietari colti non sanzionati per mancanza di personale nel comando dei vigili urbani
12-differenziata dei rifiuti mai realizzata (mentre i comuni più poveri la fanno da tempo) e i magnifici dirigenti che portano il commissariamento della commissione preposta;
13-abusi edilizi mai sanzionati
14-edifici esistenti ma fantasmi per l'ufficio tributi del ricchissimo comune di policoro sempre per mancanza del personale o per magnifica attività dei relativi dirigenti (ciò vale anche per il punto 13)
15-segnaletica stradale spesso inesistente;
potremmo continuare ma richiede troppo tempo elencare tutte le mancanze dei meravigliosi dirigenti che meritano il tanto sudato premio di produttività.
caspita...cosa sarebbe di noi, allora, in caso di riduzione dello stipendio?????
ma va laààààà

Piccolo pro memoria per lopatriello. Se Policoro è ricca come si spiegano i seguenti fatti: 1-strade piene di buche; 2-cassonetti dei rifiuti vecchi e tutti rotti (senza coperchio); 3-scuole materne,elementari, medie e superiori in totale degrado e preda dei vandali; 4-villa comunale sporca e parco giochid ei bimbi in totale abbandono con giochi tutti rotti; 5-lungomare di policoro preda dei rom e dei venditori ambulanti e sporca sia sulla spiaggia che nella pineta; 6-suoli preda delle erbacce; 7-zone senza segnaletica verticale e orrizzontale; 8-vigili urbani preposti al controllo del traffico inesistenti; 9-strade tipo via puglia dove si aspetta solo che qualche motociclista ci lasci le penne a causa dei dossi provocati dai pini; 10-una strada (via banesti alias via salerno) che ha impiegto più del triplo di tempo e di soldi per non essere neanche finita con grave disagio dei cittadini; 11-raccolta differenziata mai lanciata dal comune, circostanza tipica dei comuni disestati economicamente e politicamente; 12-commissione per l'appalto rifiuti commissariata altro dato ctipico dei comuni che non brillano certo rappresentatività e per floridi casse comunali; 13-mancanza assoluta di spazzini nel centro urbano (e i topi ringraziano l'amministrazione comunale); 14-mancanza assoluta di personale dipendente del comune per il taglio delle erbacce nelle ville e nelle aree verdi, come anche nei suoli che non meritano tale definzione (e vipere, topi e altro rinzgraziano sentitamente tutta l'amministrazione comunale). 15-totale degrado del campo sportivo; ma va laààààà.

se il comune è così ricco come dice lui, perchè non paga i lavori alle imprese...consegnati da molto tempo?!!

Caro sindaco se il nostro comune è ricco,utilizza queste ricchezze per il territorio, ripulisci la discarica presente nei giardini murati, meti la videosorveglianza nei luoghi pubblici frequentati dagli adolescenti ( giardini murati e villa comunale ecc.), aiuta le famiglia, a prescindere dalla appartenenza politica, che hanno bisogno...ma non mi dire che l'emergenza è equiparare gli stipendi agli " eletti dalla politica"...che vergogna altro che sindaco delle case popolari.

Cercasi disperatamente 4 mensilità per educatrici Asilo Nido di Policoro. Donne che guadagnano la stratosferica cifra di circa 4000 Euro annuo. Sindaco per cortesia non fare la figura da pezzente proprio con noi.Paga anche noi che abbiamo uno stipendio da fame.




martedì 24 agosto 2010

Le strabilianti visioni del primo cittadino della città più ricca e felice d’Italia….. peccato che i suoi abitanti non lo sanno

