sabato 31 ottobre 2009

Il sindaco ha bloccato le trivellazioni nel Bosco Pantano

• P O L I C O R O. Il sindaco Nicola Lop at r i e l l o ha fatto notificare ieri alla Gasplus Italiana spa un provvedimento di sospensione dei lavori di trivellamento nella zona Bosco Pantano Soprano finalizzati all’estrazione di gas dal sottosuolo. Lo ha comunicato lo stesso primo cittadino che, mercoledì scorso, aveva dichiarato alla Gazzetta la sua volontà di intervenire in questo senso nel caso gli uffici competenti avessero individuato la necessaria via legale. Un sopralluogo era stato condotto in via Adua, su cui insiste la pista di accesso alla “Postazione sonda masseria Morano1 dir”, da dirigenti dell’Ufficio tecnico e da agenti della polizia municipale. «Ufficio tecnico – ha dichiarato il primo cittadino – che, dopo accertamenti sulla documentazione pervenuta (la Denuncia di inizio attività, ndr), ha rilevato alcune carenze che hanno consentito il blocco dei lavori». Sulla vicenda della trivella spuntata tra serre e frutteti, a circa tre km dall’Enea – So gin della Trisaia e dal centro abitato, la civica amministrazione, per bocca del primo cittadino e dell’assessore all’Ambiente, Luisa Lasaponara, ha manifestato perplessità sul metodo adottato dalla Regione per il rilascio delle autorizzazioni. «Per ora – ha continuato Lopatriello - ho disposto la chiusura del pozzo. Nei prossimi giorni vedremo chi tra le due istituzioni ha le ragioni più forti. Siamo noi ad essere stati eletti amministratori della città ed a noi i cittadini chiedono spiegazioni su quello che accade all’inter no dei nostri confini. Perciò, non avevo alternative che emanare un atto amministrativo di questo genere». L’ha buttato sull’ironico, invece, Ottavio Frammart i n o, segretario provinciale del Prc, che sul suo blog aveva già attaccato Lopatriello. «Finalmente – ha sostenuto l’espo - nente comunista - il sindaco si è attivato. Poverino, non ne sapeva niente. Quel cattivone di Santochirico (Vincenzo, assessore regionale all’ambiente, ndr) non lo aveva avvisato. Egli, però, si era distratto anche mesi fa quando feci opposizione alla richiesta di Dia. Lo dovete capire, aveva altro da pensare preso come era tra il campus con il Canada e l’inaugura - zione della statua a Banesti (Romania). Così, non si è accorto che gli stavano saccheggiando il territorio». Poi, però, interpellato dalla Gazzetta, lo stesso Frammartino ha giudicato «positivo il blocco disposto da Lopatriello anche se egli poteva intervenire prima per evitare anche l’inizio degli stessi lavori. Noi, sulle trivellazione nel Metapontino, siamo contro la Regione da tempo. Se lui è disposto a seguirci ben venga». Tratto dalla Gazzettta del Mezzogiorno (Filippo Mele)

Sul web nuovi timori che dietro le perforazioni ci sia il piano nucleare


Filippo Mele • P O L I C O R O. Voci dal web sul nostro articolo di ieri, “A Policoro spunta una trivella per la ricerca del gas”, pubblicato sul sito internet del nostro giornale, www.lagazzettadelmezzogiorno.it, in cui denunciavamo l’inizio dei lavori di “Postazione sonda masseria Morano1 dir”. «Io penso – ha commentato Rocco De Risi, di Gallarate - che le trivellazioni siano da mettere in rapporto non con la ricerca di gas ma con i siti individuati dal Governo per le nuove centrali nucleari. Mercoledì è stata presentata un’inter rogazione parlamentare (question time) da un deputato dell’Idv (Antonio Di Pietro, ndr). La risposta del ministro Vito non ha chiarito i dubbi. Spero che il giornale si occupi per tempo del pericolo che Scanzano o Policoro siano “nuclearizzate”. Perché non pensare a realizzare in quella zona un’impianto fotovoltaico o solare? La Spagna lo ha già fatto. Chiedete al premio Nobel Rubbia». Ed Antonio, da Parma, ha aggiunto: «Ha ragione il sig. De Risi. Spero che il vostro giornale faccia piena luce e soprattutto invito i miei concittadini a fare attenzione e prepararsi per la mobilitazione che sicuramente si farà che l’area sia o no presidiata dall’Esercito». E Pietro, da Potenza, ha concluso: «Non vogliamo il nucleare ma non vogliamo neanche il petrolio. Siamo stanchi e stufi di estrarre petrolio per far arricchire 4 mascalzoni. Non dimentichiamolo mai... Siamo la regione più povera d’Italia, dove i giovani scappano, nonostante tutte le ricchezze del territorio».


venerdì 30 ottobre 2009

Ieri 17 posto per questo blog nelle classifiche di ShinyStat

Siti Top - Politica e Istituzioni/Politica
Le classifiche di ShinyStat elencano i siti che il giorno precedente hanno totalizzato il maggior numero di visite
vedi su
http://www.shinystat.com/it/cat/Politica-e-Istituzioni/Politica-1.html

giovedì 29 ottobre 2009

E al Bosco Pantano adesso spunta una trivella per la ricerca del gas


POLICORO L’AREA INTERESSATA AL POSIZIONAMENTO DELLA STRUTTURA DI PERFORAZIONE È SITUATA TRA SERRE E FRUTTETI
Tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno ( Filippo Mele)• P O L I C O R O. Spunta una trivella per la ricerca del gas in zona Bosco Pantano Soprano. Ieri, su via Adua, erano al lavoro gli operai ed i mezzi meccanici che stanno predisponendo la piattaforma. L’area interessata al posizionamento della struttura di perforazione è situata tra serre e frutteti. Le case coloniche più vicine sono a poche decine di metri. Ad un chilometro di distanza corre la Sinnica e a 2-3 c’è il centro Enea-Sogin della Trisaia. La stessa distanza, più o meno, che separa la zona dalla periferia del centro abitato.
Dalla tabella dei lavori si può evincere che il committente è la Gasplus Italiana spa e che si tratta della realizzazione di: “Postazione sonda masseria Morano1 dir”. Oltre ai nomi di progettisti, direttore dei lavori, e della ditta esecutrice, è riportato alla voce “Autorizzazione” che la Dia (Denuncia inizio attività) è stata presentata l’8 agosto.
E con i lavori di predisposizione della trivella sono spuntate anche le polemiche politiche. Sul suo blog, il segretario provinciale del Prc, O t t av i o Frammar tino, ha scritto: «In nessuna parte del mondo è permesso eseguire ricerche di idrocarburi vicino ad abitazioni, laghi e coste (peggio ancora centri nucleari). Negli Usa proibiscono di trivellare a 160 km dalle spiagge. Non esistono per gli abitanti di Policoro prescrizioni rigide sull’im - patto ambientale che la trivellazione avrà sulla salute delle persone, lo stato delle acque, dell’aria, e sui probabili danni a cose, strutture, ed aziende agricole per fenomeni di microsismicità e subsidenza. Insomma - ha concluso Frammartino - qui, invece del gas gratis ai cittadini, si regalano solo inquinamento e danni all’economia locale. Il sindaco Nicola Lopatriello poteva tranquillamente bloccare l’autorizzazione rilasciata dalla Regione con un ricorso al Tar che non ha fatto».
Ma non ha tardato ad arrivare la reazione del primo cittadino. «Ieri mattina - ha rivelato Lopatriello alla Gazzetta - gli assessori Luisa Lasaponara e Saverio Carbone, con i vigili urbani e personale dell’Ufficio tecnico, sono stati in via Adua. Metterò in atti ogni possibile azione legale per bloccare i lavori. Noi, come Comune, purtroppo, non c’entriamo nulla con queste autorizzazioni che sono rilasciate dalla Regione. A noi è stata presentata solo una Dia. Verificheremo se possiamo dare uno stop alla prosecuzione dei lavori per il posizionamento della trivella».
Pronta anche la replica al Prc: «Se i dirigenti di questo partito vogliono venire a manifestare con me contro la Regione, che da le autorizzazioni a perforare il nostro territorio, ben vengano».

