venerdì 31 luglio 2009

RAPPRESENTANZA FEMMINILE, SIMONETTI (PRC) SCRIVE A STELLA

“Alla Provincia di Matera, così come in altre sedi istituzionali, si è persa la possibilità di dare adeguata rappresentanza a quelle esperienze di cui sono portatrici le donne e di dare “spazio” ad una serie di sensibilità ancora marginali nella vita amministrativa di cui soprattutto le donne spesso di fanno carico”. E’ quanto scrive il capogruppo del Prc in Consiglio regionale, Emilia Simonetti, in una lettera inviata oggi al presidente dell’Amministrazione provinciale di Matera Franco Stella.Simonetti si dice “delusa” per la risposta data da Stella ai rilievi del segretario provinciale del Prc Frammartino, che si riferivano “alla rappresentanza politico - amministrativa e non a quella amministrativa - burocratica. A parte ogni altra considerazione la presenza femminile, in politica, nelle istituzioni, non è stata mai intesa come occasione di potere personale, di un gruppo, di un partito: le donne, nella stragrande maggioranza, infatti sono portatrici della cultura del servizio, del bene comune, della difesa dei più svantaggiati, del rispetto delle regole. Non hanno mai accettato, inoltre, che la loro presenza fosse frutto di un mero calcolo percentuale. Evidentemente su questi concetti bisogna recuperare ancora molto anche nell’area del centrosinistra stesso. La difficoltà abituale nel dosare la giunta mette in secondo piano alcuni aspetti importanti delle rappresentanze. Ci rendiamo conto della situazione ma noi speravamo in un cambiamento che non c’è stato”.“Un aspetto deve essere chiaro – conclude Simonetti - le donne non hanno mai avuto la pretesa di una deroga a loro vantaggio, ai criteri della capacità, dell’esperienza, della professionalità, per accedere ai posti di responsabilità. Anzi quella di una selezione più dura, storia oramai acquisita, è stata affrontata con dignità senza vittimismo. Ci auguriamo che altre scelte concrete, sulle problematiche portate avanti dal mondo femminile e che la Giunta provinciale di Matera deve compiere, ci facciano cambiare opinione rispetto ad oggi”.

Policoro- Reati Edilizi: Tolleranza zero ma solo per alcuni cittadini




Avrò una vita dura perchè non ho votato e sostenuto questa amministrazione. ma io con questi... non voglio averci niente a che fare... Ottavio ti prego facciamogli un c.. così.
Cosi si esprime, con rabbia un cittadino di Policoro, mostrandomi l'avviso di garanzia che gli è arrivato oggi dalla procura, dopo una segnalazione da parte del comune che gli contesta degli abusi edilizi. E che abusi , ha pavimentato il cortile con delle pietre particolare senza averne dato comunicazione , ristrutturato delle colonne costruito niente che di meno una tettoia per proteggere il citofono esterno. Nel paese dove il sindaco promette Sanatorie in due giorni di megavilaggi, senza pietà viene sanzionato un cittadino per piccoli interventi. L'assurdità di questa amministrazione che permette la costruzione di baracche a mare su suolo pubblico , e la stessa casetta prefabbricata dei vigili nel secondo piano di zona è senza autorizzazioni dei beni ambientali , dove gli stessi vigili chiamati ad indagare si limitano solo a prendere atto che vi è solo un permesso comunale senza verificare le ulteriori illegitimità , si diventa fiscali contro un povero cittadino reo di non appartenere alla schiera degli amici. Vergogna , ma se questo serve ad intimidirci , sappiate che vi risponderemo con la stessa durezza. Visto che avete cominciato ad applicare la tolleranza zero per i reati edilizi , che sia zero per tutti.

Policoro:CONSEGNATE LE ANGURIE ALLA BANCA D’ITALIA DI MATERA

Agli agricoltori le angurie sono pagate a 4 centesimi, i pomodori a 8, il grano a 16/18. Gli impegni possiamo assolverli solo in natura: questo è un acconto, il resto arriverà presto

Si è tenuta a Matera oggi, fra le 9,30 e le 12 il presidio organizzato dal Comitato di lotta degli agricoltori metapontini contro la crisi agricola, sostenuto da Altragricoltura.
Gli agricoltori (un autobus dal metapontino cui si sono aggiunti agricoltori di Matera ed Irsina) hanno distribuito in Piazza San Francesco le angurie ed un volantino in cui si spiegava ai cittadini di Matera perché erano li. Nella Gli agricoltori durante il presidio le ragioni sono state spiegati bene, mentre incontravano i cittadini: “La Banca d’Italia ha funzioni di controllo sul sistema bancario, dunque sa bene che con il crollo dei prezzi alla produzione di queste settimane l’unico modo che avremo per pagare sarà in natura, oggi vi portiamo un acconto, il resto lo scaricheremo presto davanti alle altre banche e ad Equitalia”
Insostenibile la situazione se non si interviene con urgenza. Altragricoltura ha condotto una forte azione di pressione presso i parlamentari eletti nelle regioni meridionali perché nel decreto anticrisi venga assunta anche la crisi dell’agricoltura. In particolare nei giorni scorsi è stata inviata una proposta di emendamento in quattro punti che potrebbe, se assunto, permettere le aziende di affrontare la grave situazione. “Nessuno capirebbe se non ci fossero risposte fin da subito” ha dichiarato Gianni Fabbris, coordinatore di Altragricoltura.
“Ci era stato detto nei mesi scorsi da autorevoli interlocutori parlamentari che i problemi per assumere le nostre proposte venivano dal Ministro Tremonti. Bene, il Ministro ha proposto una moratoria. Chi adesso sarebbe contro la moratoria dei debiti in agricoltura ed i provvedimenti straordinari per affrontarne la crisi?”
Il presidio, cui hanno partecipato anche il Sindaco di Montalbano Jonico (Leonardo Giordano), gli assessori all’agricoltura di Montalbano J (Enzo De Vincenzis) e di Policoro (Saverio Carbone) e l’assessore provinciale all’agricoltura di Matera (Giuseppe D’alessandro) ha tenuto la piazza fino alle 12 pure in mezzo a qualche tensione e nervosismo. Dalla Banca d’Italia arrivavano pressioni perché non bloccassimo le scale d’accesso e perché non si facessero riprese. La risposta è stata chiara, serena e determinata: “Quando le banche o Equitalia ci fanno gli atti pignorandoci le aziende, ci bloccano le attività senza offrirci uscite laterali. Non si fanno scrupoli di mettere le mani sulle nostre terre. Oggi siamo qui per fare quello che dobbiamo fare e lo faremo.” Così, le angurie del Metapontino sono state disposte sulle scale d’accesso alla Banca d’Italia in pagamento dell’acconto sui debiti che le banche non mancheranno di chiederci con gli atti ingiuntivi.


Nell’incontro con il Prefetto di Matera seguito al presidio, la delegazione degli agricoltori, con gli amministratori di Montalbano Jonico e Gianni Fabbris, hanno sottolineato la delicatezza e la gravità della situazione nelle campagne lucane ed hanno rappresentato il rischio che in autunno la mobilitazione potrebbe non essere così serena e ragionevole se già da oggi non ci saranno risposte alla crisi.

Il Prefetto ha mostrato di comprendere e conoscere la realtà della crisi nelle campagne lucane ed ha assunto l’impegno di informare ed inoltrare la piattaforma e le richieste avanzate con la proposta di emendamento sul decreto anticrisi al Governo Nazionale e Regionale ed al Parlamento.

Questa, dunque, è stata la prima uscita del Comitato di lotta degli agricoltori metapontino costituito all’indomani della grande assemblea meridionale di Policoro del 17 Luglio scorso in cui si è indetta la mobilitazione. Lunedì prossimo, quando il comitato si riunirà, sarà sicuramente più largo e più determinato nel decidere i prossimi passi della mobilitazione anche nel Metapontino. Nel frattempo proseguono le iniziative sostenute da Altragricoltura in altre regioni italiane; fra oggi e domani iniziative analoghe a Trapani, Cagliari, Napoli e Catania

giovedì 30 luglio 2009

Salgono a quattro i lucani contagiati dalla «suina»