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Di questa amministrazione tutto si può dire tranne che non sia capace di colpi di scena. L’ultima notizia ci ha lasciati comunque sbigottiti e crediamo meriti qualche riflessione.
Ci stiamo riferendo alla notizia apparsa venerdì 20 agosto sulla Gazzetta del Mezzogiorno che riportava l’elargito aumento dell’amministrazione comunale ai suoi dirigenti ari a euro 10.000 l’anno. Tale cifra è da ritenersi certamente considerevole e in relazione ai tempi che viviamo , se si tiene conto che il totale (per i due dirigenti) diviene di 20.000 €. Con tali soldi riteniamo si potevano fare molte altre cose. Forse si potevano assumere un nuovo i dirigenti che potevano affiancare e coadiuvare i due già in carica (sicuramente oberatissimi di lavoro!) utilizzando semmai contratti part-time in maniera tale da snellire il lavoro e da arricchire il comune di fresche energie.
Oppure si potevano lasciare le cose così come stanno e utilizzare i 20.000 € per aiutare le famiglie in difficoltà con buoni libri (anche per i più meritevoli delle scuole superiori), buoni pasto, buoni per la spesa al supermercato. Si poteva elargire un assegno di premio agli studenti universitari meritevoli di famiglia a basso reddito.
Si potevano promuovere iniziative culturali, congressi, incontri, tavole rotonde al posto di premiazione plebiscitarie (medaglie gadgets, ricordini a tutti, a prescindere dai reali meriti), fuochi d’artificio e tagli di nastro, per cui questa amministrazione certamente passerà alla storia.
Su come spendere questi soldi crediamo possono esserci sicuramente ancora tante proposte da fare e tutte nella direzione di una più equa distribuzione del bene pubblico e nell’ottica di un aiuto a colori i quali hanno più necessità.
Ma un’altra considerazione, ancora più importante e purtroppo grave, si impone su questa scelta che con un eufemismo definiamo infelice. Il nostro sindaco alle prime accuse mossegli ha risposto che tale provvedimento è in linea con quelli presi dalle amministrazioni dei comuni limitrofi e che è la logica conseguenza del fatto che “il nostro comune è un comune ricco”. Sulla prima dichiarazione ancora una volta si palesa il carattere a dir poco ballerino e instabile del nostro primo cittadino che quando gli fa comodo si allinea alle decisioni degli altri sindaci che invece in altre occasioni snobba e considera colleghi di serie B. ma è sulla seconda affermazione naturalmente che ci crolla il mondo addosso. Che il sindaco la giunta e la maggioranza del consiglio avessero perso da tempo la cognizione della realtà di Policoro ce ne eravamo già resi conto,ma questa è la goccia che fa traboccare il vaso. Ma di quale ricchezza e di quale agiatezza il sindaco parla? Policoro è in una condizione di povertà, miseria, difficoltà e soprattutto di sfiducia nel futuro che nella sua storia cinquantenaria non ha precedenti.
Ma sa il nostro sindaco quante sono le sofferenze bancarie?
Ma lo sa il nostro sindaco quanti disoccupati ci sono?
Ma lo sa il nostro sindaco quanti sono i cittadini costretti ad emigrare per lavorare?
Ma lo sa il nostro sindaco ch ei commercianti fanno salti mortali per poter sopravvivere?
Ma lo sa il nostro sindaco che i vari ristoratori, barristi operatori turistici nonostante si ammazzino di lavoro e cercano di contenere i prezzi non riescono a far quadrare i loro bilanci?
Ma lo sa il nostro sindaco che ogni giorno negli uffici di Equitalia ci sono file di ore per pagare vecchi debiti rateizzati?
Ma lo sa il nostro sindaco che le aziende edili nonostante questa edilizia selvaggia e dilagante sono in ginocchio?
Ma lo sa il nostro sindaco che i cittadini con rate di mutuo arretrate della prima casa sono tanti?
Ma il sa il nostro sindaco in che condizione economica sono le nostre aziende agricole?
Un’amara considerazione da fare è che, finita la sbornia estiva fatta di sole, mare, spiaggia, con la riapertura delle scuole e di tutte le altre attività tali problemi saranno acuiti.
Quando un primo cittadino manifesta uno scollamento così totale dalla realtà non riteniamo sia più in grado di guidare un’amministrazione; e dopo una tale dichiarazione tanto baldanzosa (per lui credibilissima), quanto drammaticamente falsa, come abbiamo purtroppo dimostrato, si impongono le sue immediate DIMISSIONI, per dare la possibilità a chi è più lucido e realista di prendere in mano le difficili redini della nostra città.

lunedì 23 agosto 2010

«Aumento immorale»

Diecimila euro annui concessi dalla Giunta ai dirigenti
FILIPPO MELE
POLICORO IL PRC: È UNO SCHIAFFO A TANTI CHE NON RIESCONO AD ARRIVARE A FINE MESE E AI GIOVANI PRECARI
• P O L I C O R O. La Giunta municipale ha aumentato gli stipendi ai dirigenti ed è scoppiata la polemica appena la delibera, del 21 aprile scorso, è divenuta “p ubblica”.

“Gli aumenti dell’indennità fissa concessi dal sindaco Nicola Lopatriello e dalla Giunta ai dirigenti del Comune sono immorali, in un momento di grave difficoltà per i conti del Paese”. E’ quanto ha dichiarato Ottavio Frammartino, della segreteria regionale del Prc. Che ha rincarato la dose: “Lopatriello, il sindaco venuto dalle case popolari, come ama definirsi, è un Robin Hood all’incontrario. Mentre il suo Governo blocca gli stipendi dei docenti e dei dipendenti pubblici e sostiene la Fiat nella richiesta di risparmi sui miseri 1200 euro guadagnati dagli operai, lui aumenta gli stipendi dei suoi dirigenti di 10.000 euro annui portando i loro salari da 6000 euro mensili a 7000”. Insomma, il Prc ne ha fatto una questione di rispetto delle difficoltà dei lavoratori: “Uno schiaffo ai tanti che non riescono ad arrivare a fine mese, ai giovani precari che quando trovano lavoro guadagnano cifre al di sotto dell’aumento di cui sopra, ai commercianti e artigiani della città che vivono sulla propria pelle gli effetti
devastanti della crisi”. Per Frammartino, infine, “tali aumenti sono ingiustificati perchè non sono legati ai risultati di gestione. Un vero e proprio regalo. Tanto non paga lui (Lopatriello, ndr). Aumenti anche illegittimi nella parte in cui si riconoscono gli arretrati, quasi a significare che ormai all'indecenza non c'è più limite”. Come ha motivato, invece, la decisione la Giunta municipale? Così, in delibera: “Vista la richiesta dei dirigenti del 3° e del 2° settore al sindaco di adeguamento dei propri compensi; ritenuto che tale richiesta sia sufficientemente motivata, soprattutto alla luce delle indennità, sicuramente superiori, attribuite ai dirigenti dei Comuni limitrofi (Scanzano J., Pisticci) e della precarietà del contratto stipulato a termine e, quindi, senza le tutele del contratto a tempo indeterminato; considerato che agli attuali dirigenti non sono liquidate altre indennità come quelle per gli incarichi professionali interni o per il recupero dei tributi; ritenuto opportuno adeguare il compenso “una tantum” rapportandolo, con decorrenza dall’inizio dell’anno in corso, ad una somma pari al doppio del minimo contrattuale dell’indennità di posizione, delibera di accogliere la citata richiesta di adeguamento dei compensi per adeguarlo agli altri enti del circondario”.
La replica del sindaco «Il Comune è ricco e può pagare bene»
[fime.]
«Il nostro è un Comune ricco che paga bene i suoi dirigenti. Abbiamo solo adeguato le loro indennità a quelle degli altri Comuni». Così, la replica alle critiche per gli aumenti ai dirigenti dell’ente locale. Il sindaco Nicola Lopatriello (Pdl) dice che «Policoro non è un paese di pezzenti. L’estate sta andando bene. Se in Basilicata ci fossero più Policoro questa regione sarebbe una piccola Emilia Romagna. Nulla di immorale. Poi, Frammartino ed il Prc non meriterebbero risposta. Sono una specie rara. Il problema dei precari e del lavoro ai giovani è della Regione. Noi facciamo del nostro meglio. I nostri dirigenti lavorano anche sabato e domenica. Spero di nominarne un altro per migliorare i servizi. Oltretutto, non abbiamo per nulla incrementato la spesa avendo risparmiato in altri settori».
(tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdi20 agosto)