Disposto il Parziale dissequestro di Marinagri

La procura di Catanzaro ha disposto il dissequestro parziale di Marinagri.
Il dissequestro dalle prime notizie pervenuteci, riguarderebbe quelli di pertinenza all'Ittica Valdagri Spa, oltre cento ettari insieme con gli immobili, le attrezzature queste tra l'altro sembrerebbe pertinenze estranei ad ogni tipo di intervento urbanistico ed edilizio previsto dal Ppe a suo tempo oggetto di indagine da parte di De Magistris , di cui sia la cassazione che il tribunale del riesame si sono espressi , inoltre il provvedimento riguarderebbe il delfinario , il comparto G dove dovrebbe sorgere il campo da Golf , rimangono sotto sequestro comparti B-C-D la dove oggi vediamo gli interventi edilizi in stato avanzato.

mercoledì 28 ottobre 2009

Policoro: dopo la nostra denuncia sui pozzi , lopatriello si accorge delle trivelazioni

Dopo che leggerete il comunicato dell'amministrazione comunale sulle Trivelazioni per i pozzi del gas , probabilmente penserete quello che ho pensato io , cioè che questi dormono e per fortuna che c è questo blog e tutti voi che lo leggete. Finalmente dopo la nostra segnalazione con tanto di foto , il Sindaco si è attivato . Poverino non ne sapeva niente, quel cattivone di Santochirico non lo aveva avvisato , si era distratto anche mesi fa , quando io come segretario del PRC ho fatto opposizione alla richiesta di DIA per questi lavori , opposizione regolarmente notificata per raccomandata al Sindaco. Lo dovete capire , poverino aveva altro da pensare preso come era con gli impegni internazionale , tra il campus con il canada e l 'inaugurazione della statua a Banesti , e mentre lui sottoscriveva una decina di protocolli con cani e porci per la valorizzazione turistico ambientale non si è accorto che gli stavano saccheggiando il territorio. Dice che la notizia l'ha appresa dalla stampa ( quale?) , in verità siamo stati noi a sollevare il problema grazie anche al contributo importante dei compagni di OLA. Non cita questo Blog , in altri tempi ha tentato di ridicolizzarci in consiglio comunale , di denigrarci , ci ha querelato per fermarci , ma noi abbiamo continuato e voi a leggerci ed insieme siamo riusciti a raggiungere questo risultato. Non è il primo caso non sarà l'ultimo, e lo facciamo spinti per amore di questa comunità , amore per i nostri Figli a cui tentiamo di lasciare un mondo migliore ma anche un amore, anzi un innamoramento, per ciò per cui agiamo, per la pretesa di cambiare il mondo. Amore per questo sogno che ci vede folletti contro giganti in lotta ogni giorno in cui rinasciamo nelle vesti di davide pronti ad abbattere il Golia potente. E penso ( l'ho è almeno per me) spinti dalla ricerca continua e appassionata di una via di uscita dal disastro che si costruisce intorno a noi, da cui ci proteggiamo, l’un l’altro, come opliti pronti a sferrare un altro, geniale, colpo.Io oggi non riuscirei ad immaginarmi il mio fare politica al di fuori di tutto questo , anche se con amarezza devo constatare che stiamo supplendo da soli ( questo blog e voi che ci leggete) a un ruolo che toccherebbe soprattutto all'opposizione che siede in consiglio.
Pubblichiamo Parte del comunicato dell'amministrazione:
Il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, dopo l’autorizzazione concessa dalla Regione Basilicata per la trivellazione nel territorio di Policoro (zona Bosco Pantano) per l’estrazione di gas da parte di una società del settore, e l’allarme lanciato nei giorni scorsi dall’associazione ambientalista Ola, sostiene, insieme all’assessore comunale all’Ambiente, Luisa Lasaponara: “Vogliamo vederci chiaro su questa vicenda dai contorni ancora oggi molto strani poiché abbiamo chiesto subito dopo la pausa ferragostana un incontro con l’assessore regionale Santochirico per conoscere le motivazioni che lo hanno spinto a concedere l’autorizzazione, però ad oggi non siamo stati ricevuti”. “E comunque il mio compito –spiega Lopatriello- in qualità di primo cittadino, in quanto autorità di pubblica sicurezza e di igiene pubblica nel territorio di mia competenza, è quello di vigilare affinché non ci siano ripercussioni per la salute dei miei concittadini. Politicamente è una scelta molto discutibile in quanto prima la Regione predica trasparenza sulle procedure amministrative in materia di tutela ambientale, vedi la creazione del tavolo della trasparenza per l’Itrect di Rotondella, però poi razzola male quando accorda unilateralmente un’autorizzazione per l’estrazione sul territorio regionale, nel mio Comune in questo caso, di gas. Non conosco i motivi che hanno spinto il Dipartimento a firmare tale atto, poiché in passato per una situazione molto simile a Nova Siri non ci sono state perforazioni. Perché a Policoro si?

riceviamo e pubblichiamo

" Il Sindaco, detto Nicolino ù RUMEN..dichiara sul giornalino IL CORRIERE di POLICORO a pag.2 del mese di settembre, Dir. ELIA.che: tra gli accordi presi con PFANNER(ex ALLIONE ALIMENTARE),e le gitarelle a roma tra funzionari di qua e tecnici di la...ci saranno oltre 200(DUECENTO) lavoratori che potranno essere inseriti con questo suo gioco di prestigio,(SPERIAMO UNO DEGLI ULTIMI), cioè padri di famiglia che di conseguenza sfameranno altre persone..Allora cari cittadini smettiamola di farci offendere la ns intelligenza, e andate a rendervi conto da chi siamo amministrati...provate in modo gratuito ad andare in via s.croce agli uffici,della PFANNER, e chiedete i modelli per fare domanda di lavoro e quanta possibilità c e... e da quando , cosi vi renderete conto,sopratutto di quanta inumanità c'è nei confronti di un padre che cerca lavoro..cazzate solo cazzate e bugie.. e ricordate che se marinagri non dovesse ripartire la colpa non è ..ne dei proprietari ne della magistratura ne dei comunisti..ma solo della poca affidabilità politica che hanno i personaggi che ci rappresentano e ci amministrano di ogni ordine e grado...VERGOGNATEVI VERGOGNATEVI

martedì 27 ottobre 2009

Policoro: Lopatriello invece del GAS GRATIS ai cittadini , regalano il territorio alle compagnie petrolifere











Questo è il regalo che ci fanno per il Cinquantenario del Comune di Policoro
Tra via Marconi e via Adua in mezzo alle case coloniche ed aziende agricole di Policoro sono partiti i lavori per sistemare una torre di trivellazione petrolifera per la ricerca di idrocarburi ad opera della Gas Plus. L’autorizzazione regionale fu concessa in piena estate con una delibera di giunta regionale sulla base di una determinazione di un funzionario del dipartimento ambiente ( il blitz di ferragosto del dipartimento ambiente .) La trivellazione sono state oggetto di osservazioni all’ impatto ambientale su cui sono state fatte accurate osservazioni dal Prc di Policoro inviate sia alla Regione Basilicata che al Comune di Policoro già nel 2007, osservazioni e Valutazione di impatto ambientale che l’assessore regionale ed il comne hanno eluso completamente ricorrendo ad un’autorizzazione regionale di giunta . Eludendo la procedura di via l’assessore all'ambiente ha trovato la scorciatoia per dare campo libero alle attività petrolifere.
Ricordiamo che in nessuna parte del mondo è permesso eseguire ricerche di idrocarburi vicino ad abitazioni , laghi e coste (peggio ancora centri nucleari ) negli stati uniti proibiscono addirittura di trivellare a 160 K m dalle coste. Non esistono quindi per gli abitanti di Policoro prescrizioni rigide sull’impatto ambientale che la trivellazione avrà sulla salute delle persone, lo stato delle acque, dell’aria, e sui probabili danni a cose strutture ed aziende agricole per fenomeni di micro sismicità, subsidenza (abbassamento del suolo fino a 5/6 metri già riscontrato delle aree golenali dei fiumi del Polesine, dove sono state proibite anni addietro le trivellazioni ). Le società petrolifere senza nessun obbligo di V.I.A, quindi non hanno nessun vincolo a dichiarare i prodotti chimici che usano nelle operazioni di estrazione e sondaggio, né i rifiuti che produrranno, ne sono stabiliti i controlli sui pozzi d’acqua potabile e irrigua del consorzio di bonifica che alimentano i pianori di Rotondella famosa per le albicocche biologiche. Non sono previsti controlli dell’aria, vedi i pericolosi gas che possono uscire dai pozzi e avvelenare le arie circostanti ( vedi idrogeno solforato e la sua pericolosità ).Non esistono garanzie economiche sui possibili danni prodotti al territorio e alle economie, vedi frane o lesioni alle stesse abitazioni circostanze, Qui si affida il territorio a delle srl che non possono garantire da un punto di vista economico (perché la legge lo permette) nulla su eventuali danni che si possono verificare in futuro ne tanto meno il comune Policoro ha fatto nulla affinché la regione mettesse in atto le minime garanzie di tutela .invece del gas gratis ai cittadini qui si regala solo inquinamento e danni alle economie locali. Il sindaco Lopatriello poteva tranquillamente bloccare il procedimento con un ricorso al Tar che non ha fatto. Il sindaco era stato sollecitato dalle associazioni a discutere in un consiglio comunale aperto in via democratica la questione trivellazione nel comune di Policoro affinché tutti i cittadini ne fossero partecipi e consapevoli, ma non l’ha fatto , come nulla sta facendo per per richiedere un ritorno economico per i cittadini di policoro rivendicando una royalty . In questi anni ha fatto solo finta ad alzare la voce per chiedere che le risorse del petrolio fossero distribuite anche per il nostro Territorio. Adesso aveva la possibilità di passare dalle parole ai fatti , ma al dunque forse anche qui sono prevalsi interessi inconfessabili? In qualità di responsabile della salute pubblica sua sarà la responsabile di tutto quello che accadrà in futuro alla salute dei cittadini e alle economie locali, e anche in questo caso nessuno potrà dire “ non lo sapevo “.E’ palese invece il fatto che la regione fa approvare di tutto e di più senza che la collettività ne ricavi nulla (soprattuto a fine mandato) . Con la prova provata che qui non esiste l’interesse di stato ma esclusivamente quelli delle compagnie petrolifere , fatte da azionisti con tanto di nome e cognome.. Ricordiamo che solo dai pozzi esistenti basterebbe il 30% dell’estratto nella concessione Policoro per dare gas gratis alle 4000 famiglie di questa città , ma questa è una storia di ordinario sfruttamento, complice colui che si dichiara l'innamorato di policoro , alias Lopatriello
NO ALLO SFRUTTAMENTO DEL TERRITORIO - GAS GRATIS PER I POLICORESI