L’IDENTIKIT
Si tratta di due maschi di 22 e 23 anni di Potenza e di un ragazzo di 16 anni di Lauria. Sospetto un giovane di Balvano
I CONTROLLI
Sotto sorveglianza anche le persone che sono state a contatto con i malati durante i giorni precedenti Un quinto caso sospetto è risultato negativo alle analisi
Non più un solo caso. Non più un solo allarme. L’influenza suina va avanti e colpisce sempre più persone. Anche in Basilicata dove i casi accertati sono ormai saliti a quattro. Quattro giovani di 22 e 21 anni che hanno manifestato i primi sintomi della patologia dopo essere rientrati da un viaggio all’este - ro. In particolare, si tratterebbe di due ragazzi residenti a Potenza, di un giovane di 16 anni di Lauria. Tutti reduci da un viaggio all’estero: i potentini in Spagna, il lauriota in Inghilterra.
Ad oggi i tre ragazzi sarebbero già in fase di guarigione, e due sarebbero già stati mandati a casa dove starebbero continuando la terapia. Scoperto solo nel pomeriggio di ieri, invece, il caso di un ragazzo di 28 anni di Balvano reduce anch’egli da un viaggio prima in Inghliterra poi a Ibiza nella Penisola iberica, mentre è risultato negativo il test su una giovane della provincia che sarebbe rientrata dall’Inghilterra.
Insomma, il numero di casi conclamati si allarga e con essi anche la rete di controlli e di monitoraggio prevista in queste situazioni. Sino ad oggi sono stati circa una quindicina gli accertamenti con tampone naso- faringeo e analisi del sangue fatti su persone che avevano manifestato sintomi sospetti. D’al - tra parte, la paura di aver contratto la malattia ha spinto moltissime persone a rivolgersi al medico di famiglia o al pronto soccorso dopo aver avuto sintomi influenzali. Sintomi che, però, si erano rivelati solo quelli di una banalissima sindrome influenzale. Ma non solo. Ad essere tenuti sotto osservazione sono anche tutte le persone venute a contatto con i tre ragazzi a cui è stata riscontrata la malattia.
Intanto, la Regione continua a monitorare costantemente la situazione attraverso Asl, ospedali e medici di famiglia. A confermarlo l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza, che invita ad evitare eccessivi allarmismi.
«Allo stato attuale da quello che mi dicono i medici e i virologi non c’è da preoccuparsi più da tanto. Abbiamo attivato una rete di controllo su tutto il territorio regionale - commenta l’assessore - indirizzando le persone al reparto infettivi del “San Carlo”. La gente, infatti, può recarsi direttamente al reparto senza passare per il Pronto soccorso. In questo modo, evitiamo eventuali contagi. Arrivati al reparto infettivi vengono fatti i primi screening attraverso un tampone che viene mandato a Bari per confermare o meno la diagnosi. Quando lo stato di salute si è rivelato buono alcuni sono stati rimandati a casa in attesa dei risultati che, solitamente, arrivano nelle 24 ore». I controlli, però, ad oggi sono stati sufficienti e la situazione è sotto controllo. «La situazione è sotto controllo, perchè allo stato attuale i soggetti dopo tre giorni sono migliorati - aggiunge l’as - sessore - Non abbiamo casi con complicanze». Fondamentale, però, per il monitoraggio continuo della situazione è il ruolo dei medici di famiglia.
«Noi contiamo sempre sui medici di base - precisa l’ am - ministratore regionale - e abbiamo già ordinato il vaccino anti- influenza. Per quelli contro la suina, invece, bisognerà aspettare e valutare l’evolversi del ceppo. I controlli sono alti ma senza allarmismi». (Annalisa Inciso. gaz Mezzogiorno)

martedì 28 luglio 2009

PRC: TRASPORTO SOSPESO, AD AGOSTO DISAGI PER PENDOLARI FIAT

"Apprendiamo dal presidente Stella della sospensione del servizio di trasporto pubblico per gli operai della Fiat per tutto il mese di agosto". Decisione questa, riferisce il segretario provinciale del Prc, Ottavio Frammartino, "non limitata solo al periodo di chiusura della fabbrica". "Per la prima volta dal 2001, ai lavoratori il trasporto pubblico non sarà garantito nemmeno nel periodo di produzione dello stabilimento di Melfi, periodo che va dal dal 1 al 10 agosto, per riprendere dal 22 al 31 agosto. Si tratta di una decisione grave - continua l'esponente di Rifondazione comunista - sia per i costi sociali, che graveranno sui salari già esigui dei lavoratori, sia per il segnale politico che proviene da questa amministrazione: far pagare agli operai le proprie difficoltà finanziarie". "Voglio ricordare al presidente - aggiunge Frammartino - che in questi anni il servizio è stato sempre garantito, anche nel periodo di chiusura della produzione della Fiat, e le eventuali difficoltà nel reperire risorse finanziarie potrebbero essere superate accogliendo le proposte sui tagli ai costi della politica avanzate dal Prc-Pdci nella redazione programmatica di questa maggioranza. La crisi non la faremo pagare agli operai e ai deboli: era la parola d'ordine dell'intesa raggiunta con lei, presidente. La prego: non si smentisca anche su questo".

Primo caso accertato di febbre suina in Basilicata

A contrarre il virus - confermano fonti ufficiali - un sedicenne di Lauria, che da giovedì scorso è ricoverato nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale San Carlo di Potenza. Il giovane, infatti, è risultato positivo al test che serve per accertare la presenza del virus A/H1N1. Il ragazzo, rientrato dall'Inghilterra la settimana scorsa, dopo un paio di giorni ha cominciato a non sentirsi bene ed è stato subito trasferito nel nosocomio del capoluogo di regione.
La febbre suina (o influenza A, o nuova influenza) è una malattia che colpisce le vie respiratorie, è molto contagiosa ma di norma con scarsa mortalità. La trasmissione avveniva da maiale a uomo, quello che preoccupa è che ora è in grado di trasmettersi da uomo a uomo.In data 11 giugno, a seguito di un improvviso aumento di casi in un terzo continente (l’Australia, dopo America ed Europa) l’OMS hadichiarato che il mondo sta affrontando una pandemia, ossia un’epidemia su scala mondiale delle nuova influenza. Il livello 6 è indice della diffusione della malattia, non della sua gravità che al momento viene definita moderata.La società italiana di ginecologia ed ostetricia interviene a proposito della febbre suina spiegando che le donne in gravidanza possono tranquillamente ricorrere alle terapie antivirali disponibili, assolutamente sicure anche per il feto, in caso di sintomi sospetti. Si consiglia quindi di rivolgersi prontamente al ginecologo in caso di dubbi, in modo da valutare la possibilità di ricorrere ad una terapia preventiva in caso di sintomi sospetti. (Fonte: SIGO)
Sintomi
Questa forma influenzale è generalmente piuttosto blanda e si esaurisce nella maggior parte dei casi con 4 giorni a letto.I sintomi della febbre suina sono gli stessi sintomi dell’influenza tradizionale:
■Febbre superiore ai 38°,
■Mal di testa
■Stanchezza
■Tosse secca
■faringite o mal di gola
■Naso chiuso
■Dolori muscolari ed articolari
■Respiro affannoso
■Brividi
■Affaticamento
■Malessere
■Sudorazione
■Perdita di appetito
■Vomito
■Diarrea
E’ possibile contrarre l’influenza in forma asintomatica, ossia non presentando alcun sintomo.

Trasmissione
Si trasmette come la tradizionale influenza attraverso minuscole gocce di saliva durante starnuti, tosse o mentre si parla; tra uomini il contagio può essere facilitato dagli stessi fattori di rischio dell’influenza tradizionale: strette di mano, starnuti, luoghi chiusi ed affollati. Si sa per certo inoltre che la trasmissione può avvenire per via indiretta, per esempio attraverso il contatto con mani contaminate da secrezioni respiratorie.
Non è possibile contrarre l’influenza con il consumo di carne di maiale, peraltro non più importata dal Messico da almeno 10 anni. In ogni caso la cottura a temperature superiori a 70° è sufficiente a rendere il virus inoffensivo, virus non più presente nei salumi, anche crudi, sottoposti ad essiccazione e maturazione.
Il periodo di incubazione è di norma di alcuni giorni, mentre eccezionalmente può ridursi fino a 24 ore. La persona infetta è contagiosa dal giorno prima della comparsa dei sintomi e per altri 4-5 giorni. Alcune categorie, bambini sopratutto, possono rimanere contagiosi anche per 10 giorni o più.
Pericoli
In generale la malattia non è storicamente pericolosa, ma questa mutazione del virus ha già causato diverse morti nel mondo per complicazioni a seguito dell’influenza. Si sottolineano tuttavia le scarse risorse mediche delle zone colpite dalla maggioranza dei decessi. E’ opinione diffusa che questa forma influenzale sia particolarmente contagiosa, ma scarsamente aggressiva per quanto riguarda sintomi ed esito.
Cura e terapia
Secondo l’Oms il virus della febbre suina non sarebbe sensibile a tutti i farmaci antivirali: sembra resistente all’amatadina e alla rimantidina e sensibile all’Oseltamivir (Tamiflu®) e Zanamivir (Relenza®).

lunedì 27 luglio 2009

Marinagri.- Lopatriello: perchè devo pagare solo io?