domenica 22 agosto 2010

Frammartino: Quegli aumenti sono immorali. Lopatriello: Siamo un paese ricco

Con una delibera di Aprile l'amministrazione comunale di Policoro raddoppia l'indennità una tantum dei due dirigenti di Policoro portando i loro compensi annui da 64.000 mila E. agli attuali 74.000 E. In pratica un aumento di oltre diecimila Euro

Dichiarazione di Frammartino : Gli aumenti delle indennità fissa concessa da Lopatriello ai dirigenti del comune sono immorali , in un momento di grave difficoltà per i conti del paese . Lopatriello il sindaco venuto dalle case popolari come amava definirsi è un Robin Hood al contrario , mentre il suo governo nazionale blocca gli stipendi da fame dei docenti e dipendenti pubblici e sostiene la Fiat nella richiesta di ulteriori risparmi sui miseri 1200 euro guadagnati dagli operai , lui senza vergogna aumenta gli stipendi dei suoi dirigenti di 10.000 E .portandoli dalle 6000 euro mensili ai 7000 E. attuali . Uno schiaffo ai tanti che oggi non riescono ad arrivare a fine mese , a quei giovani precari che quando trovano lavoro guadagnano cifre al di sotto dell'aumento concesso e ai tanti commercianti e artigiani che oggi vivono sulla propria pelle gli effetti devastanti di questa crisi. Aumenti secondo noi ingiustificati perché non sono legati neanche ai risultati di gestione , un vero e proprio regalo , ma anche illegittimi nella parte in cui si riconosce a costoro anche gli arretrati , quasi a significare che ormai all'indecenza non c'è più limite.
Risposta di Lopatriello : Noi siamo un paese ricco , mica possiamo fare i pezzenti. I nostri dirigenti lavorano anche il sabato e la domenica. Frammartino pensasse a se , oramai sono in estinzione.