lunedì 26 ottobre 2009

Policoro : la regione trova l'intesa con gli agricoltori

Mediazione riuscita nei confronti di una parte del mondo agricolo che si è mobilitato nel Metapontino bloccando la Jonica e occupando i locali del Dipartimento regionale all’Agricoltura di Policoro. Lo afferma Gianni Fabbris di Altragricoltura uno dei promotori dell'iniziativa insieme alla UGL e Cam , ed è proprio Viti insieme al direttore generale del dipartimento, Pietro Quinto, al termine di un confronto molto serrato, ha riassunto i termini di una possibile intesa che renderà pubblica martedì mattina in un incontro organizzato di concerto con il Prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone. “Sarà però necessario - afferma Viti - che il mondo agricolo ritrovi la sua unità al fine di dare peso risolutivo all’iniziativa che la Regione si appresta ad assumere”.Il punto centrale sul quale è stata realizzata l’intesa è l’avvio delle procedure per la richiesta della dichiarazione dello stato di crisi del settore agricolo, facendo valere tutte le iniziative assunte nei mesi scorsi dalla Regione tese a conseguire il riconoscimento dei danni prodotti dalle calamità naturali.
“Iniziative, com’è noto - aggiunge Viti - frustrate dai limiti della legge 102/2004 e per l’incapienza delle risorse messe a disposizione dal Governo nel fondo di solidarietà nazionale. La dichiarazione dello stato di crisi nel settore avrà bisogno della condivisione del governo nazionale nelle persone dei ministri dell’Economia, delle Politiche agricole e del Welfare, e del sostegno coordinato delle regioni meridionali con le quali ho un rapporto continuo e che vivono le medesime angustie della Basilicata”.Nelle more di queste procedure, “la Regione - conclude Viti - valuterà tutte le possibili iniziative tese ad alleviare gli agricoltori dal peso degli oneri che derivano dal servizio idrico promuovendo, per la sua parte, azioni mirate a sorreggere l’erogazione dei prestiti di esercizio e organizzando possibili forme di cartolarizzazione, di crediti futuri da parte degli agricoltori che possano valere da garanzia nel rapporto con il sistema bancario”.I termini dell’intesa, che è stata condivisa dagli amministratori, dalle organizzazioni presenti e dagli agricoltori, ai quali Viti ha parlato al termine dell’incontro, saranno illustrati al presidente della Regione, Vito De Filippo, il quale segue con la massima attenzione, sin dall’inizio, l’intera vicenda. ( Trato da Basilicata 24)

Policoro: Il PD c'è


Speranza si aggiudica le primarie di Policoro con oltre 1000 voti seguito Restaino con 620 voti e Adduce con 93.
Bersani vince anche a Policoro , e si afferma con una percentuale del 58% (1029 voti) e con lui le liste collegate a Speranza sostenute a livello locale da F. Labriola , N. Montesano , G. Marrese e F. Mitidieri. Franceschini invece si ferma a 652 (36,75) voti ad esso era collegato il segretario Regionale Ermilio Restaino sostenuto dal gruppo di A. Di Sanza a cui si era aggiunto Serafino Di Sanza. Esultano i dirigenti policoresi del Pd , primo per l'affluenza e poi soddisfazioni non celati dagli ex DS per i loro risultato. La dualità tra i gruppi in questo partito c'è ed è forte , ogni uno con queste primarie ha cercato di misurarsi per conquistare la leadership locale. Il sostegno di Serafino Di Sanza al gruppo che si era collegato a Restaino in particolare alla lista di A. Di Sanza (564) pur rimanendo il gruppo che ha ottenuto più consensi, non ha impedito a Marrese che appogiava le lista di Bubbico (471) e Labriola con le liste vicino a Santochirico (431) voti di ottenere un risultato straordinario che mette in discussione anche la stessa segreteria di Manolio uomo di Chiurazzi. Come si comporranno queste dualità , quali sintesi il Pd di Policoro troverà , sarà tutto da vedere , come è del tutto evidente che in questo congresso e primarie non è emerso ne una linea politica alternativa del PD per questa città ne una proposta di vera opposizione a questa amministrazione. Da domani non potranno neanche più trovare la scusa dell'impegno che avevano per questo congresso , come non si potrà tornare dietro nell'utilizzare le primarie anche per la scelta dell'eventuale candidato sindaco di una alleanza di centro sinistra , se ci sarà questa alleanza. Segue Post con immagini Primarie

Immagine delle Primarie





































sabato 24 ottobre 2009

Riceviamo e Pubblichiamo

A policoro è in atto una sommossa degli agricoltor... A policoro è in atto una sommossa degli agricoltori e tu fai un articolo sull'ennesima spartizione del potere. Le imprese agricole rischiano il collasso,lottano per la sopravvivenza insieme a una nuova associazione;informa gli utenti. L'agricoltura rappresenta per Policoro l'ossatura dell'intera economia! Visti i trascorsi con Altragricoltura e gli attacchi da te subiti non è che eviti di parlarne apposta?Coldiretti- cia: imparate , altrochè le vostre storie , finalmente qualcosa si muove.imprenditore agricolo.

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Il nostro visitatore ha pienamente ragione , solo che noi sull'argomento stavamo acquisendo una serie di dati per meglio illustrare la crisi e pubblicare la piattaforma elaborata delle organizzazione. Prima di scrivere cerchiamo di documentarci per meglio servire le cause che sposiamo. Inoltre ieri come segretario del PRc sono stato insieme a voi per dare un segnale di attenzione e solidarietà del PRC. Io tra l'altro confido molto nel lavoro che sta svolgendo Gianni Fabbris. In tale contesto che domani verrà pubblicata l'intervista sulla vertenza drammatica dell'agricoltura a Gianni Fabbris uno dei principali protagonisti di questa mobilitazione. Inoltre l'unico legame che ho con altragricoltura e l'amicizia fraterna e l'appartenenza politica che mi lega al compagno Fabbris.
Comunque voglio precisare che gli attacchi che sto subendo in questi giorni non mi toccano , e le ragioni le ho spiegato in questo blog. Figuratevi se mi posso vergognare di un presunto debito di 12o euro per una pubblicità a una festa contadina di altraagricoltura non organizzata dal sottoscritto , neanche avessi rubato o fatto una truffa , o partecipato a un appalto via fax , o calunniato e denunciato per anni persone per poi cambiare opinione senza spiegare il perchè , e comunque sull'argomento farò decidere un giudice terzo e se ho torto chiederò scusa e salderò il mio debito. Una cosa comunque è certa che come lei dice la crisi è grave , e quando i riflettori della stampa si saranno spenti su di voi , troverà questo blog a cercare di tenere vivo l'attenzione sui vostri problemi finchè non trovino soluzione. Molto non possiamo fare ma quello che potremmo è dovuto da parte nostra. Ci scusi del ritardo e comprenda le nostre ragioni , la ringraziamo per la critica .

Policoro: Parziale direttore generale Ageforma e Labriola vicepresidente Apea


Antonello Ripoli rimane fuori per il lodo Lopatriello
In due enti importanti possiamo annoverare la prestigiosa presenza di due Policoresi.
Salvatore Parziale ex consigliere comunale , eletto nella precedente legislatura nel movimento civico nuovi orizzonti è il nuovo direttore generale dell’Ageforma , l’ente di formazione che in questi anni sarà chiamato a gestire ingenti risorse in un settore importante per il rilancio dell’economia locale. Il prestigioso incarico è anche dovuto dell’ottima affermazione del consigliere provinciale Serafino Di Sanza , che insieme alle qualità professionale del dott.re Parziale hanno consentito di raggiungere questo risultato. Per Franco Labriola invece è un ritorno alla provincia dove per quasi 8 anni ha fatto l’assessore, l’apea ente che gestirà una serie di risorse sull’ambiente comprese le compensazioni ambientali sul nucleare gli darà l’opportunità di continuare il lavoro cominciato come assessore, tra l ‘altro in qualità di assessore nella passata legislatura si era battuto perchè nascesse questo ente.
Ci sarebbe stata anche la possibilità che un altro cittadino di Policoro venisse nominato in un ente , insistentemente si faceva il nome di Antonello Ripoli , nomina sfumata si dice per contrasti all’interno dell'opposizione tra UDC e PDL , ma soprattutto perché sembrerebbe che alla provincia sia prevalso il metodo Lopatriello che all’elezione dei revisori dei conti impedì all’opposizione di nominare un componente di garanzia. Come si vede il nostro lopy è un riferimento per la politica Provinciale , il lodo lopy che prevede che chi vince si prende tutto , anche gli asili ha fatto scuola