Questa mattina il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, ha voluto chiarire la sua posizione in merito all'inchiesta giudiziaria: «E’ chiaro che il castello accusatorio della procura di Catanzaro si reggeva sulla sabbia e il nuovo magistrato che ha sostituito quello vecchio, destinato ad altre funzioni anche se oggi in aspettativa per il mandato politico che ricopre, lo ha chiaramente detto e scritto nella sua richiesta di archiviazione per quasi tutti gli indagati. La mia vicenda però assume dei contorni kafkiani poiché nel provvedimento giudiziario notificatomi si evince che i reati sono quelli di abuso edilizio e concorso in truffa ai danni dello Stato per il finanziamento pubblico per la costruzione del complesso turistico. Ventitre sono gli atti amministrativi emessi dal Comune di Policoro e contestati dai magistrati calabresi, come si può vedere nell'atto giudiziario, dal 13 dicembre del 2005 al 09/04/2008 e relativi a permessi a costruire (ex Dia -dichiarazione di inizio attività). Non capisco perché sia stato solo io ad essere raggiunto da un provvedimento giudiziario e non altri amministratori che hanno governato questa città in periodi in cui sono state rilasciate le altre 20 Dia. Sia chiaro che la mia non è una chiamata in correità, però è quantomai strano che nella sequenza delle autorizzazioni prodotte nel tempo, tre anni, per permettere alla proprietà di costruire sia soltanto io il capro espiatorio politico per soli tre permessi a costruire, dal 13 dicembre 2005 al 9 marzo 2006, su 23 totali. Allora la domanda sorge spontanea: o il reato non esiste, o se esiste le responsabilità sono più ampie e non si fermano solo alla mia persona. Ma la seconda stranezza di questa vicenda giudiziaria tutta italiana è che un amministratore, a maggior ragione quando ricopre la carica di sindaco, non firma gli atti amministrativi, di competenza invece dei dirigenti come recita la legge sul decentramento amministrativo: la "Bassanini". Tuttavia ho già dato mandato ai miei avvocati, Piermaria Lista e Filippo Vinci, di attivarsi su questi reati ascrittimi poiché come più volte, anche pubblicamente, sostenuto ritengo che gli atti amministrativi usciti da questo Comune sono tutti legittimi, come avallato anche da altri Enti sovracomunali. Il pericolo di inondazione non esiste, almeno per i prossimi 500 anni, e quando la proprietà ci chiederà la pratica di sanatoria comunale per lo sblocco dei lavori, come deciso dal Riesame, la concederemo in due giorni perchè per noi non c'è da sanare nulla e tutto è in regola. Appena terminerà questa telenovela giudiziaria, che tiene bloccata economicamente una città intera, mi auguro, poiché le ingiustizie in Italia sono all'ordine del giorno, si ponga mano seriamente ad una riforma complessiva della giustizia imperniata anche sulla responsabilità civile dei magistrati, in quanto non capisco perché nella nostra nazione solo chi porta la toga è immune da ogni colpa. Anche un padre costituente come il senatore a vita Emilio Colombo, in una tavola rotonda sabato sera sulla storia di Policoro, parlando in generale di giustizia ha sostenuto che pur rispettando l'autonomia della magistratura, su alcune vicende bisogna fare chiarezza, soprattutto quando di mezzo c'è lo sviluppo di una comunità ( tratto dal Quotidiano delle basilicata)
Per completezza di informazione pubblichiamo un estratto dalla motivazione del tribunale del riesame di Catanzaro del 30/06/2009 che, nel negare il dissequestro e condividendo nel merito le contestazione del gip, dice su Lopatriello ed altri:

La pratica amministrativa di finanziamento delle opere della Marinagri spa risulta caratterizzata da una serie di atti di parvenza mendace o, comunque, fuorviante, tali da integrare il Fumus dei reati di truffa e di falso. Limitando l'analisi ad alcune delle vicende più emblematiche, si deve rilevare che uno dei prosuposti del buon esito della domanda di finanziamento era la dimostrazione della proprietà dei terreni interessati dalle opere. In particolare la Marinagri spa affermava la sua proprietà sulle particelle n.5 n. 9 del foglio 4 del comune di Policoro, in epoca precedente il formale riconoscimento (avvenuto nel luglio 2003) di tale proprietà da parte dell' Agenzia del demanio di Roma, fondato su presuposti per come sopra esposto , erronei e infondati (nonchè in ipotesi frutto di condotte delittuose). Fino a quel momento gli organi demaniali (segnatamente l'ufficio del Demanio di Matera) si erano espressi in senso del tutto contrari. La stessa attribuzione catastale delle particelle in questione alla Marinagri SPA risulta frutto di un errore del notaio rogante l'atto di costituzione della società che tenuto conto anche della rilevanza dellaattribuzione e dell'interesse manifestato anche successivamente dal Vitale per il riconoscimento della proprietà di siffatte estensioni di terreno, non può escludersi essere stato indotto dall'indagato stesso. E' appena il caso di evidenziare che a dispetto dell'annosa controversia sulla demanialità o meno delle particelle, il riconoscimento della proprietà di cui si tratta veniva ottenuta dalla Marinagri spa in poche settimane e che qualche giorno dopo, il 30/07/2003 veniva stipulato con l'organo del ministero il ricco contratto di programma che prevedeva il finanziamento delle opere. Altro intoppo nella procedura di finanziamento si era creato a seguito di contrasti sorti con il sindaco di Scanzano, il quale sosteneva come poi riconosciuto dal Tar e dal consiglio di stato, la illegittimità dell'attuazione del progetto per comparti autonomi e separati (come invece voluto da Marinagri, comune di Policoro, e dal Presidente della Regione). A seguito di tale questione, il ministero del tesoro aveva subordinato la stipula del contratto di finanziamento alla risoluzione della problematica amministrativa sollevata dal comune di Scanzano Jonico. In effetti la questione era stata risolta con un atto, poi dichiarato illegittimo dal Tar con d.p.g.r n°199/2001 del 16/10/2001, che veniva comunicato dallo stesso Presidente della regione all'ufficio che istruiva la pratica di finanziamento, con l'indicazione che gli indirizzi posti a base della delibera erano stati formalmente condivisi ed apprezzati da entrambi i sindaci interessati. Circostanza non riscontrata negli atti acquisiti e, per contro, nettamente smentita da Altieri Mario, sindaco di Scanzano Jonico, che consentiva di superare l'intoppo. La circostanza era stata ribadita in altra nota del 14/01/2002 iviata al ministero delle attività produttive dal sindaco e dal responsabile del comune di Policoro, congiuntamente a Vitale Vincenzo e Vitale Marco interessati direttamente (o meglio per i rispettivi enti che rappresentavano) al finanziamento di cui si tratta. In tale nota inoltre veniva affermato erroneamente, che la delibera 299 del 16/10/2001 era divenuta inoppugnabile. In data 05/12/2001 poi l'ing. Marco Vitale in qualità di presidente del Conzorsio Costa D'Oro del quale faceva capo Marinagri spa. inviava una missiva al ministero delle A.P., con il quale rassicurava circa la legittimità della procedura di cambio di destinazione d'uso relativa al comparto a (ed all'ubicazione dell'Hotel Thalas) che invece come sopra esposto, era frutto di una procedura anomala ed illegittima. Il 15/01/2002 poi Lopatriello Nicola e Viceconte Felice, rispettivamente sindaco e dirigente dell'ufficio Urbanistica del comune di Policoro, già distintisi nella procedura di cambio di destinazione d'uso e in altre occassioni per la totale disponibilità nei confronti della Marinagri spa, inviano un'altra missiva al Ministero dell' attività produtiva, al CIPE e ad altri organi sostenendo le tesi fovorevoli alla società citata e affermando che sussisteva il requisito di cantierabilità delle opere da finanziare omettendo, per svista, per dimenticanza, per ignoranza , o altra ragione difficile da giustificare atteso il ruolo rivestito a tutela del territorio comunale, di considerare o di riferire che il giorno prima era divenuto efficace il PAI che imponeva sull'intera area un vincolo di inedificabilità assoluto (incopatibile con qualsiasi opera del genere di quelle di cui si tratta) in ragione dell'elevato rischio idrogeologico, per come sopra esposto. La missiva, cosa veramente singolare, benchè proveniente da organi del comune di Policoro (il quale evidentemente è dotato di organi notificatori e di mezzi di comunicazione) risultava trasmessa a mezzo Telefax dalla società "ET&M" di Vitale Marco , figlio di Vitale Vicenzo, ossia dei privati interessati al finanziamento, direttamente o indirettamente perorato dai due dai due pubblici amministratori ( evidenziando, ulteriormente commistioni di interessi e confusioni di ruoli pubblici e privati ). Rileva sia ai fini del fumus del reato di truffa che di quello di falso , l'attestazione di Vitale Marco, in qualità di progettista incaricato dalla Marinagri spa sia nella perizia giurata del 24/12/2003 che in quella del 05/10/2005della rispondenza delle opere da finanziare "ai vigenti e specifici vincoli edilizi , urbanistici e di destinazione d'uso". Attestazione smentita dalle risultanze documentali di cui si è trattato al punto 4 del presente provvedimento (tra l'altro l'esame della documentazione trasmessa alla banca incaricata di svolgere l'istruttoria dell'ulteriore fase del procedimento di finanziamento evidenzia difformità sostanziali tra i progetti posti a base del finanziamento stesso e l'esecuzione delle opere, tra le quali lo spostamento dell' hotel Thalas dal comparto a al comparto c , al posto dell' hotel Ormos di fatto scomparso). Altra dichiarazione non veritiera è quella citata al foglio 296 dell'informativa del 7/04/2008 relativa alla modifica del progetto di costruzione del villaggio Ios indicata dalla Marinagri spa come conforme all'assetto urbanistico vigente e in realtà non approvato dalla regione che aveva negato il c.d. nulla osta paesaggistico in quanto variazione sostanziale del P.P.E. che necessitava di apposita procedura di approvazione. Gli elementi sopra compediati , concludono i giudici , sono senza dubbio compatibili, in astratto, con le condotte fraudolente ipotizzate, finalizzate ad ottenere l'erogazione dei finanziamenti. ( tratto sentenza tribunale Catanzaro depositata il 30/06/2009)

Ci dobbiamo scusare con i nostri visitatori pochè per problemi tecnici non siamo riusciti a pubblicare così come promesso la sentenza integralmente; ci ripromettiamo di farlo appena ci sarà tecnicamente possibile.