sabato 21 agosto 2010

Metapontino stritolato da debiti e sprechi


«Altragricoltura» accusa il consorzio di bonifica
FILIPPO MELE
La crisi agricola del Metapontino, l’area leader del settore primario della Basilicata, rischia di portare al collasso migliaia di piccole imprese a conduzione familiare. Quelle che hanno fatto ricco, in passato, il comparto tanto da parlar per questa zona di California del Sud Italia. Invece, a parere di sigle sindacali come Altragricoltura e Comitato agricolo Metapontino (Cam) e del Coordinamento dei sindaci di Policoro, Scanzano, Tursi, Pisticci, Bernalda, Nova Siri, Rotondella, e Valsinni, le aziende non sono mai state così in sofferenza. E ciò non solo per la crisi congiunturale in atto, per le ripetute calamità naturali e per le gravissime crisi di mercato (ultima quella del pomodoro) ma anche per le scadenze giunte al «pettine» con pignoramenti e vendita all’asta di case coloniche e terreni. Da qui la ripresa, in «grande stile», della mobilitazione sindacale ed istituzionale. Si annuncia, perciò, nei centri dell’arco jonico lucano, un fine agosto caldissimo. E non solo per gli aspetti metereologici. Intanto, quasi come atto preliminare all’annunciata ripresa delle «azioni di lotta», Altragricoltura ha «puntato» il vertice del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto (CbBM) di Matera. «Consorzio che – si legge in un comunicato della sigla sindacale – secondo dichiarazioni di sindacalisti dei dipendenti e di Consiglieri regionali avrebbe un disavanzo di circa 2.400.000 euro, un’esposizione debitoria di oltre 4 milioni ed una serie di voci di «spreco» come le consulenze con oltre 300 mila euro e disinvolte promozioni clientelari di personale». La situazione, però, sarebbe ancora più deficitaria: «Un quadro che parla di un buco di bilancio tanto grave che potrebbe presto portare all’emissione di un nuovo ruolo di tributi pesante per cittadini ed agricoltori». Insomma, i debiti del CbBM li dovrebbero pagare i produttori. «Ed è intollerabile – ha dichiarato Gianni Fabbris, coordinatore nazionale di Altra gricoltura - che, proprio nel momento in cui la pressione di banche ed istituti sulle aziende agricole sta diventando asfissiante e da più parti si richiamano gli agricoltori ad una gestione aziendale responsabile, il Consorzio continua ad essere gestito in modo personalistico come un carrozzone sprecone e clientelare. È evidente che la gestione di questo Presidente (Angelo Carriero, ndr) e di tutto il gruppo dirigente è arrivato al capolinea e, prima che faccia altri danni, farebbe bene, responsabilmente, a dimettersi, anche per evitare che nelle sedi legali vengano impugnati i molti conflitti di interesse che dele gittimano un Consiglio statutariamente scaduto nei suoi compiti istituzionali da anni». Ma potrebbero le dimissioni di presidente e Consiglio risolvere i problemi? Dietro l’angolo ci sarebbe il commissariamento dell’ente se non, addirittura, il suo azzeramento con la creazione di un’unica struttura consortile regionale a Potenza. Un rimedio, per Altragricoltura, peggiore del male. «Un eventuale commissariamento – ha concluso Fabbris - dovrebbe servire a riaprire una fase di riforma e non semplicemente a fare il lavoro sporco di far pagare nuove tasse per coprire il buco creato da chi ha gestito l’ente sinora».
La rivolta delle campagne «Pronti a tornare in marcia»
[fi.me.]
Per gli organizzatori è una data fondamentale per la ripresa della mobilitazione per ottenere i benefici della dichiarazione, da parte del Governo nazionale, dello stato di crisi dell’agricoltura del Sud. Ed il volantino che annuncia per il 25 agosto prossimo, nella sala consiliare del centro del Metapontino, dalle 18.30, una pubblica assemblea con la partecipazione «bipartizan» di alcuni assessori regionali e parlamentari, ha questo titolo: «No alla crisi agricola. Le campagne meridionali rivendicano il diritto a produrre ed alla dignità del lavoro. Torniamo in marcia. Giù le mani dalle nostre terre». Una sorta di proclama promosso da Altragricoltura, Tavolo verde Puglia, Comitato agricolo Metapontino, Coordinamento dei sindaci e degli assessori all’agricoltura dei Comuni dell’arco jonico lucano. L’organizzazione è di Altragricoltura. Importanti, ai fini delle decisioni da assumere, la presenza assicurata da tre assessori regionali all’agricoltura come Dario Stefano (assessore regionale della Puglia e coordinatore del tavolo agricolo della Conferenza Stato – Regioni), Wilma Mazzocco (Basilicata), Mauro Febbo (Abruzzo). Tra gli interventi programmati anche quelli del sen. Cosimo Latronico (componente della commissione Bilancio del Senato) e dell’on. Colomba Mongiello (componente della commissione Agricoltura della Camera). Interveranno, ovviamente, anche altri rappresentanti istituzionali della Regione, della Provincia di Matera e dei Comuni. Ma a quali obiettivi punta l’assemblea? Il volantino diffuso dagli organizzatori, a proposito, è chiaro: «Nonostante che numerose Regioni, sulla spinta della mobilitazione degli agricoltori, abbiamo dichiarato lo stato di crisi del comparto, i provvedimenti regionali e nazionali richiesti non sono arrivati ed anzi il Parlamento ha votato una legge Finanziaria che ci toglie risorse e strumenti. Mentre la crisi si aggrava è inevitabile riprendere la mobilitazione. È l’ora che la tutela delle aziende agricole e del patrimonio di lavoro e saperi che hanno garantito per millenni diventi una priorità nazionale».( Tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno)

venerdì 20 agosto 2010

NOSCORIE TRISAIA :Mentre la regione sta a guardare è in discussione il VIA alla Trisaia un megacapannone per rifiuti ad alta attività unico in Italia

La Regione non sta di certo brillando per comportamento a difesa della salute delle popolazioni lucane e dell'ambiente

Sul parco dei Calanchi e sulla sua storia l'assessore Mancusi si guarda bene dall'esprimersi. E' segno che gli interessa di più il petrolio. Esistono anni di battaglie per l’istituzione del parco dei Calanchi da parte di tanti cittadini e Comuni che l’assessore ignora totalmente. Sul discorso del nucleare e' irragionevolmente ottimista dal momento che mentre sul petrolio attribuisce competenze esclusivamente allo Stato, e il che' non e' vero, dal momento che la Regione ha rilasciato l'intesa alla ricerche petrolifere proprio nei Calanchi.In caso di esito positivo le ricerche sono inevitabilmente il preludio alle estrazioni petrolifere. L’assessore dimostra di non conoscere l’invasività della ricerca petrolifera e delle tecniche adottate . Saremo ben lieti di mostrare all’assessore Mancusi un dossier realizzato proprio sulla ricerca petrolifera su pozzo Morano a Policoro (permesso concesso in pieno ferragosto 2009 sempre dall’assessore all’ambiente dell’epoca) dove sono documentate le sostanze chimiche usate nelle trivellazioni e il risultato finale (tir di trasporto materie pericolose)dei residui delle trivellazioni in un’area vicino ad abitazioni e in pieno fiume Sinni.Se l’assessore avesse accettato il ns. invito a partecipare al convegno organizzato da Noscorie a Metaponto lido sul tema delle estrazioni petrolifere con esperti internazionali qualche conoscenza in più sull’impatto ambientale delle ricerche petrolifere l’avrebbe sicuramente condiviso con le associazioni che oggi definisce allarmiste. Sul nucleare, in base alla recente sentenza della Corte Costituzionale che respinge il ricorso delle Regioni. viene ribadito come esso sia materia di competenza esclusiva statale. Non saranno di certo gli allarmismi ferragostiani di cui l'assessore Mancusi attribuisce alle Associazioni a far riaccendere i riflettori e l'attenzione mediatica per il deposito delle scorie nucleari considerando che la Regione ha lasciato che Sogin egemonizzasse l'aspetto della comunicazione mettendo a riposo il tavolo della trasparenza che non si convoca da oltre un anno ( nelle altre regioni nulceari si svolge ogni tre e sei mesi).Tutto questo mentre è in discussione al Ministero dell’Ambiente il progetto di VIA per il decomissioning di Trisaia, sul megacapannone D3 (unico in Italia) per i rifiuti ad alta attività ,ed una linea per la solidificazione dei rifiuti di III categoria (quelli che decantano in migliaia di anni ) di cui si prevede la costruzione e non lo smantellamento.Sul progetto di decommissioning di Trisaia la Regione ancora non sì è pronunciata pubblicamente , mentre le associazioni si sono opposte.Per continuare sul discorso sicurezza e di tutela della salute pubblica l’assessore farebbe bene a rispondere alle associazioni ,al Comune di Rotondella e sopratutto ai cittadini sui controlli effettuati all’interno dell’Itrec , su cui l’Arpab non da assolutamente notizie ,dove Sogin resta controllore e controllato .
Se ad onor del vero dobbiamo valutare i fatti e non le parole la Regione non sta di certo brillando per comportamento a difesa della salute delle popolazioni lucane e dell'ambiente