venerdì 23 ottobre 2009

Policoro: droga, Ferrara davanti al gup

L’accusa: «L’imprenditore commissionava acquisti di cocaina e marijuana»
POTENZA - Sono almeno quattro i procedimenti aperti a partire dalle indagini sugli affari di Francesco Rocco Ferrara, l’imprenditore di Policoro arrestato nello scorso mese di dicembre durante il blitz che ha portato in carcere anche i vertici di TotalItalia, e l’ex sindaco di Gorgoglione Ignazio Tornetta. Le accuse vanno dall’associazione a delinquere alla turbativa
d’asta per la costruzione del Centro oli Tempa Rossa di Corleto Perticara, la gestione e la realizzazione di una discarica abusiva in località Pane eVino di Tursi, la ricettazione dei brogliacci con le intercettazioni telefoniche dell’inchiesta trafugati dagli uffici della procura della Repubblica di Potenza, e l’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Ieri mattina è iniziato il processo per quest’ultimo filone. Gli imputati sono in tutto sei, già raggiunti da diverse misure cautelari sempre nel dicembre scorso. Ferrara è stato individuato dall’accusa come il “promotore, finanziatore, e organizzatore dell’associazione”. Per la procura rappresentata in aula dal pm Salvatore Colella, avrebbe commissionato e finanziato in maniera sistematica l’acquisto di una quantità indefinita di marijuana e cocaina La droga sarebbe stata ceduta a un’amica di Ferrara, Elena Zippo, dirigente del comune di Scanzano Jonico fino a novembre del 2003, già implicata per una presunta truffa assieme all’ex sindaco Mario Altieri, che ne avrebbe data anche a una sua amica, oltre ad altre tre persone definite come “soggetti legati a Ferrara da rapporti di parentela ovvero di amicizia.” Le indagini sono state condotte dal pm Henry John Woodcock con l'ausilio degli agenti della Squadra mobile del capoluogo. Francesco Ferrara è difeso dall' ottimo avv. Vinci di Policoro , che è uscito dall’aula senza rilasciare dichiarazioni, ma lasciando intendere, come peraltro anche i suoi colleghi, che non dubitano di riuscire a smontare le tesi dell’accusa. Il loro punto di forza è che non è stato trovato un solo grammo delle sostanze indicate, mentre gli elementi in manoalla procura sono per lo più intercettazioni telefoniche e ambientali. Per gli investigatori gli imputati avrebbero fatto riferimento alla “marmellata”, la “benzina”, le “mozzarelle”,i“documenti”, e talvolta persino i “quadri”, alludendo in maniera criptica alla droga. Solo per questi reati rischiano una condanna a partire da un minimo di ventiquattro anni di reclusione. L’udienza si è svolta a porte chiuse davanti al giudice Luigi Barella che dovrà decidere se ci sono gli estremi per aprire un pubblico dibattimento. E’stata subito rinviata al 3 febbraio del 2010.
Leo Amato (tratto dal quotidiano Basilicata)

giovedì 22 ottobre 2009

«Così uccisero Francesco» Al processo Mitidieri la testimonianza di Prillo

Il racconto della rissa la notte del 7 maggio 2005
Giovanni Rivelli (tratto dalla gazz. Mezzogorno)
• Un racconto rabbioso, determinato, su quanto avvenne quella sera in cui è stato prima aggredito e poi ha visto quello che considerava un suo «fratello» cadere accoltellato. Ieri al processo per la morte di Francesco Mitidieri, avvenuta tra il 7 e l’8 maggio del 2005 a Policoro, è stato il giorno della testimonianza di Gianfraco Prillo, il giovane disabile che quella sera ebbe il primo battibecco con la persona oggi accusata dell’omicidio (il calabrese Antonio Francese) e che venne accoltellato all’addome. Nell’aula Pagano, davanti alla Corte d’As - sise presieduta da Aldo Gubitosi, Prillo ha ripetuto la sua verità su quella sera. Ha raccontato di essere andato al pub con l’ami - co Francesco, le rispettive ragazze e altri amici, di essersi seduti a un tavolo fuori e di aver atteso che le ragazze andassero a ordinare da bere. Quindi di averle viste infastidite nel locale da Francese e altri due ragazzi, poi tornare indietro seguite dai tre che facevano pesanti apprezzamenti. Quindi il primo contatto tra Francese e Prillo: «Li ho invitati ad allontanarsi - ha raccontato Prillo - e quello invece di allontanarsi è avvicinato con aria di sfida dicendo in calabrese, per fare più paura, “c’amma fari, c’amma fari” (che dobbiamo fare, ndr). A quel punto i miei amici si sono alzati per calmarlo. Lo hanno allontanato portandolo al parcheggio vicino. I tre di Policoro avevano pacificato la situazione, poi lui ha ripreso ad agitarsi. È corso verso di me. Aveva una giacca nera e i polsini della camicia bianca che uscivano a coprirgli le mani. Mi ha raggiunto, mi ha afferrato con una mano alla gola e mi ha colpito allo stomaco ribaltandomi». Prillo (che non ha sensibilità su tutto il corpo) ha raccontato di essersi accorto di essere stato accoltellato solo molto più tardi, nella caserma dei carabinieri, quando si è sentito male a causa di un’emor - ragia interna. Ma intanto, rialzatosi grazie a Francesco e agli altri amici, ha continuato ad assistere alla rissa. «A un certo punto - ha detto - ho visto la folla aprirsi di colpo, c’era Francese di fronte a Francesco che si è accasciato. La ragazza si è avvicinata e lui gli ha detto “mi hanno accoltellato”». Un racconto fatto con rabbia. Come le risposte date al difensore di Francese, Gio - vannino Gaglione, che ha cercato, non con molto successo, di evidenziare contraddizioni con quanto dichiarato nei primi interrogatori. Come i chiarimenti dati per affermare che i tre ragazzi di Policoro oggi imputati per rissa (Cristian e Marco Lauria e Nicola Mitidieri) «si sono difesi». Ma la difesa di Francese insiste. E lo farà con intercettazioni e le conversazioni contenute in tre misteriose «cassette audio» che accrediterebbero una storia diversa nelle prossime udienze.
TUTTO EBBE INIZIO PER FUTILI MOTIVI, POI, LA FERITA MORTALE
Quella notte di follia e l’improvvisa coltellata
di Filippo Mele
P O L I C O R O. Qui tutti ancora ricordano quella folle notte in cui Fran - cesco Mitidieri, 23 anni, ragioniere del posto, un bravo ragazzo, cadde colpito da una sola pugnalata, maledetta, al cuore. Era trascorsa da poco l’1 di notte tra sabato 7 e domenica 8 maggio del 2005 quando in uno dei pub più frequentati della città jonica entrarono tre giovani calabresi. I tre cominciarono a rivolgere, secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, pesanti apprezzamenti alle ragazze presenti tra cui la fidanzata di Gianfranco Prillo, artista, disabile, in carrozzella ortopedica. Una parola tira l’altra sino alla discussione accesa ed agli spintoni verso Prillo che cadde a terra. La scena a questo punto si spostò sulla strada davanti al locale. Gli amici di Prillo, tra cui Francesco, intervennero. Uno dei calabresi, secondo l’accusa, tirò fuori un coltello e colpì al cuore, una sola coltellata, il giovane ragioniere di Policoro. “Brutti Brutti”, come lo chiamavano gli amici, stramazzò al suolo. Vana fu la corsa al pronto soccorso. Alle 2.10 Francesco spirò. I carabinieri della locale Compagnia riuscirono a salvare dal linciaggio i tre calabresi. Di loro, solo Antonio Franc e s e, di Cassano allo Jonio (Cosenza), deve rispondere dell’omicidio e del ferimento di Prillo. Ai funerali di Francesco parteciparono in 5 mila. Ma il dolore dei genitori del ragazzo è ancora vivo come in quella tragica notte tra il 7 e l’8 maggio del 2005. Nessuna giustizia potrà ridare loro Francesco.

martedì 20 ottobre 2009

20 POSTO PER IL NOSTRO BLOG Le classifiche di ShinyStat elencano i siti che il giorno precedente hanno totalizzato il maggior numero di visite.

http://www.shinystat.com/it/cat/Politica-e-Istituzioni/Politica-1.htm
La classifica si riferisce al 19 c.m. settore politica istituzione
I SITI CHE UTLIZZANO di ShinyStat SONO 255 MILA

Marinagri: Lopatriello fugge dal processo.