sabato 25 luglio 2009

PROVINCIA MT, LA GIUNTA STELLA GARANTISCE LE DONNE

PROVINCIA MT, LA GIUNTA STELLA GARANTISCE LE DONNE
Ringrazio Ottavio Frammartino per le sue osservazioni che, però, meritano alcune precisazioni di merito. «La parità di genere a cui fa riferimento il segretario di Rifondazione comunista, Ottavio Frammartino, è garantita dai fatti». Così il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, risponde alle critiche mosse in una nota, dopo la nomina dell’esecutivo. «La presenza femminile è sempre stata una garanzia di equilibrio e professionalità, all’interno dell’amministrazione provinciale, e non è certo l’assenza di assessori-donna a confermare il loro ruolo e la loro importanza. L’avvocato Rosina D’Onofrio che alla Provincia ricopre il ruolo di Legale dell’Ente e Vice Segretario Gernerale e Antonietta Giacoia, consigliera di parità della provincia, sono soltanto due delle importanti esponenti a cui il nostro ente deve scelte e progetti di profondo significato. Il loro lavoro quotidiano è la garanzia di un’attività che non conosce soste e viene realizzata all’interno della più qualificata professionalità. Insieme a loro – prosegue Stella – la macchina amministrativa annovera altre esponenti di particolare riferimento a cui riconosciamo l’importanza loro dovuta, grazie all’impegno che garantiscono quotidianamente. Credo, dunque, non sia una poltrona a indicare l’importanza di una donna e, più in generale, di un esponente della pubblica amministrazione. Come ho già confermato, il parametro di valutazione, passa solo ed esclusivamente attraverso la meritocrazia».
Un comunicato che ulteriormente da ragione alle nostre preoccupazione , per una visione maschilista e conservatrice di questa giunta.
Comunque saremmo curioso di sapere con quali criteri meritocratici sono stati scelti i nuovi assessori......

giovedì 23 luglio 2009

Giunta Stella . Le donne, il metapontino e Serafino Di Sanza sono stati Traditi

Discontinuità e società civile, valorizzazione delle donne presenti numerose nelle liste del centrosinistra, sono state le parole vincenti della campagna elettorale del presidente Stella. Tra l'altro negli accordi presi con il nostro partito , ci aveva assicurato che per la nomina degli assessori avrebbe utilizzato dei criteri che avrebberò garantito parità di genere e il cambiamento di generazione.. Ma dopo la nomina degli assessori , prendiamo atto che di questi impegni il presidente ne ha fatto carta straccia. Non solo non c'è la necessaria discontinuita con la giunta Nigro , ma recupera anche il passato remoto , e della società civile neanche l'ombra. Un'altro elemento negativo è la rappresentanza territoriale che viene negata sia al metapontino che al Basso Sinni , essendo gli assessori tutti materani. Una giunta che più che provinciale sembra la giunta dell'ex comunità montana del materano . Ma lo strappo più grave è che per la prima volta dall'introduzione dello statuto dell'amministrazione provinciale che contempla la promozione della presenza delle donne in giunta, viene varata una compagine tutta al maschile; e, come se non bastasse, assegna ad un uomo anche la delega della pari opportunità , nonostante la presenza in maggioranza di una consigliera Donna cui si poteva conferire tale nomina senza intaccare gli assetti della compagine di governo. Le donne trattate come le vivandiere. Sul dizionario della lingua italiana della vivandiera si dice “Chi un tempo forniva vivande ai soldati nelle caserme o alle truppe accampate”. Traslato a quello che è accaduto alla provincia potrebbe suonare “Chi fornisce valido aiuto e porta voti in campagna elettorale”.
In entrambi i casi, dall’esercito vero o da quello del potere, le vivandiere sono …escluse.

Ma noi non ci stiamo, ha vinto anche con i nostri voti e se governa è anche grazie a noi. Ci batteremo almeno perché rispetti gli accordi sottoscritti e sulla parità di genere non siamo assolutamente disposti a far finta di niente. Investiremo della questione la consiglierà regionale delle pari opportunità, affinché faccia i dovuti atti per garantire la presenza delle donne in giunta , e se con tali atti non si riuscirà a raggiungere il rispetto della norma, non escludiamo neanche il ricorso amministrativo, forti delle recenti sentenze del tar Puglia , Campania, Piemonte e del consiglio di stato.

mercoledì 22 luglio 2009

Stella nomina la giunta. Nessun nome nuovo , molti ex assessori , fuori sia la rappresentanza del metapontino che il basso sinni.

Stella nomina la nuova giunta nelle persone di Gianni Rondinone SL(ex Ass.re Regionale) Mimmo Smaldone PD (ex assesore provinciale) Giuseppe Dalessandro (Ex Ass. provinciale)Giuseppe Montemurro IDV (ex ass. comune di Matera) Nicola Bonelli (ex Sindaco di Grassano) Salvatore Auletta (Sindaco di Calciano).Nel governo della provincia nessun uomo ne del Metapontino ne del Basso Sinni , al punto da farci dire che più che una giunta provinciale sembra una giunta della vecchia comunità Montana Materana.Oggi alle 17 le nomine saranno comunicate al consiglio

FRAMMARTINO (PRC): IL PRESIDENTE STELLA CI DIA RISPOSTE

21/07/2009 10.34.13
[Basilicata]


Sulla mancata nomina della Giunta provinciale di Matera interviene in una nota il segretario del Prc di Matera, Ottavio Frammartino che afferma:" Stella non è riuscito a nominare la Giunta neanche nella seconda seduta e noi ci chiediamo ancora il perché. Sarebbe importante che in Consiglio spiegasse cosa si è consumato in questo mese nella sua maggioranza , se c’è ancora la stessa maggioranza che gli ha consentito la vittoria. Vorremo capire prima di esprimere un giudizio se la giunta a sei significherà anche una vera riforma dei costi della politica , con l’ulteriore riduzione dei consigli di amministrazione dell’Ageforma e dell’Apea , riduzione delle commissione consiliari e moralizzazione delle indennità degli amministratori a cominciare dalla doppia indennità del rimborso chilometrica e lo sfoltimento di tanti incarichi inutili e costosi. Se ritiene - sostiene - come concordato con noi la questione morale parte centrale della sua azione politica, se intenda introdurre l’anagrafe degli eletti , dare risposte al bisogno del lavoro attivando le competenze in tale settore della provincia e dare via utilizzando FSE sostegno al reddito dei cassaintegrati e i lavoratori in mobilità. Solo dopo le risposte che il presidente ci darà su questo sulle questioni ambientali che decideremo – conclude - di sostenere la sua amministrazione, avendo da tempo rinunciato dall’assalto alla diligenza delle postazioni che in questo mese si è consumata in questa maggioranza”.

PARLAMENTO UE: DE MAGISTRIS PRESIDENTE COMMISSIONE CONTROLLO BILANCIO

(ASCA) - Roma, 20 lug - Luigi de Magistris, dell'Italia dei Valori, e' stato eletto questo pomeriggio presidente della commissione del Parlamento europeo preposta al controllo del bilancio comunitario. ''Esprimo tutta la mia soddisfazione - afferma in una nota beneaugurante il presidente dell'IdV, Antonio Di Pietro - per la nomina di de Magistris che rappresenta un segnale importante e positivo che arriva dall'Europa, oltre ad essere una conferma dell'azione politica portata avanti dall'Italia dei Valori. La lotta allo spreco e alla gestione non trasparente dei finanziamenti pubblici da parte delle amministrazioni nazionali e locali - sottolinea infatti Di Pietro - e' sempre stata un punto irrinunciabile del nostro programma''

Policoro città dello sport .Aperto il Palaercole.


L’inaugurazione del Palaercole polivalente che si trova alle spalle del municipio, ha rappresentato certamente, un evento importante per questa città. Una struttura imponente, che sorge su una superficie di 29500 mq, 4500mq di superficie coperta, 1570 posti a sedere (3000 complessivi), di cui 800 in tribuna centrale, 54000 mc di volumetria complessiva. Una struttura tra le più grandi della Basilicata. Infatti, tra le attività sportive che può ospitare ci sono: atletica, pugilato, ginnastica, scherma, calcio a cinque, pallavolo, basket, tennis tavolo, tennis, pallamano, pattinaggio, sport per persone svantaggiate. Inoltre e data anche di spazzi per attiverà culturali: congressi, convegni, mostre d’arte, teatro, concerti musicali, spettacoli vari e fiere campionarie. All’interno ci sono quattro palestre, sala stampa, attività commerciali (bar), appartamento per il custode, e dotata di tutti i comfort di una moderna struttura, con tre ingressi previsti e circondata da un polmone di verde pubblico, oltre ad essere stata costruita con materiale eco compatibile. Progettata e finanziata dall’amministrazione Arbia, ci sono volute altre 15 per portare a termine un’opera che è costata quasi il doppio dal preventivo iniziale. Il Sindaco Lopatriello e l’assessore Ierone hanno assicurato che la struttura potrà essere utilizzata da subito dai cittadini di Policoro, ed a breve sarà usufruibile anche la struttura a mare.