giovedì 19 agosto 2010

Erosione, per Metaponto il destino è ormai segnato. Quando l'uomo distrugge la natura in nome del falso sviluppo

Nel tratto di costa tra il fiume Bradano e Metaponto «è ipotizzabile che nei prossimi anni si registrerà la più preoccupante crisi regressiva della spiaggia», con un processo di erosione senza «naturali inversioni di tendenza», ma che potrà essere contrastato solo «con la realizzazione di barriere emerse». È una delle principali conclusioni contenute nella “Relazione generale sugli interventi di mitigazione del fenomeno di erosione dell’arco costiero del Metapontino”, realizzata dal Difa (il dipartimento di Ingegneria e fisica dell’ambiente) dell’Università degli Studi della Basilicata in base a un accordo di collaborazione tra l’Ateneo e la Reg ione. La relazione, è scritto in una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale, è stata completata con due mesi di anticipo rispetto ai tempi previsti «per la rilevanza assunta negli ultimi tempi dal tema sullo scenario politico regionale, e per le risorse messe in campo dall’Univer - sità e dal dipartimento regionale per le infrastrutture».

Lo studio si suddivide in due parti: spiccano l’analisi meteo-marina, con la valutazione delle possibili soluzioni tecniche e il supporto in fase di redazione del disciplinare di gara per l'affidamento dei lavori. I ricercatori hanno ipotizzato che nei prossimi anni, nel tratto davanti a Metaponto, l’erosione della costa sarà «preoccupante» e di non facile soluzione: non sarà possibile «sperare in una naturale inversione di tendenza» o realizzare «opere radenti» per contrastare il fenomeno, essendo necessarie quindi «differenti tipologie di barriere emerse». (tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno)

Lo studio, che fornisce un quadro completo delle problematiche che riguardano il litorale jonico della Basilicata, sarà presentato nei prossimi giorni «per costruire rapidamente un percorso condiviso che consenta di formulare un progetto preliminare degli interventi e avviare le procedure per l'esecuzione dei lavori».
L’anticipazione di questi dati scientifici conferma, quindi, che il ripascimento è tecnica che risolve temporaneamente il problema dell’erosione e, pur comportando una spesa di un certo peso, si conferma irrilevante circa la possibilità di risolvere una crisi ambientale complessa. Sembra ormai chiaro che non è sufficiente spostare la sabbia da una parte all’altra per salvaguardare la costa in una prospettiva di lungo periodo.

mercoledì 18 agosto 2010

Policoro vincita milionaria con la lotteria Turista per una vita

Un tempo si girava la ruota, si puntava alla roulette, si comprava un biglietto della lotteria nel sogno di sistemarsi per tutta la vita. Oggi, nel sogno di dondolarsi su un'amaca, probabilmente, per tutta la vita. Su quest'ultimo, il Consorzio Lotterie Nazionali ci ha pensato su. E ha trovato una risposta convincente. Così, da ormai due anni ha lanciato un nuovo biglietto gratta e vinci da 5 euro che si chiama Turista per Sempre. Perché con quello tra le mani, si rischia di vincere una rendita vitalizia sì, ma da spendere in cocktail sulla spiaggia o sciate in montagna. Si tratta di 6 mila euro al mese per venti anni, oltre a 200 mila euro subito e un bonus finale non inferiore a 100 mila euro. In totale un colpo da 1 milione 740mila euro.Ed è quello che accaduto a Policoro , con un biglietto acquistato nella tabaccheria in via salerno alle spalle del Liceo e i fortunati vincitori a detta del gestore sono una famiglia che certamente non navigava nell'oro. Che dire sembrerebbe un'estate fortunata per il metapontino , nel giri di pochi mesi tra Mova Siri e Policoro ci sono stati almeno tre persone baciate dalla fortuna.

Altraagricoltura Diffida al Consorzio di Bonifica : Fateci vedere i Bilanci


E' l'ora delle dimissioni e trasparenza

L’esecutivo regionale Lucano di Altragricoltura si è riunito per fare il punto sulla situazione del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto e per valutare le ulteriori iniziative da assumere per evitare che i cittadini lucani, i suoi dipendenti e gli agricoltori paghino prezzi ancora più pesanti.