L'udienza sulla richiesta di rinvio a giudizio per Lopatriello e i Vitale che si doveva tenere ieri è stata rinviata al 20 novembre , perché i legali del sindaco hanno contestato un difetto di notifica.
Basta con « l'insopportabile dilatazione dei tempi processuali». E' uno scandalo il «tempo esorbitante che occorre per arrivare ai processi e alle sentenze» , marinagri non può aspettare i tempi della giustizia , con queste parole in questi mesi si erano schierati quasi tutti i consiglieri Regionali di cui hanno anche presentato un ordine del giorno che verrà discusso il 27 c.m., il consiglio comunale in testa il sindaco ne avevano parlato nell’ultima seduta , notisti più o meno noti avevano espresso la loro opinione , fiumi d’inchiostro erano stati versati suoi quotidiani sulla data e sull’udienza. Il senatore Digilio avrebbe addirittura voluto scomodare niente di meno che il presidente Napolitano in occasione della sua visita in Basilicata per un appello di tempi brevi . Niente di meno era trapelata dall' entourage del sindaco che avrebbero chiesto il rito abbreviato .Tutti aspettavamo con impazienza il 19 ottobre data dell’udienza che avrebbe parzialmente deciso il destino del complesso turistico di Policoro , anche le pietre sapevano dell’udienza e della data. Oggi invece scopriamo che la difesa di lopatriello si appella a un difetto di notifica , e su questa giustificazione chiede il rinvio al gip , tutto viene rimandato al 20 novembre. Si utilizza un cavillo giuridico , beninteso legittimo , ma che contrasta nettamente con quello che fino ad oggi si è voluto far credere all’opinione pubblica , che si voleva un processo subito , incolpando la magistratura della lentezza del procedimento. Invece è uno degli imputati , che contribuisce a rallentare i tempi , il perché non è dato a saperlo , evidentemente non ha interesse che il processo si faccia in tempi ragionevoli . Adesso siamo noi che chiediamo al presidente del consiglio comunale di Policoro, ai consiglieri Regionali Antonio Di Sanza , Mollica e Mattia , all’assise regionale , di approvare un ordine del giorno , che chieda a Lopatriello di non utilizzare questi ed altri espedienti per allontanare i tempi del giudizio. E' nell’interesse di tutti sapere la verità subito , consapevoli che il tempo aiuta ad allontanarla. E poi l'intenzione di avvalersi del rito abbreviato , di cui molti consiglieri di Maggioranza erano convinti che il sindaco l'avrebbe richiesta , che fine ha fatto ? O come sempre è solo propaganda? Dopo fuga dalla Vittoria oggi assistiamo tristemente alla fuga dal processo di Lopatriello

lunedì 19 ottobre 2009

Marinagri: chiesto dalla difesa il rinvio per difetto di notifica.Udienza rinviata al 20 Novembre


Queste sono le prime notizie cha trapelano da Catanzaro. Appena avremmo conferme e notizie le pubblicheremo sul Blog

(ANSA)- CATANZARO, 19 OTT - Un difetto di notifica fa slittare al 20/11 l'udienza preliminare nei confronti delle 4 persone coinvolte nell'inchiesta 'Toghe Lucane'.
Sono accusate di truffa e violazione al testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. Stamani i difensori di due imputati hanno fatto rilevare al Gup, Gabriella Reillo, l'errore di notifica del decreto che fissava l'udienza preliminare e subito dopo i lavori sono stati aggiornati.

Chiusi dai Nas , due Bar a Policoro


POLICORO, CHIUSI DUE LOCALI PUBBLICI
A seguito dell'intervento dei carabinieri del NAS di Potenza e dei colleghi della locale Compagnia Carabinieri, a Policoro (MT), sono stati chiusi, su ordinanza del sindaco, due bar. Così come accertato dai carabinieri nel corso di una mirata attività di controllo, svolta nel mese di luglio di quest'anno, i due esercizi pubblici, siti nella stessa strada, risultavano attivati in mancanza delle prescritte autorizzazioni amministrative per la somministrazione di bevande ed alimenti, con annesso trattenimento musicale. Non sono state riscontrate e contestate altre inadempienze. Valore delle attività stimato in 300.000 euro circa.
Questo blog è stato querelato dal Sindaco ( Lopatriello prima fanno uso della magistratura per azzittirci poi grida al lupo al lupo) perché tra l'altro sostenemmo che vi fu lo smembramento dell'ufficio licenze ed alcuni vigili erano stati redarguiti perché facevano il loro dovere..Oggi abbiamo la prova che quella tesi era giusta.

Oggi udienza Marinagri, quasi certa la richiesta di rito abbreviato

Udienza oggi davanti al gip per Marinagri, infatti, Vincenzo e Marco Vitale, titolari di Marinagri SpA, compariranno di fronte al giudice per l'udienza preliminare di Catanzaro di cui il pm Capomolla che ha sostituito De Magistris ha chiesto il rinvio a giudizio insieme al sindaco della nostra città Nicola Lopatriello e al dirigente U.T. del comune di Policoro Felice Viceconte. Tra le accuse: truffa e violazione delle leggi e dei regolamenti vigenti in materia di urbanistica , per gli altri imputati lo stesso pm ha chiesto l’archiviazione , di cui esiti se ne saprà non a breve visto la mole di carte ed le opposizione presentate contro questa richiesta dai controinteressati. Sembrerebbe da quello che ci dicono i beni informati che Marinagri ed il Sindaco richiederebbero ovviamente il proscioglimento ma in alternativa il rito abbreviato. Rito che consentirebbe la definizione del processo in tempi brevi. Questa sarebbe secondo noi la scelta migliore per accorciare i tempi di un processo che altrimenti si prevede lungo. Gli imputati percorrerebbero questa strada nella certezza che i nuovi elementi a loro disposizione li scagionerebbero dalle accuse. Quindi niente tatticismo né tentativi di rinvii per cavilli, processo subito senza se e senza ma.Noi vi terremmo informati sull'udienza.

sabato 17 ottobre 2009

Parentopoli :in sicilia la cassazione la chiamò corruzione

Cassazione: no alle assunzioni dei parenti di amministratori Mogli, cugine e fidanzate favorite nei piccoli centri siciliani.

Sindaci e assessori, in combutta tra loro, non possono «sistemare» le delibere per far assumere familiari e conoscenti dalle ditte alle quali decidono di appaltare i servizi delle città che amministrano. Questo comportamento – avvisa la Cassazione che dice basta al’nepotismo’ dei politici – è penalmente rilevante e costituisce un atto di corruzione.
Ed è un reato anche anche se l’interesse privato non viene realizzato con mazzette ma con il mercimonio delle assunzioni. Per questa ragione la Suprema Corte – sentenza 12131, Sesta sezione penale – ha annullato l’assoluzione emessa in secondo grado (dopo la condanna in primo) dalla Corte di appello di Palermo, nel maggio 2006, nei confronti dell’ex sindaco di Trapani Antonino Laudicina e degli assessori Salvatore Bonfiglio e Giuseppe Scalabrino, eletti per il centrodestra. Insieme con altri componenti della giunta i tre imputati, nel settembre del 2000, avevano approvato la delibera n. 282 con la quale affidavano, il servizio di gestione degli asili nido comunali alla cooperativa «Giustizia Sociale» che si era impegnata, come contropartita, ad assumere una cugina della moglie del sindaco, la moglie di uno degli assessori anche se priva del necessario diploma magistrale, fidanzate dei figli e altre conoscenti. La Corte d’appello li aveva assolti: siccome la delibera non era stata «comprata» con denaro, ma con la promessa di posti di lavoro, allora non si poteva nemmeno parlare di corruzione. La Cassazione – accogliendo il ricorso della procura di Palermo – ha ordinato un nuovo processo.
Ma non è l’unico scalndalo di parentopoli. I pm di Palermo indagano sulle assunzioni del consorzio, formato da 22 comuni palermitani, per la raccolta dei rifiuti. La Coinres avrebbe assunto diversi parenti di amministratori locali affidandosi ad una società esterna. Il sindaco di Borgetto (Pa), è accusato di aver favorito l’assunzione, come dirigente dell’aerea economico finanziaria del comune, la cugina. Indagati anche il sindaco di Carini (Pa) e altre sette persone, che avebbero fatto assumere una cugina del sindaco, la nipote di un consigliere comunale e la cognata di un assessore. Anche a Terrasini (Pa) vi sarebbero state assunzioni di familiari di amministratori e consiglieri comunali.

Chi sa se la procura di Matera riterrà che vi siano elementi per indagare anche a Policoro?
Lunedì il blog esce con un post dal titolo: anche il dottore ha famiglia.

venerdì 16 ottobre 2009

Lopy e la radio ed il tentativo di denigrarmi per intimidirmi.