lunedì 20 luglio 2009

Traffici e tumori, Woodcock indaga

Inquinamento e morti sospette. Contaminazioni, rifiuti, tumori. Nelle carte delle inchieste c’è un «parallelo» tra affari illeciti che stanno trasfromando angoli della verde Basilicata in bombe ecologiche. Casi emergono nell’ultima inchiesta di Woodcock (quella che sotto il nome Totalgate accanto al petrolio si occupa anche di sanità e rifiuti) e che potrebbero, per certi aspetti rappresentare la «dote» che il Pm anglonapoletano porterà con sè da Potenza a Napoli dove dovrebbe prendere servizio tra qualche settimana. Una «dote» che in parte ieri lo stesso Woodcock ha portato nella procura campana. Di certo, negli atti del procedimento penale 648/05 ci sono trascrizioni di conversazioni in entrata sull’utenza telefonica di Alfredo Romeo, l’imprenditore finito in carcere per essere ritenuto al centro dello scandalo «Global service» che ha scosso le fondamenta della giunta comunale partenopea. Ieri Woodcock ha versato nelle mani dei Pm titolari dell’inchiesta alcuni atti che sono ritenuti «interessanti» dai i sostituti della Dda campana D’Onofrio, Falcone e Filippelli che stanno seguendo quell’indagine perchè costituirebbero un «monitoraggio » sulle attività di Romeo antecedente le intercettazioni della procura napoletana (iniziate nel gennaio 2008).
Ma Woodcock potrebbe «versare» alla sua nuova procura anche notevole materiale riguardante il traffico di rifiuti. Nell’inchiesta, infatti, ci sarebbero diversi episodi di traffici di queste sostanze partite dalla Campania e arrivate in Basilicata e un reticolo di nomi, di persone come di aziende, che si occupano del settore. E la medaglia ha due facce: una quello dell’inquinamento creato in Basilicata (da qui l’indagine in Basilicata) l’altra sui traffici illeciti in stile «Gomorra » che, per questo aspetto, avrebbero al centro la Campania. In Basilicata rimangono elementi pericolosi e, forse, morti. È uno dei testimoni dell’inchiesta ad aprire questo scenario. Racconta di come alcune capre venute a contatto con i fanghi di perforazione siano morte, «A distanza di pochi anni - prosegue il racconto del testimone - per la precisione nell’agosto 1994, mio padre scoprì di avere un tumore al cervello e di tale malattia morì il 2 febbraio 1995 all’età d i 43 anni. Un particolare che ricordo con precisione è che al ritorno da quei pascoli l’alito di mio padre puzzava di uova marce». E non sarebbe l’unica morte sospetta. «un anno dopo la morte di mio padre morì di un tumore XXX (la persona che aveva in affitto il terreno dove erano stoccati i fanghi) è morto di tumore, credo all’intestino nel corso del 2007». Inoltre, un altro uomo con terreni nella zona si sarebbe «ammalato di un tumore ai testicoli». Morti sospette che si aggiungono ad altre morti sospette già emerse nell’inchiesta prima in mano al Pm di Matera Nicola Maria Pace e poi a quello della Dda di Potenza Francesco Basentini. Padre e figlio, chiamati a fare dei lavori urgenti di rimozione del terreno nei pressi della Trisaia di Rotondella dopo che ci sarebbe stato un incidente. Lavori di qualche milioni per rimuovere terreno, una manna per entrambi. Ma per entrambi, qualche anno dopo, la morte per cancro. (lagazzettadelmezzogiorno.it)

Provincia di Matera: concorsi farsa

Non sappiamo se è corretto chiamarlo concorso truffa , quelli banditi dalla passata amministrazione provinciale, ma una cosa è certa che se anche si svolgessero le prove , non vi sarebbe nessuna possibilità per i concorrenti di essere assunti . Oltre 2500 sono i disoccupati che avevano posto una speranza in questa che sembrava un opportunità , e che probabilmente in piena campagna elettorale, speculando sul bisogno di lavoro di tanti giovani si è anche trasformata in consenso per qualche partito , che nei fatti si è dimostrato l'ennesimo Bluff di qualche spregiudicato prestigiatore politico. Noi al presidente Stella, chiediamo una operazione verità non solo riconoscendo l'impossibilità di assumere per i vincoli di bilancio, e conseguentemente annullando i bandi , ma anche restituendo soldi versati per il concorso con le relative spese delle raccomandate , addebitando i costi ai responsabili. Sarebbe inoltre bello che nel prossimo consiglio provinciale il Presidente a nome di tutta la maggioranza chiedesse scusa sia per il disaggio creato che per la speranza tradita , scuse che sarebbero un segnale per dire che questa amministrazione darà un taglio netto a questo pratiche che servono ad alimentare un consenso drogato sulla pelle del disaggio e creano quella sfiducia nelle istituzione e nelle persone che le rappresentano.
Frammartino Ottavio

Segretario Provinciale PRC Matera

domenica 19 luglio 2009

ciao Laura

Non so se quello che riportano i giornali su Laura sia vero. Io che la conoscevo , avendo lei frequentato il Liceo Linguistco , la ricordo come una ragazza studiosa , (diplomata con il 100) responsabile e molto matura per l'eta che aveva. Le ragioni di un suicidio possono essere tanti , e noi avremmo il dovere di chiederci che mondo stiamo lasciando a questi giovani , perché questo gesto come altri segnali di inquetudine non ci possono lasciare indifferenti ma ci devono fare riflette per tentare di dare delle risposte a questo grido di dolore , solitudine e paura che i nostri figli ci stanno lanciando. Per Laura non possiamo che pregare.
Ottavio

E' vero tutto quello che si dirà su Laura non ha importanza o meglio "non ha più importanza".Da mamma vorrei lanciare un messaggio o un consiglio a tutti i giovani che conoscevano Laura e cioè parlate, parlate, confidatevi con i vostri genitori, dite loro sempre la verità perchè il cuore dei genitori fa perdonare sempre tutto anche se ne può scaturire qualche scappellotto.Mai arrivare a gesti estremi tipo quello di Laura perchè il problema resta o forse aumenta ma di sicuro aggiunge dolore al dolore.Una Mamma.

sabato 18 luglio 2009

Mente sulla laurea e si uccide per la vergogna

Laura Gagliardi originaria di Policoro studiava a Siena. Erano arrivati il padre e il fratello. Aveva fatto solo pochi esami e aveva detto che oggi terminava gli studi.
Si è uccisa perchè travolta dalla vergogna di aver mentito ai genitori, ai quali aveva annunciato che oggi avrebbe ottenuto la laurea di primo livello, invece, in quattro anni di iscrizione alla facoltà di Scienze politiche, a Siena, aveva superato solo pochi esami. Protagonista del gesto Laura gagliardi ragazza di 23 anni di Policoro. La giovane è stata trovata impiccata, questa mattina, intorno alle 13, nella sua camera da letto, in un appartamento del centro città che divideva con altre due studentesse. Per uccidersi la ragazza ha usato un foulard. I carabinieri, al momento, non hanno dubbi sulle cause del suicidio, anche se non sono stati trovati biglietti. Ma la lettura del libretto universitario e le testimonianze raccolte vanno in questa direzione. A trovare il cadavere della ragazza sono stati il padre e il fratello che da alcuni giorni erano a Siena, proprio perchè la giovane aveva comunicato loro che oggi pomeriggio avrebbe discusso la tesi per la laurea di primo livello. La madre, che è in gita all’estero con alcune amiche, avrebbe raggiunto i familiari domenica. Questa mattina padre e figlio sono usciti per fare una passeggiata in città e quando sono tornati a casa, per l’ora di pranzo, hanno trovato la giovane impiccata e scoperto che non aveva detto loro la verità. ( tratto ANSA).

venerdì 17 luglio 2009

Matera: nuova giunta provinciale. Molta partitocrazia nessun nome della società civile.


Stella avrà una giunta a 6. Sembrerà una scelta per ridurre i costi della politica, invece si ha la sensazione che sia una decisione presa per tenere fuori sia il consigliere Serafino Di Sanza, che rappresenta, meglio di tutti la persona che incarna i valori di quella politica onesta e del fare, poco accomodante agli intralazzi , e dei Comunisti che sono stati determinanti per l'affermazione al primo turno della coalizione. Ma se ciò che diciamo corrisponde a una senzazione o sia vero lo vedremo da subito, perché se non ci sara la riduzione anche dei consigli di amministrazione delle agenzie ed il disboscamento degli enti , luoghi dove si annidano i veri costi della politica , vuol dire che si è voluto utilizzare una auspicata soluzione non per le ragioni nobili, ma per meschini calcoli Politici. Tra l'altro si parla che la giunta a 6 serva anche per tenere in caldo un posto all'UDC di Ruggiero e alla Mastrosimone in attesa di nuove alleanze per le regionali. Quindi dentro IDV , popolari, sinistra e libertà, socialisti ogni uno con un assessore e il Pd con due assessori e la presidenza del consiglio. I nomi sono quelli di G. Rondinone per SL Raucci per i socialisti, Faraone per IDV , tutti segretari dei rispettivi grupp, nulla trapela sul nominativo dei popolari e quelli del PD.


Il Fruttivendolo di Lopatriello

«Il ddl? Uno schiaffo ai tanti disoccupati»