L’esecutivo ha preso atto di recenti notizie di stampa che riportano dichiarazioni di sindacati dei dipendenti e di consiglieri regionali per cui il Consorzio dichiarerebbe un disavanzo di circa 2.400.000 €, una esposizione debitoria di oltre 4 milioni ed una serie di voci di “spreco” come le consulenze con oltre 300 mila euro o l’appesantimento delle voci con molte e disinvolte promozioni “clientelari” di personale. Denuncia grave dunque, fatta da sindacati e parti istituzionali e politiche.

In realtà i dati che sta raccogliendo il gruppo di lavoro interno (costituito con l’obiettivo di produrre un “dossier sulla situazione del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto” come annunciato nei giorni scorsi e che verrà diffuso alla riapertura dei lavori del Consiglio Regionale) parlano di una situazione ben più grave sia quantitativamente (nelle entità delle poste reali) che qualitativamente (per la “disinvoltura” con cui questa gestione ha operato e sta operando).

Un quadro, quello che stiamo raccogliendo, che parla di un buco di bilancio tanto grave che potrebbe presto portare all’emissione di un nuovo ruolo di tributi pesante per cittadini ed agricoltori.

Gianni Fabbris, coordinatore di Altragricoltura, ha rilasciato la seguente dichiarazione “E’ intollerabile che, proprio nel momento in cui la pressione di banche ed istituti sulle aziende agricole sta diventando sempre più grande e da più parti si richiamano gli agricoltori ad una gestione delle aziende accorta e responsabile, un istituto come quello del Consorzio che dovrebbe essere di esempio continua ad essere gestito in maniera personalistica come un carrozzone sprecone e clientelare”. “E’ evidente” aggiunge Fabbris “che la gestione di questo Presidente e di tutto il gruppo dirigente è arrivato al capolinea e, prima che faccia altri danni, farebbe bene responsabilmente a dimettersi, anche per evitare che nelle sedi legali vengano impugnati i molti conflitti di interesse che delegittimano un consiglio statutariamente scaduto nei suoi compiti istituzionali da anni”.

L’esecutivo di Altragricoltura sottolinea, però, che le doverose dimissioni del gruppo dirigente del Consorzio, di per sé, non garantirebbero la risoluzione dei problemi che questa gestione consegna a chi verrà dopo.

Un eventuale commissariamento dovrebbe servire a riaprire una fase di riforma e non semplicemente a fare il lavoro sporco di far pagare nuove tasse per coprire il buco fatto da chi ha gestito finora.

I Consiglieri ed il Presidente sono stati eletti su liste presentate e sostenute dalle organizzazioni professionali agricole che, alla data di ormai 7 anni fa (senza elezioni da allora, una vergogna in spregio allo statuto!!), avrebbero dovuto rappresentare la categoria.

Cosa pensa la Coldiretti (realtà egemone per numero di consiglieri eletti e perché esprime il Presidente) di questa situazione, quale è la giustificazione per essere arrivati a questo punto? Quali sono le proposte per risolvere la crisi? Speriamo non siano quelle che hanno portato al fallimento della Federconsorzi di cui ancora paghiamo le conseguenze.

“E cosa pensa la Regione che ha per dovere il compito di vigilare e garantire?” si chiede Fabbris. “Siamo convinti che la Regione Basilicata abbia una sola strada davanti e questo Assessore Regionale la perseguirà: la trasparenza ed il risanamento, anche per evitare lo scaricabarile che, certamente, da Settembre potrebbe provocare altri danni. Bisogna smetterla di dare la colpa agli agricoltori (i debiti degli agricoltori nei confronti del consorzio sono solo una piccola parte del problema e non possono essere un alibi) o ai lavoratori e di metterli uno contro l’altro. La via è stretta e passa per la riforma del Consorzio con al centro la trasparenza, un processo di partecipazione democratica vera, una gestione efficiente e professionale”.

L’esecutivo ha dato mandato ad Enrico Lacava di adottare i passi formali nei confronti del Consorzio per chiedere la documentazione relativa ai bilanci e il perché i bilanci, gli incarichi e le procedure non sono pubblicati nel sito come prevede la normativa e di predisporre la diffida ai consiglieri in carica in conflitto di interesse. Sono primi passi, prima della presentazione del dossier e di un documento con le nostre proposte di riforma agli agricoltori ed alle istituzioni.

lunedì 16 agosto 2010

Di Sanza Serafino: E’ ora che la provincia azzeri i cda Apea e Ageforma , serve segnale di sobrietà .


Policoro bocciata l'amministrazione sulla gestione Asilo Nido e raccolta dei rifiuti.

intervista di P. Lutrelli

Alle Provinciale del 2009 dopo una esperienza se vogliamo traumatica per via di una interruzione prematura alla guida del comune di Policoro, Serafino Di Sanza , 49 anni ,presidente dell’ordine dei consulenti del lavoro degnissimo esponente di quella che viene definita “società civile” decide di tornare a fare politica a distanza di due anni per candidarsi nella lista Stella , il contenitore voluto dall’attuale presidente della provincia , per andare oltre i partiti ed intercettare quel consenso utile, dimostrandosi oltretutto determinante a rafforzarne il progetto politico. Stella diventa presidente della Provincia con il 52%. Di Sanza candidato a dir poco felice , vince le sue elezioni attestandosi quale primo dei due eletti della compagine presidenziale , arrivando davanti al Materano Tommaso Perniola che godeva dei favori del pronostico e come sempre del sostegno di Angelo Tosto. Ora non c’è dubbio che chi sa leggere la politica non può non notare , considerando l’antefatto che qualcosa sia accaduto. Infatti dopo lo smarcamento dal gruppo Stella avvenuto poco più di un mese fa per entrare nel gruppo misto, nell’ultimo consiglio provinciale tenutosi lo scorso 4 agosto con l’astensione durante la votazione del conto consuntivo dell’ente, Di Sanza ha voluto rimarcare un altro distinguo. Abbiamo approfondito la questione con il diretto interessato. Non c’è dubbio che Serafino Di Sanza abbia un seguito consistente e non c’è dubbio che al contempo faccia opinione.