Radio Basilicata di Sant’Arcangelo, oltre che dare pubblicità al complesso Marinagri ancora sotto sequestro, ne ha assunto una specie di patrocinio legale.
Ed infatti, anziché esporre argomenti a favore del complesso, insulta i magistrati (il che in verità non ci meraviglia perché per altre vicende lo ha fatto anche nei confronti dei vescovi) e coloro i quali si battono per il rispetto della legge. Nei giorni scorsi, non avendo argomenti, è ricorso all’ingiuria personale nei miei confronti perché non avrei onorato un debito verso la radio. Non ho mai avuto debiti né verso D’Agostino né verso l’emittente. Ho quindi affidato incarico al mio legale di fiducia per procedere in sede giudiziaria nei confronti del D’Agostino, della società che gestisce la radio, del giornalista o della giornalista che coordina i notiziari.
Investirò della questione anche il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti per le problematiche di competenza.
Tanto allo scopo di tutelare la mia reputazione personale e di dimostrare che l’ingiuria personale non mi scoraggia né mi intimidisce. E sia chiaro una cosa, noi siamo a favore della libertà di stampa e della libertà di espressione.
La radio di D’Agostino fa ben altro: denigra tutti sul piano personale e con argomenti che non investono la sfera pubblica; ha fatto così nei confronti di magistrati, di vescovi ed altri. E forse quell’emittente dovrebbe spiegarci perché prima ha denigrato Marinagri e Lopatriello e adesso afferma tutto il contrario di quel che diceva prima.
Ottavio Frammartino

giovedì 15 ottobre 2009

Non chiamatela parentopoli Policorese sono solo coincidenze.

Le male lingue, l'invidia , congetture strumentali da parte dei questi comunisti , stanilisti e sfigati nemici della libera stampa . Ma quale assunzioni clientelari , se poi capita che all'asilo si trovano a lavorare una intera famiglia legata ad una componente che faceva parte della commissione che ha aggiudicato l'appalto , è solo una coincidenza . Che questo sia illegale o illegittimo e può avere una risvolto penale? Chi se ne frega tanto i giudici sono tutti di sinistra o come dice Lopatriello non gli fanno paura.
Certo può capitare che anche una stretta parente di un ex componente dello staff. del nostro amato lopy trovi occupazione nell'asilo. E che dire della cugina dell'assessore , lui non ne sapeva niente ve lo posso garantire, anzi quanto ha avuto notizia si è incazzato come un matto , si aspettava che fosse nominata la cognata, ma giura che sarà per la prossima volta. Si proprio la cognata , perché un paio di mesi fa il colpo era riuscito a un'altro suo collega , e non voleva essere di meno , se no che figura ci farà . Certo questa operazione mica è stata fatta dell'assessore dei servizi sociali ? Noooooooo, il povero Montesano che fu dallo stesso attaccato duramente in consiglio per un incarico al figlio di poche miglia di euro , sembra proprio un dilettante. Ve lo ricordate il moralizzatore , colui con veemenza attaccava lopatriello D'Amato e company, di immoralità di connubio tra affari e politica di assunzione di parenti con tanto di denuncia alla procura della repubblica... (un giorno le pubblicheremo tutte anche per ricordarle a Lopatriello) Si proprio lui , ve lo ricordate, non ne sa nulla , e non è la prima volta , un paio di mesi fa distrattamente ha votato una delibera a cui assegnavano un progetto Lampo ( con la stessa delibera commissionavano e approvavano un progetto, unico caso in Italia, altro che ineficienza) alla figlia di altro assessore.
Ma vi lamentate sempre voi comunisti , non riuscite a vedere il lato positivo , clientela si, ed alla grande , ma nel rispetto della quota rosa , questa era una profesionista Donna.
Intanto dieci famiglie da ieri stanno senza lavoro dopo un onorato servizio svolto con profesionalità e amore , gli è stato usurpato il lavoro con un appalto di dubbia legittimità , pagando un prezzo senza colpa per una logica di una sporca politica che è finalizzata non all'interesse generale ma a quello particolare fatta di parenti amici e fidelizzati , solo per creare la clientela.

Ma per quando ci riguarda non ci arrenderemo , cercheremo di darvi fastidio , ci batteremo affinché la moralità prevalga sulla vostra sozzeria . Si proprio cosi sozzeria , senza etica ne morale , all'indecenza c'è un limite ma voi lo avete superato .
Ottavio Frammartino

mercoledì 14 ottobre 2009

notizie in pillole

Bocciato il lodo Alfano. Renzo Bossi è meno solo.
Bocciato il lodo Alfano. La notizia è talmente grossa che persino il Tg1 ha dovuto darla.
Bocciato il lodo Alfano. Nonostante avesse dietro un Gran Maestro
Blindata la sede di Forza Italia. Prove tecniche di detenzione.
Prudente la reazione del Pd: "Niente elezioni anticipate". Finalmente qualcuno che non abbandona gli amici alla prima difficoltà.
Franceschini: "Ci aspettano giorni difficili". Toccherà fare opposizione

Secondo Berlusconi, Rosy Bindi "ha più bellezza che intelligenza". Devono averlo pensato anche i giudici della Consulta mentre ascoltavano Ghedini.

La Consulta è di sinistra, come i magistrati, la stampa e il Quirinale". Praticamente manca solo il Pd.
"Napolitano è di sinistra". Finalmente qualcuno che glielo ricorda.
A sentire lui, in Italia c'è così tanta gente di sinistra che non si spiega come faccia a essere al governo)
Il premier: "Queste cose mi caricano". Sapesse a noi!
(tratte da spinozza)

martedì 13 ottobre 2009

Marinagri:perchè non si dica che tutti sapevano

di Maurizio Bolognetti (foto)
E’ stato un esercizio interessante leggere i titoli dei maggiori quotidiani italiani all’indomani dei tragici fatti di Messina. Ne citerò due. Liberazione: “In Sicilia si sa tutto dei suoli, ma non si fa niente.” Repubblica: “Messina una strage annunciata”.
Barbara Spinelli, in un articolo intitolato “Il Sacco dell’Italia”, ha giustamente attribuito i morti di Messina alla dilagante illegalità “che uccide l’Italia politica e anche quella fisica”.
Mario Tozzi, dalla prima de La Stampa, in un articolo intitolato “Non diteci che nessuno sapeva”, ha scritto : “E’ proprio un paese bizzarro l’Italia, pensate che d’autunno piove, qualche volta a lungo, i fiumi straripano e le tempeste mangiano le spiagge. E pensate che, se avete costruito nel letto di un fiume, ci sono buone probabilità che la vostra casa venga spazzata via per colpa delle alluvioni.” Il fiume di inchiostro che è stato versato dopo i fatti di Giampileri, riecheggia le stesse parole, le stesse riflessioni, che abbiamo letto e ascoltato dopo i fatti di Soverato e quelli di Sarno. In Italia il 48% del territorio è a rischio frane; in Italia si verifica uno smottamento ogni 45 minuti; in Italia dal 1918 al 2009 ci sono state 15000 frane gravi e oltre 5000 alluvioni. E giù a ricordare il Vajont e i morti di Longarone, il fango che travolge Sarno, il campeggio di Soverato. E ancora, dati che raccontano del rischio idrogeologico, noto, arcinoto, con 7 comuni italiani su dieci a rischio. E poi il documento “Ecosistema a rischio”, redatto dalla Protezione civile in collaborazione con Legambiente, dove troviamo la fotografia dei tanti disastri annunciati: 1700 comuni a rischio frana, 1285 comuni a rischio alluvione, 2596 comuni a rischio frana e alluvione. C’è un intero territorio da mettere in sicurezza, eppure si continua a costruire nella fascia di pertinenza fluviale dei fiumi. Hanno ragione da vendere Bonino e Zamparutti quando affermano che il Piano casa e i progetti di new towns all’italiana non vanno certo nella direzione degli auspici espressi da Guido Bertolaso. Occorre una politica di governo del territorio, che non c’è, e bisognerebbe iniziare a rottamare, come afferma Loris Rossi, l’edilizia priva di qualità. Messina, Sarno, Soverato, il Vajont, tutte tragedie attribuibili a quel dissesto idrogeologico, figlio del dissesto ideologico, di cui parla il leader Radicale Marco Pannella. Nel nostro j’accuse, intitolato “La peste italiana”, in cui raccontiamo del sessantennale tradimento del dettato costituzionale di un paese che è stritolato e oppresso dall’assenza di Stato di diritto, legalità, democrazia, c’è un capitolo dedicato al dissesto idrogeologico. In quel capitolo ricordiamo che L’Agenzia europea per l’ambiente ha documentato un progressivo aumento delle catastrofi naturali in Italia. Oggi, il 38% delle vittime di alluvioni in Europa sono italiane.
Le cause? La risposta è semplice: una diffusa cementificazione delle aree adibite un tempo alle piene dei fiumi. Una dissennata gestione del territorio con deviazioni di fiumi, cementificazione degli argini e deforestazione. Ma veniamo a noi, alla nostra terra di Basilicata, che in base a quanto descritto dal rapporto redatto dalla Protezione Civile vanta 56 comuni a rischio frana, 2 comuni a rischio alluvione e 65 comuni a rischio frana e alluvione, per un totale di 123 comuni a rischio. I comuni lucani, gioverà ricordarlo, sono 131. Nel 1986, a Senise una frana causò la morte di 8 persone e la distruzione di decine di case. Negli anni successivi sono stati spesi 32 miliardi delle vecchie lire, di cui 26 per opere di consolidamento. Eppure, nella Basilicata a rischio idrogeologico si è consentita l’edificazione di un megavillaggio turistico nella fascia di pertinenza fluviale del fiume Agri, nell’area golenale di un fiume. Il villaggio Marinagri, con la sua laguna, sorge a poche decine di metri dalla battigia. Attualmente il villaggio è sottosequestro per disposizione dell’autorità giudiziaria. C’è da sperare che il passato, anche recente, abbia insegnato qualcosa. La città di Policoro è stata più volte soggetta ad inondazioni; la più devastante fu quella del 1959, che provocò anche un morto. Non vorremmo che tra dieci o cinquanta anni qualcuno debba scrivere, in relazione alla Venezia sul Mar Ionio: Tutti sapevano