Non tutti hanno le idee chiare su ciò che sta accadendo. Ma sentono puzza di bruciato
Guardano con sospetto a ciò che sta accadendo alla Regione. Sospetto alimentato da un dibattito a volte criptico, a volte confusionario. I disoccupati, i giovani che ambiscono a un posto di lavoro, che si barcamenano tra prestazioni a nero e lavori a tempo determinato (quando va bene) chiedono trasparenza. E chance anche per loro: «Ho fatto domanda alla Regione per partecipare ai concorsi appena banditi - dice Luigi Iannelli - e tutta questa storia non mi piace. Sembra una presa in giro. Secondo me non ci devono essere canali preferenziali perché tutte quelle persone, o la maggior parte di loro, sono state prese con chiamata diretta. Avrei potuto essere chiamato anch’io se solo avessi avuto un santo in paradiso. Non è giusto. Sono già stati privilegiati una volta. Due sarebbe davvero troppo». Sulla stessa lunghezza d’onda An - gela Sforza che si gode un po’ di fresco sulla panchina in compagnia del suo piccolo Gabriele: «Non ci sono altre strade. Per entrare in un’am - ministrazione pubblica è necessario fare il concorso. Io sono disoccupata e come me, purtroppo, ci sono tanti giovani lucani. Quale messaggio si lancia se si imbarcano persone nell’organico senza un concorso? Il disegno di legge andrebbe cancellato, non ci sono dubbi». Meno fondamentalista la posizione di Antonio Bochicchio: «Se è vero che sono precari, che lavorano all’in - terno della struttura da più anni, è giusto che si dia loro un’oppor tunità in più. D’altra parte - aggiunge - hanno maturato esperienza e professionalità che la Regione dovrà pur riconoscere in qualche modo». Sono d’accordo su questa chiave di lettura anche Simone Messina, fresco diplomato, e Viviana Danza, studentessa universitaria: «Se sono all’al - tezza del lavoro è giusto che abbiano una chance in più. Anche perché se la Regione ha più volte prorogato il loro contratto a tempo vuol dire che ne riconosce la competenza». Si torna su posizioni rigide parlando con Emanuele Colangelo, disoccupato. Che dice di avere le idee chiare su quanto sta accadendo e chiede più trasparenza alla Regione: «Personalmente non sono contro le possibili assunzioni che la Regione vuole fare. Tra i precari ci sono sicuramente professionisti con elevate capacità, ma allo stesso tempo ci sarà pure una pletora di «raccomandati», il cui valore professionale non è stato sancito o riconosciuto da alcuna formula pubblica, ma che sono sicuramente legati, per i più svariati rapporti, ai vari dirigenti e al politico di turno. Sarebbe opportuno - dice rifacendosi alla posizione espressa nei giorni scorsi da Gianni Rosa del Pdl - far conoscere all’opinione pubblica l’elenco dei possibili beneficiari, e rispetto ai tempi in cui sono formalizzate le convenzioni, anche la provenienza geografica dei «toccati» dalla fortuna per poter valutare la contestuale presenza di politici, che in contemporanea vestono i panni di "difensori" delle questioni morali. Il voler favorire con qualsiasi strumento legislativo persone che sono giunte negli enti pubblici senza aver superato un regolare concorso - conclude - costituisce l’ennesima ingiustizia sociale, anche nei confronti dei 30.000 speranzosi di essere i vincitori di uno dei settantotto posti messi a disposizione dall’ultimo e famoso concorso regionale». [ma.bra.] Comunicati, fax, note stampa, dichiarazioni. È un dibattito infuocato sul disegno di legge salva-precari. Un coro di commenti in cui emerge l’assenza di Italia dei Valori che sui temi della legalità e della trasparenza fonda gran parte del suo approccio alle problematiche. Incalzato dalla Gazzetta, l’assessore Antonio Autilio dice: «Aspettiamo l’evoluzio - ne della vicenda, prima di prendere una posizione specifica. Un fatto è certo: non ci deve essere disparità di trattamento per tutti i precari, compreso gli interinali».
«Diamo una chance anche ai licenziati»
• « L’amministrazione pubblica deve consentire a tutti i cittadini di poter concorrere per i posti di lavoro che la Regione deve mettere a bando pubblico». La Fiom Cgil invita il governo lucano ad allargare le maglie e a non fossilizzarsi su certe posizioni: «Serve un bando per le assunzioni in modo che anche i disoccupati e i precari licenziati dalle fabbriche metalmeccaniche possano avere la possibilità di trovare occupazione negli enti pubblici, vista la impraticabilità registrata nelle settimane scorse di essere riassunti dalle fabbriche, che invece continuano a impiegare lavoratori di altre regioni senza alcun criterio, pure dopo la mediazione del presidente della giunta regionale». Restando in ambito Cgil, il segretario della Funzione pubblica del sindacato, Angelo Summa, ritiene che «la questione della stabilizzazione del personale precario in Regione Basilicata sia riconducibile solamente ai lavoratori in possesso dei requisiti (sia di carattere temporale che per tipologia contrattuale) espressamente previsti dalle norme nazionali in materia di stabilizzazione (circa 20 unità), in coerenza con quanto già avvenuto per le stabilizzazioni dei lavoratori precari della Provincia e del Comune di Potenza. Soltanto con l’avvio di tali stabilizzazioni potranno essere eliminate quelle situazioni equivoche che prestano il fianco a facili strumentalizzazioni e creano false aspettative. In tale clima - concludono - si innestano tentativi eticamente inaccettabili oltre che illegittimi di prevedere percorsi di stabilizzazione per figure non ricomprese nelle norme in materia». ( tratto da gazzetta del mezzogiorno)

mercoledì 15 luglio 2009

Marinagri: Pericolo di confisca

Alcuni beni di Marinagri sono suscettibili di confisca .I giudici del tribunale del riesame di Catanzaro lo sostengono senza giri di parole. C’è l’abuso edilizio. E’ c’è la truffa. In 25 pagine il presidente del riesame Adalgisa Rinaldo e i due giudici a latere , spiegano perché hanno detto di no al dissequestro del megavillaggio.L’appello presentato dagli avvocati di Marinagri è infondato. Scrivono i giudici. La caducazione delle autorizzazione concesse in deroga alle autorizzazione alla inedificabilità delle zone in oggetto di trasformazione della trasformazione urbanistica realizzata dalla società di Marinagri ha determinato la illegittimità degli interventi eseguiti senza che rispetto ad essi possa assumere rilievo la esecuzione tardiva delle prescrizioni, perché diversamente opinando, sarebbe dimesso all’arbitrio privato l’esecuzione dei lavori che al contrario sono stati riconosciuti fondamentali per assicurare la salvaguardia delle incolumità pubblica contro il rischio inondazione. Secondo i giudici è impossibile rimette le cose a posto. E gli atti adottati dopo l’abuso edilizio e quelli emessi dall’autorità di bacino dal comune di Policoro sono illegittimi. E ancora: “ la mancanza di autorizzazione non possono essere oggetto di salvezze postume, stante l’illegitimità della successiva attività edificatoria”. Gli argini per mettere il villaggio in sicurezza da possibili inondazioni del fiume Agri “avrebbero dovuto elevarsi – scrivono i giudici – in contemporanea all’esecuzione dell’insediamento”. Invece : alla data del 29 maggio 2007 i lavori di innalzamento degli argini non erano ancora cominciati, mentre quelli per la realizzazione del complesso Marinagri procedevano in modo spedito”.E niente possono le delibere del consiglio comunale di Policoro. Ecco come liquidano la vicenda i giudici del riesame : “ la sanatoria degli illeciti urbanistici contenuta in un provvedimento dell’ente del territorio non estingue e non può estinguere il relativo reato nel caso di lottizzazione abusiva”. E pacifico infatti, in dottrina e in giurisprudenza, che il reato di lottizzazione abusiva non può beneficiare delle mutate disposizioni amministrative che dopo la commissione del reato rendano possibile edificare sulla stessa area. In particolare nel caso in specie, pur non ricorrendo l’ipotesi di lottizzazione abusiva la possibilità della sanatoria delle opere eseguite senza permesso di costruire è comunque subordinata alle condizioni prima richiamate, condizioni allo stato non verificatosi. Il sequestro quindi va considerato –secondo i giudici- uno strumento che risponde in modo diretto alla gravità dell’offesa all’interesse collettivo rappresentato dalla ordinata programmazione e gestione degli interventi sul territorio.E concludono “Come correttamente rilevato dal PM, devono essere ritenute sussistenti le esigenze cautelari idonee a giustificare il provvedimento di sequestro anche con riferimento al reato di truffa aggravata , atteso che i beni ( in particolare Hotel thalas e porto Akiris) oggetto di finanziamento in parte erogato a favore di Marinagri e delle società succedute alla stessa in astratto sono suscettibili di confisca
F. Amendolare ( Il quotidiano della Basilicata)
Lunedì il blog pubblicherà l'ordinanza del tribunale intergralmente.

lunedì 13 luglio 2009

Policoro:il Comune chiude la biblioteca.

Poche settimane fa alla biblioteca comunale di policoro, veniva riconosciuto un premio a livello nazionale per la propria meritoria attività svolta sul territorio, di cui la stessa amministrazione se ne era vantata elogiando il lavoro fatto in questi anni dal dirigente. L’idillio è durato l’arco di una notte , ed ecco abbattersi su una delle strutture più efficienti e funzionanti di questa amministrazione l’ordinanza di chiusura da parte del Sindaco. Le motivazioni sono l’inizio dei lavori di ristrutturazione dei locali, lavori previsti da molto tempo con finanziamenti ottenuti dall’allora sindaco Serafino Di Sanza, tempo che sarebbe stato importante utilizzare per trovare una sistemazione alternativa. Probabilmente Lopatriello considera la cultura un servizio inutile se non addirittura costoso per le ormai saccheggiate casse del comune, e allora perché perdere tempo e soldi per trovare dei locali alternativi. Quelli esistenti meglio darli alle associazioni, assegnazioni date senza nessun criterio, regolamento o altro, se non presumiamo quelli di essere simpatici al sindaco. Oggi questa città si trova senza un presidio culturale che era diventantata in questi anni, un punto di riferimento importante non solo per i residenti ma anche per i turisti, attiva con le proprie iniziative e che aveva fatto della promozione della lettura un fattore di crescita culturale e civile, vissuta come ruolo attivo e propositivo che ormai coinvolgeva parte importante di questa città. Nel metapontino grazie anche a queste iniziative policoro era diventata la città del libro, il libro inteso non solo come momento culturale, ma anche di aggregazione e ricerca della costruzione di una cultura identitaria per una comunità fatta di tante anime. Inoltre Il patrimonio bibliografico pubblico rappresenta un’importante ricchezza collettiva e il compito delle amministrazioni locali che lo gestiscono e quelle di garantirne la funzionalità e la usufruibilità ai cittadini, inoltre la nostra biblioteca era l’unica realtà pubblica che consentiva ai giovani di usufruire del servizio di internet. Chiediamo a questa amministrazione da subito di trovare una sede alternativa per la biblioteca comunale, ed all’opposizione consiliare di prendere iniziative forti perché la gravità di questo atto non passi inosservato.