D. Prima si è reso indipendente dalla lista Stella , ora l’astensione sul voto del consuntivo 2009. Come dire “Caro Stella faccio sul serio”

R. Faccio politica nel cs. affondando i problemi con una ottica diversa che è quella del dar conto al territorio nell’interesse del territorio. Anche nell’ultimo consiglio provinciale dopo essermi dichiarato indipendente dal gruppo Stella ho assunto una posizione critica nei confronti della maggioranza. Mi sono astenuto dall’approvazione del bilancio consuntivo 2009 perché ritengo che quello sia un bilancio non veritiero perché non sono stati evidenziati i contenziosi quei contenziosi che in seguito andranno a configurarsi come debiti fuori bilancio. Sono delle situazioni pregresse ereditate dal passato, ma in ogni caso vanno tenute in considerazione .

D. E’ innegabile dunque un suo malessere?

Sono stato eletto dai cittadini di Policoro al quale ho chiesto un voto libero. Chiaramente non appartengo a partiti e non essendo stato nominato da qualcuno , devo dare conto solo ai miei elettori. Durante il mio primo anno di amministrazione provinciale ho sofferto perché credo che il meta pontino non sia rappresentato giustamente. Non me ne voglia nessuno , però è un fatto oggettivo: la giunta provinciale è espressione del capoluogo e della collina Materana. Non c’è un rappresentante di giunta a partire da Tursi per arrivare a Nuova Siri fino a Pisticci. Ed è innegabile che ad amministrare sia la giunta con a capo il presidente. E non certo il consiglio.

D . Il presidente Stella non l’ha presa come un affronto la sua fuoriuscita dal suo gruppo?

Non credo, a lui ho spiegato il mio malessere. La cosa va a sua tutela . Ho dovuto liberare lui, perché con il mio comportamento critico lo avrei messo in difficoltà con il resto della coalizione.

D. Secondo lei la Provincia è un ente utile o se ne potrebbe fare a meno?

Sostengo se gli enti se ci sono vuol dire che servono. Però devono migliorare nel funzionamento , mettendo in discussione la politica e la burigrazia che c’è nelle istituzioni. Nell’ultimo consiglio provinciale ho detto che prima di pensare a ridurre del dieci % il compenso degli amministratori sarebbe opportuno azzerare i cda degli enti strumentali sub istituzionali che sono solo costi e posti che servono solo alla politica per distribuire postazioni. La provincia di Matera che tra l’altro rientrava nel dieci per cento che il governo voleva abolire, nel nostro caso ne ha due : Apea e Ageforma ed io, anche per dare un segnale di sobrietà ,per entrambi ho chiesto appunto di azzerare i rispettivi consigli di amministrazione. Anche perché è giusto che che l’indirizzo politico lo dia il consiglio provinciale eletto democraticamente dalla gente.

D. Veniamo infine alla sua Policoro di cui è stato sindaco per poco più di un anno

R. Ho alcuni appunti da sollevare nei confronti dell’amministrazione in carica , guidata dal sindaco Nicola Lopatriello. Parliamo dell’asilo nido. A Policoro funzionava molto bene. Da oltre dieci anni c’era una cooperativa che aveva lavorato bene nell’interesse dei bambini. Questa giunta ha azzerato tutto. Oggi la cooperativa Albero Azzurro che è stata costituita nel 2009 è quella alla quale il consorzio che si è aggiudicato l’appalto ha assegnato il servizio dal gennaio 2010. L’amministrazione deve correre ai ripari in vista del prossimo anno scolastico. Nella speranza che tornino i numeri di prima poiché il calo degli iscritti è stato una conseguenza rispetto al disservizio creato. Non me ne voglia il Vicesindaco Rocco Leone ma se lui si fosse trovato all’opposizione avrebbe mandato le carte in procura come fece quando io ero sindaco rispetto al bando della mensa scolastica che io ritirai in autotutela. Infine il bando della nettezza urbana . Fui accusato per aver creato da sindaco una società (MUSE) a capitale pubblico per dare postazioni. Dissi che non era così. Quello strumento avrebbe dato la possibilità di gestire i servizi senza intaccare i cittadini. Se non si va verso una dei rifiuti porta a porta non si troverà mai una soluzione definitiva.
(tratto dal quotidiano della Basilicata)

venerdì 13 agosto 2010

Ufficializzate le dimissione da città nuova da parte del consigliere Suriano

Quello che avevamo anticipato per primi , puntualmente si è verificato. Riportiamo sotto la nota scritta dal consigliere Suriano in cui annuncia la sua uscita da Città Nuova. Quale miglior risposta a chi metteva in dubbio la veridicità delle nostre informazioni? Così come possiamo anticipare che A. Galante capogruppo di città nuova ha chiesto al presidente del consiglio la sostituzione di Suriano con Ripoli nella commissione lavori pubblici presieduta da Mario Vigorito , e su tale richiesta si è aperta uno scontro durissimo nella maggioranza.