lunedì 12 ottobre 2009

PRC e cittadinanza attiva: la giunta provinciale è illegitima


Il Berlusconismo e le affermazioni del legale di berlusconi, avv. Ghedini fanno scuola anche in Basilicata, ed il primo apprendista sembrerebbe il presidente della provincia di Matera e probabilmente la sua maggioranza.
Che cosa ha detto l’avv. Ghedini?
Ha affermato stando a quello che dicono i giornali, che la legge è uguale per tutti, cambia solo il modo di applicarla. Nei giorni scorsi , cittadinanza attiva ha invitato il presidente della provincia di Matera a rispettare la legge e lo statuto includendo una donna tra gli assessori. Il presidente Stella si è detto d’accordo, ma ha preso tempo fino a dicembre. Proprio come Ghedini: la legge va rispettata ma i tempi del rispetto sono elastici, e così come Berlusconi vuole scegliere lui i tempi per essere processato, Stella vuole scegliere i tempi e i modi di applicare lo statuto. Rifondazione comunista a suo tempo ha denunciato all’opinione pubblica la violazione dello statuto. Altri ora, stanno organizzando per proporre ricorso al Tar. Noi aderiremo a questo ricorso. Ai partiti e ai gruppi consiliari del centrosinistra, vogliamo dire: volete imitare il centrodestra, quando si tratta di rispettare le regole? Noi pensiamo che quegli esempi non debbano essere seguiti. All’illegittima composizione della giunta, illegittima sul piano politico e su quello giuridico, bisogna rimediare subito.Chiediamo coerenza a tutti in particolar modo a Sinistra per la Basilicata e IDV.L’atto di nomina della giunta può comportare la caducazione delle delibere adottate dalla giunta. Chi vuole rispettare la legalità, non può rendersi complice. Invitiamo il Presidente Stella a provvedere entro il 30 ottobre. Invitiamo l’assessore Montemurro dell’IDV ( delega alla pari opportunità) e l’assessore Rondinone a disertare le illegittime riunioni di giunta fino a quando la sua composizione non sarà conforme allo statuto e alla legge.


Cittadinanzattiva chiede a Stella: «O una donna in giunta o andiamo al Tar»


Nella sua lettera inviata a Stella il presidente di Cittadinanzattiva Maria Antonietta Tarsia ha ripercorso i diversi momenti della situazione:«a seguito di elezioni è stato rinnovato il Consiglio Provinciale e lei è stato eletto Presidente della Provincia. Ha nominato la nuova Giunta composta interamente da persone di sesso maschile. La nomina è avvenuta in violazione dell'art. 34 dello Statuto dell'Ente il quale dispone che nella composizione della Giunta “ dovrà essere promossa la presenza dei rappresentanti di entrambi i sessi”.
La nomina in parola è stata subito criticata sotto il duplice profilo della violazione di norme e della insensibilità politica. A tali rilievi si è risposto con motivazioni inaccettabili. A parere della organizzazione che rappresento lei aveva l'obbligo giuridico di nominare almeno un assessore con persona di sesso femminile.
L'obbligo è previsto dallo Statuto il quale usa il verbo promuovere e lo rafforza con un altro verbo che esprime un dovere inderogabile.
Per altro, la presenza di entrambi i sessi è prevista dalla legge nazionale costituita dall'art. 6 del Testo unico degli Enti Locali n.267/2000. Vi è di più.
La legge regionale della Basilicata n. 27, del 26//11/1991, all'art. 2 prevede che ai soggetti che non assicurano l'applicazione della norma sulla parità, la Giunta Regionale può revocare eventuali contributi regionali ad essi assegnati» ricorda ancora la Tarsia. «Negli ultimi giorni è stata pubblicata una ordinanza con la quale il TAR Puglia, sezione di Lecce, ha ingiunto al Presidente della Provincia di Taranto di nominare, nel perentorio termine di giorni 30, un assessore donna.
L'organizzazione cittadinanzattiva che io rappresento ha ricevuto varie sollecitazioni per agire affinchè la Giunta Provinciale di Matera venga integrata da persona di sesso femminile con la ulteriore specificazione, che, in mancanza si sarebbe dovuto adire il TAR per i provvedimenti di competenza.
Rappresentata l'esigenza di garantire il rispetto di norme di legge e di Statuto debbo aggiungere che, se non intervenisse un provvedimento nel senso richiesto, si correrebbero due rischi. Il primo rappresentato dal fatto che tutti i provvedimenti della Giunta potrebbero essere impugnati per illegittima composizione dell'organo deliberante; il secondo dal rischio concreto di perdere eventuali contributi regionali.Tanto premesso, La invito formalmente al rispetto delle norme di legge e di Statuto integrando la Giunta con persona di sesso femminile.
La richiesta di integrazione dovrà essere effettuata entro e non oltre la data del 30 ottobre 2009. Ciò perché essendo stata la Giunta nominata il 22 luglio 2009, il termine di impugnativa del relativo decreto va a scadere il 5 novembre 2009.
Se, pertanto, l'invocato provvedimento non intervenisse entro il 31 ottobre, Cittadinanzattiva utilizzerà i primi 5 giorni di novembre per proporre ricorso innanzi al TAR. Confido in una sua pronta azione affinchè il problema, per il rilievo che ha sul piano giuridico e sul piano politico, venga risolto entro il termine innanzi indicato onde evitare di dover richiedere alla magistratura l'intervento sostitutivo. Alla Commissione di Pari Opportunità e ai Capi Gruppi Consiliari si chiede di adoperarsi per la soluzione del problema evidenziato.
Al Presidente della Regione Basilicata espressamente si chiede, ove entro la data del 31/10/2009 la Giunta Provinciale non fosse integrata con la presenza di una donna, di revocare tutti i contributi regionali così come dispone l'art.2 della legge regionale n. 27/1991». La questione dunque rimane aperta e rischia di vivere nelle prossime settimane delle nuove puntate a meno che gli interventi previsti dallo statuto e la presenza femminile in giunta non venga garantita dal Presidente della Provincia Stella.

Marinagri: Fissata l'udienza preliminare a Catanzaro


Gup Reillo di Catanzaro dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei Vitale e del sindaco di Policoro Lopatriello

CATANZARO - Comincerà il 19 ottobre a Catanzaro l’udienza preliminare nei confronti delle quattro persone coinvolte nell’inchiesta Toghe Lucane ed accusate di truffa e violazione al testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. La data è stata fissata dal gip, Gabriella Reillo, dinanzi al quale si svolgerà l’udienza preliminare. L’inchiesta era stata avviata dall’ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris che nell’agosto scorso, prima di essere trasferito su disposizione del Csm, aveva emesso l’avviso di conclusione indagini per 33 persone. Inizialmente si ipotizzava un presunto comitato d’affari che avrebbe operato in Basilicata con la complicità di uomini politici, magistrati, professionisti, imprenditori e rappresentanti delle forze dell’ordine. Il fascicolo è poi passato al pm Vincenzo Capomolla che, dopo avere sentito gli indagati, ha provveduto a formulare una serie di richieste di archiviazione per quanto riguarda politici e magistrati lucani. La posizione di alcuni indagati è stata stralciata ed inviata ad altre Procure, mentre è stato chiesto il rinvio a giudizio per quattro degli indagati nell’ambito del filone sulla costruzione del villaggio turistico Marinagri. Si tratta dei titolari di Marinagri, Vincenzo e Marco Vitale; di Nicolino Lopatriello, sindaco di Policoro (Matera) e di Felice Viceconte, dirigente del settore urbanistica dello stesso Comune.
(tratto dal Quotidiano della Basilicata)

venerdì 9 ottobre 2009

Un'altra tragedia colpisce Policoro


Le fiamme non gli hanno lasciato scampo a Ilario Gruosso di 31 anni,è morto carbonizzato all'alba di venerdì al km 115 dell'autostrada A14 nei pressi dell'uscita Rimini Nord dopo essere finito in una scarpata con il mezzo pesante sul quale viaggiava. Nel terribile impatto il mezzo, che secondo alcune indiscrezioni sarebbe un camion frigo adibito al trasporto di cibi surgelati, ha preso fuoco e per ilario non c'è stato nulla da fare.L'incidente è avvenuto alle sei circa di questa mattina. Secondo le prime ricostruzioni, ancora comunque tutte da verificare, il camionista avrebbe perso il controllo del mezzo che dopo aver sbandato si sarebbe rovesciato nella scarpata a destra della carreggiata. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti della polizia autostradale, che stanno cercando di capire l'esatta dinamica del sinistro . Ilario da poco si era sposato, gli amici con dolore lo ricordano come una persona buona mite e pieno di vita. Non possiamo che stringerci al dolore della famiglia.

giovedì 8 ottobre 2009

il comune spende i soldi per i manifesti e non fornisce neanche la carta igienica alle scuole.