giovedì 9 luglio 2009

Frammartino: No alle assunzioni dei Portaborse


Far passare l’assunzione dei portaborse così come è stata proposta in commissione sarebbe una leggina vergognosa in barba al principio di pari opportunità e trasparenza che sono il minimo che ogni cittadino si aspetti dalla politica. Sono anni che sia destra che da sinistra, promettono di mettere la parola fine a questo andazzo. E sono anni che va a finire così. Il punto di partenza è sempre lo stesso: chi viene eletto a una carica pubblica,, deve portarsi nella stanza dei bottoni i collaboratori di cui si fida. Giustissimo: ognuno ha diritto di circondarsi di uno staff proprio. Proprio per rispettare tale principio queste persona vengono scelte descrizionamente , e sono già di per se dei privilegiati in mondo pieno di disoccupati e di precariato . Vogliamo ricordare che il meccanismo , è sempre lo stesso. L'amico dell'amico, l'elettore che ti ha promesso il voto o il militante di partito vengono assunti «provvisoriamente » senza concorso: perché mai farne uno, se si tratta solo di un «contrattino » di due mesi? Poi il «contrattino » viene rinnovato una, due, tre, quattro volte. E intanto passano i mesi, le stagioni, gli anni. Finché arriva il momento fatidico: i precari vanno stabilizzati. Insomma: l'argine alla periodica assunzione degli «staffisti» sembra puro buonsenso. Ad ogni svolta elettorale entrano senza concorso ondate di portaborse piazzati dai politici di turno sulla sola base della tessera di partito. Qui l’appartenenza conta certamente più della competenza, e come accaduto altre volte tutti pagati vita natural durante con soldi pubblici senza avere mai superato una selezione che non fosse quella della fedeltà di partito. PRC della provincia di Matera ritiene profondamente sbagliato seguire questa strada, ci sono miglia di giovani lucani che chiedono lavoro e pari opportunità , e a questi non si può negare almeno la possibilità di avere una occasione. Per questo non solo abbiamo già attivato i nostri gruppi consiliari affinché si attivino per cancellare la leggina “Vergogna” ed a sostegno di questa iniziativa raccoglieremo le firme per bloccare la proposta.

mercoledì 8 luglio 2009

La casta

Dove sei stato, figlio dagli occhi tristi, dove te ne sei andato mio prediletto?

Sono stato in un paese dove i trentenni guadagnano 500 euro al mese e non possono mettere su casa, ma i rimborsi elettorali sono 180 volte più alti delle spese sostenute.
Dove 35 anni di lavoro non bastano più a un operaio per andare in pensione
ma a un politico ne bastano 5 per una pensione a quattro zeri
Dove nelle scuole manca la carta per fotocopie e spesso la carta igienica ma gli aerei di Stato volano 37 ore al giorno per portare Sua Eccellenza a una festa a Parigi

Dove l’autostrada che unisce il nord e il sud del paese è strozzata da cinquant’anni
ma c’è la proposta di dotare la città di Enna di un aereoporto di montagna.
Dove nelle zone ad alta densità mafiosa manca un poliziotto di quartiere
ma dopo la rivoluzione informatica i dipendenti pubblici sono raddoppiati.
Dove il partito dei verdi tuona contro l’inquinamento e la menzogna
ma il fratello del Pecoraro Scanio passa da calciatore a deputato
Dove il partito dei rossi tuona contro chi affama i poveri ma nel 2004 Bassolino ha avuto un fondo spese 12 volte più alto del presidente della repubblica tedesco
e i conti del presidente comunista al Quirinale sono 4 volte quelli di Buckingam Palace
Dove il partito dei bianchi tuona contro l’immoralità corrente
ma risarcisce il candidato trombato con cinque stipendi
Dove il partito dei neri ha tenuto per cinquant’anni le mani pulite
ma adesso le tiene sul culo delle veline che fa assumere in TV
Dove hanno spiegato che le ideologie sono tramontate
e non ci sono motivi storici per auspicare una rivoluzione
tutti hanno indossato mutande arcobaleno
scambiando la tolleranza con la complicità
ma si sa che il popolo è ignorante
i padri chiedono futuro per i figli
e le madri non sopportano la pentola vuota
e c’è come un sordo rumore di tuono
e nuvole gravide nel cielo
e una dura dura pioggia cadrà.(tratto dal blog lapoesiaelospirito.wordpress.com)

lunedì 6 luglio 2009

Policoro «Si demoliscano quei bungalow


Mentre il sindaco Lopatriello sta lavorando al provvedimento che fra tre settimane così come promesso, dovrebbero portare alla sanatoria di Marinagri , il suo ufficio è costretto ad emettere determina di abbattimento per il camping Heraclea. Peccato che Lopy sia stato molto occupato in questo periodo , tra i viaggi in Romania e Tifo per Marinagri non ha avuto tempo , se no, siamo sicuri che avrebbe trovato una soluzione anche per il camping , come quello per esempio di convocare un consiglio comunale per dire che era tutto a posto. Questa volta il nostro amato sindaco non è indagato , ma dato che non ci facciamo mancare niente , è coinvolta la figlia di un nostro assessore. A questo punto non ci resta che chiederci se siano sfigati o se li vanno a cercare ……….
Segue articolo .Gazzetta del Mezzogiorno

L’accusa: abusivismo edilizio nel camping

Di FILIPPO MELE


Ancora problemi nel centro jonico per la gestione di strutture ricettive da parte della coop «La Cascina», di Roma. Dopo l’inchiesta del pm di Potenza, Henry John Woodocok, sull'arrivo, nel settembre 2008, nella casa vacanze «L'ostello», gestita dalla consociata lucana «Coop Auxilium», di Senise, di rifugiati extracomunitari richiedenti asilo politico, ecco spuntare una vicenda di abusivismo edilizio nel «Camping Heraclea». Si tratta di tre ettari e mezzo di superficie nella pineta costiera, a due passi dal mare, capace di ospitare 800/900 persone, aperta nel 1980, e presa in fitto da «La cascina» da oltre un decennio. Per questo camping - villaggio la maxi coop ha presentato alla Regione e al Comune un «Progetto di riqualificazione, adeguamento funzionale e tecnologico». Progetto finanziato dalla Regione, Dipartimento attività produttive, con pratica edilizia rilasciata dall’ente locale. Solo che due accertamenti, uno del 21 ottobre scorso, e l’altro, trasmesso dalla Stazione carabinieri il 28 febbraio 2009, hanno evidenziato abusi edilizi. Da qui la corposa ordinanza di demolizioni di opere edili, firmata dal dirigente del settore tecnico del Comune, Felice Viceconte: «Nei due accertamenti sono state riscontrate difformità edilizie, realizzate in totale difformità rispetto alla citata pratica». Segue l’elenco di ben 22 di tali difformità riguardanti, ad esempio, la diversa ubicazione e realizzazione di tukul e bungalow, la mancata realizzazione del muretto di recinzione in pietra e di altre strutture, la diversa realizzazione della pavimentazione del ristorante - bar, la difformità perimetrale della piscina. Poi, ecco l’indicazione delle persone ritenute responsabili delle opere abusive, come individuati dai carabinieri e dalla Polizia municipale. Si tratta di «Luigi Grimaldi, legale rappresentante de “La cascina”; Daniela Di Cosola, direttore dei lavori; Giovanni Stigliano, committente dei lavori; Pietro Dib at t i s t a , legale rappresentante della ditta esecutrice; Do - menico Tarsia, legale rappresentante dell’impresa esecutrice di tukul e bungalow; e Luigi L av i e r i , legale rappresentante della “C. he. T.”, proprietaria del camping - villaggio, per aver istallato due unità abitative in assenza di autorizzazioni edilizie ed ambientali». Nella stessa ordinanza si nominano ben 45 persone, per lo più campani e pugliesi, per aver realizzato in economia, previo consenso verbale de «La Cascina», «moduli abitativi in legno, collegati alle roulottes collocate in piazzole, abusivamente ed in assenza di qualsiasi autorizzazione edilizia ed ambientale». Da qui l’ingiun - zione per tutti i soggetti indicati, a cominciare da Grimaldi, alla demolizione delle opere abusive elencate ed il ripristino dello stato dei luoghi preesistente. Copia dell’ordinanza è stata inviata, tra gli altri, anche alla Procura della Repubblica di Matera.

venerdì 3 luglio 2009

Inchiesta Why Not: 98 rinvii a giudizio

lug 09 E' stata depositata all'ufficio gup di Catanzaro la richiesta di rinvio a giudizio per 98 persone avanzata dalla Procura generale del capoluogo calabrese nell'ambito dell'inchiesta Why not, avviata dall'ex pm Luigi De Magistris al quale fu poi avocata. La richiesta era già pronta dall'aprile scorso, ma il deposito è avvenuto in questi giorni a causa della difficoltà di fotocopiare tutto il materiale da inviare al gip e racchiuso in oltre cento faldoni. Tra gli imputati figurano il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ed il suo predecessore Giuseppe Chiaravalloti, assessori e consiglieri regionali in carica ed ex, funzionari regionali e imprenditori, tra i quali Antonio Saladino, ex presidente della Compagnia delle Opere della Calabria, e la superteste Caterina Merante, che con le sue dichiarazioni aveva dato il via all'inchiesta aperta da De Magistris. I reati che vengono ipotizzati, a vario titolo, ai 98 imputati, vanno dall'associazione per delinquere all'abuso d'ufficio e alla turbata libertà degli incanti; dalla truffa alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche; dalla frode nelle pubbliche forniture al peculato; dalla corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio all'istigazione alla corruzione e dall'estorsione alla falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. Il gup dovrà adesso fissare la data dell'udienza preliminare per la discussione. Al gup, intanto, è ancora pendente la richiesta avanzata dalla Procura generale per l'archiviazione della posizione dell'ex presidente del Consiglio Romano Prodi e di altre otto persone

giovedì 2 luglio 2009

Lopatriello passa dal carogna dato ai cittadini di Policoro che hanno votato De Magistris, alla frase di memoria fascista "chi se ne frega"