Il sottoscritto consigliere Dr. Suriano Pasquale nel prendere atto che non sussistono le condizioni politiche per consentire una leale e fattiva collaborazione all'interno del gruppo consiliare denominato " Città Nuova" manifesta la propria volontà di assumere tutte le opportune iniziative che competono in piena autonomia con formale dichiarazione di indipendenza da tale compagine politica.
Non vi è stato da parte del capogruppo nessun tentativo di coinvolgere i singoli consiglieri nella vita politica dell'ente ne è apparso allo istante utile e proficuo conoscere l'ordine del giorno attravrerso scarne delucidazioni spesso frettolose o rabbrecciate.
Assume lo scrivente consigliere il non facile compito di denunciare una pervicace quanto ostinata azione tesa a delegittimare il confronto anche attraverso un suo costante impoverimento con inevitabili ripercussioni in ordine alla elaborazione delle problematiche che attengono alla vita della comunità.
Ed è in nome di quel patto sancito con i cittadini che si ritiene offrire un forte e rinnovato impegno politico ed istituzionale e di esprimere un contributo modesto o importante che sia alla crescita di una città che onoro di rappresentare in consiglio comunale.
Dichiaro e rinnovo al mio Sindaco e a tutta la maggioranza la mia fiducia ed il mio contributontributo.
Dr. Suriano Pasquale

giovedì 12 agosto 2010

Riceviamo e Pubblichiamo Duce ad Ogni costo


Era cosa risaputa che sarebbe accaduto al grande stratega Ierone...detto anche il "DUCE"
Non si può essere tutto in un gruppo e per giunta tenere le persone valide che potrebbero aiutarti in panchina!
Ora è iniziato il conto alla rovescia del tuo impero fatto solo di fumo e chiacchiere alla Nicolino Lopatriello....che per giunta ti combatte.
Questo di Suriano è solo l'inizio forse per ringraziarti di avergli sistemato ........ che a differenza dei fessi che ti stanno a fianco con sincerità ...loro invece hanno fatto i cazz...loro alla grande nella zona d'ambito contattanto i privati vendendosi il tuo operato per loro.
Come al solito chi ti sta vicino la piglia in quel posto...e gli altri che davanti ti allisciano e dietro deridono vanno alla grande.
Ora vogliamo vedere cosa farai nei confronti della cuginetta, visto che in carico a "Città Nuova"anche perchè te la potevi risparmiare visto che ci sono tanti tecnici di policoro che hanno creduto in te.
Stai perdendo tante persone ma non come a Suriano ecc...ma gente che ha creduto veramente in te!
Corri ai ripari ..se sei ancora in tempo riavvicina le persone del gruppo sane e rendile partecipe del tuo operato, non fidarti di Leone e company...altrimenti prenderai un'altra trombata!
Quando leggi gli articoli sul blog pensa a ciò che hanno scritto e rifletti su i tuoi errori.
Non fare lo stesso errore di Mussolini ...che era convinto di essere un grande PODESTà... però i suoi se lo raggiravano facendogli credere che in ogni posto che andava in italia c'erano aerei schierati non sapendo invece che erano sempre gli stessi ma cambiavano di volta in volta colore!
Questo e per farti capire che non devi essere convinto che tu hai la situazione sotto controllo, o meglio te lo fanno credere.
Arrivederci exImperatore.

Rettifica del Consigliere Spano :

Caro Ottavio, sono il Consigliere SPANO in persona. Fermo restando che non guardo mai il tuo blog perchè lo ritengo un'offesa all'intelligenza delle persone, in via del tutto eccezionale, dal momento che mi hanno riferito una mia chiamata in causa, non posso non risponderti, se non altro per disilluderti. La mia fedeltà al gruppo "Città Nuova", è e resta incondizionata. Ho stretto un patto con la gente che mi onoro di rappresentare e rispettare perchè io sono un uomo di parola e non mi sottometto a logiche scellerate e disfattiste come tu potresti insegnarmi. La fiducia e l'affetto personale che mi legano poi all'Assessore Ierone, vanno ben oltre una semplice amicizia o legame politico. Non so chi ti passa certe informazioni, come al solito prive di qualsiasi fondamento....una cosa è certa: prima di scrivere fandonie, saresti pregato di interpellare i diretti interessati. Spero che il messaggio ti giunga forte e chiaro, dal momento che a scriverlo è stato il diretto interessato. Spero che le ferie ti aiutino a schiarirti un po le idee. Certo della correttezza di informazione di cui ti vanti, aspetto di vedere pubblicata questa mia.

Risposta del Blog
Ci rammarichiamo che il consigliere Spano non legga il nostro blog ma sia certo che non ci strappiamo le vesti per questo , poteva evitarci anche l'eccezionalità a tutela della sua intelligenza. Verificheremo la sua fedeltà al gruppo , ma la notizia viene da ambiente vicino alla maggioranza e noi la davamo come probabile e non certa , basta leggere i post senza faziosità , ma avremmo tempo per verificare l'attendibilità e la fedeltà specie dopo l'approvazione del piano d'ambito. Inoltre lo voglio ripetere per onesta intellettuale , non ho mai preteso con questo blog di fare informazione , non è il mio mestiere non faccio il giornalista io racconto dal mio punto di vista , quello di un comunista ma da oggi un cittadino incazzato le cose di questa amministrazione, un modo per rispettare il patto sottoscritto con i miei 474 elettori quando mi sono candidato a Sindaco , quello di fare l'opposizione , e visto che non lo posso onorare dai banchi consiliari oggi lo faccio in questo modo , ai posteri lascio il giudizio se questo sarà servito o meno a questa città.