Impedito il diritto allo studio , Ad un mese dalla apertura delle scuole , i bambini non possono frequentare il tempo pieno.
Lo hanno detto in diretta al sindaco le mamme arrabbiate, che i bambini devono portare da casa anche la carta igienica.I genitori dei bambini delle elementari devono provvedere di tasca propria al necessario per i bisogni e l'igiene dei ragazzi. Tale compito invece dovrebbe essere a carico del comune di Policoro così come sancito dalla Sez. 1 del Consiglio di Stato parere n. 1784/96 , che nel concetto di spese varie d’ufficio, per effetto del loro carattere residuale e onnicomprensivo cosi come previsto dalla 297/94 , oltre a quelle relative alla gestione ordinaria delle scuole e delle loro segreterie, rientrino anche le spese per il materiale di pulizia e igiene (compresi detersivi, saponi, scope , stracci, carta igienica ecc.); di questo onere per le scuole elementari e medie si deve far carico l'ente locale, nel caso di scuole medie ed elementari il comune di appartenenza . Ma la nostra amministrazione spende i soldi per i manifesti invece che garantire il necessario per un buon avvio di anno scolastico .Sembrano concentrati solo a fare propaganda: con i nostri soldi ci danno gli auguri a natale a capodanno, alla festa della donna ecc. Non che questo non ci faccia piacere , ma gradiremmo che per gli auguri, se fossero veri e sinceri, utilizzassero le proprie indennità di amministratori.Faremmo volentieri a meno di queste spese inutili e in questi tempi di crisi preferiremmo che le poche risorse disponibili servissero per esigenze reali.
Anche "Istruiti è meglio" per loro è solo uno slogan, visto che ad oggi, a un mese circa dall'apertura della scuola, ai bambini che hanno optato per il tempo pieno,
viene negata la possibilità di frequentarlo perchè l'amministrazione non riesce a garantire il trasporto pomeridiano. Hanno solennemente promesso a tutti che il servizio partirà da lunedì, noi staremo a vedere , e per piacere fate trovare ai bambini il minimo indispensabile , non è un favore che vi chiediamo è un dovere a cui dovete assolvere



Il preside della Primaria fa la colletta

POLICORO – In tempi di vacche magre tutti devono stringere la cinghia: dalla famiglia normale a quella benestante, la povera lo ha sempre fatto. E anche le istituzioni, a tutti i livelli, mai come in questi ultimi anni stanno chiudendo i rubinetti e dando segnali di rigorecontabile, impensabile fino a pochi anni fa. Così tutti i ministeri della Repubblica, e a cascata le altre istituzioni, hanno fatto la loro parte, compresa la tanto bistrattata scuola italiana, stretta tra l'incudine di continue riforme e il martello delle sacche di precarietà che si annidano in tutti gli ordini e gradi. Così, per far fronte a spese di: carta igienica, tende, magari cancelleria, della scuola elementare “Papa Giovanni Paolo II”, o Primaria come si chiama oggi, c'è chi ha aguzzato l'ingegno chiedendo con una certa disinvoltura ai genitori dei ragazzi che frequentano quella scuola: “Un congruo contributo finanziario annuale secondo le vostre possibilità (ma allora non è più congruo!) per garantire e fruire di materiale didattico e funzionale per l'istruzione e la formazione dei vostri figli”, questo c'è scritto nella missiva protocollata il due ottobre scorso e recapitata ai genitori degli iscritti. E sembrerebbe che qualcuno abbia immediatamente preso alla lettera la richiesta nel nuovo dirigente scolastico, Giuseppe Spataro, comprando tende gialle per riparare dal sole e dal caldo le aule. Ma il colore non sia piaciuto ad alcune docenti, che avrebbero anche protestato contro questa decisione unilaterale senza spirito di collaborazione.
Ma, se il preside ha chiesto un aiuto e qualcuno si è prodigato per la causa, a sue spese, che c'entra la concertazione con i professori? Perché non chiedere a questo punto un sacrificio economico anche a chi lavora all'interno della scuola, preside compreso, visto che nella lettera egli parla di rendere l'istruzione più funzionale, e sono proprio loro gli attori principali? Un dirigente scolastico è anche Un manager,e i bravi manager sono tali quando fanno quadrare i conti, a maggior ragione con poche risorse. Se il suo istituto è in debito d'ossigeno, si potrebbe iniziare a tagliare le spese improduttive che ci sono sempre in ogni bilancio, pubblico specialmente. E e si lamenta una scuola che ha avuto sempre buon numero di iscritti, cosa dovrebbero dire i presidi delle scuole di parigrado dei piccoli centri della Lucania o di altre regioni d'Italia? Quello di dire in buona sostanza ai genitori: aprite il portafogli è la soluzione più semplice ma meno praticabile,
e comunque non ha precedenti nella nostra Penisola. I tagli alla scuola ci sono stati anche in passato, ma mai nessuno si è sognato di rimpinguare il bilancio con
i soldi del contribuente, il quale pagando tasse ed imposte già alimenta il sistema pubblico, scuola compresa. Gabriele Elia (tratto dal quotidiano della basilicata)

p.s. Noi non condividiamo l'articolo di Gabriele apparso sul quotidiano , è un punto di vista molto parziale che trascura una analisi della condizione complessiva delle difficolta che vivono le scuole. Domani usciremo con un post sulla questione delle elementari di Policordo , in quando stiamo ancora accertando una serie di fatti, ma vi preannunciamo che i fatti che si stanno consumando sono gravi.

mercoledì 7 ottobre 2009

Notizie in pillole

Si riunisce la Corte Costituzionale. Grazie a Facebook.

Ghedini: "La legge è uguale per tutti, ma non la sua applicazione". Per favore, non svelatemi il finale.

Il premier stronca la manifestazione: "È una farsa. I giornalisti sono sempre stati liberi di dire tutto quel che mi pare".

Cicchitto: "Sentenza a orologeria". Non provano neanche più a spacciarlo per innocente.

Obama non riceve il Dalai Lama e si giustifica: "Ho appena incontrato Berlusconi, non posso dare udienza a tutti i perseguitati".

Spagna, rapporti sessuali in cambio di una stanza. Berlusconi: "Mi verrebbe da lasciare l’Italia".

(Un confronto fra i leader del Pd? Più che un moderatore servirà un animatore)

(Brani tratti da spinozza)

martedì 6 ottobre 2009

Policoro: la città perde pezzi,chiudono la camera di commercio ed il catasto

La morte a volte arriva lentamente. Questa città che negli anni ha conosciuto l’espansione senza sosta , l’apertura della camera di commercio era il riconoscimento di questa crescita, di una Policoro città del commercio e dei servizi.
Scuole, ospedale, carabinieri, tenenza della finanza, carabinieri e la nuova sede della polizia stradale sono la testimonianza della presenza dello stato, la camera di commercio quella di una città leader per l’economia del matapontino. Da oggi non avremo più questo servizio e con essa quel riconoscimento tanto sudato dalla gente di Policoro , di città perno del commercio e della piccola e media impresa. Nel silenzio assordante ed imbarazzato di un’amministrazione, che continua a a fare richieste che servono solo alla propaganda populista come l’istituzione dell’istituto nautico , indirizzo abolito dalla riforma Gelmini ed improbabili comandi di polizia provinciali, perdiamo l’ufficio della camera di commercio e il catasto. Ma anche dalla opposizione consiliare non un cenno di indignazione e protesta indaffarati come sono in altre in altre faccende.
Ma qualcuno si accorge che la città si è svuotata , che i negozi continuano a chiudere , delle difficoltà enormi che le persone ormai sperimentano quotidianamente nel quotidiano vivere, che ci sono meno insegnanti nelle scuole e più precari per le strade di Policoro che non hanno avuto un contratto , che altre dieci famiglie di policoro che lavoravano all’asilo oggi non vedono il reddito fino a ieri garantito , che nostri giovani se ne vanno , delusi ed arrabbiati. E se a tutto questo aggiungiamo che perfino la presenza di alcuni servizi pubblici che davamo per irrinunciabili stanno venendo meno , capiamo anche la preoccupazione della gente e quel senso diffuso di abbandono che serpeggia nella città . Ma noi non ci arrenderemo , intanto chiamando il sindaco alle sue responsabilità e chiedendo di agire da subito invece di perdere tempo in richieste inutili e senza senso, al consigliere Provinciale Serafino Di Sanza di farsi promotore di una iniziativa a livello provinciale affinché sia il servizio del catasto che della Camera di commercio siano riaperti , ad ogni cittadino a mobilitarsi , attraverso una raccolta di firme promosse da questo blog , per dire no alla decadenza di Policoro , rivendicando l’apertura dei servizi per continuare a sperare ad essere una città degna di questo nome.