Lui era certo del dissequestro di Marinagri. Durante la campagna elettorale assicurava a tutti , che tutto sarebbe andato per il meglio , anzi che aveva certezza che il tribunale si sarebbe espresso a favore dei Vitale. Non è la prima volta che il nostro amato lopy viene smentito dai tribunali , e qualcuno nel suo entourage comincia ad avere il dubbio che porti anche un di sfiga , anzi qualche suo stretto collaboratore lo dice apertamente. Il primo colpo comunque lui e i suoi amici lo ricevono dagli elettori , i quali non solo danno 255 preferenze a De Magistris senza un giorno di campagna elettorale e senza nessun manifesto, assegnano inoltre la bellezza di 755 voti all'IDV di cui 400 senza nessuna nessuna preferenza. Un duro colpo per lopy , un segnale forte che evidenzia che vi è a Policoro una parte consistente di opinione pubblica che chiede verità e legalità. Viene meno la certezza di avere l'opinione pubblica dalla sua parte , ma non era stato l'unico segnale, se si considera il fallimento dello sciopero indetto circa un anno fa , la scarsa partecipazione dei cittadini al consiglio comunale aperto , convocato dal lopy e pubblicizzato dalla voce del Lupo , del fallimento del movimento Vittime Di Demagistris che conta poche adesioni con relativo sito frequentato da pochissimi visitatori. E' questa rabbia che lo porta a chiamare in consiglio comunale carogne quei cittadini policoresi che hanno votato De Magistris. Si avete letto bene , proprio carogne , e lo dice nella sede istituzionale del consiglio comunale, a mo di avvertimento , minaccia e disprezzo e tanta tantissima rabbia. Alla richiesta di dimissione Poste dal Segretario di Rifondazione comunista risponde da vero fascista che è " chi se ne frega" ma soprattutto che da semplice cittadini non si è titolati a chiedere le dimissioni del sindaco. Evviva la casta. segue articoli Gazzetta e Quotidiano
Niente Cupola resta in Piedi solo Marinagri
F.Mele.«Toghe lucane» finisce a Marinagri, la città turistico - ecologica in fase di avanzata costruzione alla foce dell’Agri. Il giorno dopo il suo mancato dissequestro da parte del tribunale di Catanzaro si precisano i contorni relativi all’unico «filone» della maxi - inchiesta condotta dall’ex pm Luigi De Magistris rimasto in piedi. Delle trentatrè persone che avevano ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini da parte dell’ex magistrato ora parlamentare europeo, il pm subentrante, Vincenzo Capomolla, avrebbe richiesto il rinvio a giudizio per quattro persone collegate alla vicenda Marinagris. Si tratta di Vincenz o e Marco Vitale, padre e figlio, indicati nell’«avviso» di De Magistris come i titolari del citato investimento, di Felice Viceconte, dirigente del settore urbanistica del Comune di Policoro, e del sindaco dello stesso Comune, Nico - lino Lopatriello. Lo ha confermato lo stesso Lopatriello che ieri abbiamo trovato sereno alla sua scrivania. «Ero sereno - ha esordito - mentre i finanzieri mi perquisivano lo studio (di commercialista, ndr) il 18 aprile 2008 e non voglio esserlo adesso? Intanto, sono contento che per quasi tutti i 33 indagati c'è stata la richiesta di archiviazione facendo venir meno la “teoria” del “comi - tato di affari”. In questa Regione non c'era nulla di tutto quel che era stato ipotizzato in questi anni da chi ha fatto carriera politica su questa vicenda. Poi, ero indagato per corruzione, associazione a delinquere, crollo di edifici, falso ideologico, abuso di ufficio e concorso in truffa, mentre ora dovrò rispondere, difeso dagli avvocati Piermaria Lista e Filippo Vinci, solo di abuso e concorso in truffa. Accuse che cadranno quando tutte le carte di Marinagri saranno a posto. Paradossalmente, sono orgoglioso di essere indagato in questo caso. Richiesta di rinvio a giudizio, poi, non significa colpevolezza. Io rifarei tutto quello che ho fatto per difendere questo progetto. Nessuno di noi indagati è convinto di aver commesso reati». Il riferimento del primo cittadino alle «carte» di Marinagri è alla sanatoria che dovrà richiedere la società realizzatrice secondo quanto stabilito dal tribunale di Catanzaro. «Sanatoria - ha promesso il nostro interlocutore dichiaratosi sempre “tifoso” della città portuale sullo Jonio lucano - che il Comune concederà in due - tre settimane, se ci verrà richiesta. Per chi ha a cuore le sorti della comunità, con imprese e lavoratori in attesa, è un dovere. Pare, tuttavia, che per molti legali tale sanatoria non sia del tutto necessaria. Del resto, avendo letto le carte, sono venute meno tutte le altre accuse, ed è rimasto il classico “pelo nell’uovo”, quello di avere realizzato un argine dopo che era scaduta la concessione. Io sono ottimista. Appena Marinagri sarà sbloccata, lo confermo, farò un comizio pubblico». Per Ottavio Frammartino, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, invece, le cose non stanno proprio così: «Noi vogliamo una operazione verità sul caso dopo che è stato costruito un castello di bugie. Siamo al punto di partenza. E c'è una contraddizione: appena un mese fa il Consiglio comunale ha adottato una delibera in cui si è sostenuto che per Marinagri era tutto a posto. Ora, chi dovrebbe accertare gli abusi edilizi se non il Comune stesso? Comune che ha detto bugie un mese fa o le dirà adesso che deve concedere una sanatoria? Lopatriello farebbe bene, per tutelare gli interessi generali dell’amministrazione, a dimettersi. E ciò anche per una questione etica poiché egli è indagato proprio per le vicende relative a Marinagri». Lopatriello, però, ha replicato così: «Frammartino scivola sulle bucce di banane. Intanto, non è titolato a presentare alcuna richiesta di dimissioni in quanto è un semplice cittadino e come segretario provinciale del Prc è segretario di se stesso. Ho saputo, addirittura, che martedì sera qualcuno, non so se c'era anche lui, ha festeggiato alla notizia del mancato dissequestro. Una offesa per Policoro».
Lopatriello: "ME NE FREGO"
In principio era la scritta «me ne frego» che ornava le fascette degli squadristi, durante il periodo di guerra sotto il regime fascista. Oggi la frase ritorna in auge per mezzo del sindaco di Policoro Nicola Lopatriello, anche se in un contesto ben diverso: «Di quello che ha detto Frammartino, la prego di scriverlo, me ne frego! Io me ne frego!». Il commento del sindaco, raggiunto telefonicamente, si riferisce al comunicato stampa inviato da Ottavio Frammartino, segretario provinciale di Matera del Partito della rifondazione comunista, che ha richiesto le dimissioni del sindaco di Policoro perché «non solo coinvolto nell’indagine denominata “Toghe lucane”, ma anche perché a furia di rincorrere da tifoso le posizioni della società, ha perso di vista quelli che dovevano essere gli interessi pubblici». Lopatriello, in risposta a queste accuse, ha affermato: «Io ho solo fatto il mio dovere, mi sono schierato dalla parte dei miei cittadini, perché sono stati loro a chiedermi di difendere “Marinagri”. Io - Precisa ancora - non difendo questo caso per interessi personali, come ha insinuato Frammartino, bensì perché è quello che i miei cittadini vogliono». Frammartino, dal canto suo, parla di «ingenti interessi del patrimonio pubblico in gioco». E anche sulla sanatoria non è d’accordo: «Impossibile», secondo l’esponente di Rifondazione. «Le opere - si legge nel comunicato - risultano costruite in difformità dagli strumenti urbanistici in vigore all’epoca, in quanto l’area, fino a poco tempo fa, era considerata ad alto rischio di inondazione. Gli argini, inoltre, non erano conformi alle prescrizioni». In seguito, riguardo la richiesta del segretario per «una “operazione verità” sugli atti amministrativi», e alle accuse contro i membri del comune di Policoro che, secondo Frammartino ostentano un ingiustificato ottimismo prima delle motivazioni del tribunale d’appello, Lopatriello ha fermamente risposto: «Questa storia si concluderà positivamente perché il caso si è chiuso con “Toghe lucane”, e se poi il segretario ha dei dubbi, controllasse pure tutti gli atti, perché tanto è tutto conforme e a norma, è stato fatto tutto correttamente. Lo affermo tranquillamente perché sia chiaro - vuole sottolineare - io in questa vicenda ci ho messo la faccia e il petto». Facendo infine delle riflessioni sull’intervento di Frammartino, Lopatriello ha aggiunto con tono indignato: «Lui è la bolletta della politica policorese, mi meraviglio che qualcuno si ostini ancora a dargli voce».
Francesca Romaniello